)*(Stazione Celeste)

 

~ Il Cambio d'Era ~

THE shift of the ages

di David Wilcock

 

 

Questo capitolo è estratto direttamente dalla parte finale del “The Seth Material”, il debutto originale degli sforzi di canalizzazione di Jane Roberts nel 1971.

Quello che troviamo è uno studio approfondito dell’Unità di Coscienza (CU). Le proprietà metafisiche della CU sono spiegate da Seth in modo molto dettagliato. Il risultato è un tour guidato attraverso una serie di idee metafisiche che la maggior parte delle persone non ha mai considerato prima.

Poi esploriamo come gli archetipi e le CU siano in relazione.

 

Capitolo Sei

L'Entità Seth e le "Unità di Coscienza"

Nel precedente capitolo, abbiamo discusso di come la “Teoria delle Superstringhe” e la fisica di Tony Smith combacino entrambe con l’idea di un’Ottava di dimensioni, con i Solidi Platonici a loro supporto. [Nel Volume II mostreremo come le stesse funzioni di Ramanujan siano state direttamente associate con i Solidi Platonici in un lavoro di matematica molto avanzata che è emerso solamente negli anni ’90, completamente separato da quello che discute Smith]. Ricordiamo ancora la citazione del dott. Michio Kaku: “È come se ci fosse un qualche tipo di profonda numerologia che si manifesta in queste funzioni [dimensionali] che nessuno comprende…”. La numerologia di cui parlava Kaku è l’ampia ripetizione del numero 8 nelle equazioni fisiche di Ramanujan, che vengono utilizzate per mappare le dimensioni superiori.

Col senno di poi, sembra che questa numerologia sia, di fatto, proprio sotto gli occhi di Kaku, quando egli menziona “le vibrazioni di una stringa”. In altre parole, una corda di chitarra che vibra può suonare note di tutto lo spettro di un’ottava, ma non può mai uscire dalla struttura di un’ottava; se il modulatore delle vibrazioni fosse spostato più in alto, come quando si raggiunge il doppio del suo valore originale di cicli al secondo, allora la modulazione entrerebbe semplicemente in un’ottava più alta, ma essenzialmente il suono rimarrebbe lo stesso. Similmente, le vibrazioni delle densità devono conformarsi a questo stesso sistema di ottave indicato dalla funzione di Ramanujan, dato che sono composte da una fonte di energia fluida. Nel precedente capitolo, abbiamo indicato che la funzione di Ramanujan si basa sul 24, o tre volte otto. Kaku poi ha spiegato che l’armonica di tre set di otto potrebbe essere compressa in un set di otto, che rappresenterebbe poi una singola ottava.

Stabilito questo, ritorniamo ancora alle stesse forme geometriche. Queste forme, come indicato in precedenti capitoli, sono una serie di solidi geometrici “perfetti” che si inscrivono tutti nella sfera, ed hanno una sequenza di crescita che concorda con lo schema dell’ottava, in accordo con il modello Vedico di Purusha e Prakriti. Seth ci ha già detto che l’universo si compone di “cubi su cubi” in un universo formato da “una miriade di cavi interconnessi, in costante tremolio”. Come detto, questo è letteralmente identico alla teoria delle superstringhe, che parla anche dei cubi dentro ai cubi come di “ipercubi”, e costruisce l’universo su una matrice di stringhe interconnesse che vibrano. Il modello “S3#” di Tony Smith ci mostra che i nostri migliori pensatori stanno già elaborando i solidi Platonici nei loro modelli matematici di questi regni superiori.

Nel resto di questo capitolo, presenteremo le parole di Seth tratte dall’appendice del “The Seth Material”, che ci aiutano a comprendere come le unità sferiche fondamentali di energia nel Cosmo interagiscano le une con le altre. Abbiamo impiegato parecchi anni per far concordare tutte queste informazioni con i dati scientifici, ma ora alla conclusione dei tre volumi di questa serie, abbiamo trovato un certo numero di prove per quasi tutti gli argomenti che Seth aveva trattato già nel 1969. Questo testo è stato di incalcolabile valore nell’aiutarci a comprendere cosa stava succedendo, in quanto ha fornito dei dati cruciali che mancavano nella Serie della Legge dell’Uno di Ra. Per evitare di ripetere sempre la frase “[grassetti aggiunti]”, il lettore tenga presente che quasi tutte le parti del testo in corsivo o grassetto sono state aggiunte da questo autore a posteriori, al fine di aiutare a migliorarne la comprensione. Quando scriviamo “Nota:” seguito da testo fra parentesi, questi sono i nostri commenti aggiunti.


Ora: ci sono strutture elettromagnetiche, tanto per dire, che attualmente vanno oltre i vostri strumenti (scientifici), unità che sono le portanti fondamentali della percezione. Esse hanno una “vita” molto breve, nei vostri termini. Le loro dimensioni variano. Parecchie unità possono combinarsi, per esempio; molte unità possono combinarsi. Per metterla nel modo più semplice possibile, non è tanto che si muovono nello spazio, quanto che usano lo spazio per muoversi. C’è differenza.

[Nota: questo può sembrare complicato all’inizio, ma una volta che capiamo che quella che Seth chiama “spazio” è di fatto l’energia eterica, ha un senso. Dal momento che le unità sono fatte di energia eterica, devono usare energia eterica per viaggiare. Non sono “particelle” autonome che si muovono attraverso uno spazio vuoto].

In un certo senso, sono coinvolte qualità termiche, e anche le leggi di attrazione e repulsione. Le unità caricano l’aria attraverso cui passano, e portano con sé altre unità. Le unità non sono stazionarie nel modo in cui, diciamo, è stazionaria una cellula all’interno del corpo. Anche una cellula sola appare stazionaria. Queste unità non hanno “casa”. Sono costruite in risposta all’intensità emotiva.

Esse sono la forma assunta dall’energia emozionale. Seguono regole proprie di attrazione e repulsione. Come un magnete, capite, attrae con i suoi filamenti, così queste unità attraggono i loro simili e formano schemi, che poi appaiono a voi come percezione.

[Nota: Questo si può facilmente non comprendere. Seth sta dicendo che tutto quello che percepiamo è un qualche tipo di schema messo in piedi dalle unità di coscienza. Dal momento che esse formano tutta la materia fisica, questa è effettivamente un’affermazione molto precisa].

Ora: il feto utilizza queste unità [Nota: in precedenza nella discussione, Seth parlava del feto]. Altrettanto fa ogni coscienza, compresa quella di una pianta. Le cellule non sono sensibili alla luce solo perché questo è nell’ordine delle cose, ma perché è presente un desiderio emotivo di ricevere luce.

[Nota: Questa idea di un “desiderio emotivo di ricevere luce” concorda con la pionieristica ricerca citata da Gregg Braden nei suoi vari libri, disponibili alla Laura Lee Publications. Il lavoro di Garaiev e Poponin intitolato “L’Effetto del DNA Fantasma” ha scoperto che una molecola di DNA può essere inserita in un cilindro con della luce che gli passa attraverso, e il DNA attrarrà effettivamente la luce imponendole un moto a spirale intorno ad esso! Inoltre, quando il DNA viene rimosso, la luce continua a muoversi a spirale come se il DNA fosse ancora lì. (Avremo molto altro da dire a riguardo nel Volume III, in quanto questo si relaziona con l’evoluzione e con il modo in cui l’onda di torsione forma la molecola di DNA). Questa è ovviamente una scoperta molto strana, ma possiamo vedere come Seth ci aiuti a comprenderla; il DNA ha un “desiderio emotivo di ricevere luce”, dato che attrae naturalmente la luce al suo interno. Questo potrebbe non sembrare possibile fino a quando non comprendiamo che tutta la vita e la materia possiedono un qualche grado di coscienza, dato che è formata da “energia intelligente”].

