)*(Stazione Celeste)

 

 

 

 

 

Il seguente articolo è di complemento alla News-letter del 30 maggio 2010

 

 

Nuova previsione a lungo termine dal GNFE sull’aumento dell'attività sismica e vulcanica dal 2010

 

 

PREVISIONI A LUNGO TERMINE DELL'ATTIVI SISMICA E VULCANICA

 

L'individuazione di una ciclicità nell'attività sismica e vulcanica e la loro correlazione con l'attività solare e gli altri processi cosmici è di grande importanza per la comprensione delle interazioni di diversi fattori cosmici e geodinamici e la creazione di un unico sistema concettuale di interazione  tra cosmo e terra. 
 
Pertanto, la ricerca di meccanismi di ciclicità nei fenomeni vulcanici e sismici ci dà l'opportunità di risolvere un problema pratico: fare previsioni a lungo termine dellattività sismiche e vulcaniche. Questa è il motivo per cui è così interessante ed importante per noi  ottenere  tal previsione a lungo termine  basandoci sui risultati di un  faticoso lavoro  fatto su larga scala e  restando fedeli agli studi e ricerche sui vasti meccanismi  che hanno determinano  le più recenti manifestazioni di eruzioni vulcaniche e terremoti .
 

La fig.2 mostra le previsioni grafiche per un periodo che va fino al 2018 dell'attività solare,e dall'attività sismica e vulcanica. 

 

Come si vede dalla figura, non è presente la curva dei numeri di Wolf nell'indice della attività solare, ma il grafico delle variazioni della costante solare, perché proprio questa caratteristica rappresenta l'energia sprigionata. (Va osservato che la costante solare ha un'alta  correlazione con i numeri Wolf) 

 

Fig.2. Grafici di previsione attività solare, attività sismica e vulcanica.
E.N.Khalilov 2010


1 - grafico dei numeri reali di terremoti con M ≥ 5;
2- grafico dell'attività sismica con M ≥ 5;
3-  previsione del grafico dell’attività sismica;
4 linee di collegamento degli indici minimi di attività solare e sismica
che mostrano il ritardo dell’attività sismica rispetto a quella solare;
5-grafico dell’attività vulcanica;
6- previsione dell’attività vulcanica;
7- Grafico dell’attività vulcanica per le zone di tipo C;
8- Grafico dell'attività sismica per le zone di tipo C.



La comparazione dei grafici offre l'opportunità di cogliere una grande somiglianza e qualche ritardo di 1,5-2 anni dei cicli dell’attività sismica e vulcanica rispetto all'attività solare.

Tutti i grafici mostrano cicli di attività, pari ad un periodo medio di 11-12 anni. Come mostra il grafico, il massimo del ciclo di elevata attività solare si trova nel 2013. Allo stesso modo, tenendo in considerazione lo sfasamento temporale precedentemente osservato, i massimi dei cicli di attività vulcanica e sismica si trovano nel 2013-2015. Il più lungo periodo di attività vulcanica e sismica (c.ca 4 anni), riespetto all'attività solare, può essere spiegato con una fattore di inerzia dei processi geodinamici da un lato e dall’influenza di tutta una serie di altri fattori, sia endogeni che cosmici.
 

Nella Fig.3. è illustrato il grafico che caratterizza il movimento del polo geomagnetico. Come si vede nel grafico, dalla fine degli anni '90 la velocità di deriva del polo geomagnetico è aumentata di cinque volte rispetto al 1980. Questo fatto può testimoniare i cambiamenti considerevoli nei processi energetici del nucleo della Terra, che costituisce il campo geomagnetico del nostro pianeta.
 


Fig.3. La velocità di movimento del polo geomagnetico (Cocourov.VD, 2006)

 


Fig. 4. campo magnetico terrestre.
http://www.ast.obs-mip.fr/users/donati//press/images/moira.gif

 


Fig.5. campo magnetico terrestre.
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Magnetosphere_rendition.jpg
 

Il campo magnetico terrestre (e la superficie del campo magnetico) è approssimativamente un dipolo magnetico, con il polo S del campo magnetico vicino al polo nord geografico della Terra e l'altro polo N del campo magnetico vicino al polo sud geografico della Terra. Una linea immaginaria che unisce i poli magnetici sarebbe inclinata di circa 11,3 ° rispetto all'asse di rotazione del pianeta. La causa che genera il campo può essere spiegata dalla teoria della dinamo. I campi magnetici si estendono all'infinito, anche se sono più deboli più lontano dalla loro fonte. Il campo magnetico della Terra, che si estende di fatto per diverse decine di migliaia di chilometri nello spazio, è chiamato magnetosfera.

