| 
								 
								 )*(Stazione 
								Celeste) 
								
								  
								
								
								~ Il 
								Cambio d'Era ~ 
								
								
								THE
								shift 
								of the ages 
								
								
								di David Wilcock 
								  
								
								
								
								
								  
								
								  
								
									
										
											
	
	
	In 
	questo capitolo ci tuffiamo specificatamente negli sforzi che l’Intelligenza 
	Superiore fa per mostrarci, nei tempi moderni, un’immagine e una descrizione 
	precisa di cosa sia esattamente una Unità di Coscienza, così come la fase 
	della CU in cui ci stiamo addentrando adesso.
  	
	
	  
	Tutto questo emerge 
	attraverso la formazione di Barbury Castle del 1991, un’immagine di 
	dimensioni e complessità  incredibili, letteralmente apparsa nottetempo in 
	un campo di frumento. 
  	
	
	  
  	
	
	Viene esplorata nel 
	dettaglio l’intera storia ed il panorama dei cerchi nel grano, insieme ai 
	“Teoremi dei Cerchi nel Grano”[1] 
	di Gerald Hawkins che mostrano una chiara relazione tra la geometria e i 
	rapporti musicali “diatonici”, e altre formazioni che rivelano altri 
	segreti.  
  	
  
Capitolo Sette 
	La Comparsa 
	della "Madre di tutti  
	i Cerchi nel Grano" 
	Nell’introdurre questo 
	capitolo, lasciateci ancora dire che stiamo indagando su come le energie 
	visibili ed invisibili nell’universo siano tutte interconnesse con un 
	sistema di energia conscia che si esprime in ottave. Possiamo osservare come 
	queste formazioni compaiano nello spettro del suono con la struttura 
	fondamentale dell’Ottava [musicale, n.d.t.], nello spettro della luce 
	come Rosso, Arancione, Giallo, Verde, Blu, Indaco e Viola, e in forma 
	geometrica come la gerarchia di forme che si cristallizzano nella sfera. Il 
	lettore ricorderà che già in precedenza nel libro abbiamo citato la prova 
	fisica tratta da “La Fisica dell’Amore” [2] 
	di Dale Pond che ci ha mostrato come i rapporti armonici tra le vibrazioni 
	del suono possano essere moltiplicati molte volte per ottenere le frequenze 
	equivalenti dello spettro dei colori della luce visibile. Più avanti in 
	questo volume vedremo che questi stessi numeri sono alla base dei cicli del 
	Sole e dei pianeti, e mostreremo la loro presenza anche all’interno di 
	atomi e molecole. E qui in questo capitolo forniremo un’ulteriore prova 
	per dimostrare la relazione tra le frequenze del suono e del colore con la 
	geometria, dimostrando ancora una volta come esse siano letteralmente delle 
	vibrazioni cristallizzate. 
	
  	
	Nel libro “Geometria Sacra” 
	[3] 
	di Robert Lawlor, egli si riferisce, nell’estratto che stiamo per citare, ai 
	Solidi Platonici come a “poliedri regolari”. L’immagine da cui Lawlor si 
	ispira si può vedere nella figura 7.1, ovvero il famoso modello geometrico 
	del Sistema Solare di Keplero. In questo modello Keplero ha eretto una 
	grande semisfera e ha piazzato al suo interno un cubo. Ognuno dei solidi 
	Platonici annidati è rappresentato all’interno di una semisfera più piccola. 
	Lawlor si riferisce alle bolle, o semisfere, come cerchi in questo estratto: 
  	
	“In questa dimostrazione i poliedri regolari sono determinati da nove cerchi 
	concentrici il cui schema fornisce tutte le informazioni per la costruzione 
	di queste forme. Ogni volume è in una semplice relazione armonica con gli 
	altri, e sono le stesse funzioni trascendentali [radice quadrata di 2, 
	radice quadrata di φ e φ] che governano questi schemi relazionali… tutti i 
	volumi compaiono simultaneamente… Questa è un’immagine della grande idea 
	Buddista dell’origine co-dipendente dei principi archetipici della 
	creazione”. 
	La primissima cosa che possiamo dire 
	qui è che Keplero ovviamente deve aver speso molto tempo per lavorare su una 
	scultura tanto imponente. È altamente probabile che egli non l’avrebbe mai 
	costruita se non avesse creduto che fosse tanto importante. Quello che 
	stiamo suggerendo qui è che Keplero fosse erede dell’antico repertorio 
	Atlantideo delle conoscenze simile a quello tramandato dagli Indù. Con la 
	sua conoscenza segreta, egli stava cercando di mostrarci le strutture 
	geometriche all’interno di differenti sfere “annidate” di densità di energia 
	eterica nel Sistema Solare. Comprensibilmente, dal momento che Keplero era 
	un iniziato ai Misteri, egli sapeva che questo doveva essere in qualche modo 
	corretto, ma non sapeva perché lo fosse, e così i suoi allievi considerarono 
	questo modello un completo fallimento. Keplero credeva che lo spazio tra le 
	forme rappresentasse lo spazio tra i pianeti, ma egli non ha mai potuto 
	farlo funzionare veramente. Nel Volume III mostreremo le funzioni armoniche 
	che sono responsabili delle posizioni dei pianeti. 
	
	  
	