Il desiderio appare in quest’altro livello nella forma di queste unità elettromagnetiche, che poi causano una sensibilità alla luce. Queste unità sono libere da costrizioni. Possono essere usate nella normale percezione o in quella che voi chiamate percezione extrasensoriale. Discuterò della loro natura fondamentale in una sessione futura, e mi piacerebbe connetterla con il feto, dato che il feto è altamente coinvolto col meccanismo della percezione.

(“La prossima sessione sarà bella”).

Non è che non possiate impiegare strumenti per percepire queste unità. I vostri scienziati stanno semplicemente ponendo le domande sbagliate, e non pensano in termini di tali strutture libere.

[Nota: Seth intende che possiamo davvero progettare strumenti che siano in grado di percepire queste unità. Avremo molto da dire a proposito nel Volume III, dato che ci sono molti scienziati Russi che hanno progettato rilevatori di campi di torsione molto efficaci. Inoltre, questo lavoro è stato replicato, fra gli altri, dal Ten.Col. Tom Bearden (in pensione) negli Stati Uniti. Anche il lavoro sulla piramide di Joe Parr, anch’esso trattato nel Volume III, mostra chiaramente questi campi di torsione. Così, l’ultima ricerca mostra che dal tempo in cui Seth ci ha fornito queste letture nel 1969, alcuni scienziati stanno cominciando a porre le “domande giuste”].

SESSIONE 505, LUNEDI 13 OTTOBRE 1969, 9:34pm

Buona sera.

(“Buona sera Seth”).

Ora: Queste unità di cui abbiamo parlato prima sono fondamentalmente animazioni che crescono dalla coscienza. Ora sto parlando della coscienza all’interno di che si trova in ogni particella fisica indipendentemente dalla sua grandezza; di coscienza molecolare, coscienza cellulare, così come d’insiemi [1] più grandi di coscienza cui siete solitamente più familiari. A causa del limitato vocabolario scientifico di Ruburt, questo è un po’ difficile da spiegare. Anche alcune delle teorie che presenterò a voi in questa discussione saranno piuttosto estranee per voi.

Queste emanazioni crescono tanto naturalmente quanto il respiro, e ci sono altri paragoni che si possono fare, in quanto c’è un entrare, un uscire e una trasformazione all’interno dell’unità, dato che ciò che entra nei polmoni, per esempio, non è la stessa cosa che esce nell’esalazione. Potreste paragonare queste unità, come semplice analogia, all’invisibile respiro della coscienza. Questa analogia non ci porterà tanto lontano, ma inizialmente sarà sufficiente per farci un’idea. Il respiro è, ovviamente, anche una pulsazione, e queste unità operano in una maniera pulsante. Vengono emesse dalle cellule, per esempio, nelle piante, negli animali, nelle rocce, e così via. Avrebbero un colore se foste in grado di percepirle fisicamente.

[Nota: Nel Volume III, mostreremo come il lavoro del dott. Oliver Crane dimostri l’importanza di un movimento “respiratorio” in questi campi d’energia sferici. Questa, come vedremo, è diventata una delle rivelazioni più importanti per ottenere una soluzione completa di questo modello. È veramente sorprendente quanto fosse accurato Seth, mentre a quel tempo niente di questo materiale era stato formalmente scoperto scientificamente].

Esse sono elettromagnetiche, nei vostri termini, che seguono i loro schemi di carica positiva e negativa, e che seguono anche certe leggi del magnetismo. In questo esempio, simile attrae decisamente simile. Le emanazioni sono in realtà toni emozionali. Le varietà dei toni, per tutti gli intenti e propositi, sono infiniti.

[Nota: E ovviamente, tutti i toni devono cadere da qualche parte in una struttura ad ottava].

Le unità sono appena sotto il range della materia fisica. Nessuna è identica. Tuttavia, c’è una struttura per esse. Questa struttura è oltre il range delle qualità elettromagnetiche per come i vostri scienziati le pensano. La coscienza in realtà produce queste emanazioni, ed esse sono le basi per ogni tipo di percezione, sia sensoriale nei termini comuni, sia extrasensoriale.

[Nota: la ricerca russa sui campi di torsione ha convalidato queste affermazioni di Seth, dato che questi campi sono effettivamente di natura non-elettromagnetica, poiché possiedono qualità che sono molto simili alle onde gravitazionali. C’è una prova estesa che tratteremo in questa serie per mostrare come questi campi di torsione siano correlati alla coscienza].

Stiamo solo cominciando questa discussione. Più tardi vedrete che la sto semplificando per voi, ma non la comprendereste se non cominciassimo in questa maniera. Intendo spiegare la struttura di queste unità. Ora dateci un momento.

Queste emanazioni possono anche apparire come suoni, e sarete capaci di tradurle in suoni molto prima che i vostri scienziati scoprano il loro significato fondamentale.

[Nota: Ora possiamo vedere che Seth ha trattato tutte e tre le basi in cui sono implicate le armoniche: luce, suono e geometria sono tutti fattori in queste vibrazioni. Alla conferenza della US Psychotronics Association nel Luglio 2002, quest’autore ha visto macchine che creavano campi di torsione utilizzando il suono; quindi quello che Seth sta dicendo qui è effettivamente possibile. In particolare una grande macchina sonora a frequenze ultra-basse aveva un effetto tanto potente che l’autore si è sentito come se il terreno stesse cedendo sotto di lui quando stava in piedi in un determinato punto, che lo allineava con le emanazioni del campo torsionale che provenivano dalla macchina. Egli ha scoperto questo quasi per caso, e il punto dove essa funzionava era distante 10 metri dalla macchina].

Una delle ragioni per cui non sono state scoperte è precisamente perché esse sono camuffate così furbamente all’interno di tutte le strutture. Essendo appena oltre il “range” della materia, avendo una struttura ma di tipo non fisico, ed essendo di natura pulsante, esse possono espandersi e contrarsi. Possono avviluppare completamente una cellula, o ritirarsi all’interno del nucleo. In altre parole, combinano le qualità di un’unità e le qualità di un campo.

[Nota: Questo è un punto molto astuto che concorda perfettamente col modello, così come con l’idea dei “cristalli fluidi”].

C’è un’altra ragione per cui esse rimangono un segreto per gli scienziati occidentali. L’intensità governa non solo la loro attività e dimensione, ma anche la relativa forza della loro natura magnetica. Esse attireranno altre unità simili verso di loro, per esempio, in base all’intensità del tono emozionale della particolare coscienza ad ogni dato “punto”.

[Nota: Così, Seth ci sta dicendo che l’ampiezza dell’onda sferica è in verità una funzione dell’intensità emozionale che è entrata nella sua creazione].

Ovviamente, queste unità poi cambiano continuamente. Se dobbiamo parlare in termini di grandezza, esse possono cambiare continuamente di grandezza mentre si espandono e si contraggono. Teoricamente non c’è limite, capite, al loro ritmo di contrazione o espansione.

[Nota: Possiamo vedere che le forme possono essere facilmente espanse in una grandezza che ingolferebbe una piramide, basandoci su queste informazioni. La forma essenziale di base è una sfera, e un pianeta, il sole, e la galassia possono fornire una base per questa pulsazione, così come possono fare i microcluster, le molecole e gli atomi].

Essi sono anche assorbenti. Hanno anche qualità termiche, e queste sono il solo suggerimento che i vostri scienziati hanno ricevuto su di esse fino ad ora.

[Nota: Qui dovremmo ricordare che il calore è semplicemente un riflesso di quanto veloce vibrino le molecole in un dato oggetto. Ancora una volta, Seth ha qui grandi argomenti, dato che vedremo nel volume III che queste formazioni sono state osservate visivamente negli spettri dell’infrarosso e delle microonde. In particolare, lo spettro dell’infrarosso è una misurazione diretta di quanto calore (vibrazione) c’è in una data area].

