)*(Stazione Celeste)

 

~ Il Cambio d'Era ~

THE shift of the ages

di David Wilcock

 

 

In questo capitolo ci tuffiamo specificatamente negli sforzi che l’Intelligenza Superiore fa per mostrarci, nei tempi moderni, un’immagine e una descrizione precisa di cosa sia esattamente una Unità di Coscienza, così come la fase della CU in cui ci stiamo addentrando adesso.

 

Tutto questo emerge attraverso la formazione di Barbury Castle del 1991, un’immagine di dimensioni e complessità  incredibili, letteralmente apparsa nottetempo in un campo di frumento.

 

Viene esplorata nel dettaglio l’intera storia ed il panorama dei cerchi nel grano, insieme ai “Teoremi dei Cerchi nel Grano”[1] di Gerald Hawkins che mostrano una chiara relazione tra la geometria e i rapporti musicali “diatonici”, e altre formazioni che rivelano altri segreti.

 

Capitolo Sette

La Comparsa della "Madre di tutti

i Cerchi nel Grano"

Nell’introdurre questo capitolo, lasciateci ancora dire che stiamo indagando su come le energie visibili ed invisibili nell’universo siano tutte interconnesse con un sistema di energia conscia che si esprime in ottave. Possiamo osservare come queste formazioni compaiano nello spettro del suono con la struttura fondamentale dell’Ottava [musicale, n.d.t.], nello spettro della luce come Rosso, Arancione, Giallo, Verde, Blu, Indaco e Viola, e in forma geometrica come la gerarchia di forme che si cristallizzano nella sfera. Il lettore ricorderà che già in precedenza nel libro abbiamo citato la prova fisica tratta da “La Fisica dell’Amore” [2] di Dale Pond che ci ha mostrato come i rapporti armonici tra le vibrazioni del suono possano essere moltiplicati molte volte per ottenere le frequenze equivalenti dello spettro dei colori della luce visibile. Più avanti in questo volume vedremo che questi stessi numeri sono alla base dei cicli del Sole e dei pianeti, e mostreremo la loro presenza anche all’interno di atomi e molecole. E qui in questo capitolo forniremo un’ulteriore prova per dimostrare la relazione tra le frequenze del suono e del colore con la geometria, dimostrando ancora una volta come esse siano letteralmente delle vibrazioni cristallizzate.

Nel libro “Geometria Sacra” [3] di Robert Lawlor, egli si riferisce, nell’estratto che stiamo per citare, ai Solidi Platonici come a “poliedri regolari”. L’immagine da cui Lawlor si ispira si può vedere nella figura 7.1, ovvero il famoso modello geometrico del Sistema Solare di Keplero. In questo modello Keplero ha eretto una grande semisfera e ha piazzato al suo interno un cubo. Ognuno dei solidi Platonici annidati è rappresentato all’interno di una semisfera più piccola. Lawlor si riferisce alle bolle, o semisfere, come cerchi in questo estratto:

“In questa dimostrazione i poliedri regolari sono determinati da nove cerchi concentrici il cui schema fornisce tutte le informazioni per la costruzione di queste forme. Ogni volume è in una semplice relazione armonica con gli altri, e sono le stesse funzioni trascendentali [radice quadrata di 2, radice quadrata di φ e φ] che governano questi schemi relazionali… tutti i volumi compaiono simultaneamente… Questa è un’immagine della grande idea Buddista dell’origine co-dipendente dei principi archetipici della creazione”.

La primissima cosa che possiamo dire qui è che Keplero ovviamente deve aver speso molto tempo per lavorare su una scultura tanto imponente. È altamente probabile che egli non l’avrebbe mai costruita se non avesse creduto che fosse tanto importante. Quello che stiamo suggerendo qui è che Keplero fosse erede dell’antico repertorio Atlantideo delle conoscenze simile a quello tramandato dagli Indù. Con la sua conoscenza segreta, egli stava cercando di mostrarci le strutture geometriche all’interno di differenti sfere “annidate” di densità di energia eterica nel Sistema Solare. Comprensibilmente, dal momento che Keplero era un iniziato ai Misteri, egli sapeva che questo doveva essere in qualche modo corretto, ma non sapeva perché lo fosse, e così i suoi allievi considerarono questo modello un completo fallimento. Keplero credeva che lo spazio tra le forme rappresentasse lo spazio tra i pianeti, ma egli non ha mai potuto farlo funzionare veramente. Nel Volume III mostreremo le funzioni armoniche che sono responsabili delle posizioni dei pianeti.

Figura 7.1 – Il modello geometrico del Sistema Solare di Keplero.

Per chi ha più familiarità con la geometria sacra, non è difficile capire che Keplero aveva solo una conoscenza sommaria di come i Solidi Platonici siano veramente annidati l’uno dentro l’altro. Il problema più ovvio è che i Solidi sono tutti messi in verticale, tutti con lo stesso asse nord-sud, quando di fatto dovrebbero avere delle rotazioni angolari ben precise l’uno rispetto all’altro. Per esempio, il tetraedro dovrebbe annidarsi dentro il cubo in modo tale che gli “elementi” dei bordi passino esattamente lungo le facce del cubo, con i vertici del tetraedro che si allineano direttamente con i vertici del cubo. Poi, la forma immediatamente interna al tetraedro dovrebbe essere l’ottaedro, poi il cubottaedro dentro l’ottaedro. Quindi, a Keplero possiamo decisamente dare un “10” per l’impegno, ma con tecniche più moderne di analisi possiamo capire che ci sono degli errori in questo modello, ed alla fine egli si è arreso per la frustrazione. Di nuovo, sapendo quello che sappiamo noi oggi riguardo ad Atlantide, è molto, molto improbabile che egli sia semplicemente arrivato a questa sua bruciante passione per un’idea simile tutto da solo, specialmente se non aveva compreso appieno il perché lo stesse facendo.