	Figura 7.1 – 
	Il modello geometrico del Sistema Solare di Keplero. 
	Per chi ha più familiarità con la 
	geometria sacra, non è difficile capire che Keplero aveva solo una 
	conoscenza sommaria di come i Solidi Platonici siano veramente annidati 
	l’uno dentro l’altro. Il problema più ovvio è che i Solidi sono tutti messi 
	in verticale, tutti con lo stesso asse nord-sud, quando di fatto dovrebbero 
	avere delle rotazioni angolari ben precise l’uno rispetto all’altro. Per 
	esempio, il tetraedro dovrebbe annidarsi dentro il cubo in modo tale che gli 
	“elementi” dei bordi passino esattamente lungo le facce del cubo, con i 
	vertici del tetraedro che si allineano direttamente con i vertici del cubo. 
	Poi, la forma immediatamente interna al tetraedro dovrebbe essere 
	l’ottaedro, poi il cubottaedro dentro l’ottaedro. Quindi, a Keplero possiamo 
	decisamente dare un “10” per l’impegno, ma con tecniche più moderne di 
	analisi possiamo capire che ci sono degli errori in questo modello, ed alla 
	fine egli si è arreso per la frustrazione. Di nuovo, sapendo quello che 
	sappiamo noi oggi riguardo ad Atlantide, è molto, molto improbabile che egli 
	sia semplicemente arrivato a questa sua bruciante passione per un’idea 
	simile tutto da solo, specialmente se non aveva compreso appieno il perché 
	lo stesse facendo. 
	Se ritorniamo ad osservare la citazione 
	di Lawlor che abbiamo esposto prima, egli menziona le progressioni 
	matematiche di φ, radice quadrata di φ e radice quadrata di 2 come i 
	rapporti armonici basilari che costituiscono le fondamenta della geometria, 
	dei colori e della musica. (Entreremo più nel dettaglio di questo aspetto 
	dei Solidi Platonici nel Capitolo 13). Il libro di Lawlor fornisce una mole 
	di informazioni che mostrano come questi rapporti vibratori fondamentali 
	compaiano in tutte le forme di vita in natura, governando cose come la 
	crescita delle conchiglie, delle piante ed anche delle proporzioni del corpo 
	umano. (Nel Volume III andremo molto più nel dettaglio riguardo alla 
	connessione tra biologia ed energia eterica). In “Geometria Sacra”, Lawlor 
	mostra anche ripetuti esempi di opere d’arte Rinascimentali che esploravano 
	questi rapporti sacri, quindi è chiaro che la geometria sacra era un 
	argomento di grande interesse all’interno dell’intelligentia 
	dell’epoca. Di nuovo, ci sono ampie prove che i pittori che incorporarono 
	questi rapporti nelle loro opere d’arte fossero eredi dei Misteri Atlantidei; 
	sorpresa, sorpresa. 
	Fino a questo punto, abbiamo affrontato 
	i solidi Platonici in due modi fondamentali: 
	
		- 
		
Essi compaiono all’interno di una sfera di fluido 
		vibrante, o etere.  
		- 
		
Sono forme geometriche create nelle zone di stress 
		tra i “punti nodali” sulla superficie della sfera.  
	 
	Le cose diventano un po’ più complicate 
	quando comprendiamo che anche spirali come quella di  φ, di radice 
	quadrata di 2, 3 e 5 emanano dal centro della sfera. Come ha detto Lawlor, 
	queste spirali fondamentali determinano le relazioni tra i diversi Solidi 
	Platonici. Per poter spiegare questo, dobbiamo organizzarlo in una sequenza 
	logica. 
	
		- 
		
In precedenza abbiamo mostrato come i Solidi 
		Platonici si inscrivano uno dentro l’altro. Possiamo infatti realizzare 
		il modello Indù in modo tale da avere l’intera Ottava annidata insieme 
		in una gigantesca serie di sfere annidate. Quindi, iniziamo ordinando 
		tutte queste sfere una dentro l’altra nel loro ordine della Ottava, come 
		un puzzle.   
		- 
		
Poi, localizziamo dove si trovano i vertici, spigoli 
		o i punti di ogni sfera. Con la modellazione al computer potremmo 
		veramente rimuovere le forme ed osservare solamente i punti.  
		- 
		
Quando osserviamo solo i punti senza andare in 
		confusione per le geometrie circostanti, scopriamo che essi ci danno 
		delle coordinate perfette per mostrare le spirali che emanano dal centro 
		della intera “cipolla” di sfere annidate. Queste spirali si basano su φ 
		e sulla radice quadrata di 2, 3 e 5.  
		- 
		
Dal momento che possiamo chiaramente estrapolare 
		queste spirali, esse sono ovviamente strutture energetiche “vere”, che 
		determinano con precisione come “crescano” i Solidi Platonici da uno 
		all’altro. Proprio come un treno segue naturalmente i binari ovunque 
		essi curvino, così anche le geometrie crescono naturalmente nelle 
		posizioni che le spirali creano per loro. Tutto funziona in perfetta 
		armonia.  
		- 
		
La ricerca Russa ci dice che “le onde di torsione”, o 
		onde nell’etere, sono sempre spiraliformi. Pertanto, possiamo affermare 
		con certezza che queste spirali sono effettivamente una forma di onde di 
		torsione.  
		- 
		
Nella serie della Legge dell’Uno, Ra dice che 
		l’evoluzione della coscienza attraverso l’Ottava di densità procede 
		lungo “una crescente linea di luce spiraliforme”. Essi [4] 
		introducono anche il concetto di sfere annidate di densità energetica, 
		di movimenti pulsanti e di geometria Platonica.  
		- 
		
Pertanto, è chiaro che Ra esprimeva una profonda 
		conoscenza di come funzioni in realtà questa geometria, di cui la stessa 
		Carla Rueckert non era ancora consapevole quando abbiamo co-condotto con 
		lei sul medesimo palco a Louisville, Kentucky, nel Maggio del 2002. Lei 
		ha confessato che loro avevano “sbattuto contro un muro” nel tentativo 
		di comprendere quello di cui Ra stava parlando quando hanno menzionato 
		la “crescente linea di luce spiraliforme”, un blocco concettuale che è 
		perdurato letteralmente per 20 anni prima che lei sentisse della 
		soluzione di Wilcock a questo rompicapo, che lui ha ottenuto grazie alla 
		propria personale continuazione del lavoro con Ra, soprattutto tramite 
		sogni e visioni.  
	 
	Abbiamo sostenuto a lungo che le linee 
	rette rappresentano essenzialmente la polarità maschile dell’energia 
	nell’Universo, e che le linee spiraliformi rappresentino la polarità 
	femminile. Entrambe sono ugualmente importanti per l’esistenza della 
	creazione, e sono di fatto unificate dalla sfera, o Unità [5]. 
	Senza le linee spiraliformi femminili a supporto, la geometria maschile non 
	potrebbe essere costruita e crescere. Ci sono alcune idee filosofiche molto 
	profonde riguardo alla relazione tra i principi universali del maschile e 
	femminile che si possono trovare meditando su questa organizzazione, come ad 
	esempio il modo in cui l’amore di una donna può nutrire e sostenere un uomo. 
	Questo potrebbe essere un altro dei motivi per cui gli allievi Vedici 
	avevano il dio Purusha e la dea Prakriti come figure centrali del loro 
	sistema di geometria sacra. 
	Forse il lettore ha ancora qualche 
	problema a visualizzare come queste linee rette e curve interagiscano le une 
	con le altre. Nella Figura 7.2 il diagramma sulla sinistra ci mostra il 
	guscio di un nautilus, che è uno dei modi migliori in cui la Natura ci 
	dimostra naturalmente la spirale di “φ”. Il diagramma sulla destra ci mostra 
	la progressione matematica della stessa spirale, e come essa formi una 
	struttura per la geometria dei sei triangoli. Questi triangoli possono 
	essere visti o in espansione verso l’esterno oppure in raccoglimento verso 
	l’interno, a seconda della vostra percezione. Ogni triangolo è correlato a 
	quello immediatamente adiacente tramite il rapporto φ, il che significa che 
	se si compara l’area della superficie di un triangolo con quella del 
	triangolo successivo maggiore, si ottiene una proporzione tra di essi di 
	circa 1:1,618. Questo è un principio matematico relativamente semplice e ben 
	conosciuto. 
	