Le loro caratteristiche le spingono ad un costante interscambio. Gruppi di esse (Jane ha gesticolato, la sua esposizione era piuttosto enfatizzata ed animata) saranno spinte insieme, letteralmente sigillate, solo per scivolare via e disperdersi ancora una volta. Esse formano – a causa della loro natura – quella che viene comunemente conosciuta come aria, e usano questa per muovercisi attraverso. L’aria, in altre parole, si può dire che sia formata da animazioni di queste unità.

[Nota: Proprio qui possiamo chiaramente avere un suggerimento dell’importanza della meditazione; il nostro respiro può essere la più stretta connessione che possediamo per introdurre nei nostri corpi maggiori quantità di questa energia spirituale. Sembra che quello cui Seth voglia arrivare qui è che gli invisibili stress geometrici dell’etere hanno un impatto diretto su come le molecole d’aria si scontrino. Questo infine porta alla discussione a proposito del meteo, che sarà trattata in questo e altri volumi quando parleremo della Griglia Globale].

Cercherò di chiarire questo più avanti, ma l’aria è il risultato dell’esistenza di queste unità, formate dalle interrelazioni delle unità nelle loro posizioni e relative distanze le une dalle altre, e per quella che voi potreste chiamare la velocità relativa del loro moto. L’aria è quello che accade quando queste unità sono in moto, ed è in termini di meteo, per esempio, che i loro effetti elettromagnetici appaiono più chiaramente agli scienziati.

[Nota: Come vedremo nei capitoli futuri, la Griglia Globale terrestre di linee d’energia dirige i venti e le correnti marine in certe direzioni].

Queste unità: discutiamone in relazione a una roccia. La roccia è composta da atomi e molecole, ognuno con la propria coscienza. Questo forma una coscienza della roccia nel suo insieme [2]. Queste unità vengono mandate fuori indiscriminatamente dai vari atomi e molecole, ma porzioni di esse sono anche dirette dalla generale coscienza della roccia.

[Nota: Qui possiamo vedere una relazione precisa con l’affermazione del Ra Material in cui essi descrivono come abbiano trasformato la roccia calcarea in blocchi perfettamente levigati per costruire la Piramide. Ra aveva detto che l’entità che stava facendo la costruzione aveva bisogno di “comunicare con l’intelligenza "dell’infinita rocciosità" [3] e ordinarle di posizionare una porzione di sé stessa in una frequenza superiore di vibrazione; in un modo molto simile a quello che si è visto fare a certi maestri spirituali avanzati e/o bambini psichici che materializzavano o smaterializzavano oggetti].

Le unità vengono emesse dalla roccia, per dare forma alla roccia in base alla natura dei cambiamenti del suo ambiente: i cambiamenti nell’angolazione del sole e nella temperatura, per esempio, quando cala la notte; e anche nel caso di una roccia, esse cambiano quando cambia il cosiddetto tono emozionale della roccia. Quando le unità cambiano, alterano l’aria intorno a loro, come risultato della loro personale attività.

Esse emanano costantemente dalla roccia e ritornano ad essa con un moto così rapido da sembrare simultaneo. Le unità si incontrano, e in qualche grado si mescolano, con altre unità fuoriuscite, diciamo, dal fogliame e da altri oggetti. C’è una costante amalgama e anche attrazione e repulsione.

[Nota: Di nuovo, prestiamo molta attenzione alle affermazioni di Seth: “da sembrare simultaneo”. Chiaramente, i nostri strumenti non sarebbero in grado di rallentare questo moto fino ad una velocità misurabile, così può sembrare di vedere nuvole ferme anziché il movimento delle “unità”].

Potete prendervi la vostra pausa, e poi continuiamo.

(10:10. La spiegazione di Jane era piuttosto enfatizzata ed animata. Il suo stato di trance era buono).

(Il resto della sessione è stato dedicato all’interpretazione di Seth di uno dei miei sogni – Robert Butts)

SESSIONE 506, LUNEDI 27 OTTOBRE 1969, 9.40pm

(Qualche minuto dopo le 9pm Jane e io ci sedavamo per vedere se Seth sarebbe arrivato. Dicevo a Jane che non c’era bisogno di avere una sessione, ma lei era abbastanza desiderosa, se Seth lo avesse deciso. Stava lavorando da ore sul suo libro e aveva almeno un paio di capitoli da trascrivere).

(Jane, comunque, aveva avuto due recenti sessioni lunghe e ottime per la sua classe ESP, che hanno ospitato Seth e Seth II, e che comprendevano del nuovo materiale).

Buona sera.

(“Buona sera, Seth”)

Ora: Ruburt non deve preoccuparsi di aver perso alcune delle sessioni regolari. Egli ha esercitato spontaneità, e abbastanza paradossalmente, è sulla spontaneità che dipende la regolarità delle nostre sessioni. Mi seguite?

(“Si”)

Ora: le unità di cui stavo parlando non hanno nessuna “vita” specifica, regolare o preordinata. Non sembreranno seguire molti principi scientifici. Dal momento che esse sono la forza intuitiva appena oltre il range della materia, su cui la materia si forma, non seguiranno le leggi della materia, sebbene a volte esse possano imitare le leggi della materia.

È quasi impossibile rilevare un’unità individuale, perché nella sua danza di attività essa diventa costantemente parte di altre unità simili, espandendosi e contraendosi, pulsando e cambiando di intensità, di forza e cambiando polarità. Quest’ultima è di estrema importanza.

(Pausa, una delle tante).

Col vocabolario limitato di Ruburt, questo è piuttosto difficile da spiegare, ma sarebbe come se le posizioni dei vostri poli nord e sud cambiassero costantemente pur mantenendo la stessa distanza relativa l’uno dall’altro, e col loro cambiamento di polarità sconvolgessero la stabilità (pausa) del pianeta; eccetto che per via della maggiore forza comparativa ai poli delle unità (gesticola, tenta di disegnare diagrammi nell’aria), dopo ogni cambio viene raggiunta quasi immediatamente una nuova stabilità. È tutto ben chiaro?

(“Si”)

[Note: Di nuovo, il tempo ha provato l’efficienza delle parole di Seth. Un toroide sferico possiede la maggiore quantità di influsso energetico alle regioni polari. Ogni Solido Platonico ha l’asse centrale di un toroide sferico che gli passa attraverso, in una forma che è molto ben bilanciata per quella particolare geometria. Questo punto di bilanciamento cambia da una geometria all’altra, provocando la necessità per i poli del toroide sferico di spostare la loro posizione. Questo è il vero meccanismo nascosto, responsabile anche dello spostamento dei poli magnetici sulla Terra].

Lo spostamento della polarità avviene ritmicamente con il cambiamento delle intensità emozionali, o energie emozionali, se preferite.

[Nota: Quest’ultima frase è estremamente importante per la nostra discussione: è l’intensità emozionale in una data area che causa questi spostamenti polari. E quell’intensità è semplicemente una funzione della “densità” o del grado di concentrazione dell’energia eterica stessa. Similmente, fonti come Ra ci dicono che i poli terrestri subiranno approssimativamente uno spostamento di 21° nel momento in cui termina il ciclo, ed è lo stato spirituale/emozionale generale dell’umanità che determina quanto velocemente e quanto dannosamente avverrà tale spostamento].

L’“iniziale”energia emozionale originale che mette in moto ogni data unità, e le dà forma, fa poi diventare l’unità un campo elettromagnetico altamente caricato con quelle caratteristiche di polarità variabile appena menzionate. Le polarità variabili sono causate anche da attrazione e repulsione rispetto ad altre unità simili che possono essere attaccate o staccate. C’è un ritmo che soggiace a tutti questi cambi di polarità e cambi d’intensità che avvengono costantemente. Ma i ritmi hanno a che fare con la natura dell’energia emozionale stessa, e non con le leggi della natura.