Se ritorniamo ad osservare la citazione di Lawlor che abbiamo esposto prima, egli menziona le progressioni matematiche di φ, radice quadrata di φ e radice quadrata di 2 come i rapporti armonici basilari che costituiscono le fondamenta della geometria, dei colori e della musica. (Entreremo più nel dettaglio di questo aspetto dei Solidi Platonici nel Capitolo 13). Il libro di Lawlor fornisce una mole di informazioni che mostrano come questi rapporti vibratori fondamentali compaiano in tutte le forme di vita in natura, governando cose come la crescita delle conchiglie, delle piante ed anche delle proporzioni del corpo umano. (Nel Volume III andremo molto più nel dettaglio riguardo alla connessione tra biologia ed energia eterica). In “Geometria Sacra”, Lawlor mostra anche ripetuti esempi di opere d’arte Rinascimentali che esploravano questi rapporti sacri, quindi è chiaro che la geometria sacra era un argomento di grande interesse all’interno dell’intelligentia dell’epoca. Di nuovo, ci sono ampie prove che i pittori che incorporarono questi rapporti nelle loro opere d’arte fossero eredi dei Misteri Atlantidei; sorpresa, sorpresa.

Fino a questo punto, abbiamo affrontato i solidi Platonici in due modi fondamentali:

  1. Essi compaiono all’interno di una sfera di fluido vibrante, o etere.

  2. Sono forme geometriche create nelle zone di stress tra i “punti nodali” sulla superficie della sfera.

Le cose diventano un po’ più complicate quando comprendiamo che anche spirali come quella di  φ, di radice quadrata di 2, 3 e 5 emanano dal centro della sfera. Come ha detto Lawlor, queste spirali fondamentali determinano le relazioni tra i diversi Solidi Platonici. Per poter spiegare questo, dobbiamo organizzarlo in una sequenza logica.

  1. In precedenza abbiamo mostrato come i Solidi Platonici si inscrivano uno dentro l’altro. Possiamo infatti realizzare il modello Indù in modo tale da avere l’intera Ottava annidata insieme in una gigantesca serie di sfere annidate. Quindi, iniziamo ordinando tutte queste sfere una dentro l’altra nel loro ordine della Ottava, come un puzzle.

  2. Poi, localizziamo dove si trovano i vertici, spigoli o i punti di ogni sfera. Con la modellazione al computer potremmo veramente rimuovere le forme ed osservare solamente i punti.

  3. Quando osserviamo solo i punti senza andare in confusione per le geometrie circostanti, scopriamo che essi ci danno delle coordinate perfette per mostrare le spirali che emanano dal centro della intera “cipolla” di sfere annidate. Queste spirali si basano su φ e sulla radice quadrata di 2, 3 e 5.

  4. Dal momento che possiamo chiaramente estrapolare queste spirali, esse sono ovviamente strutture energetiche “vere”, che determinano con precisione come “crescano” i Solidi Platonici da uno all’altro. Proprio come un treno segue naturalmente i binari ovunque essi curvino, così anche le geometrie crescono naturalmente nelle posizioni che le spirali creano per loro. Tutto funziona in perfetta armonia.

  5. La ricerca Russa ci dice che “le onde di torsione”, o onde nell’etere, sono sempre spiraliformi. Pertanto, possiamo affermare con certezza che queste spirali sono effettivamente una forma di onde di torsione.

  6. Nella serie della Legge dell’Uno, Ra dice che l’evoluzione della coscienza attraverso l’Ottava di densità procede lungo “una crescente linea di luce spiraliforme”. Essi [4] introducono anche il concetto di sfere annidate di densità energetica, di movimenti pulsanti e di geometria Platonica.

  7. Pertanto, è chiaro che Ra esprimeva una profonda conoscenza di come funzioni in realtà questa geometria, di cui la stessa Carla Rueckert non era ancora consapevole quando abbiamo co-condotto con lei sul medesimo palco a Louisville, Kentucky, nel Maggio del 2002. Lei ha confessato che loro avevano “sbattuto contro un muro” nel tentativo di comprendere quello di cui Ra stava parlando quando hanno menzionato la “crescente linea di luce spiraliforme”, un blocco concettuale che è perdurato letteralmente per 20 anni prima che lei sentisse della soluzione di Wilcock a questo rompicapo, che lui ha ottenuto grazie alla propria personale continuazione del lavoro con Ra, soprattutto tramite sogni e visioni.

Abbiamo sostenuto a lungo che le linee rette rappresentano essenzialmente la polarità maschile dell’energia nell’Universo, e che le linee spiraliformi rappresentino la polarità femminile. Entrambe sono ugualmente importanti per l’esistenza della creazione, e sono di fatto unificate dalla sfera, o Unità [5]. Senza le linee spiraliformi femminili a supporto, la geometria maschile non potrebbe essere costruita e crescere. Ci sono alcune idee filosofiche molto profonde riguardo alla relazione tra i principi universali del maschile e femminile che si possono trovare meditando su questa organizzazione, come ad esempio il modo in cui l’amore di una donna può nutrire e sostenere un uomo. Questo potrebbe essere un altro dei motivi per cui gli allievi Vedici avevano il dio Purusha e la dea Prakriti come figure centrali del loro sistema di geometria sacra.

Forse il lettore ha ancora qualche problema a visualizzare come queste linee rette e curve interagiscano le une con le altre. Nella Figura 7.2 il diagramma sulla sinistra ci mostra il guscio di un nautilus, che è uno dei modi migliori in cui la Natura ci dimostra naturalmente la spirale di “φ”. Il diagramma sulla destra ci mostra la progressione matematica della stessa spirale, e come essa formi una struttura per la geometria dei sei triangoli. Questi triangoli possono essere visti o in espansione verso l’esterno oppure in raccoglimento verso l’interno, a seconda della vostra percezione. Ogni triangolo è correlato a quello immediatamente adiacente tramite il rapporto φ, il che significa che se si compara l’area della superficie di un triangolo con quella del triangolo successivo maggiore, si ottiene una proporzione tra di essi di circa 1:1,618. Questo è un principio matematico relativamente semplice e ben conosciuto.

Figura 7.2 – Il guscio di un Nautilus (Sin.) e la spirale φ in relazione alla crescita dei triangoli (Des.).