	
	   
	
	Figura 7.2 – Il guscio di un Nautilus 
	(Sin.) e la spirale φ in relazione alla crescita dei triangoli (Des.). 
	Ora, quando osserviamo il diagramma del 
	triangolo sulla destra, possiamo immaginare che il sottile centro della 
	spirale rappresenti il centro della sfera. Poi, vedremmo la spirale che 
	fuoriesce dal centro. Il triangolo più piccolo sarebbe la geometria nel 
	centro, e poi con ogni triangolo più grande ci avviciniamo alla superficie 
	esterna della sfera. Dato che la maggior parte dei Solidi Platonici possiede 
	facce triangolari, il passo successivo sarebbe quello di visualizzare come 
	ci possano essere spirali multiple che fuoriescono dal centro della sfera in 
	diverse direzioni contemporaneamente, formando tutte insieme una matrice 
	collettiva attraverso cui si espandono le geometrie, in un modo in più o 
	meno simile a una bolla di sapone da gonfiare che viene tenuta in posizione 
	da un anello di plastica e che si espande mentre gli viene soffiata 
	all’interno una quantità sempre maggiore di aria. 
	Poi, introdurremo un’altra citazione 
	dalla “Geometria Sacra” di Lawlor, che affronta il lavoro del Dott. Hans 
	Jenny, mostrando l’importante effetto che egli ha avuto sul campo. Per 
	fortuna, al lettore comune abbiamo già spiegato gli esperimenti di Jenny con 
	un linguaggio molto più semplice di quello usato qui da Lawlor: 
	“È nel 
	lavoro di Hans Jenny [Dottore in Fisica] che possiamo cominciare a vedere la 
	relazione tra forma e suono nel mondo fisico. Gli esperimenti di Jenny hanno 
	mostrato che le frequenze sonore hanno la propensione a riordinare 
	particelle sospese in modo causale, o a organizzare emulsioni in dispersione 
	idrodinamica [cioè particelle che fluttuano in un fluido] in schemi 
	periodici ordinati e formali. In altre parole, il suono è uno strumento 
	attraverso cui gli schemi di frequenza temporale [cioè schemi nel tempo, 
	come i numeri di cicli al secondo] possono diventare schemi spaziali formali 
	e geometrici”. 
	Il paragrafo è 
	un po’ complicato, con alcune parole molto tecniche, ma possiede tutto 
	quello di cui abbiamo bisogno. Di nuovo, la ricerca del dott. Jenny, 
	conosciuta come Cimatica [6], 
	discute quello che accade alle particelle che galleggiano in una soluzione 
	quando vengono fatte vibrare dalle onde sonore; le particelle si assemblano 
	misteriosamente in forme geometriche. La Figura 7.3 ci mostra questa forza 
	“Cimatica” in azione, e al suo interno si può facilmente osservare la 
	Geometria Platonica. In questo caso, si tratta dell’armonica di quarta 
	densità, ovvero i due tetraedri compenetrati in un campo sferico. Con il 
	lavoro di Jenny possiamo chiaramente osservare le linee spiraliformi che 
	soggiacciono alle geometrie, così come l’effetto delle “sfere dentro altre 
	sfere”, dato che in questa immagine ci sono almeno tre aree limite maggiori 
	attorno alle quali si può disegnare un cerchio. In una conversazione privata 
	con il ricercatore di geometria sacra Gregg Braden nell’Aprile 2002, siamo 
	stati informati che da questa formazione si potrebbero modellare tutti i 
	Solidi Platonici, ragione per la quale gli sono state poste così tante 
	attenzioni. All’interno della stella centrale, per esempio, è facile 
	osservare le facce pentagonali del dodecaedro. L’immagine è comunque un po’ 
	“imperfetta” perché il fluido non era una sfera esatta, ma piuttosto una 
	goccia d’acqua su un piatto vibrante. 
	
	  
	
	Figura 7.3 – Una delle molte strutture geometriche create dalla ricerca 
	“Cimatica” del dott. Hans Jenny, 
	