[Nota: Di nuovo, il ritmo è un altro modo di esprimere la vibrazione. Nel Volume III vedremo come Seth ci stia dando una descrizione molto generale di quello che avviene nel modello di fisica quantica di Rod Johnson].

Senza una comprensione di questi ritmi, l’attività di queste unità apparirebbe fortuita, caotica, e sembrerebbe non esserci niente a tenere insieme le unità.

[Nota: Ricordate che i moderni teorici delle “superstringhe” aggiungono altre due dimensioni alle funzioni di Ramanujan perché hanno bisogno di simmetria. Seth ci mostra qui che questo non è necessario, perché c’è un intrinseco ritmo di energia emozionale che tiene insieme le unità].

Effettivamente, esse sembrano volare in giro a velocità tremende. Il “nucleo” – usando ora l’analogia di una cellula – se queste unità fossero cellule, cosa che non sono, allora sarebbe come se il nucleo stesse costantemente cambiando posizione, volando via in ogni direzione, trascinando con sé il resto della cellula. Riuscite a seguire l’analogia?

(“Si”)

Le unità ovviamente stanno dentro la realtà di tutte le cellule. Ora: il punto iniziale è la parte fondamentale della cellula, come il nucleo è la parte importante della cellula. Il punto iniziale è l’originaria, unica, individuale e specifica energia emozionale che dà forma a ogni data unità. Essa diviene la via d’ingresso nella materia fisica.

[Nota: Il “punto iniziale di Seth sarebbe la sfera infinitesimamente piccola della prima densità, che noi definiremmo nei classici termini monodimensionali un “punto”].

È l’iniziale allegato tridimensionale da cui tutta la materia deve sorgere. Il punto iniziale ne forma le tre facce. (Gesti; pausa).

[Nota: Basandoci sul contesto di altri aspetti delle scritture della Roberts, compresa la copertina del suo libro "Adventures in Consciousness" [4], è facile capire che Seth si sta riferendo fondamentalmente alla struttura di un triangolo equilatero, che forma i lati di tutti i Solidi Platonici eccetto il dodecaedro e il cubo. Ed ora sappiamo che questa è una spiegazione semplificata, e che gli Indù sono più accurati dicendo che la sfera si cristallizza in un icosaedro. L’analogia del triangolo lo rende [sul piano] bidimensionale e così più facile da capire].

C’è una natura esplosiva quando nasce l’energia emozionale. L’effetto trilaterale, formatosi istantaneamente, porta a un effetto che è qualcosa di simile ad un attrito, ma l’effetto provoca (altri gesti) il cambio di posizione dei tre lati, così che si finisce per avere un effetto triangolare, chiuso, con il punto iniziale all’interno del triangolo. Ora, voi capite, questa non è una forma fisica.

(“Si”)

[Nota: Come vedremo in capitoli futuri, questa formazione appare frequentemente nei “Cerchi nel Grano”, un altro modo con cui i visitatori stanno cercando di insegnarci questo sistema di fisica vibrazionale].

Il punto di energia, da qui in poi, cambia costantemente la forma dell’unità, ma prima deve avvenire la procedura che ho appena menzionato. L’unità può diventare circolare, per esempio.

[Nota: Il cerchio sembra essere stato una delle sole forme che Seth poteva citare usando il vocabolario attuale di Jane, ma questo non esclude altre possibilità].

Ora queste intensità di energia emozionale, formando le unità, finiscono per trasformare tutto lo spazio disponibile in quello che esse sono. Certe intensità e certe posizioni della polarità in mezzo e fra le unità e i grandi gruppi di unità comprimono l’energia in forma solida (diventando materia). L’energia emozionale all’interno delle unità è ovviamente il fattore motivante, e voi potete capire, quindi, perché l’energia emozionale può effettivamente rompere un oggetto fisico. Potete prendervi la vostra pausa.

[Nota: All’inizio, in questo paragrafo Seth descrive come la materia sia semplicemente una forma più compressa di queste unità di energia che compaiono in “grandi gruppi” che sono organizzati insieme in “certe intensità e certe posizioni della polarità in mezzo, e fra, le unità e i grandi gruppi di unità”. Di nuovo, questa è una descrizione perfetta del modello di fisica quantica di Rod Johnson. Quindi, Seth suggerisce una comprensione del fenomeno della telecinesi, o della mente sulla materia. Potrebbe non essere niente più che l’abilità di controllare le “unità di coscienza” formando un oggetto, poi mettendole “fuori fase” rispetto alle pulsazioni della gravità al fine di provocarne una crescita. Questo concorda piuttosto bene con le storie insegnate dai maestri yogi riguardo i loro poteri Siddhi, così come i casi di attività di spiritismo ricondotti ad adolescenti inquieti con enormi stress emozionali che provocano eventi di forza telecinetica. Effettivamente, in tutti gli esperimenti di telecinesi, l’autore di questo libro ha scoperto che l’unica cosa che può far muovere un oggetto è la ferma visualizzazione mentale di esso effettivamente in movimento; tale fermezza di convinzione è ciò che dà forma all’energia emozionale].

(10:10. Jane è uscita dalla trance abbastanza velocemente, sebbene ne abbia avuta una buona. A volte la sua esposizione è piuttosto veloce. Ha detto che poteva sentire Seth spingerla per farle esporre il materiale il più chiaramente possibile senza distorsione).

(Ha anche avuto alcune immagini mentre esponeva il materiale, sebbene non potesse ricordarle nella pausa. Solitamente, diceva lei, dimentica ogni immagine, o anche se ne abbia avute o meno, fino a quando non glielo chiedevo specificatamente una volta terminata una sessione o a una pausa. Talvolta, diceva lei, le stesse immagini le ritornavano mentre leggeva una particolare sessione; allora le riconosceva).

(Jane ha colto il punto menzionando questo riguardo allo scambio di polarità delle unità: “Questo non riguarda solo lo spostamento del nord e del sud, ma gli opposti ovunque sul bordo del cerchio [che era usato come analogia], con l’est e l’ovest, per esempio”).

[Nota: Non dimentichiamoci che Seth sembra aver usato l’analogia del cerchio anziché quella della sfera per semplificare].

(Ripresa 10:26)

Ora: l’intensità dell’energia emozionale originale controlla l’attività, la forza, la stabilità e la relativa grandezza dell’unità, la velocità della sua pulsazione, e il suo potere di attrarre e respingere altre unità, così come la sua abilità di combinarsi con altre unità.

Il comportamento di queste unità cambia nella maniera seguente. Quando un’unità è nell’atto di combinarsi con un’altra, allinea i propri componenti in un modo caratteristico. Quando si sta separando da altre unità, allineerà i propri componenti in un modo differente. Le polarità cambiano in ogni caso, all’interno dell’unità. L’unità altererà la polarità al proprio interno, adattando il disegno della polarità dell’unità a quella verso cui è attratta; e cambierà la propria polarità diversamente da tale disegno durante la separazione.

[Nota: Tutto questo è relativo alle geometrie all’interno delle sfere stesse, e a come esse interagiscano le une con le altre].

Prendete, per esempio, cinquemila di tali unità allineate insieme, formate insieme. Esse sarebbero, ovviamente, invisibili. Ma se poteste vederle, ogni unità individuale avrebbe i propri poli allineati alla stessa maniera. Sembrerebbero come una singola unità – diciamo di forma circolare – quindi sembrerebbe un piccolo globo coi poli allineati come nella vostra terra.

[Nota: Qui è dove Seth esce dalle “piatte” metafore bidimensionali e introduce l’idea di una sfera – specificatamente un toroide sferico, dato che si sta concentrando sui poli della sfera].