Ora, quando osserviamo il diagramma del triangolo sulla destra, possiamo immaginare che il sottile centro della spirale rappresenti il centro della sfera. Poi, vedremmo la spirale che fuoriesce dal centro. Il triangolo più piccolo sarebbe la geometria nel centro, e poi con ogni triangolo più grande ci avviciniamo alla superficie esterna della sfera. Dato che la maggior parte dei Solidi Platonici possiede facce triangolari, il passo successivo sarebbe quello di visualizzare come ci possano essere spirali multiple che fuoriescono dal centro della sfera in diverse direzioni contemporaneamente, formando tutte insieme una matrice collettiva attraverso cui si espandono le geometrie, in un modo in più o meno simile a una bolla di sapone da gonfiare che viene tenuta in posizione da un anello di plastica e che si espande mentre gli viene soffiata all’interno una quantità sempre maggiore di aria.

Poi, introdurremo un’altra citazione dalla “Geometria Sacra” di Lawlor, che affronta il lavoro del Dott. Hans Jenny, mostrando l’importante effetto che egli ha avuto sul campo. Per fortuna, al lettore comune abbiamo già spiegato gli esperimenti di Jenny con un linguaggio molto più semplice di quello usato qui da Lawlor:

“È nel lavoro di Hans Jenny [Dottore in Fisica] che possiamo cominciare a vedere la relazione tra forma e suono nel mondo fisico. Gli esperimenti di Jenny hanno mostrato che le frequenze sonore hanno la propensione a riordinare particelle sospese in modo causale, o a organizzare emulsioni in dispersione idrodinamica [cioè particelle che fluttuano in un fluido] in schemi periodici ordinati e formali. In altre parole, il suono è uno strumento attraverso cui gli schemi di frequenza temporale [cioè schemi nel tempo, come i numeri di cicli al secondo] possono diventare schemi spaziali formali e geometrici”.

Il paragrafo è un po’ complicato, con alcune parole molto tecniche, ma possiede tutto quello di cui abbiamo bisogno. Di nuovo, la ricerca del dott. Jenny, conosciuta come Cimatica [6], discute quello che accade alle particelle che galleggiano in una soluzione quando vengono fatte vibrare dalle onde sonore; le particelle si assemblano misteriosamente in forme geometriche. La Figura 7.3 ci mostra questa forza “Cimatica” in azione, e al suo interno si può facilmente osservare la Geometria Platonica. In questo caso, si tratta dell’armonica di quarta densità, ovvero i due tetraedri compenetrati in un campo sferico. Con il lavoro di Jenny possiamo chiaramente osservare le linee spiraliformi che soggiacciono alle geometrie, così come l’effetto delle “sfere dentro altre sfere”, dato che in questa immagine ci sono almeno tre aree limite maggiori attorno alle quali si può disegnare un cerchio. In una conversazione privata con il ricercatore di geometria sacra Gregg Braden nell’Aprile 2002, siamo stati informati che da questa formazione si potrebbero modellare tutti i Solidi Platonici, ragione per la quale gli sono state poste così tante attenzioni. All’interno della stella centrale, per esempio, è facile osservare le facce pentagonali del dodecaedro. L’immagine è comunque un po’ “imperfetta” perché il fluido non era una sfera esatta, ma piuttosto una goccia d’acqua su un piatto vibrante.

Figura 7.3 – Una delle molte strutture geometriche create dalla ricerca “Cimatica” del dott. Hans Jenny,

utilizzando una goccia vibrante di fluido con particelle sospese al suo interno.

Così, la ricerca del dott. Jenny mette l’ultima parola sull’importanza delle forme geometriche nella sfera, nel caso dubitassimo della loro relazione con le Ottave dei colori (cioè della luce visibile) e del suono. Anche i rapporti di φ e la radice quadrata di 2 sono responsabili della differenza tra i vari toni dell’Ottava, se misurati come valori di vibrazione in cicli al secondo. Si può prendere una nota nell’Ottava e confrontarla con la nota successiva, e le due note saranno sempre in relazione secondo uno di questi semplici rapporti “spiraliformi”. Pertanto, ora possiamo vedere che anche se inizialmente può sembrare strano, ogni suono possiede veramente una componente geometrica tridimensionale. Lo stesso è vero per ogni colore. Alcune persone, incluso quest’autore, sono stati in grado di percepire automaticamente questa connessione in stati mistici di coscienza, senza necessariamente comprenderne la visione. Molte persone che hanno avuto queste visioni ci mandano e-mail con grande sollievo per aver finalmente capito il perché stessero vedendo tali formazioni nell’occhio della loro mente.

Come riportato dai dott. William Becker e Bethe Hagens nel loro articolo “La Griglia Planetaria: Una Nuova Sintesi” [7] la cruciale ricerca del dott. Hans Jenny è stata originariamente ispirata dagli studenti del fisico Buckminster Fuller, il quale ha dimostrato la struttura geometrica della vibrazione all’interno di un sistema fluido. Gli studenti di Fuller hanno creato un esperimento in cui un palloncino sferico trasparente è stato immerso in un bagno di tintura. Essi hanno scoperto che facendo semplicemente vibrare il palloncino ad un tono costante, la tintura si raccoglieva nelle aree in cui c’era la minore quantità di movimento sulla pelle del palloncino – cioè sui punti nodali. Ricordiamo che in queste aree tutte le vibrazioni si “azzerano”, formando così dei punti di forza che si connettono per formare i Solidi Platonici. Sebbene la maggior parte di quello che gli studenti di Fuller vedevano fossero i nodi o i punti di queste geometrie, in certi casi si potevano osservare delle linee sottili che connettevano i nodi insieme, creando letteralmente queste stesse forme proprio davanti ai loro occhi. Il dott. Jenny voleva trovare un modo ancor più diretto ed efficace per mostrare questa forza all’opera, e certamente ci è riuscito in modo piuttosto ammirevole.

È piuttosto evidente che forze esterne stanno diligentemente cercando di aiutarci a comprendere e riconoscere l’esistenza di questo sistema armonico universale, per via della sua importanza per la nostra civilizzazione. I cerchi nel grano sembrano essere uno dei metodi più importanti con cui ci vengono trasmesse le geometrie coinvolte in questi sistemi armonici. È meraviglioso avere una forma tanto direttamente scientifica di comunicazione da esseri di intelligenza superiore a nostra disposizione in pubblico dominio. Quella che vediamo è un’immagine di dimensioni molto grandi creata in un’area popolare ed accessibile, che ovviamente attrae una grande attenzione. Molte di queste formazioni mostrano chiaramente che non possono essere state “contraffatte”, sebbene ci siano anche molti falsi di buona qualità - e ne spiegheremo la differenza.