	utilizzando una goccia vibrante di fluido con particelle sospese al suo 
	interno. 
	Così, la ricerca del dott. Jenny mette 
	l’ultima parola sull’importanza delle forme geometriche nella sfera, nel 
	caso dubitassimo della loro relazione con le Ottave dei colori (cioè della 
	luce visibile) e del suono. Anche i rapporti di φ e la radice quadrata di 2 
	sono responsabili della differenza tra i vari toni dell’Ottava, se misurati 
	come valori di vibrazione in cicli al secondo. Si può prendere una nota 
	nell’Ottava e confrontarla con la nota successiva, e le due note saranno 
	sempre in relazione secondo uno di questi semplici rapporti “spiraliformi”. 
	Pertanto, ora possiamo vedere che anche se inizialmente può sembrare strano, 
	ogni suono possiede veramente una componente geometrica tridimensionale. Lo 
	stesso è vero per ogni colore. Alcune persone, incluso quest’autore, sono 
	stati in grado di percepire automaticamente questa connessione in stati 
	mistici di coscienza, senza necessariamente comprenderne la visione. Molte 
	persone che hanno avuto queste visioni ci mandano e-mail con grande sollievo 
	per aver finalmente capito il perché stessero vedendo tali formazioni 
	nell’occhio della loro mente. 
	Come riportato dai dott. William Becker 
	e Bethe Hagens nel loro articolo “La Griglia Planetaria: Una Nuova Sintesi” 
	[7] 
	la cruciale ricerca del dott. Hans Jenny è stata originariamente ispirata 
	dagli studenti del fisico Buckminster Fuller, il quale ha dimostrato la 
	struttura geometrica della vibrazione all’interno di un sistema fluido. Gli 
	studenti di Fuller hanno creato un esperimento in cui un palloncino sferico 
	trasparente è stato immerso in un bagno di tintura. Essi hanno scoperto che 
	facendo semplicemente vibrare il palloncino ad un tono costante, la tintura 
	si raccoglieva nelle aree in cui c’era la minore quantità di movimento sulla 
	pelle del palloncino – cioè sui punti nodali. Ricordiamo che in queste aree 
	tutte le vibrazioni si “azzerano”, formando così dei punti di forza che si 
	connettono per formare i Solidi Platonici. Sebbene la maggior parte di 
	quello che gli studenti di Fuller vedevano fossero i nodi o i punti di 
	queste geometrie, in certi casi si potevano osservare delle linee sottili 
	che connettevano i nodi insieme, creando letteralmente queste stesse forme 
	proprio davanti ai loro occhi. Il dott. Jenny voleva trovare un modo ancor 
	più diretto ed efficace per mostrare questa forza all’opera, e certamente ci 
	è riuscito in modo piuttosto ammirevole. 
	È piuttosto evidente che forze esterne 
	stanno diligentemente cercando di aiutarci a comprendere e riconoscere 
	l’esistenza di questo sistema armonico universale, per via della sua 
	importanza per la nostra civilizzazione. I cerchi nel grano sembrano essere 
	uno dei metodi più importanti con cui ci vengono trasmesse le geometrie 
	coinvolte in questi sistemi armonici. È meraviglioso avere una forma tanto 
	direttamente scientifica di comunicazione da esseri di intelligenza 
	superiore a nostra disposizione in pubblico dominio. Quella che vediamo è 
	un’immagine di dimensioni molto grandi creata in un’area popolare ed 
	accessibile, che ovviamente attrae una grande attenzione. Molte di queste 
	formazioni mostrano chiaramente che non possono essere state “contraffatte”, 
	sebbene ci siano anche molti falsi di buona qualità - e ne spiegheremo la 
	differenza. 
	Sebbene la maggior parte dei 
	ricercatori e degli osservatori non comprendano veramente quello che queste 
	immagini bizzarre ci stanno mostrando, ce ne sono alcuni che hanno fatto 
	piuttosto bene. Infatti è il lavoro del matematico Gerald Hawkins che ha 
	inavvertitamente impostato un intero schema teorico per la nostra 
	discussione. Hawkins ha scoperto una enorme ripetizione di diagrammi 
	matematici di “unità di coscienza”  senza aver neanche capito che era 
	proprio questo che aveva trovato. Hawkins sapeva che la maggior parte delle 
	formazioni geometriche osservate nelle formazioni nel grano erano in qualche 
	modo incorporate in un cerchio. Sebbene il cerchio fosse occasionalmente 
	nascosto con altre immagini, ha scoperto che quasi tutte le formazioni nel 
	grano dei primi anni ’90 prendevano forme semplici come il triangolo, il 
	quadrato e l’esagono e le mettevano dentro a cerchi. Come vedremo, queste in 
	molti casi possono certamente rappresentare “bozze” semplificate di forme 
	tridimensionali. 
	Hawkins ha scoperto qualcosa di 
	straordinario quando ha preso l’area della superficie dei cerchi nelle 
	formazioni e l’ha divisa per l’area del quadrato, del triangolo o 
	dell’esagono che vi era posizionato all’interno. Le relazioni tra questi 
	numeri sono rapporti diatonici, o le vere frequenze vibrazionali che 
	compongono i toni dell’ottava. In altre parole, questi semplici e piatti 
	cerchi nel grano visualizzano eloquentemente le frequenze musicali. Dal 
	momento che l’ottava musicale è intercambiabile con lo spettro della luce, 
	sembrerebbe che i Circlemakers [8] 
	ci stiano dando esattamente le stesse prove che noi stiamo già esplorando: 
	un legame comune tra suono, musica e geometria. 
	L’importanza di questa scoperta non può 
	essere sottovalutata. Hawkins ha sorpreso tutti nella comunità dei cerchi 
	del grano mostrando un set completamente nuovo di “teoremi geometrici”: 
	ovvero che il quadrato, il triangolo e l’esagono fondamentali, se 
	posizionati all’interno di cerchi, producono rapporti musicali. Questo 
	lavoro matematico ha attratto anche l’attenzione degli accademici 
	istituzionali. Ma non è mai sembrato che le implicazioni dietro questa 
	fondamentale scoperta apparissero nel lavoro di Hawkins; egli pensava che il 
	primo proposito dietro ai disegni  dei Circlemakers era che essi 
	stessero cercando di illustrare questi teoremi geometrici semplicemente per 
	attirare interesse e portarci a “risolvere” i rebus. Superficialmente questo 
	sembra giusto, dato che mostrandoci un semplice sistema matematico di 
	geometria e musica che noi non avevamo ancora compreso, dimostrava la loro 
	superiore intelligenza. Ma perché essi dovrebbero sprecare tanta energia per 
	creare semplicemente dei teoremi decodificabili solamente da pochi oscuri 
	matematici? 
	Infatti, l’idea che essi siano 
	semplicemente teoremi non sembra proprio essere sufficiente; i teoremi 
	devono essere lì per mostrarci qualcosa che è assai più importante, una 
	forma di legge universale. Questi Circlemakers volevano ovviamente creare 
	informazioni che avessero un uso molto pratico, data l’enfasi universale  
	che Hawkins dimostra che hanno ricevuto nel misterioso repertorio di cerchi 
	nel grano. Per chiunque dubitasse che esistano ripetuti esempi di “unità di 
	coscienza” nei cerchi, per favore visitate 
	
	www.cropcircleconnector.com, e 
	controllate l’archivio fotografico al suo interno. Oppure, qualsiasi altra 
	fonte che mostri immagini dei cerchi nel grano va bene ugualmente, dato che 
	letteralmente quasi tutte le formazioni cercano di trasmettere le stesse 
	informazioni fondamentali. 
	Così, quello che i Circlemakers stavano 
	veramente facendo era di mostrarci una semplice bozza dell’architettura 
	dell’universo, come noi lo stiamo esplorando adesso. Le geometrie 2D dei 
	cerchi e dei triangoli possono essere naturalmente espansi in sfere e 
	tetraedri 3D. Come hanno dimostrato Fuller con il suo palloncino 
	inchiostrato vibrante e Jenny con una semplice soluzione nell’acqua, i 
	rapporti musicali e geometrici dell’ottava sono ancora preservati quando 
	esplodiamo i nostri diagrammi in 3D. Così, la maggior parte dei piatti 
	diagrammi dei cerchi nel grano che mostrano queste forme fondamentali sono 
	semplicemente impronte di disegni che sono ovviamente molto più complicati 
	da realizzare; disegni tracciati per indicare le tre dimensioni. E dal 
	momento che visualizziamo queste energie geometriche cristalline come forme 
	tridimensionali, ci dovrebbe essere un esempio in cui i Circlemakers hanno 
	effettivamente tentato di realizzare una immagine accurata di una “unità di 
	coscienza” come un tetraedro in una sfera. 
	Miracolosamente, una realizzazione 
	simile c’è, e questa formazione è ancora una delle più fantastiche mai 
	impresse nelle campagne inglesi. Questa immagine ha attratto una gran mole 
	di interesse e ricerche, compresa quella di Joe Mason, il ricercatore che 
	per primo ha introdotto l’autore di questo libro al “Respiro del Divino” e 
	alle Unità di Coscienza. Da tutte le prove, mostreremo che sebbene la 
	comunità metafisica/UFO e dei media americani ha ampiamente fatto orecchie 
	da mercante sull’intero fenomeno, c’è molto, molto di più che una serie di 
	falsificazioni. 
	