Se questa grande unità fosse poi attratta da un’altra grande unità, circolare, coi poli che vanno da est a ovest, secondo i vostri termini, allora la prima unità cambierebbe la propria polarità, e tutte le unità al suo interno farebbero lo stesso. Il punto di energia sarebbe a metà strada tra i poli, indipendentemente dalla loro posizione, ed esso (il punto d’energia) forma i poli. Essi ruotano, pertanto, intorno al punto di energia. Il punto di energia è fondamentalmente indistruttibile.

La sua intensità, tuttavia, può variare di parecchi gradi, cosicché potrebbe, relativamente parlando, essere troppo debole o decadere, non forte abbastanza da formare una base per la materia, ma tanto da proiettarsi, forse, in un altro sistema dove è richiesta una minor intensità per la “materializzazione”.

[Nota: Questo è reso possibile dal fatto che ci sono molte “densità dentro le densità”, come ha illustrato Ra].

Queste unità possono anche guadagnare tanta intensità e forza da formare strutture relativamente permanenti all’interno del vostro sistema a causa della sorprendente energia dietro di loro. La vostra Stockridge-

(Seth si è fermato; Jane ha aggrottato le ciglia mentre cercava la parola).

(“Oak Ridge?”)

No. (Gesticola). I resti di templi.

(“Oh. Baalbek?”)

Questi erano posti per gli studi riguardanti le stelle. Osservatori.

(“Si?” Pensavo che probabilmente conoscevo la parola che Seth/Jane stava cercando, ma non ebbi il tempo di pensarla e di annotarla).

Le unità caricate così con intensa energia emozionale formavano schemi che mantenevano la loro forza. Ora queste unità, quando appaiono nel vostro sistema, possono anche avere una realtà fuori da esso, azionando le unità di energia emozionale interamente attraverso il mondo della materia. Queste unità, come vi ho detto, sono indistruttibili. Esse, tuttavia, possono perdere o aumentare di potenza, recedere a intensità al di sotto della materia, o andare oltre la materia, apparendo come materiali mentre fanno ciò e proiettandosi attraverso il vostro sistema.

[Nota: Ci sono esempi di “unità di coscienza” che appaiono come materia, e questo è ben trattato sia nel secondo sia nel terzo volume. La maggior parte delle volte, quando questo avviene, appaiono come brillanti globi di luce].

Avremo a che fare con questa parte della loro attività separatamente. In tali casi, tuttavia, esse sono ovviamente in un punto di transizione e in uno stato di divenire. Potete prendervi una pausa o terminare la sessione, come preferite.

(“Suppongo che sia meglio finire qui”)

Volevo darvi questo materiale.

(“È molto interessante”).

È solo un inizio. Avrei trascurato le analogie se non ne aveste avuto bisogno. Un’affettuosa buona sera.

(“Buona sera, Seth”).

(10:45. Dopo aver parlato un po’, ho dedotto che Seth/Jane stesse cercando la parola per “Stonehenge”, intendendo gli antichi monoliti di pietra Druidi sistemati in cerchio in Inghilterra, ecc. Jane poi ha detto che questa era la parola che Seth stava cercando di farle dire. Non sapeva perché non le venne fuori mentre era in trance, dato che lei conosce la parola e ciò che essa rappresenta).

[Nota: All’autore sono accadute cose simili, in cui la forza dietro le parole stava cercando di esprimere una parola che, per una qualche ragione, non riusciva a trovare nella mente dell’individuo. In questi casi, la parola deve essere spinta fuori sillaba per sillaba, e potrebbero esserci delle distorsioni. L’autore, una volta, è stato in grado di pronunciare frasi in preciso giapponese, senza quasi nessuna conoscenza della lingua, ma certamente le sillabe nelle parole erano lievemente incorrette].

SESSIONE 509, LUNEDÌ 24 NOVEMBRE 1969, 9:10pm

(Oggi Jane stava leggendo "Experimental Psychology" [5] di C.G. Jung, prima edizione Americana, pubblicato dagli eredi di Jung nel 1968. Non avevamo chiesto a Seth di commentarlo).

Buona sera.

(“Buona sera Seth”).

[Nota: Qui Seth entra in una discussione a proposito delle definizioni di Jung dei differenti livelli di coscienza, comparati ai propri livelli di coscienza. Jung non ascriveva al subconscio il grado di significato che Seth gli dà qui. Ritagliamo il seguente paragrafo per preservare il filo del discorso, in quanto riassume l’argomentazione di Seth e prosegue nella nostra discussione:]

L’ego conscio emerge, effettivamente, dall’“inconscio”, ma l’inconscio, essendo il creatore dell’ego, è necessariamente molto più conscio del suo prodotto. L’ego è semplicemente non conscio abbastanza da essere in grado di contenere la vasta conoscenza che appartiene al sé conscio interiore da cui proviene.

[Nota: Così, ci si spiega da dove provenissero le informazioni di Ramanujan. Apparentemente, il suo ego era conscio abbastanza da contenere una parte di essa, ed in tre anni di ricerca accademica full-immersion in Europa, è morto].

È questo sé interiore, fuori dalla conoscenza massiccia e dal raggio illimitato della sua coscienza, che forma il mondo fisico e fornisce gli stimoli per mantenere costantemente l’ego esterno al lavoro della consapevolezza. È questo sé interiore, qui chiamato ego interiore, che organizza, inizia, progetta e controlla le unità EE (energia elettromagnetica) di cui stavamo parlando, trasformando l’energia in oggetti, in materia.

L’energia di questo sé interiore viene usata da esso per formarsi da sé stesso – dall’esperienza interiore – una controparte materiale in cui l’ego esteriore può recitare il suo ruolo. L’ego esteriore quindi recita una parte scritta dal sé interiore. Questo non è per dire che l’ego esteriore sia un pupazzo. È per dire che l’ego esteriore è molto meno conscio dell’ego interiore, che la sua percezione è minore, che è molto meno stabile sebbene faccia grande sfoggio di stabilità, che esso nasce dal sé interiore ed è pertanto meno consapevole, non di più.

L’ego esteriore viene imboccato, gli vengono dati solamente quei sentimenti e quelle emozioni, solo quei dati che può gestire. Questi dati gli vengono presentati in una maniera altamente specializzata, solitamente in termini di informazioni ricavate dai sensi fisici.

Il sé interiore o ego non è solamente conscio, ma è conscio di se stesso, sia come individualità separata dagli altri sia come individualità in quanto parte di tutta l’altra coscienza. Dal vostro punto di vista, esso è continuamente consapevole, sia di questa separazione sia di questa unione. L’ego esteriore non è continuamente consapevole di niente. Esso si dimentica frequentemente di se stesso. Quando viene catturato in una forte emozione sembra che perda se stesso; c’è unità, quindi, ma nessun senso di separazione. Quando mantiene molto vigorosamente il proprio senso di individualità, non è più consapevole dell’unità.

L’ego interiore è sempre consapevole di entrambi gli aspetti ed è organizzato riguardo al suo aspetto primario, la creatività. Traduce costantemente i componenti del suo insieme [6] nella realtà: o nella realtà fisica attraverso le unità EE che ho citato prima, o nelle altre realtà altrettanto valide.

Ora potete prendervi la vostra pausa e poi continueremo.

(Durante la nostra pausa mi chiedevo insistentemente se Jung avesse cambiato le proprie idee dalla sua morte fisica).

(Ripresa 10.05).

Ora: le unità EE (energia elettromagnetica) sono le forme che assume l’esperienza di base quando è guidata da questo sé interiore. Queste, poi, formano oggetti fisici, materia fisica. La materia, in altre parole, è la forma che assume l’esperienza di base quando si introduce nei sistemi tridimensionali. La materia è la forma dei vostri sogni. I vostri sogni, pensieri, ed emozioni sono letteralmente trasformati appositamente in materia fisica da questo sé interiore.

