)*(stazione celeste)

 

L'ARCOBALENO

Adriano Celentano

 

con il browser che stai utilizzando non puoi ascoltare la canzone (per ascoltarla apri la pagina con Explorer o Firefox)

 
 

Io son partito poi così d'improvviso
che non ho avuto il tempo di salutare
istante breve ma ancora più breve
se c'è una luce che trafigge il tuo cuore


L'arcobaleno è il mio messaggio d'amore
può darsi un giorno ti riesca a toccare
con i colori si può cancellare
il più avvilente e desolante squallore


Son diventato se il tramonto di sera
e parlo come le foglie d'aprile
e vivrò dentro ad ogni voce sincera
e con gli uccelli vivo il canto sottile

e il mio discorso più bello e più denso
esprime con il silenzio il suo senso


Io quante cose non avevo capito
che sono chiare come stelle cadenti
e devo dirti che è un piacere infinito
portare queste mie valige pesanti.

 

(album: Io non so parlar d'amore, 2000)

ordinabile su ibs

 

 

 

nota: Il testo e l'idea di questa canzone nascono da due "messaggi" arrivati a Mogol. Il primo arriva via fax grazie ad un'amica di Mogol che ha letto sul giornale del Diners un articolo scritto dal direttore, all'indomani del concerto di Piazza del Campidoglio a Roma, dove aveva partecipato con la famiglia.

Il pezzo nasce grazie ad un sogno nitido e particolare vissuto durante la notte dove Battisti indicava che il ponte tra noi e l'aldilà é l'arcobaleno.

La segretaria di Mogol riceve una telefonata dalla Spagna: una medium di origine italiana, molto apprezzata e che collabora di sovente anche con le forze dell'ordine é stata contatta anche lei dal cantautore. Le ha indicato di entrare in una libreria della città e di acquistare un libro posto di cui Lucio aveva dato la posizione dello scaffale. Solo tempo debito la donna avrebbe potuto aprirlo e leggerne il contenuto. Poche ore più tardi la voce di Battisti domandò di leggere un capitolo in particolare e di informare Mogol di certe frasi che dovevano servire per scrivere una canzone che avrebbe dovuto intitolarsi "L'arcobaleno". Mogol si reca a casa di Celentano dove partecipa ad una serata con Gianni Bella che aveva scritto una musica adatta al contenuto che piano piano si delineava e cosi é nata la canzone entrata a pieno diritto nell'album del Molleggiato.

 fonte: www.porto.it

 

 

www.stazioneceleste.it