LA VERA STORIA DEI CERCHI 
NEL GRANO 
		Nel film Contact, che molti di noi 
		hanno visto, degli ingegneri satellitari che stavano cercando messaggi 
		dall’Esterno si sintonizzavano su una frequenza radio che veniva 
		trasmessa dalla stella Vega. Una volta decodificato, il segnale dapprima 
		forniva informazioni personali su di noi; cioè la nostra prima 
		trasmissione televisiva, che è stata dalla Germania Nazista. Il segnale 
		alieno poi passava a fornire una complessa serie di immagini. Gli 
		scienziati studiavano e si immergevano in queste informazioni per lungo 
		tempo, e non riuscivano ad immaginarne il significato. È stato solo 
		quando il miliardario masticatore di sigari del film ha capito che le 
		piatte immagini dovevano essere espanse in tre dimensioni che il 
		significato è improvvisamente andato al suo posto - in questo caso una 
		matrice cubica di immagini specifiche. Alla fine, veniva fornito 
		all’umanità uno strumento che avrebbe permesso alla nostra civiltà di 
		avere accesso a questi regni inesplorati in cui vivevano i Vegani. Il 
		cubo tridimensionale di immagini forniva i disegni per un pezzo di 
		tecnologia fisicamente concreto, un enorme gruppo di anelli rotanti che 
		creavano una palla sferica di luce al loro centro, la quale apriva poi 
		un tunnel spaziale attraverso lo spazio ed il tempo. 
		Carl Sagan stava ovviamente 
		pescando nell’inconscio collettivo quando ha scritto per la prima volta 
		il suo libro su questa cinematografica scoperta del SETI, su cui si 
		basava il film. Tuttavia, noi non abbiamo affatto bisogno del SETI; gli 
		Extraterrestri sono già qui sulla Terra, e ci hanno già dato le immagini 
		cui si riferisce il film. Inoltre, ci sono strani paralleli tra la 
		macchina di Sagan progettata dai Vegani ed il modo in ci possiamo 
		aspettare che appaia una enorme “unità di coscienza”; una enorme sfera, 
		largamente pulsante, al cui interno potevano essere tracciate delle 
		linee. Il guscio stesso nel film era una sfera con un dodecaedro 
		sovrapposto, l’effettiva geometria della sesta dimensione. Forse Sagan e 
		i creatori del film erano consapevoli di molto più di quanto non abbiano 
		ampiamente alluso, e c’è la prova fornita dal dott. Richard Boylan che 
		Sagan faceva parte ed era sul libro paga di una squadra scientifica 
		“occulta”. 
		Più ci pensiamo, più le cose 
		cominciano a quadrare. In Contact, questa enorme macchina era l’ingresso 
		in qualcosa che era sorprendentemente simile a come ci aspettiamo che 
		sia l’Ascensione; un incredibile salto verso una diversa frequenza di 
		energia, ed un nuovo paradisiaco mondo che si manifesta. Così, il lavoro 
		di Sagan è perfettamente allineato con l’idea di ottenere informazioni 
		dall’Inconscio Collettivo; molti scrittori di “science fiction” come 
		Arthur C. Clarke hanno inavvertitamente predetto eventi e tecnologie 
		future. 
		Così, proprio come Contact ha 
		ipotizzato un gruppo di diagrammi e disegni provenienti da 
		extraterrestri, il fenomeno dei cerchi nel grano ci fornisce la stessa 
		cosa nella nostra realtà. Infatti, il fenomeno è perdurato in Europa 
		almeno dal 1976. Quello che abbiamo noi ora è una grande libreria di 
		immagini criptiche che non sembrano proprio essere state generate 
		solamente dagli umani. Il caso è simile a quello della riscoperta dei 
		geroglifici Egiziani; gli scienziati sapevano che dovevano significare 
		qualcosa, ma si trovarono ad un punto morto nel decodificare il codice 
		fino alla scoperta della famigerata Stele di Rosetta. Questo documento 
		di pietra mostrava un gruppo di scritte identiche in Greco, Aramaico e 
		in geroglifici, e dato che i ricercatori capivano il Greco, sono stati 
		in grado di decodificare i geroglifici. La stele di Rosetta dei cerchi 
		del grano è la geometria, la matematica, il simbolo e la metafora. 
		I media corporativi Americani ed 
		Europei ci hanno indottrinato molto accuratamente a credere che questi 
		magnifici disegni fossero il lavoro di Doug e Dave: “due corpulenti 
		gentlemen Inglesi, qualche pinta di birra, un buffo cappello, una corda 
		ed un’asse”. Secondo la leggenda, questi deliziosi e maliziosi 
		vecchietti traevano grande piacere dal prendersi del tempo libero, 
		sporcarsi per tutta la notte ed entrare di nascosto nelle le fattorie 
		dell’intera campagna Inglese. Con loro divertito stupore, con 
		l’ingegnosa tattica di assi di legno per scarpe e lunghe corde per 
		creare una specie di enorme compasso, essi si trascinavano divertiti in 
		giro, stampando nottetempo forme geometriche fantastiche, piegandosi 
		ogni tanto dal ridere per la loro furbizia. Il loro repertorio comprende 
		dipinti perfettamente eseguiti di equazioni frattali matematiche come il
		Mandlebrot Set, il Julia Set e il Kock Snowflake [9]. 
		Probabilemente stanno pianificando il prossimo frattale sulla schiuma di 
		una spessa birra scura, mentre bocche sdentate sputano eccitate nuovi 
		modi di esibire graficamente un po’ di matematica teorica avanzata. 
		Come spiegano, poi, i media 
		insabbiatori che tutto questo è accaduto letteralmente su tutto il 
		pianeta? La sola India ha recentemente annunciato la comparsa e la 
		catalogazione, dagli anni ’70 ad oggi, di qualcosa come 10.000 
		formazioni nel grano, e cerchi sono apparsi in quasi tutti i più grandi 
		paesi del mondo, nelle risaie, nei campi di grano, nel fango, nei letti 
		di laghi asciutti o anche nel ghiaccio. Nella videocassetta “Risveglio 
		al Punto Zero” [10] 
		Gregg Braden mostra un’immagine di una formazione spiroidale che è 
		realmente apparsa in un banco di sabbia sott’acqua. Nonostante tutte 
		queste apparizioni, c’è solamente una manciata di siti internet 
		Americani che sono pienamente autorizzati a mostrare queste immagini, e 
		tutto quello che abbiamo dall’India fino al Febbraio ’98 sono i disegni 
		lineari di tre formazioni. 
		La sorprendente complessità della 
		più recente serie di formazioni dall’estate 1997, 98 e 99 impedisce la 
		spiegazione anche delle menti più rigorosamente scientifiche. Le vecchie 
		spiegazioni di “ vortici di plasma localizzati” o di “un esercito di 
		ricci che corrono in circolo” semplicemente non conservano credibilità. 
		Nella maggior parte dei veri cerchi nel grano, gli steli vengono 
		solitamente piegati all’altezza dei nodi di crescita, non spezzati, ed 
		esibiscono una radiazione misurabile e segni di riscaldamento. Questo ha 
		portato la maggior parte dei più seri ricercatori di cerchi nel grano a 
		concludere che essi si siano formati tramite una qualche sorta di 
		radiazione di microonde che ha cotto le giunture. Questa cottura 
		trasforma l’acqua del grano in vapore, e ne consegue che i nodi 
		cresciuti diventino flessibili e pieghevoli. (Hassemann, 1996 ed altri). 
		Infatti, si ritrovano spesso le 
		sementa e i frammenti di piante come se fossero state bruciate in un 
		forno a microonde. Ma come si può utilizzare il calore su qualcosa come 
		l’erba secca e aspettarsi che non prenda fuoco? In modo abbastanza 
		interessante, è risaputo che, dopo la formazione di un cerchio, nelle 
		vicinanze scompaiono spontaneamente grandi quantità d’acqua sotterranea. 
		Questo fatto è stato confermato attraverso l’uso di fotografie ad 
		infrarosso da parte degli studiosi dei cerchi nel grano. Sembra 
		sicuramente che l’acqua venga attratta fuori dal terreno per evitare che 
		i fragili steli brucino. Non esiste alcuna tecnologia a microonde 
		conosciuta che possa essere irraggiata ed eseguita con tanta precisione, 
		formando schemi meravigliosi, contando al contempo sull’acqua del 
		sottosuolo come raffreddante (www.cropcircleconnector.com). 
		Cercando disperatamente di 
		aggrapparci ad una soluzione più confortevole per questo mistero delle 
		radiazioni rispetto alla nozione degli extraterrestri o di qualcosa di 
		simile ad un’intelligenza esterna, potremmo proporre un progetto 
		governativo top-secret. Questo vorrebbe dire che qualcuno sta compiendo 
		uno sforzo tremendamente segreto per farci decodificare queste forme; 
		eppure tutti i coinvolgimenti governativi segreti documentati sembrano 
		orientarsi a screditare e/o falsificare il fenomeno. Questo lo si può 
		vedere bene nella totale negazione da parte dei media americani di tutto 
		quello che sta accadendo, anche nei molti programmi televisivi e 
		documentari del tipo di X-Files, come abbiamo detto prima. È come se una 
		delle più fantastiche comunicazioni provenienti dal regno delle forze 
		spirituali abbia lasciato completamente gli Americani nella polvere, 
		grazie alla loro apatia e al loro semplice credere in quello che gli 
		viene detto dalle figure autoritarie nei media. 
		Non serve dire che numerose 
		formazioni di cerchi nel grano sono state direttamente correlate a 
		fenomeni come avvistamenti UFO e cani che impazziscono la notte prima. 
		Queste, quindi, non sono semplici “manifestazioni”; l’evidenza punta 
		dritta al fatto che siano coinvolte forze esterne. Sembrerebbe che la 
		tendenza naturale sia la perpetrazione del cover-up sugli UFO, ed è 
		sorprendente quanto bene “loro” stiano facendo questo lavoro. Anche 
		rispettabili ricercatori UFO con grande interesse nel campo sono stati 
		spesso sordi alle scoperte provenienti dal campo dei cerchi nel grano. 
		Inoltre, dato che i ricercatori di cerchi nel grano hanno stretti 
		copyright e controlli su ogni pubblicazione delle loro immagini, assai 
		poche persone hanno potuto vedere veramente quello che avviene là fuori 
		con un livello accettabile di ridondanza. 
		Inoltre, ci sono chiare indicazioni 
		che qualcuno sta generosamente pagando persone come i nostri amichevoli 
		e ubriachi gentiluomini inglesi Doug e Dave per mentire. Ogni anno c’è 
		un numero sempre più grande di cerchi nel grano ingenui, fatti dall’uomo 
		nel tentativo di far apparire l’intero fenomeno come una montatura. 
		Anche alcuni metafisici ben disposti, amici di questo autore, hanno 
		sibilato: “Ah, è una burla da collegiali”, quando è stato presentato 
		loro l’argomento. Doug e Dave sono stati fatti a pezzi in alcune  
		interviste nelle quali veniva loro chiesto come avessero fatto a 
		replicare le varie forme, e hanno ammesso apertamente che loro non ne 
		erano responsabili. I cerchi nel grano falsi solitamente possono essere 
		individuati quasi subito alla prima occhiata, dato che generalmente 
		difettano di bordi precisi e dell’incredibile perfezione matematica 
		delle vere formazioni. Ci sono anche altri modi più scientifici per 
		individuare le “vere” formazioni, dei quali discuteremo tra un momento. 
		Dovremmo pertanto non fuggire di fronte a un puzzle irrisolto che sembra 
		provenire da un’intelligenza esterna. 
		Storicamente parlando, i fenomeni 
		dei cerchi nel grano sono diventati ogni anno sempre migliori. Sono 
		cominciati nei tardi anni ’70, primi anni ’80 come nient’altro che 
		gigantesche forme perfettamente circolari. Poi, a metà degli anni ’80, 
		hanno cominciato ad apparire gli “agroglifi”, formazioni rettilinee che 
		connettevano insieme due o tre cerchi in vari disegni. La formazione che 
		andremo a discutere, Barbury Castle 1991, è stata una delle più 
		importanti deviazioni da questi agroglifi; ci ha introdotto in una era 
		completamente nuova di complessità nelle formazioni. Questa è stata la 
		Madre di Tutti i Cerchi nel Grano: una formazione che è apparsa 
		letteralmente nottetempo, con dimensioni fantastiche: 31.680 piedi 
		quadrati [11]. 
		