Il sé interiore individuale, poi, attraverso il costante ed enorme sforzo di grande intensità creativa, coopera con tutti gli altri sé interiori per formare e mantenere la realtà fisica che voi conoscete, così quella realtà fisica è una propaggine o un sottoprodotto del sé interiore altamente conscio.

[Nota: è assai ovvio qui che questo è “l’universo olografico” in azione, molto prima che emergesse in libri come l’omonimo libro di Michael Talbot. Noi stiamo veramente vivendo in una visione collettiva, o un ologramma tridimensionale del pensiero. La ragione del perché non possiamo camminare attraverso i muri è che non siamo affatto gli unici a crearli].

Le costruzioni sembrano fatte di roccia o pietra o acciaio. Sembrano abbastanza stabili ai sensi fisici. In realtà essi sono degli insiemi altamente caricati di unità EE che oscillano, in costante movimento (“al di sotto”, possiamo dire, di ogni particella atomica), organizzate e mantenute dagli sforzi collettivi da parte dei sé interiori. Esse (le costruzioni) sono emozioni solidificate, stati soggettivi solidificati, materializzazione fisica data.

[Nota: Qui è anche facile vedere che più un’area è densamente popolata, maggiore è la quantità di carica torsionale che ci può essere sugli oggetti fisici che vi sono costruiti. Questa è una delle ragioni per cui le città possono essere estremamente dannose per il processo del lavoro psichico. Esse hanno spesso una gran parte di energia accumulata, che può essere per la maggior parte caotica e negativa a causa delle durezze e del sovraffollamento affrontato da molte persone. Queste emozioni caotiche si traducono direttamente in energia che penetra nelle strutture].

I poteri della coscienza, quindi, sono chiaramente incompresi. Ogni individuo ha il proprio ruolo da recitare nella proiezione di queste unità EE nell’attualità fisica. Inoltre, la materia fisica può legittimamente essere descritta come un’estensione del sé, così come il corpo fisico è una proiezione del sé interiore.

È ovvio che il corpo cresce in base al sé interiore, e che gli alberi crescono dal terreno, laddove le costruzioni non sbocciano di loro iniziativa come i fiori; così il sé interiore ha vari metodi di creazione e utilizza le unità EE in modi diversi, come vedrete continuando questa discussione.

Avendo stabilito la realtà fisica come la dimensione in cui esprimere se stesso, il sé interiore, prima di tutto, si cura di dare forma e mantenere le basi fisiche su cui deve dipendere tutto il resto; quelle proprietà della terra che possono essere definite naturali. Il sé interiore ha una vasta e infinita cisterna da cui trarre conoscenza ed esperienza. Tutti i tipi di scelte, e la diversità della materia fisica è un riflesso di questa profonda fonte di diversità.

Con le strutture naturali formate e mantenute, vengono progettate altre proprietà fisiche secondarie, costruzioni secondarie. L’esperienza soggettiva più profonda, più fondamentale e durevole viene tradotta, comunque, in quegli elementi naturali: l’ampio panorama che sostiene la vita fisica. Continueremo con questa discussione nella prossima sessione.

Jung ha spaziato su alcuni di questi concetti poco prima di morire. (Dondolando in avanti, con enfasi umoristica). Egli ha cambiato un bel po’ di questi concetti da allora. Ora potete prendervi una pausa o terminare la sessione, come preferite.

(“Faremo una pausa.”)

(10:30pm Jane ha detto che pensava che il messaggio fosse durato circa 10 minuti invece dei venticinque effettivamente impiegati. Ripresa alle 10:43.)

Tra poco termineremo la sessione. Sia sufficiente dire, comunque, che in futuro quello che vi dirò sarà più comunemente conosciuto. Gli uomini familiarizzano fino a un certo punto con la loro identità interiore, con le altre forme della loro coscienza.

[Nota: Per fortuna, quel futuro sta già cominciando adesso, sempre più ogni anno].

Nel corso delle varie epoche, alcuni hanno riconosciuto il fatto che c’è una certa auto-coscienza e un certo proposito in alcuni sogni e stati di sonno, ed hanno mantenuto, anche nella vita da svegli, il senso della continuità di questo sé interiore. Per certa gente non è più possibile identificarsi completamente con la coscienza dell’ego. Essi sono troppo ovviamente consapevoli di sé stessi come una moltitudine. Quando si raggiunge una tale conoscenza, l’ego può accettarla, perché trova con sua sorpresa che non è meno conscio, ma di più, che i suoi limiti vengono dissipati.

Ora: non è vero – e lo sottolineo fortemente – che il cosiddetto materiale inconscio, data una certa libertà, toglie energia dal sé organizzato egoisticamente in una normale personalità. Al contrario, l’ego si rinforza e anche piuttosto direttamente. È la paura che l’“inconscio” sia caotico che fa fare agli psicologi queste affermazioni. C’è anche qualcosa nella natura di coloro che praticano la psicologia: un’attrazione, in molti casi, già predisposta ad aver paura dell’”inconscio” in proporzione diretta alla loro attrazione verso di essa.

L’ego mantiene la propria stabilità, la propria apparente stabilità, e la propria salute, con il costante nutrimento conscio ed inconscio che riceve. Troppo nutrimento non lo uccide. Mi seguite?

(“Si.”)

Solo quando questo nutrimento viene per qualche motivo interrotto fino ad un livello considerevole, l’ego va incontro alla fame. Avremo di più da dire riguardo la relazione dell’ego con l’“inconscio”. In una persona in salute, il sé interiore proietta facilmente tutte le esperienze nelle unità EE, dove vengono poi tradotte nella realtà. La materia fisica, pertanto, agisce come un feedback. Ora termineremo la sessione, a meno che non abbiate delle domande.

(“Penso di no. È stato molto interessante.”)

I miei saluti di cuore e una dolce buona sera a entrambi.


Così con questo estratto, possiamo facilmente iniziare ad afferrare quanto familiari debbano essere i nostri Sé Superiori con queste unità di coscienza. Seth dice essenzialmente che ogni sfera, pulsando a suo modo attraverso le varie forme geometriche, è un’unità EE, e che queste unità EE formano per intero la nostra realtà fisica. Con queste parole possiamo cominciare ad avere un barlume delle immense realtà metafisiche che soggiacciono a queste unità. Dal momento che esse sono formate dalla coscienza, noi, consapevoli o meno, le creiamo costantemente attraverso i nostri stessi pensieri. Esse possono conservare determinate cariche energetiche emozionali specifiche, e le energie emozionali sono spesso radicate nei sistemi archetipici, che discuteremo brevemente. Il resto di questo capitolo può sembrare fuori tema rispetto alle discussioni fisiche dirette, ma è pensato in parte per dare un po’ di respiro ai lettori meno portati ai discorsi tecnici; è anche pensato per esplorare le ramificazioni più esoteriche della prospettiva che Seth ci ha dato sulla fisica in questione.

GLI ARCHETIPI E LE DIMENSIONI ARMONICHE

Gli archetipi sono spesso menzionati, come nella Serie della Legge dell’Uno, ma poche persone li comprendono realmente, quindi li esploriamo per un momento. Essenzialmente, la teoria che sta dietro agli archetipi è che tutte le esperienze di vita che ognuno può avere possono essere raffinate ed organizzate in una serie comune di eventi. Ogni evento archetipale sarebbe poi una parte necessaria dell’apprendimento delle nostre lezioni di Crescita spirituale al fine di un ulteriore avanzamento. Secondo Ra, ci sono certe lezioni che ogni densità ci insegna, attraverso cui dobbiamo passare al fine di raggiungere il livello vibratorio necessario per il livello successivo. Ogni livello vibratorio, quindi, potrebbe essere paragonato ad un archetipo per una specifica lezione che necessita di essere appresa, per ognuna delle tre parti del nostro essere: spirituale, mentale e fisica.