Sebbene la maggior parte dei ricercatori e degli osservatori non comprendano veramente quello che queste immagini bizzarre ci stanno mostrando, ce ne sono alcuni che hanno fatto piuttosto bene. Infatti è il lavoro del matematico Gerald Hawkins che ha inavvertitamente impostato un intero schema teorico per la nostra discussione. Hawkins ha scoperto una enorme ripetizione di diagrammi matematici di “unità di coscienza”  senza aver neanche capito che era proprio questo che aveva trovato. Hawkins sapeva che la maggior parte delle formazioni geometriche osservate nelle formazioni nel grano erano in qualche modo incorporate in un cerchio. Sebbene il cerchio fosse occasionalmente nascosto con altre immagini, ha scoperto che quasi tutte le formazioni nel grano dei primi anni ’90 prendevano forme semplici come il triangolo, il quadrato e l’esagono e le mettevano dentro a cerchi. Come vedremo, queste in molti casi possono certamente rappresentare “bozze” semplificate di forme tridimensionali.

Hawkins ha scoperto qualcosa di straordinario quando ha preso l’area della superficie dei cerchi nelle formazioni e l’ha divisa per l’area del quadrato, del triangolo o dell’esagono che vi era posizionato all’interno. Le relazioni tra questi numeri sono rapporti diatonici, o le vere frequenze vibrazionali che compongono i toni dell’ottava. In altre parole, questi semplici e piatti cerchi nel grano visualizzano eloquentemente le frequenze musicali. Dal momento che l’ottava musicale è intercambiabile con lo spettro della luce, sembrerebbe che i Circlemakers [8] ci stiano dando esattamente le stesse prove che noi stiamo già esplorando: un legame comune tra suono, musica e geometria.

L’importanza di questa scoperta non può essere sottovalutata. Hawkins ha sorpreso tutti nella comunità dei cerchi del grano mostrando un set completamente nuovo di “teoremi geometrici”: ovvero che il quadrato, il triangolo e l’esagono fondamentali, se posizionati all’interno di cerchi, producono rapporti musicali. Questo lavoro matematico ha attratto anche l’attenzione degli accademici istituzionali. Ma non è mai sembrato che le implicazioni dietro questa fondamentale scoperta apparissero nel lavoro di Hawkins; egli pensava che il primo proposito dietro ai disegni  dei Circlemakers era che essi stessero cercando di illustrare questi teoremi geometrici semplicemente per attirare interesse e portarci a “risolvere” i rebus. Superficialmente questo sembra giusto, dato che mostrandoci un semplice sistema matematico di geometria e musica che noi non avevamo ancora compreso, dimostrava la loro superiore intelligenza. Ma perché essi dovrebbero sprecare tanta energia per creare semplicemente dei teoremi decodificabili solamente da pochi oscuri matematici?

Infatti, l’idea che essi siano semplicemente teoremi non sembra proprio essere sufficiente; i teoremi devono essere lì per mostrarci qualcosa che è assai più importante, una forma di legge universale. Questi Circlemakers volevano ovviamente creare informazioni che avessero un uso molto pratico, data l’enfasi universale  che Hawkins dimostra che hanno ricevuto nel misterioso repertorio di cerchi nel grano. Per chiunque dubitasse che esistano ripetuti esempi di “unità di coscienza” nei cerchi, per favore visitate www.cropcircleconnector.com, e controllate l’archivio fotografico al suo interno. Oppure, qualsiasi altra fonte che mostri immagini dei cerchi nel grano va bene ugualmente, dato che letteralmente quasi tutte le formazioni cercano di trasmettere le stesse informazioni fondamentali.

Così, quello che i Circlemakers stavano veramente facendo era di mostrarci una semplice bozza dell’architettura dell’universo, come noi lo stiamo esplorando adesso. Le geometrie 2D dei cerchi e dei triangoli possono essere naturalmente espansi in sfere e tetraedri 3D. Come hanno dimostrato Fuller con il suo palloncino inchiostrato vibrante e Jenny con una semplice soluzione nell’acqua, i rapporti musicali e geometrici dell’ottava sono ancora preservati quando esplodiamo i nostri diagrammi in 3D. Così, la maggior parte dei piatti diagrammi dei cerchi nel grano che mostrano queste forme fondamentali sono semplicemente impronte di disegni che sono ovviamente molto più complicati da realizzare; disegni tracciati per indicare le tre dimensioni. E dal momento che visualizziamo queste energie geometriche cristalline come forme tridimensionali, ci dovrebbe essere un esempio in cui i Circlemakers hanno effettivamente tentato di realizzare una immagine accurata di una “unità di coscienza” come un tetraedro in una sfera.

Miracolosamente, una realizzazione simile c’è, e questa formazione è ancora una delle più fantastiche mai impresse nelle campagne inglesi. Questa immagine ha attratto una gran mole di interesse e ricerche, compresa quella di Joe Mason, il ricercatore che per primo ha introdotto l’autore di questo libro al “Respiro del Divino” e alle Unità di Coscienza. Da tutte le prove, mostreremo che sebbene la comunità metafisica/UFO e dei media americani ha ampiamente fatto orecchie da mercante sull’intero fenomeno, c’è molto, molto di più che una serie di falsificazioni.

LA VERA STORIA DEI CERCHI NEL GRANO

Nel film Contact, che molti di noi hanno visto, degli ingegneri satellitari che stavano cercando messaggi dall’Esterno si sintonizzavano su una frequenza radio che veniva trasmessa dalla stella Vega. Una volta decodificato, il segnale dapprima forniva informazioni personali su di noi; cioè la nostra prima trasmissione televisiva, che è stata dalla Germania Nazista. Il segnale alieno poi passava a fornire una complessa serie di immagini. Gli scienziati studiavano e si immergevano in queste informazioni per lungo tempo, e non riuscivano ad immaginarne il significato. È stato solo quando il miliardario masticatore di sigari del film ha capito che le piatte immagini dovevano essere espanse in tre dimensioni che il significato è improvvisamente andato al suo posto - in questo caso una matrice cubica di immagini specifiche. Alla fine, veniva fornito all’umanità uno strumento che avrebbe permesso alla nostra civiltà di avere accesso a questi regni inesplorati in cui vivevano i Vegani. Il cubo tridimensionale di immagini forniva i disegni per un pezzo di tecnologia fisicamente concreto, un enorme gruppo di anelli rotanti che creavano una palla sferica di luce al loro centro, la quale apriva poi un tunnel spaziale attraverso lo spazio ed il tempo.

