)*(Stazione Celeste)

a colloquio col Cuore

Il topolino

 

Non esistono avvenimenti senza ragione. Il guaio è solo che l’uomo comune non sa intenderli.

Allora, prendiamo in considerazione uno dei fatti più recenti: quel topolino che ti è entrato in casa all’improvviso.

Perché, per la prima volta nella tua vita, ti è capitato di avere un ospite così indesiderato?
Se ti dico che è stato perché io potessi poi spiegarti qualcosa che riguarda l’essere umano, tu diresti che ti sto prendendo in giro. Però è così, quindi continuo la mia piccola parabola.

Un essere vivente ha invaso la tua casa, il tuo piccolo mondo e tu hai visto quanto danno può causare un essere così insignificante (ai tuoi occhi, non per la natura): tracce di rifiuti organici, piccole rosicchiature...

Ma lui voleva soltanto nutrirsi ed avere un ricovero. Solo che lo faceva sconvolgendo l’equilibrio del tuo mondo.

Ma gli uomini non agiscono nello stesso modo sulla terra? Rovinano di qua, danneggiano di là e poi producono rifiuti e sporcano, quanto sporcano!

Ti ha fatto compagnia per diverso tempo quel topolino perché escogitava tutti gli stratagemmi per non farsi prendere. Se fosse uscito dalla tua casa e se ne fosse tornato nel giardino, l’ordine sarebbe tornato senza problemi per te e pericolo per lui.

Alla fine sei stato costretto ad intrappolarlo, quindi, ad ucciderlo.

Anche l’uomo, se agisse nel suo ambito, utilizzando ciò che è a lui destinato, potrebbe vivere in pace e senza che le forze superiori decidessero che non è più sopportabile l’invadenza di questo essere ormai troppo dannoso per l’equilibrio dell’ambiente.

Perciò, cari piccoli uomini che agite dissennatamente devastando e distruggendo, riflettete su ciò che state facendo e tornate a considerare quanto è nell’ordine delle cose, con parsimonia e giusto criterio.

Diversamente, sarete eliminati. Se verrà poi quel giorno, non incolpate le divinità, malevole nei vostri confronti, ma voi stessi, la vostra ingordigia la vostra cecità, la vostra sordità e la vostra ignoranza.

E’ come una cellula malata, nel corpo: va distrutta, non per malvagità, ma perché non provochi la malattia di un intero organo e poi la morte di tutto l’organismo.

Il tuo corpo va salvato, la tua casa va salvata, il mondo va salvato, anche a costo del sacrificio di alcuni elementi.