)*(Stazione
Celeste)

"Le
persone intelligenti vedono i fantasmi"
L'istruzione superiore favorisce il
credere nel paranormale
di Brad Steiger
Fate Magazine, aprile 2006
"Che ci si creda o meno" scrive Robert Roy
Britt nel numero del 20 gennaio 2006 della rivista Live Science
"secondo un nuovo studio, gli studi superiori sono correlati ad una maggiore
tendenza a credere nei fantasmi e in altri fenomeni paranormali".
Anche se i ricercatori Bryan Farha
dell'Oklahoma City University e Gary Steward dell'University of Central
Oklahoma hanno ammesso che si erano aspettati di avere proprio il risultato
oppposto, i loro sondaggi sugli studenti universitari hanno mostrato che gli
studenti anziani e quelli già laureati erano i più propensi a credere in
case infestate, fantasmi, telepatia, canalizzazioni di spiriti e altri
fenomeni paranormali delle matricole.
Scettici confusi
Benchè i risultati dell'indagine non sorprenda
chi effettua ricerche da anni nel campo della metafisica e della percezione
psichica, ciò che sorprende è il fatto che l'analisi del sondaggio sia stata
pubblicata sul numero di gennaio della rivista The Skeptical Inquirer,
la rivista dei veri increduli. Benchè il sondaggio sia stato condotto con
l'intenzione di dimostrare che gli studenti più istruiti rigettano credenze
opinabili a favore di atteggiamenti maggiormente scettici, ci si deve
davvero congratulare con The Skeptical Inquirer per aver pubblicato
dei risultati che non si aspettavano di riscontrare.
I sondaggi di Farha e Steward erano basati su
una ricerca nazionale del Gallup Poll del 2001 in cui risultava che gli
americani più giovani erano più propensi a credere nel paranormale di quelli
più anziani. Il risultato dell'indagine di Farha e Steward ha mostrato che
avere un'istruzione superiore non è garanzia di incredulità o di scetticismo
verso il paranormale. Se da una parte solo il 23% delle matricole
intervistate professava di credere in concetti paranormali, il dato saliva
al 31% per gli universitari degli ultimi anni e al 34% per i laureati.
[...]
Perchè non credere?
Perchè gli scettici trovano così difficile
credere che le persone con un'istruzione superiore possano continuare a
credere nel paranormale? Il mondo del paranormale è un mondo in cui spesso
l'effetto precede la causa, dove la mente spesso influenza la materia, dove
le persone comunicano attraverso grandi distanze senza supporti fisici e
dove l'essenza spirituale di chi è morto può essere vista. Perchè, in
special modo in un'epoca dove le nuove teorie abbracciano la fisica dei
quanti e di altre dimensioni, gli scettici dovrebbero trovare difficile
credere in un mondo che sta oltre i cinque sensi fisici e i limiti attuali
della scienza?
Per chi di noi da anni ricerca e scrive nei
campi del paranormale, degli UFO e della spiritualità, è davvero irritante
sentirsi ripetere l'accusa che sia noi che i nostri lettori dobbiamo avere
una scarsa istruzione e ignoranza della cultura scientifica e tecnologica
contemporanea. Sin dal 1965, quando facevo delle ricerche, "ESP,
Your Sixth Sense" (ESP, il tuo Sesto Senso), che oltre ad
essere un libro famoso è diventato anche un testo nelle scuole superiori e
nelle università, completo di eserciziario e guida allo studio, il lavoro
pionieristico del dr. Gardner Murphy, del Dr. Montague Ullman, del dr.
Stanley Krippner, del dr. Henry Margenau e di molti altri, aveva già
dimostrato che, contrariamente all'idea comune, l'intelligenza si collega
ben poco con le capacità paranormali o al fatto di credere, come pure che
siano i membri che la società liquida velocemente come "strani" che
dimostrano spesso un alto grado di capacità psichica. Sembra invece vero
proprio l'opposto. Le persone che hanno punteggi notevolmente superiori nei
test di ESP, sono quelle ben inserite nella società e in possesso di una
personalità estroversa piuttosto che introversa.
Nel numero del 12 gennaio 1994 di Usa
Today furono riportati i risultati di un'indagine condotta da Jeffrey
S. Levine, professore associato dell'Eastern Virginia Medical School,
Norfolk, e si affermava che più dei 2/3 della popolazione statunitense aveva
avuto almento un'esperienza mistica. Per di più - disse Levine - benchè solo
il 5% della popolazione avesse spesso tali esperienze [cioè circa 15 milioni
di persone], questi incontri mistici "sembrano diventare cosa più comune ad
ogni generazione successiva". E, cosa davvero interessante - aggiunse Levine
- le persone che partecipavano alle attività nelle chiese o nelle sinagoghe
dei culti principali riportavano un minor numero di esperienze mistiche
rispetto al resto della popolazione.
Nel numero di novembre 1993, The Journal
of Abnormal Psycology, annunciò i risultati degli psicologi della
Carlton Univesity di Ottawa, che le persone che vedevano gli UFO o gli
alieni non erano meno intelligenti o più psicologicamente instabili degli
altri. I loro risultati contraddicevano palesemente quanto si riteneva in
precedenza, cioè che le persone che avevano strane esperienze, come il
perdere la cognizione del tempo e il comunicare con gli alieni, avessero una
"vivida immaginazione e fossero facilmente inclini a credere
nell'incredibile".