Carl Sagan stava ovviamente pescando nell’inconscio collettivo quando ha scritto per la prima volta il suo libro su questa cinematografica scoperta del SETI, su cui si basava il film. Tuttavia, noi non abbiamo affatto bisogno del SETI; gli Extraterrestri sono già qui sulla Terra, e ci hanno già dato le immagini cui si riferisce il film. Inoltre, ci sono strani paralleli tra la macchina di Sagan progettata dai Vegani ed il modo in ci possiamo aspettare che appaia una enorme “unità di coscienza”; una enorme sfera, largamente pulsante, al cui interno potevano essere tracciate delle linee. Il guscio stesso nel film era una sfera con un dodecaedro sovrapposto, l’effettiva geometria della sesta dimensione. Forse Sagan e i creatori del film erano consapevoli di molto più di quanto non abbiano ampiamente alluso, e c’è la prova fornita dal dott. Richard Boylan che Sagan faceva parte ed era sul libro paga di una squadra scientifica “occulta”.

Più ci pensiamo, più le cose cominciano a quadrare. In Contact, questa enorme macchina era l’ingresso in qualcosa che era sorprendentemente simile a come ci aspettiamo che sia l’Ascensione; un incredibile salto verso una diversa frequenza di energia, ed un nuovo paradisiaco mondo che si manifesta. Così, il lavoro di Sagan è perfettamente allineato con l’idea di ottenere informazioni dall’Inconscio Collettivo; molti scrittori di “science fiction” come Arthur C. Clarke hanno inavvertitamente predetto eventi e tecnologie future.

Così, proprio come Contact ha ipotizzato un gruppo di diagrammi e disegni provenienti da extraterrestri, il fenomeno dei cerchi nel grano ci fornisce la stessa cosa nella nostra realtà. Infatti, il fenomeno è perdurato in Europa almeno dal 1976. Quello che abbiamo noi ora è una grande libreria di immagini criptiche che non sembrano proprio essere state generate solamente dagli umani. Il caso è simile a quello della riscoperta dei geroglifici Egiziani; gli scienziati sapevano che dovevano significare qualcosa, ma si trovarono ad un punto morto nel decodificare il codice fino alla scoperta della famigerata Stele di Rosetta. Questo documento di pietra mostrava un gruppo di scritte identiche in Greco, Aramaico e in geroglifici, e dato che i ricercatori capivano il Greco, sono stati in grado di decodificare i geroglifici. La stele di Rosetta dei cerchi del grano è la geometria, la matematica, il simbolo e la metafora.

I media corporativi Americani ed Europei ci hanno indottrinato molto accuratamente a credere che questi magnifici disegni fossero il lavoro di Doug e Dave: “due corpulenti gentlemen Inglesi, qualche pinta di birra, un buffo cappello, una corda ed un’asse”. Secondo la leggenda, questi deliziosi e maliziosi vecchietti traevano grande piacere dal prendersi del tempo libero, sporcarsi per tutta la notte ed entrare di nascosto nelle le fattorie dell’intera campagna Inglese. Con loro divertito stupore, con l’ingegnosa tattica di assi di legno per scarpe e lunghe corde per creare una specie di enorme compasso, essi si trascinavano divertiti in giro, stampando nottetempo forme geometriche fantastiche, piegandosi ogni tanto dal ridere per la loro furbizia. Il loro repertorio comprende dipinti perfettamente eseguiti di equazioni frattali matematiche come il Mandlebrot Set, il Julia Set e il Kock Snowflake [9]. Probabilemente stanno pianificando il prossimo frattale sulla schiuma di una spessa birra scura, mentre bocche sdentate sputano eccitate nuovi modi di esibire graficamente un po’ di matematica teorica avanzata.

Come spiegano, poi, i media insabbiatori che tutto questo è accaduto letteralmente su tutto il pianeta? La sola India ha recentemente annunciato la comparsa e la catalogazione, dagli anni ’70 ad oggi, di qualcosa come 10.000 formazioni nel grano, e cerchi sono apparsi in quasi tutti i più grandi paesi del mondo, nelle risaie, nei campi di grano, nel fango, nei letti di laghi asciutti o anche nel ghiaccio. Nella videocassetta “Risveglio al Punto Zero” [10] Gregg Braden mostra un’immagine di una formazione spiroidale che è realmente apparsa in un banco di sabbia sott’acqua. Nonostante tutte queste apparizioni, c’è solamente una manciata di siti internet Americani che sono pienamente autorizzati a mostrare queste immagini, e tutto quello che abbiamo dall’India fino al Febbraio ’98 sono i disegni lineari di tre formazioni.

La sorprendente complessità della più recente serie di formazioni dall’estate 1997, 98 e 99 impedisce la spiegazione anche delle menti più rigorosamente scientifiche. Le vecchie spiegazioni di “ vortici di plasma localizzati” o di “un esercito di ricci che corrono in circolo” semplicemente non conservano credibilità. Nella maggior parte dei veri cerchi nel grano, gli steli vengono solitamente piegati all’altezza dei nodi di crescita, non spezzati, ed esibiscono una radiazione misurabile e segni di riscaldamento. Questo ha portato la maggior parte dei più seri ricercatori di cerchi nel grano a concludere che essi si siano formati tramite una qualche sorta di radiazione di microonde che ha cotto le giunture. Questa cottura trasforma l’acqua del grano in vapore, e ne consegue che i nodi cresciuti diventino flessibili e pieghevoli. (Hassemann, 1996 ed altri).