Qui entriamo negli arcani maggiori delle carte dei Tarocchi, che sono basati su quelli che sono conosciuti come gli “sephiroth” dal sistema mistico Ebraico conosciuto come Cabala. È antica tradizione tra i mistici che sia il sistema dei Tarocchi sia quello Cabalistico, ognuno dei quali con 22 archetipi, contengano l’intero spettro delle esperienze di apprendimento necessarie per l’auto-perfezione, che sarebbe il ritorno all’Uno, o all’Ottava, una piena riunione con Dio. È poi affascinante osservare che questi 22 possono essere paragonati a tre scale di sette, (7 x 3 = 21), col 22° archetipo, il Matto, che sta fuori dagli altri come carta separata. Questo personaggio peculiare del Matto è costantemente citato nei libri sui Tarocchi; il Matto, in sé per sé, resta separato dal resto del mazzo.

Possiamo poi prendere Il Matto come rappresentante dell’archetipo del punto iniziale per tutti e tre i livelli dati, dato che l’Uno sarà sempre lo stesso, mai suddiviso. Così, se applichiamo il Matto, come l’Uno, all’inizio di ogni set di sette, otteniamo 8 x 3, o il 24, il numero mistico di Ramanujan. (Tuttavia, Ra ha detto che non c’è una precisa relazione uno-a-uno tra gli archetipi e le densità.)

La definizione del Matto è interessante, in quanto ritrae un uomo che cammina in avanti sul ciglio di un burrone, con un bastone che ha una piccola sacca al suo estremo, bilanciata sulla spalla. Egli guarda al cielo e tiene un fiore nell’altra mano, apparentemente camminando totalmente inconsapevole del burrone che gli sta davanti, mentre un cane bianco gli abbaia incessantemente, cercando di avvertirlo del pericolo. La sacca si suppone rappresenti la conoscenza accumulata della memoria universale, che egli porta con sé. Un estratto dal libro di Sidney e Bennett sui Tarocchi dice: “Si dice che il Matto “possiede la follia di Dio, che è più grande della saggezza degli uomini””.

Ma cosa ci sta dicendo esattamente il Matto? Perché la piena coscienza di Dio ci porterebbe a essere tanto superficiali nella cura delle nostre stesse vite? Questo è solo il significato più esteriore dell’archetipo. Il significato più profondo è che il Matto sa che può fidarsi completamente di Dio, e così non percepisce alcun ostacolo esistente nella realtà. Il cane rappresenta la nostra natura più bassa e animale, che abbaia al pericolo al solo pensiero della nostra cieca fiducia, vedendo in pieno le trappole e i pericoli che stanno davanti. Ma il Matto, nel suo amore per l’Uno, ha semplicemente una fede completa.

Si potrebbe anche dire, poi, che chiunque ottenga appieno questa saggezza nel piano materiale, sarebbe tanto ovviamente fuori luogo da apparire un matto, un imbecille o idiota. Eppure, di volta in volta, questa fede pertinace si dimostra del calibro più alto. Ci ricorda la Biblica storia di quando Gesù e i suoi discepoli sono su una barca in mare, e arriva un’orribile tempesta, che spaventa gli uomini così tanto che pregano Gesù di svegliarsi ed affrontarla. Gesù, alzandosi dal suo giaciglio e probabilmente brontolando fra sé e sé, raggiunge il bordo della barca, alza stancamente le sue braccia e rilascia potenti campi torsionali che prontamente dissipano la tempesta. Egli poi sgrida aspramente i suoi apostoli, dicendo loro che non hanno fede.

Infatti, mentre proseguiamo nell’esplorare la vera natura multidimensionale che sta dietro al Grande Ciclo che stiamo ora terminando, ed esploriamo come alcuni degli eventi di “Cambiamento della Terra” che li circondano siano densi di catastrofi e disastri, è utile essere capaci di aver fede nel fatto che come prodotto finale di tutto questo arriverà veramente l’aspetto positivo conosciuto come “Ascensione”. Se non abbiamo la fede, allora non sapremo mai se le nostre opinioni di “apocalisse” erano giuste fino a quando l’evento non sarà già passato. Apparentemente, ci sarà più di un’opportunità per Ascendere nel corso di un periodo relativamente breve di tempo, ma è importante prepararci per la prima “ondata”, come viene spesso chiamata. Questo è esattamente quanto ci era stato promesso dalle forze spirituali più alte mai apparse sulla Terra, e la promessa non sarà incompiuta. A livello fisico, è una semplice questione di espandere la nostra vibrazione per facilitare il nostro spostamento in una densità superiore, cosa che già facciamo ogni notte nei nostri sogni. L’unica differenza questa volta è che ci andremo per restarci, perché ce la siamo guadagnata, attraverso il nostro diligente processo di crescita personale.

Tornando alla nostra discussione, sembra che ogni frequenza nell’ottava sia correlata a certi archetipi specifici, attraverso i quali si deve passare per adempiere il nostro curriculum di ritorno verso Dio, o verso l’Uno, come esseri perfetti. Pertanto, ci sono certe fasi emozionali associate con queste unità cui si riferiva Seth, che rimangono costanti in tutto l’universo. Questo ci aiuta a capire come l’energia eterica possa influire sulla personalità, come nella scienza dell’astrologia. I tre cicli di sette archetipi corrispondono all’iniziazione della mente, del corpo e dello spirito, enfatizzando il nostro bisogno di indirizzare tutte e tre le aree in egual misura durante il nostro processo di crescita personale.

Ogni area del nostro essere rappresenta una sfida unica e separata per l’integrazione, ma queste sfide sono anche correlate fra loro. Così, scegliendo una dieta purificata si inizia il corpo, rendendolo più vitale e sano, e resistendo alle sue voglie addizionali e basate sulla genetica. Comunque, la dieta addestra anche la mente, attraverso la disciplina del negare rispettosamente al Sé la gratificazione che sta continuamente implorando. L’iniziazione dello Spirito arriva attraverso il fatto di sapere che eseguendo questa disciplina, si sta agendo per conto della volontà di Dio, e facendo questo, si sta accrescendo il proprio livello vibratorio. Probabilmente potete dire che questo è un esempio un po’ semplificato, ma per ora andrà bene.

In modo interessante, l’autore ha imparato che il semplice fatto di disegnare le carte dei Tarocchi e avendone una lettura accurata coinvolge spesso una accumulazione subconscia delle “unità di coscienza” che corrispondono all’energia emozionale di quel particolare archetipo all’interno della carta. La vostra mente subconscia, che può esercitare influenza sul corpo, vi può dire quale carta pescare semplicemente avendone una sensazione mentre passate la mano su di essa. Ogni carta potrebbe essere paragonata a un piccolo magnete, programmato con la sua propria carica emozionale, in attesa di essere rinnovata. L’atto della concentrazione mentre si mischiano le carte rimette in esse il potere della coscienza, che rinvigorisce le impronte accumulate degli schemi di energia al loro interno.

Poi, dopo essersi sintonizzati con le carte in una trance non più che leggera o moderata, il lettore può istintivamente cogliere la carta che il suo Sé totale sta cercando, e così il ciclo è completo. Ogni lettura dei Tarocchi ha parecchie carte, e ci sono invariabilmente certe posizioni che riguardano il futuro. Così, il Sé Totale, influenzando il sottile atto della distribuzione delle carte, può dire al lettore quali sono le probabilità future più forti nel momento presente. Questo ingegnoso sistema sta infatti dietro alla grande maggioranza degli psichici “auto-dichiarati” che fanno queste letture per la gente, e nelle mani di una persona sintonizzata che comprende e pratica già il percorso di crescita personale indicato nelle carte, si può fare un grandissimo lavoro. L’unico momento in cui è necessario essere in trance è quando le carte stesse vengono girate, e da quel momento una lucida analisi produrrà facilmente le risposte.