 

La forza del campo sulla superficie della Terra varia da meno di 30 microtesla (0,3 gauss) in un'area che comprende la maggior parte del Sud America ed il Sud Africa fino ad oltre 60 microtesla (0,6 gauss) attorno ai poli magnetici nel Canada settentrionale, nel sud dell'Australia ed in parte della Siberia.

 

Il campo è simile a quello di una barra magnetica. Il campo magnetico della Terra è in gran parte causato da correnti elettriche nel nucleo liquido esterno. Il nucleo della Terra è più caldo di 1043 K, la temperatura del punto di Curie in cui gli orientamenti degli spin all'interno del ferro diventano randomizzati. Tale randomizzazione provoca la perdita della magnetizzazione.

 

La Convezione di ferro fuso nel nucleo esterno liquido, assieme ad un effetto Coriolis causato dalla rotazione planetaria globale, tende ad organizzare queste "correnti elettriche" in rotoli allineati lungo l'asse polare nord-sud. In questo fluido scorrono, attraverso il campo magnetico esistente, le correnti elettriche sono indotte, che a sua volta creano un altro campo magnetico. Quando questo campo magnetico rafforza il campo magnetico originale, si crea una dinamo che si sostiene. Questa è chiamata la Teoria della Dinamo e spiega come il campo magnetico della Terra sia sostenuto.

 

Le informazioni appena date dimostrano la comunicazione diretta della formazione del campo magnetico della Terra con i processi nel suo nucleo esterno ed interno.

 

In conformità con la teoria di Herndon, JM (1993) il nucleo della Terra è il naturale "reattore nucleare", che è la principale fonte di energia interna della Terra [[Herndon, JM (1993) Feasibility of a nuclear fission reactor at the center of the Earth as the energy source for the geomagnetic field. J. Geomag. Geoelectr. 45, 423-437].

 

Secondo V.E. Khain e E.N. Khalilov (2009), il miglioramento dei processi nel "reattore nucleare" al centro della Terra ha favorito l'accelerazione della deriva dei poli magnetici della Terra, a partire dal 1990. L'attivazione del "reattore nucleare" ha portato all’accelerazione di flussi convettivi sia nel nucleo esterno che nel mantello. Com’è noto, i flussi convettivi sono la principale forza motrice del movimento delle placche litosferiche. Così, secondo le opinioni degli autori, la catena di interconnessione dei processi chimico-fisici dalla Terra alla litosfera spiega l'aumento dell’attività sismica e vulcanica a partire dal 2010 con il massimo nel 2013-2015.

 

D'altra parte, come è noto, il campo geomagnetico forma il peculiare schermo magnetico che impedisce la penetrazione della radiazione solare, comprese le particelle cariche di alta energia sulla superficie della Terra. Allo stesso tempo nel campo delle calotte polari ci sono le cosiddette cuspidi - i fori polari. Per questo motivo il materiale proveniente dal vento solare e dallo spazio interplanetario è rivolto verso di loro, ossia la sostanza additiva e l'energia hanno iniziato ad entrare nei campi polari portando al "riscaldamento' delle calotte polari. Le variazioni della posizione dei poli geomagnetici porta allo spostamento delle cuspidi. E’ naturale che questo processo provochi un riassetto del sistema dei cicloni ed anticicloni nel nostro pianeta che porta alle forti fluttuazioni del clima globale.

 

Fig.6. Il calendario delle previsioni di un aumento essenziale dell'attività sismica e vulcanica.

E.N.Khalilov, 2010
Is – indice dell’attività sismica;
  Iv - indice dell’attività vulcanica;
1 – massima attività sismica;
 2 – alta attività sismica;
  3 – moderata attività sismica

 

 

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Articolo in lingua originale: http://www.seismonet.org/page.html?id_node=130&id_file=97 

 

Tradotto da Michela e Marco per stazioneceleste.it

 

www.stazioneceleste.it