Infatti, si ritrovano spesso le sementa e i frammenti di piante come se fossero state bruciate in un forno a microonde. Ma come si può utilizzare il calore su qualcosa come l’erba secca e aspettarsi che non prenda fuoco? In modo abbastanza interessante, è risaputo che, dopo la formazione di un cerchio, nelle vicinanze scompaiono spontaneamente grandi quantità d’acqua sotterranea. Questo fatto è stato confermato attraverso l’uso di fotografie ad infrarosso da parte degli studiosi dei cerchi nel grano. Sembra sicuramente che l’acqua venga attratta fuori dal terreno per evitare che i fragili steli brucino. Non esiste alcuna tecnologia a microonde conosciuta che possa essere irraggiata ed eseguita con tanta precisione, formando schemi meravigliosi, contando al contempo sull’acqua del sottosuolo come raffreddante (www.cropcircleconnector.com).

Cercando disperatamente di aggrapparci ad una soluzione più confortevole per questo mistero delle radiazioni rispetto alla nozione degli extraterrestri o di qualcosa di simile ad un’intelligenza esterna, potremmo proporre un progetto governativo top-secret. Questo vorrebbe dire che qualcuno sta compiendo uno sforzo tremendamente segreto per farci decodificare queste forme; eppure tutti i coinvolgimenti governativi segreti documentati sembrano orientarsi a screditare e/o falsificare il fenomeno. Questo lo si può vedere bene nella totale negazione da parte dei media americani di tutto quello che sta accadendo, anche nei molti programmi televisivi e documentari del tipo di X-Files, come abbiamo detto prima. È come se una delle più fantastiche comunicazioni provenienti dal regno delle forze spirituali abbia lasciato completamente gli Americani nella polvere, grazie alla loro apatia e al loro semplice credere in quello che gli viene detto dalle figure autoritarie nei media.

Non serve dire che numerose formazioni di cerchi nel grano sono state direttamente correlate a fenomeni come avvistamenti UFO e cani che impazziscono la notte prima. Queste, quindi, non sono semplici “manifestazioni”; l’evidenza punta dritta al fatto che siano coinvolte forze esterne. Sembrerebbe che la tendenza naturale sia la perpetrazione del cover-up sugli UFO, ed è sorprendente quanto bene “loro” stiano facendo questo lavoro. Anche rispettabili ricercatori UFO con grande interesse nel campo sono stati spesso sordi alle scoperte provenienti dal campo dei cerchi nel grano. Inoltre, dato che i ricercatori di cerchi nel grano hanno stretti copyright e controlli su ogni pubblicazione delle loro immagini, assai poche persone hanno potuto vedere veramente quello che avviene là fuori con un livello accettabile di ridondanza.

Inoltre, ci sono chiare indicazioni che qualcuno sta generosamente pagando persone come i nostri amichevoli e ubriachi gentiluomini inglesi Doug e Dave per mentire. Ogni anno c’è un numero sempre più grande di cerchi nel grano ingenui, fatti dall’uomo nel tentativo di far apparire l’intero fenomeno come una montatura. Anche alcuni metafisici ben disposti, amici di questo autore, hanno sibilato: “Ah, è una burla da collegiali”, quando è stato presentato loro l’argomento. Doug e Dave sono stati fatti a pezzi in alcune  interviste nelle quali veniva loro chiesto come avessero fatto a replicare le varie forme, e hanno ammesso apertamente che loro non ne erano responsabili. I cerchi nel grano falsi solitamente possono essere individuati quasi subito alla prima occhiata, dato che generalmente difettano di bordi precisi e dell’incredibile perfezione matematica delle vere formazioni. Ci sono anche altri modi più scientifici per individuare le “vere” formazioni, dei quali discuteremo tra un momento. Dovremmo pertanto non fuggire di fronte a un puzzle irrisolto che sembra provenire da un’intelligenza esterna.

Storicamente parlando, i fenomeni dei cerchi nel grano sono diventati ogni anno sempre migliori. Sono cominciati nei tardi anni ’70, primi anni ’80 come nient’altro che gigantesche forme perfettamente circolari. Poi, a metà degli anni ’80, hanno cominciato ad apparire gli “agroglifi”, formazioni rettilinee che connettevano insieme due o tre cerchi in vari disegni. La formazione che andremo a discutere, Barbury Castle 1991, è stata una delle più importanti deviazioni da questi agroglifi; ci ha introdotto in una era completamente nuova di complessità nelle formazioni. Questa è stata la Madre di Tutti i Cerchi nel Grano: una formazione che è apparsa letteralmente nottetempo, con dimensioni fantastiche: 31.680 piedi quadrati [11].

La qualità impeccabile di questa immagine illustrava chiaramente che era veramente intesa a catturare la nostra attenzione. Una delle prime cose notate era che il numero di piedi quadrati [12] di questo oggetto, 31680, era il numero dato nella Bibbia per le dimensioni della Nuova Gerusalemme. John Michell scrive a proposito di questo in grande dettaglio nel suo libro. È stato scritto della Nuova Gerusalemme come una città che rappresentava la venuta della “Golden Age” [13] dopo il ritorno del Messia; e il numero 31680 era inteso essere profondamente simbolico, indicando un salto dimensionale, se vogliamo, in un intero nuovo regno molto più vicino alla Luce Divina.

Il numero 31680 appare in un’altra forma collegato direttamente alla Nuova Gerusalemme, ed è nella scienza armonica vibrazionale della gamatria che avevamo menzionato. Se si fa vibrare l’aria a 3168 volte al secondo, si crea un tono musicale, e pertanto il numero può essere anche trasposto nel nostro sistema eterico armonico direttamente in una “densità energetica” dimensionale. I primi padri della Chiesa che lavoravano con questi numeri sacri dichiararono che il numero 3168 era il numero di Gesù Cristo. Così, rimuovendo lo zero da 31680 per ottenere il suo equivalente armonico 3168, che si può fare nel sistema numerico a base dieci, abbiamo un’altra allusione a un qualche tipo di messaggio Messianico, oltre a uno sbandieramento degli stessi “numeri armonici” che abbiamo menzionato prima.