		  
		La qualità impeccabile di questa 
		immagine illustrava chiaramente che era veramente intesa a catturare la 
		nostra attenzione. Una delle prime cose notate era che il numero di 
		piedi quadrati [12] 
		di questo oggetto, 31680, era il numero dato nella Bibbia per le 
		dimensioni della Nuova Gerusalemme. John Michell scrive a proposito di 
		questo in grande dettaglio nel suo libro. È stato scritto della Nuova 
		Gerusalemme come una città che rappresentava la venuta della “Golden Age” 
		[13] 
		dopo il ritorno del Messia; e il numero 31680 era inteso essere 
		profondamente simbolico, indicando un salto dimensionale, se vogliamo, 
		in un intero nuovo regno molto più vicino alla Luce Divina.  
		Il numero 31680 appare in un’altra 
		forma collegato direttamente alla Nuova Gerusalemme, ed è nella scienza 
		armonica vibrazionale della gamatria che avevamo menzionato. Se si fa 
		vibrare l’aria a 3168 volte al secondo, si crea un tono musicale, e 
		pertanto il numero può essere anche trasposto nel nostro sistema eterico 
		armonico direttamente in una “densità energetica” dimensionale. I primi 
		padri della Chiesa che lavoravano con questi numeri sacri dichiararono 
		che il numero 3168 era il numero di Gesù Cristo. Così, rimuovendo lo 
		zero da 31680 per ottenere il suo equivalente armonico 3168, che si può 
		fare nel sistema numerico a base dieci, abbiamo un’altra allusione a un 
		qualche tipo di messaggio Messianico, oltre a uno sbandieramento degli 
		stessi “numeri armonici” che abbiamo menzionato prima. 
		