Il dr. Nicholas P. Panos, che condusse lo
studio e coordinò il gruppo di test psicologici su un buon numero di persone
che avevano avuto esperienze con UFO, disse che quelle persone non erano per
nulla "fuori di testa". Al contrario, egli affermò, tendevano ad essere
colletti-bianchi (impiegati), relativamente ben istruiti e rappresentativi
del ceto medio".
Diventa più comune
Gli psichiatri Colin Ross e Shaun Joshi hanno
affermato che le esperienze paranormali stanno diventando così comuni tra la
popolazione in generale che "nessuna teoria della psicologia normale che non
ne tenga conto può essere completa".
Potrebbe anche essere che noi stiamo
diventando una nazione di mistici nonostante la frustrazione della scienza
accademica o della religione organizzata. E, potremmo aggiungere, una
nazione di mistici intelligenti.
Nel numero del 27 ottobre 2004, la rivista
USA Today ha dichiarato che "uno studente incline allo spirituale è uno
studente più felice". Secondo uno studio sugli studenti condotto
dall'Istituto di Ricerca dell'Educazione Superiore dell'Università della
California-Los Angeles, essere spirituale favorisce il benessere psicologico
di una persona.
"Un alto grado di spiritualità è correlato ad
una maggiore auto-stima e con il sentirsi bene nel modo in cui si conduce la
vita", ha scritto Sarah Hofius riguardo a questo studio che ha coperto 46
università e college, abbracciando 3.680 studenti del terzo anno. "Lo studio
definisce la spiritualità come il desiderare di integrare la spiritualità
nella propria vita, il credere che tutti noi siamo esseri spirituali, il
credere nella sacralità della vita e avendo esperienze spirituali".
Un'altra indagine che avrebbe dovuto offrire
una prova consistente che una persona può raggiunge un'istruzione superiore
e continuare a credere nel paranormale è stata pubblicata il 20 dicembre
2004, e rivela che il 74% dei medici crede che ci siano stati miracoli in
passato e il 73% crede che i miracoli possano accadere anche oggi. Il 67%
dei medici incoraggia i propri pazienti a pregare, il 59% ammette di aver
pregato per i propri pazienti.
Il sondaggio nazionale condotto dall HCD
Research e dal Louis Finkelstein Institute for Religious and Social Studies
of the Jewish Theological Seminary, ha intervistato 1.100 medici in tutti
gli Stati Uniti. Secondo il dr. Alan Mittleman, direttore del Finkelstein
Institute, i medici "benchè presumibilmente ben più istruiti della media dei
propri pazienti, non sono necessariamente più mondani o completamente
diversi nella loro visione religiosa". Forse a causa del loro frequente
coinvolgimento in questioni di vita e di morte, i medici non perdono la loro
fede nel miracoloso man mano che il livello d'istruzione aumenta.
Uno scettico credente
Nel 2002, la National Science Foundation ha
scoperto che il 60% degli adulti degli USA è d'accordo o sostiene fortemente
che qualcuno possegga poteri psichici o percezioni extra-sensoriali (ESP).
Nel giugno 2002, il Consumer Analysis Group condusse il sondaggio più
capillare mai fatto nel Regno Unito e rivelò che il 67% delle persone adulte
credevano nei poteri psichici e che due intervistati su tre credevano nella
vita dopo la morte.
Michael Shermer, l'onnipresente rappresentante
degli scettici in decine di programmi televisivi, autore di "Why People
Believe in Weird Things" (2002) [Perchè la gente crede in cose strane]
ed editore del summenzionato The Skeptical Inquirer, era tra quelli
che deploravano che ci fosse una così alta percentuale di americani che
accettassero la realtà dell'ESP. Nell'analisi di Shermer, una tale
statistica poneva seri problemi agli educatori scientifici. Lamentandosi che
la gente è troppo pronta ad accettare i proclami di una pseudo-scienza,
Shermer concudeva il suo articolo periodico per lo Scientific
American (12 agosto 2002) dichiarando che "per coloro che mancano di
una comprensione elementare di come funziona la scienza, il canto delle
sirene della pseudo-scienza diventa troppo affascinante per resistervi, non
importa quanto intelligenti siano".
Shermer deve essere stato in qualche modo
sorpreso alcuni anni fa, quando intervistò Martin Gardner, il prolifico
scrittore scientifico, autore del classico "Fads and Fallacies in the
Name of the Science" [Mode e Falsità nel Nome della Scienza] e
fondatore del moderno movimento scettico, il quale gli disse di credere in
Dio, che a volte pregava , e che sperava in una vita dopo la morte. Gardner
spiegò (Skeptic, vol.5, n.2, 1997) che egli si autodefiniva un "teista
filosofico, o a volte un fideista, uno che credeva sulla base di ragioni
emozionali piuttosto che in base a ragioni intellettuali".
Gardner si idendificava anche come un "misterico"
(mysterian), spiegando che "ci sono certe cose che considero come i
misteri ultimi. Il Libero Arbitrio è uno di questi. Altri misteri ultimi
sono il Tempo e lo Spazio. Il Libero Arbitrio è connesso al mistero del
tempo, cosa che noi non potremo mai comprendere, almeno in questo stadio
della storia evolutiva".
Secondo me, il fattore che determina
veramente l'umanità di una persona è la sua spiritualità. I concetti
artificiali che abbiamo designato come scienze non sono più veri del senso
ultimo dei sogni, delle visioni e delle ispirazioni. La ricerca della prova
definitiva o della verità oggettiva forse è sempre irraggiungibile quando si
cerca di definire e limitare l'Anima. Ed io credo veramente che una persona
può raggiungere un alto livello di istruzione e continuare a credere
fermamente nel mondo invisibile.

www.stazioneceleste.it