E così, con la misura esatta in piedi che corrisponde al numero di Gesù Cristo, il messaggio codificato nella formazione può essere veramente “Il ritorno messianico del Cristo, che introduce ad una Nuova Gerusalemme, l’era del paradiso in terra”. Questo comincia ad avere ancor più senso quando scopriamo che l’area combinata dei tre cerchi sull’esterno del diagramma hanno esattamente la stessa area del cerchio interno. Questo ci dà un ulteriore significato, che potrebbe essere visto come “l’Uno e Trino”. Secondo Joe Mason, tra gli altri, questa sembra essere un’allusione alla visione Cristiana della Creazione come Trinità, in Egitto come Osiride/Iside/Seth, e in molte altre mitologie simili nel mondo, Buddismo compreso.

Il diagramma Cristiano Gnostico mostrato qui indica chiaramente che il concetto di Trinità era direttamente associato ad un “oggetto di frequenza” tetraedrica che Gesù nel ritratto tiene tra le proprie mani. La metafora è stata ulteriormente rinforzata dal fatto che gli sono state date tre facce. Queste tre facce conservano una considerevole somiglianza con i disegni Indù e Buddisti. Quindi cos’è, allora, esattamente questa trinità e perché gli Gnostici vogliono associarla con la geometria iperdimensionale che stiamo indagando noi?

Questo concetto del “tre in Uno” significa quasi letteralmente che dall’Uno nascono i Due, dualità, come maschio e femmina, yin e yang, luce ed oscurità, eccetera, che poi generano i Tre, espressi come inizio della vita e della materia. Più semplicemente, secondo lo storico di mitologia Joseph Campbell, questo triplo disegno rappresenterebbe l’idea archetipica del Padre, della Madre e del figlio androgino. Questi tre principi sono gli archetipi fondamentali che compongono tutte le nostre personalità, il Padre come il principio attivo, la Madre come principio intuitivo, e il Figlio come la fusione di questi elementi nell’esperienza di vita. [Generalmente nella Cristianità non ci si riferisce allo Spirito Santo come a un “dio” madre, ma grandi prove supportano il fatto che l’archetipo sia proprio questo].

Questo potrebbe essere anche visto come le tre sillabe dell’AUM degli Indù, la parola intesa a esprimere la totale natura della Creazione come una vibrazione sonora; essendo la A il Padre, la U la Madre, e la M il Mahem, “man” [14], o il Figlio. Addentrarsi ulteriormente in questa particolare discussione a questo punto è lontano dal vero scopo di questo libro, ma Joe Mason ha scritto numerosi articoli su questi argomenti, e la sua conoscenza sul soggetto ha certamente attratto ed espanso l’interesse dell’autore. Le scritture di Mason sono sul sito suo e di Dolores Finney, www.greatdreams.com.

A questo punto, abbiamo un messaggio che poteva essere considerato molto Cristiano in origine, con il ritorno del Messia, la Nuova Gerusalemme e la Trinità o il Tre-in-Uno; ma abbiamo anche la geometria armonica della prossima dimensione superiore alla nostra, in cui sembra che stiamo entrando. Da Joe Mason, ci viene un altro punto riguardante questo simbolo che solitamente non viene discusso. Ora pare che anche il giorno esatto in cui si è formato fosse inteso a conferire un potente significato simbolico. La Genesi 8:4 raccontava che l’Arca dell’Alleanza è apparsa il diciassettesimo giorno del settimo mese. É assai interessante che fosse proprio il 17 Luglio quando è apparsa questa importantissima formazione! Pertanto sembra che , tramite un accurato tempismo qualcuno voglia che farci vedere questo simbolo tanto importante quanto l’Arca.

Ma cos’è esattamente l’Arca dell’Alleanza, vi chiederete? Nella Bibbia viene descritta come un oggetto dorato a forma di bara che possedeva un enorme potere per quelli che sapevano come imbrigliarlo. Molti autori hanno speculato che essa fosse un congegno tecnologico proveniente da una civiltà extraterrestre, che probabilmente utilizzava una radiazione come fonte di energia. Questo congegno poteva produrre un potere favoloso per coloro che sapevano come utilizzarlo, ma poteva anche causare grandi danni alle persone. Secondo le leggende della Bibbia, nessuno era in grado di toccare l’Arca senza soffrirne un destino che sembra molto simile all’elettrocuzione. Pertanto, il simbolismo dell’Arca in questa formazione potrebbe riferirsi al fatto che il diagramma ha una qualche sorta di segreto universale contenuto al suo interno. L’Arca quindi ha una grande importanza simbolica nel mito Cristiano, rappresentando le misteriose forze di Dio imbrigliate nella manifestazione.

Il nostro originario punto di ingresso nella discussione della forma tetraedrica nelle mani di Gesù è rappresentato da come essa riguardi le nostre unità EE così come forniteci da Seth nei capitoli precedenti. Queste EE o unità di coscienza sono anche le stesse forme geometriche di base che si trovano all’interno della sfera. La nostra discussione diventa molto più interessante quando cominciamo ad osservare la forma stessa di Bradbury, e cominciamo a notare cose che sono solo leggermente nascoste alla vista.

Qui possiamo vedere che facendo scorrere gradualmente i fotogrammi delle diverse sezioni, questa immagine evidenzia chiaramente la forma di una piramide a quattro facce, o tetraedro. Matematicamente, questa è la più semplice forma tridimensionale realizzabile. Come abbiamo mostrato, il tetraedro è l’energia organizzata che forma la quarta dimensione, verso la quale sembra che ci stiamo dirigendo. Possiamo poi iniziare a capire perché Gesù veniva mostrato con un tetraedro fra le proprie mani; Gesù poteva vedere l’energia di quarta densità che forma il Regno del Padre.

L’altra, ancor più ovvia, forma di questa conoscenza geometrica espressa nella tradizione Ebraica è la Stella di David. Questo simbolo religioso è realizzato proprio come un cerchio nel grano, in cui abbiamo un’immagine bidimensionale che riproduce perfettamente l’aspetto di un tetraedro intrecciato o a stella, all’interno di una sfera. Il tetraedro intrecciato è una descrizione ancora più precisa del reale “aspetto” dell’energia di Quarta Densità. Ricordate che affinché queste dimensioni siano navigabili da entità come noi, ci deve essere un semplice e perfetto ordine per tutto. Questo spiega perché nelle letture di Seth si dice: “Abbiamo creato questi cubi da usare come guide”. In breve, tramite questo ordinamento geometrico, si può in realtà vedere l’energia con cui si sta lavorando. Pare che questo fosse parte del piano che la Mente-Uno di Dio avesse originariamente per noi.