		  
		E così, con la misura esatta in 
		piedi che corrisponde al numero di Gesù Cristo, il messaggio codificato 
		nella formazione può essere veramente “Il ritorno messianico del Cristo, 
		che introduce ad una Nuova Gerusalemme, l’era del paradiso in terra”. 
		Questo comincia ad avere ancor più senso quando scopriamo che l’area 
		combinata dei tre cerchi sull’esterno del diagramma hanno esattamente la 
		stessa area del cerchio interno. Questo ci dà un ulteriore significato, 
		che potrebbe essere visto come “l’Uno e Trino”. Secondo Joe Mason, tra 
		gli altri, questa sembra essere un’allusione alla visione Cristiana 
		della Creazione come Trinità, in Egitto come Osiride/Iside/Seth, e in 
		molte altre mitologie simili nel mondo, Buddismo compreso. 
		Il diagramma Cristiano Gnostico 
		mostrato qui indica chiaramente che il concetto di Trinità era 
		direttamente associato ad un “oggetto di frequenza” tetraedrica che Gesù 
		nel ritratto tiene tra le proprie mani. La metafora è stata 
		ulteriormente rinforzata dal fatto che gli sono state date tre facce. 
		Queste tre facce conservano una considerevole somiglianza con i disegni 
		Indù e Buddisti. Quindi cos’è, allora, esattamente questa trinità e 
		perché gli Gnostici vogliono associarla con la geometria 
		iperdimensionale che stiamo indagando noi? 
		Questo concetto del “tre in Uno” 
		significa quasi letteralmente che dall’Uno nascono i Due, dualità, come 
		maschio e femmina, yin e yang, luce ed oscurità, eccetera, che poi 
		generano i Tre, espressi come inizio della vita e della materia. Più 
		semplicemente, secondo lo storico di mitologia Joseph Campbell, questo 
		triplo disegno rappresenterebbe l’idea archetipica del Padre, della 
		Madre e del figlio androgino. Questi tre principi sono gli archetipi 
		fondamentali che compongono tutte le nostre personalità, il Padre come 
		il principio attivo, la Madre come principio intuitivo, e il Figlio come 
		la fusione di questi elementi nell’esperienza di vita. [Generalmente 
		nella Cristianità non ci si riferisce allo Spirito Santo come a un “dio” 
		madre, ma grandi prove supportano il fatto che l’archetipo sia proprio 
		questo]. 
		Questo potrebbe essere anche visto 
		come le tre sillabe dell’AUM degli Indù, la parola intesa a esprimere la 
		totale natura della Creazione come una vibrazione sonora; essendo la A 
		il Padre, la U la Madre, e la M il Mahem, “man” [14], 
		o il Figlio. Addentrarsi ulteriormente in questa particolare discussione 
		a questo punto è lontano dal vero scopo di questo libro, ma Joe Mason ha 
		scritto numerosi articoli su questi argomenti, e la sua conoscenza sul 
		soggetto ha certamente attratto ed espanso l’interesse dell’autore. Le 
		scritture di Mason sono sul sito suo e di Dolores Finney,
		
