)*(Stazione Celeste) 

 

arcobaleno

Un ponte tra Cielo e Terra

  

  

 

Capitolo 4

 

 

La libertà

 Portatevi ove la vostra strada vi indica,

non c’è strada più alta che la strada che ognun di voi ha scelto

 e persegue ogni giorno della sua vita.

 

 

C: “…Non c’è strada più alta che quella che nella vostra terra indicate e seguite, la vostra terra non è che la Mia e voi non siete che nella Mia terra; Io non posso dimenticare da dove provengo e voi non potete dimenticarvi da dove provenite; siamo parte della medesima cosa, siamo tutti della stessa forma, siamo tutti della stessa essenza…”!

 

A: “…Molto spesso ci sentiamo responsabili di ciò che avviene, di ciò che l’altro fa e di ciò che l’altro non fa. Questo ci porta irrimediabilmente ad una profonda solitudine e sofferenza ed al sentirci responsabili di altri! Ma dimentichiamo che non possiamo né salvare nessuno, né portare del male a nessuno; ognuno ha la propria individualità, ognuno vive la sua propria vita, ognuno ha il suo karma, ognuno profondamente fa le sue scelte. E in questo quindi non sentiamoci né carnefici né vittime, ma sentiamo soprattutto che così come amiamo responsabilizzarci della nostra vita, sappiamo che gli altri sono in grado di fare altrettanto.

 

La paura più grande dell’Uomo è la libertà! La libertà fa paura perché crediamo che la catena ci renda più sicuri, più certi! Siam pieni di catene perché queste ci danno la certezza, ci consigliano all’orecchio cose inaudite, come fossero voci amiche; ma quelle non son voci d’Amore, ma voci che tendono a tenerci legati ove noi sentiamo legami forti. Che esistano legami forti e profondi al punto che a volte mai si spezzeranno nell’Anima è certamente vero, ma se un legame è forte è pur vero che non dobbiamo aggrapparci a questo come certezza di vita. Che ciò sia chiaro affinchè voi possiate tutti essere uomini liberi, perché soltanto credendo e chiedendosi veramente questo e rispondendosi : “- Sì, io posso!” e soltanto dando –agli altri- queste responsabilità della propria vita e prendendosi le proprie, allor veramente ci si potrà ritenere liberi. 

 

Ed ogni scelta, le scelte che faremo, saranno quelle portate dall’Anima nostra, quelle date da un ascolto profondo, quelle date da un’interiorità che parla, quelle date da due mani che si prendono per mano, da due mani che si possono lasciare andare quando vogliono, da due mani che sapranno riprendersi quando devono. Ed in questo sapendo in consapevolezza, che le mani, se son forti, saranno sempre lì pronte a esser porte. Quando noi vi prendiamo la mano, lo facciamo sempre nell’assoluto rispetto della vostra scelta, del vostro libero arbitrio!

 

Il bello è questo: quel che ci sembra di vivere in tanta solitudine, lo vive in realtà tutto il mondo. Siamo realmente uomini soli, ma realmente siamo profondamente vicini! Questo ci rende uniti nella comprensione, perché  possiamo avere tanti problemi, di vario tipo, diversi fra loro, ma siamo uniti, profondamente uniti in problematiche interiori; il puro delle stesse è lo stesso per tutti, l’individualità dà sfumature diverse.

 

Se la terra rimanesse ferma, tutti gli uomini sarebbero fermi; se la terra non è ferma, è perché gli uomini camminano; e se in questo quindi riteniamo che noi camminiamo, allor pur sempre possiamo far camminare una terra; ma se noi tutti ci fermeremo, si fermerà anche la stessa! Se ognun di voi fa un passo, permette che mille altri ne facciano dietro di voi, ma se voi vi fermate di colpo, tutti quelli che vi seguono si fermeranno di colpo! Che ognuno impari a fare il passo suo, il passo-forza che rende l’Uomo coraggioso, la libertà abbiam da conquistare, la terra a volte non è libera, e noi possiamo esserlo, così che se l’Uomo imparerà ad esser libero, forse anche la terra stessa lo sarà…!”.

 

Il bambino ha inizialmente bisogno di regole precise, di aiuto e di muoversi in un ambito culturale comune a tutti, in modo da potersi sentire accettato e sicuro di sé. Man mano che cresce, vuole sempre più fare da solo, al punto che sente l’aiuto addirittura come un’inopportuna ingerenza. Rompe ogni regola, cerca l’anticonformismo che in realtà simboleggia il desiderio di fare scelte autonome e vuole, attraverso questa forma di negazione, riappropriarsi di una realtà a lui data, ma da lui non scelta! Alla fine può anche essere che egli riscelga esattamente ciò che aveva negato, ma comunque la riappropriazione di quella realtà è passata attraverso di lui e la sua libera scelta. Il suo Io, la sua individualità hanno partecipato alla scelta della sua realtà.

 

Mosè condusse lontano dalla sicurezza della schiavitù dell’Egitto il suo popolo e inizialmente dovette passare attraverso il deserto. Fu così dura questa prova, che alla fine il suo popolo ne ebbe abbastanza di lui e della Terra Promessa e cominciò a rimpiangere la sicura e tranquillizzante schiavitù dell’Egitto!!

 

Se e quando intraprendiamo un viaggio, anzi Il Viaggio con i Guida o comunque un Viaggio alla ricerca di noi stessi, dobbiamo mettere in preventivo che le nostre certezze verranno minate sin dalle fondamenta e che ci incammineremo verso terre sconosciute, di cui soltanto i Guida conoscono le coordinate geografiche ed i punti di riferimento; per noi sarà un continuo vagabondare per il deserto. Alcuni cederanno subito, altri dopo un po’, altri resisteranno di più, ma soltanto pochi persevereranno fino alla fine. E di quei pochi sarà la Terra Promessa! Ma quello che è importante ricordare è che la scelta di intraprendere questo viaggio deve essere libera e poi che l’unico bagaglio che è concesso portare è la nostra coscienza. Quella coscienza che ci permetterà di dire ai Guida molti sì, ma anche molti no, se riterremo qualcosa non consono alla nostra indole ed al nostro modo di pensare.

 

E se riusciremo a camminare, a muoverci interiormente, altri lo faranno dietro di noi e piano piano la rivoluzione silenziosa dello Spirito avrà inizio. Il mondo gradualmente subirà dei radicali mutamenti e finalmente, anziché subire le decisioni dei “potenti”, saremo noi, gente comune, a determinare le società, i valori e le culture che vorremo. Il profitto cederà il posto ad una nuova legge di assoluta libertà, in cui il rispetto e la comprensione reciproca, prenderanno il posto dell’arroganza e dell’egoismo diabolico che attualmente ci contraddistingue.

 

I Guida dicono che il nostro è uno dei pianeti più involuti dell’Universo e che sta a noi cambiarlo, a noi individualmente; ognuno, anziché guardare il vicino, dovrebbe cominciare da se stesso, magari rischiando la faccia e mettendosi in gioco personalmente. Non so se il tempo a nostra disposizione per dare una svolta al nostro pianeta, stia per esaurirsi o meno; certamente di tempo ne abbiamo avuto e tanto! Ma con quali risultati? E’ giunto il tempo di muoversi e scrollarsi di dosso quel fatalismo impotente, favorito dalle forze demoniache, che ci paralizza e ci fa accettare un mondo così indecente!