Una volta qualcuno ha detto a Wilcock che le carte dei Tarocchi erano malvagie. Egli ha risposto dicendo che se una persona utilizza la lingua inglese per dire cose malvagie, questo vuol forse dire che la lingua Inglese è malvagia? Certamente no. Sapendo quello che sappiamo noi a proposito della struttura delle densità, e che questo è un cammino di crescita che noi possiamo effettivamente completare sulla Terra, possiamo facilmente capire che le carte dei Tarocchi sono una sorta di alfabeto della coscienza collettiva che dona crescita al nostro universo.

La discussione sulle “unità di coscienza” dà anche credibilità alle affermazioni degli psicometristi, quelle persone che possono afferrare un oggetto personale di una persona sconosciuta e scoprire quali tipi di emozioni stia provando questa persona. Wilcock stesso l’ha fatto dopo aver letto di questo al liceo, e ha ottenuto dei risultati molto interessanti. Questa abilità può anche essere utilizzata per trovare oggetti smarriti, richiamando l’energia che è già accumulata nell’oggetto per ottenere il suo ritorno. Una volta Wilcock aveva perso il suo anello del liceo da molti mesi, dopo aver fortemente visualizzato il suo ritorno, l’anello è stato prontamente trovato sotto l’armadio da sua madre nel giro di due giorni. Sua madre non aveva idea che egli avesse perso l’anello o che ne desiderasse il ritorno.

Potrebbe anche essere che egli abbia magnetizzato l’energia accumulata nell’anello, facendola diventare un faro di segnalazione che ha poi influenzato il subconscio di sua madre a pulire in quel determinato punto. Questo è, essenzialmente, il processo di visualizzazione creativa, o l’idea, originariamente coniata da Seth e di gran lunga la sua più famosa citazione, ormai diventato un cliché della New Age ma nondimeno è ancora molto accurata: “Voi create la vostra realtà”. Tutti gli oggetti essenzialmente non sono altro che forme di pensiero.

In altri lavori, Seth indica ripetutamente che il corpo, e di fatto tutta la materia, si accende e si spegne costantemente, o pulsa attraverso le diverse dimensioni. Ogni unità di coscienza deve avere costantemente un ciclo attraverso tutte le dimensioni dell’ottava, a una velocità tremenda, anche se rimane “focalizzata” più fortemente in una densità. Quello che questo prova è che non esiste veramente qualcosa come una densità separata: in un certo senso, esse si mescolano tutte le une con le altre continuamente. Quello che è così affascinante è l’idea che sono le nostre percezioni, i nostri pensieri, che tengono insieme il livello di realtà su cui noi ci troviamo.

Così, i nostri attuali corpi e menti creano in ogni istante il nostro mondo, permettendoci di focalizzarci solamente sulla terza densità. Eppure, se fossimo capaci di alterare la nostra concentrazione per percepire la quarta densità, allora percepiremmo solamente quel regno. I nostri corpi fisici esisterebbero ancora in terza dimensione, dato che quella parte di noi stessi è focalizzata lì e vi appartiene, per ora. Al fine di entrare pienamente in un regno superiore, dobbiamo farlo in un corpo che è essenzialmente meno fisico, e più di una forma diretta di energia di coscienza. Infatti, la cosmologia Indù associa i sette chakra con i sette diversi corpi energetici, e così in un certo senso abbiamo sette diversi corpi, di cui potremmo utilizzare quelli superiori alla terza dimensione per viaggiare in regni superiori.

Questo è essenzialmente quello che accade quando facciamo un sogno o un’esperienza fuori dal corpo. Lasciamo i nostri corpi fisici nella terza dimensione a cui appartengono, e utilizziamo una forma superiore di corpo che è sola coscienza di quei tempi in cui l’energia geometrica è focalizzata nel regno del cubo, per esempio. Nella serie di libri di Carlos Castenada sui suoi lavori come studente laureato in antropologia con un Indio Yaqui del Deserto di Sonora in Messico, chiamato Don Juan, vediamo emergere lo stesso argomento. Don Juan era uno sciamano, un uomo che aveva libero accesso alle dimensioni superiori. Il suo metodo per entrare in quei regni superiori è molto vicino a quello che stiamo descrivendo qui.

Ciò che Don Luan ha detto che dovete fare per cogliere queste parole è di fermare nella vostra mente tutto il pensiero conscio. In principio questo sembra poter essere fatto solamente dai più grandi guru orientali, dopo anni di pratica e meditazione. Gli sciamani chiamano questa pratica “Fermare il Mondo”. Don Juan ha spiegato che noi possediamo diversi “anelli di potere” che utilizziamo per creare il mondo intorno a noi, e che se possiamo smettere di pensare alla realtà fisica, non saremo più coscienti al suo interno, e la nostra coscienza penetrerà i livelli superiori. Questo processo sarebbe fondamentalmente simile al fermare voi stessi dall’avere qualsiasi pensiero. Più importante ancora, nel fare questo voi arriverete vicini in modo molto naturale al cadere addormentati. In verità, la chiave sta proprio nel non addormentarsi mentre si fa questo.

Al fine di abbreviare questo processo, Carlos Castenada ha intrapreso una brutale iniziazione utilizzando composti psichedelici fortissimi scoperti dagli sciamani, come il peyote, i funghi di psilocibina ed erba. Don Juan usava questi composti per guidare Carlos attraverso un’iniziazione in questi mondi superiori, con l’idea che alla fine i composti non sarebbero più stati necessari per l’accesso. Carlos era particolarmente resistente al suo addestramento e così “ha viaggiato” molte volte prima di comprendere il messaggio.

L’autore vorrebbe affermare a questo punto che in "Nature of Personal Reality" [7], Seth chiarisce molto bene che l’ingestione di LSD può causare all’individuo danni seri e permanenti. Seth afferma che in un’esperienza di questo genere l’intera struttura della personalità viene frantumata in molti pezzi, pezzi che devono poi essere identificati e ricostruiti nuovamente. Così, nonostante il fatto che l’iniziazione di Castenada abbia avuto un percorso di questo genere, l’uso di sostanze chimiche di qualsiasi tipo per aprire “le porte della percezione” è fortemente sconsigliata dall’autore. Con le droghe si possono effettivamente aprire le porte, ma è pericoloso e dannoso, e non rappresenta una “crescita personale”. D’altro canto, l’aumento di frequenza dell’energia eterica che ci circonda è sufficientemente forte da permettere di accedere a questi stati con facilità in una buona e solida meditazione. Fare il “lavoro vero” è di gran lunga il metodo preferito, e le tecniche di “sincronizzazione binaurale” del Monroe Institute rappresentano un metodo senza droghe di indurre esperienze fuori dal corpo e mistiche utilizzando le proprietà del suono.

Nel prossimo capitolo getteremo ulteriore luce sulla nostra discussione su queste “unità di coscienza” e sulle loro forze, investigando un altro modo in cui queste verità ci sono state dimostrate, attraverso la metafora delle formazioni dei cerchi nel grano.

 

Note:

 

[1] "Gestalt"

[2] "Gestalt"

[3] "Infinite rock-ness"

[4] "Avventure nella Coscienza"

[5] "Psicologia Sperimentale" N.d.T.

[6] "Gestalt"

[7] "Natura della Realtà Personale"

 

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Originale in inglese:

http://www.divinecosmos.com/index.php?option=com_content&task=view&id=62&Itemid=36

 

Tradotto da Mauro Carfi per Stazione Celeste