Così il tetraedro con tutte le sue simboliche sfaccettature, mostra la quarta dimensione come quel “Regno del Padre” che la Bibbia promette che arriverà per rimpiazzare l’attuale “cielo e terra” che abbiamo qui ora. Sebbene non possiamo mai “vedere” veramente questa forma nel piano fisico, la struttura fondamentale di tutta la materia fisica si stava già “aggiornando” a questa frequenza nel 20° secolo. Come Ra ha indicato spesso, è solamente l’inflessibile tridimensionalità di così tanti umani sulla Terra che ha impedito fino ad oggi al nostro ambiente fisico di trasformarsi.

Come nota finale a questo capitolo, possiamo evidenziare che il disegno stesso ci stava mostrando una cosmologia dimensionale. Se riguardate la fotografia, vedrete tre cerchi agli angoli del tetraedro. Il primo cerchio al proprio interno non ha nient’altro che una linea che si estende dal proprio centro. Questo illustrerebbe simbolicamente la prima dimensione, o il punto, o l’Unità [15]. Il secondo cerchio ha una serie di linee spiraliformi, ad indicare “l’espansione a ventola” del punto nelle due dimensioni. Questo è il punto in cui viene introdotto il moto, e in cui viene creato per la prima volta lo schema fondamentale della vibrazione dell’esistenza fisica, come abbiamo già indicato nei capitoli precedenti. Poi, il nostro glifo per la terza dimensione è di natura quadrilaterale. Quello che rappresenta è la metà superiore di un ottaedro, mostrato nella forma sferica spiraliforme delle proprie energie, e abbiamo già visto che l’ottaedro nella cosmologia geometrica Indù dovrebbe rappresentare la terza densità o dimensione. Se facessimo un ritaglio di carta con questa forma e lo tirassimo su dal centro del cerchio, potremmo certamente vedere la tridimensionalità di questa forma. E qui, abbiamo un’immagine che mostra esattamente come questo funzionerebbe: la forma “nascosta” emerge come se fosse sempre stata pensata per essere lì.

Quindi, quello che osserviamo nei cerchi esterni è la progressione geometrica della prima, seconda e terza dimensione, illustrata per noi in un campo di grano. La quarta dimensione è il punto focale dell’intera formazione, rappresentata dal tetraedro all’interno della sfera centrale. Il fatto che i tre cerchi esterni si sommano tutti insieme a formare il cerchio interno deve anche indicare che questa quarta dimensione è la somma di tutto quello che è avvenuto prima di essa. È anche interessante evidenziare che il grano era estremamente verde quando questa formazione è stata creata, indicando il passaggio al livello vibrazionale del raggio verde della quarta dimensione. Formazioni più recenti hanno teatralmente indicato geometrie dimensionali anche superiori come il cubo all’interno della sfera, come in questa fotografia estremamente gratificante di Steve Alexander. Questa è la nuda verità del nostro modello di fisica mostrato al mondo, sfere dentro a sfere e geometria dei Solidi Platonici, compresa la descrizione di un asse centrale per il toroide sferico, per “quelli che hanno occhi per vedere”.

Nella prossima immagine, anch’essa del 1999, possiamo vedere che ci veniva data un’idea dell’ottaedro di terza densità che viene “srotolato”. Alcuni ci hanno detto di non usare questa immagine, in quanto ci sono segni che sia un falso, ma ciononostante la includiamo per la vostra valutazione:

La prossima immagine è quella della formazione “Triple Julia Set” del 1996, rappresentata dai cerchi, completata da una serie di linee rette ed un globo sferico intorno alla parte esterna. Aggiungendo queste linee extra, possiamo comprendere molto facilmente il messaggio nascosto: un tetraedro pulsante, che emerge da un punto centrale e che si dirama verso l’esterno. Vediamo anche come le linee curve della formazione stessa corrispondano alle linee viste nell’immagine precedente della ricerca del dott. Hans Jenny sulle frequenze sonore nell’acqua. Queste linee curve dovrebbero essere visualizzate come se fossero i petali di un fiore che si arriccia verso l’esterno originatosi dal centro del diagramma:

Disegno del cerchio nel grano di Ed e Kris Sherwood, con permesso, con l’aggiunta di una sfera esterna.

Così con formazioni come quella di Barbury Castle ed altre, abbiamo osservato la comparsa di diverse geometrie iperdimensionali, inclusi i tetraedri all’interno di sfere. Richard Hoagland ed il suo team, conosciuto poi come il “Mars Mission”, hanno posato la loro attenzione su queste formazioni proprio per tale ragione, dato che loro avevano trovato il tetraedro autonomamente: ovvero codificato nelle rovine geometriche che avevano trovato nelle fotografie della Viking su Marte.

 

Note:

[1] "Crop Circle Theorems"

[2] “Physics of Love”

[3] “Sacred Geometry”

[4] Con “Essi” l’autore si riferisce sempre a Ra, che di fatto è un’entità che si autodefinisce un “complesso di memoria collettiva”, cioè un gruppo di entità che hanno fuso le loro memorie per formare un’entità unica superiore. Da questo fatto la difficoltà e la confusione, loro e nostra, nel definirli al singolare o al plurale [N.d.T.].

[5] “Oneness”

[6] “Cymatics” o Scienza delle Onde

[7] “The Planetary Grid: A New Synthesis”

[8] I Creatori dei Cerchi

[9] “Fiocco di Neve di Kock”

[10] “Awakening to Zero Point”

[11] 2.940mq

[12] “Squared footage” piedi quadrati, come i mq ma in piedi

[13] “Età dell’Oro”

[14] “Uomo” in Inglese

[15] Oneness

 

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Originale in inglese:

http://www.divinecosmos.com/index.php?option=com_content&task=view&id=63&Itemid=36

 

Tradotto da Mauro Carfi per Stazione Celeste