		
		www.greatdreams.com. 
		A questo punto, abbiamo un 
		messaggio che poteva essere considerato molto Cristiano in origine, con 
		il ritorno del Messia, la Nuova Gerusalemme e la Trinità o il Tre-in-Uno; 
		ma abbiamo anche la geometria armonica della prossima dimensione 
		superiore alla nostra, in cui sembra che stiamo entrando. Da Joe Mason, 
		ci viene un altro punto riguardante questo simbolo che solitamente non 
		viene discusso. Ora pare che anche il giorno esatto in cui si è formato 
		fosse inteso a conferire un potente significato simbolico. La Genesi 8:4 
		raccontava che l’Arca dell’Alleanza è apparsa il diciassettesimo giorno 
		del settimo mese. É assai interessante che fosse proprio il 17 Luglio 
		quando è apparsa questa importantissima formazione! Pertanto sembra che 
		, tramite un accurato tempismo qualcuno voglia che farci vedere questo 
		simbolo tanto importante quanto l’Arca.  
		Ma cos’è esattamente l’Arca 
		dell’Alleanza, vi chiederete? Nella Bibbia viene descritta come un 
		oggetto dorato a forma di bara che possedeva un enorme potere per quelli 
		che sapevano come imbrigliarlo. Molti autori hanno speculato che essa 
		fosse un congegno tecnologico proveniente da una civiltà extraterrestre, 
		che probabilmente utilizzava una radiazione come fonte di energia. 
		Questo congegno poteva produrre un potere favoloso per coloro che 
		sapevano come utilizzarlo, ma poteva anche causare grandi danni alle 
		persone. Secondo le leggende della Bibbia, nessuno era in grado di 
		toccare l’Arca senza soffrirne un destino che sembra molto simile 
		all’elettrocuzione. Pertanto, il simbolismo dell’Arca in questa 
		formazione potrebbe riferirsi al fatto che il diagramma ha una qualche 
		sorta di segreto universale contenuto al suo interno. L’Arca quindi ha 
		una grande importanza simbolica nel mito Cristiano, rappresentando le 
		misteriose forze di Dio imbrigliate nella manifestazione.  
		Il nostro originario punto di 
		ingresso nella discussione della forma tetraedrica nelle mani di Gesù è 
		rappresentato da come essa riguardi le nostre unità EE così come 
		forniteci da Seth nei capitoli precedenti. Queste EE o unità di 
		coscienza sono anche le stesse forme geometriche di base che si trovano 
		all’interno della sfera. La nostra discussione diventa molto più 
		interessante quando cominciamo ad osservare la forma stessa di Bradbury, 
		e cominciamo a notare cose che sono solo leggermente nascoste alla 
		vista. 
		
		   
		
		   
		Qui possiamo vedere che facendo 
		scorrere gradualmente i fotogrammi delle diverse sezioni, questa 
		immagine evidenzia chiaramente la forma di una piramide a quattro facce, 
		o tetraedro. Matematicamente, questa è la più semplice forma 
		tridimensionale realizzabile. Come abbiamo mostrato, il tetraedro è 
		l’energia organizzata che forma la quarta dimensione, verso la quale 
		sembra che ci stiamo dirigendo. Possiamo poi iniziare a capire perché 
		Gesù veniva mostrato con un tetraedro fra le proprie mani; Gesù poteva 
		vedere l’energia di quarta densità che forma il Regno del Padre. 
		L’altra, ancor più ovvia, forma di 
		questa conoscenza geometrica espressa nella tradizione Ebraica è la 
		Stella di David. Questo simbolo religioso è realizzato proprio come un 
		cerchio nel grano, in cui abbiamo un’immagine bidimensionale che 
		riproduce perfettamente l’aspetto di un tetraedro intrecciato o a 
		stella, all’interno di una sfera. Il tetraedro intrecciato è una 
		descrizione ancora più precisa del reale “aspetto” dell’energia di 
		Quarta Densità. Ricordate che affinché queste dimensioni siano 
		navigabili da entità come noi, ci deve essere un semplice e perfetto 
		ordine per tutto. Questo spiega perché nelle letture di Seth si dice: 
		“Abbiamo creato questi cubi da usare come guide”. In breve, tramite 
		questo ordinamento geometrico, si può in realtà vedere l’energia con cui 
		si sta lavorando. Pare che questo fosse parte del piano che la Mente-Uno 
		di Dio avesse originariamente per noi.  
		Così il tetraedro con tutte le sue 
		simboliche sfaccettature, mostra la quarta dimensione come quel “Regno 
		del Padre” che la Bibbia promette che arriverà per rimpiazzare l’attuale 
		“cielo e terra” che abbiamo qui ora. Sebbene non possiamo mai “vedere” 
		veramente questa forma nel piano fisico, la struttura fondamentale di 
		tutta la materia fisica si stava già “aggiornando” a questa frequenza 
		nel 20° secolo. Come Ra ha indicato spesso, è solamente l’inflessibile 
		tridimensionalità di così tanti umani sulla Terra che ha impedito fino 
		ad oggi al nostro ambiente fisico di trasformarsi. 
		Come nota finale a questo capitolo, 
		possiamo evidenziare che il disegno stesso ci stava mostrando una 
		cosmologia dimensionale. Se riguardate la fotografia, vedrete tre cerchi 
		agli angoli del tetraedro. Il primo cerchio al proprio interno non ha 
		nient’altro che una linea che si estende dal proprio centro. Questo 
		illustrerebbe simbolicamente la prima dimensione, o il punto, o l’Unità 
		[15]. Il secondo cerchio ha una serie di linee spiraliformi, ad indicare 
		“l’espansione a ventola” del punto nelle due dimensioni. Questo è il 
		punto in cui viene introdotto il moto, e in cui viene creato per la 
		prima volta lo schema fondamentale della vibrazione dell’esistenza 
		fisica, come abbiamo già indicato nei capitoli precedenti. Poi, il 
		nostro glifo per la terza dimensione è di natura quadrilaterale. Quello 
		che rappresenta è la metà superiore di un ottaedro, mostrato nella forma 
		sferica spiraliforme delle proprie energie, e abbiamo già visto che 
		l’ottaedro nella cosmologia geometrica Indù dovrebbe rappresentare la 
		terza densità o dimensione. Se facessimo un ritaglio di carta con questa 
		forma e lo tirassimo su dal centro del cerchio, potremmo certamente 
		vedere la tridimensionalità di questa forma. E qui, abbiamo un’immagine 
		che mostra esattamente come questo funzionerebbe: la forma “nascosta” 
		emerge come se fosse sempre stata pensata per essere lì.  
		
		  
		Quindi, quello che osserviamo nei 
		cerchi esterni è la progressione geometrica della prima, seconda e terza 
		dimensione, illustrata per noi in un campo di grano. La quarta 
		dimensione è il punto focale dell’intera formazione, rappresentata dal 
		tetraedro all’interno della sfera centrale. Il fatto che i tre cerchi 
		esterni si sommano tutti insieme a formare il cerchio interno deve anche 
		indicare che questa quarta dimensione è la somma di tutto quello che è 
		avvenuto prima di essa. È anche interessante evidenziare che il grano 
		era estremamente verde quando questa formazione è stata creata, 
		indicando il passaggio al livello vibrazionale del raggio verde della 
		quarta dimensione. Formazioni più recenti hanno teatralmente indicato 
		geometrie dimensionali anche superiori come il cubo all’interno della 
		sfera, come in questa fotografia estremamente gratificante di Steve 
		Alexander. Questa è la nuda verità del nostro modello di fisica mostrato 
		al mondo, sfere dentro a sfere e geometria dei Solidi Platonici, 
		compresa la descrizione di un asse centrale per il toroide sferico, per 
		“quelli che hanno occhi per vedere”. 
		
		  
		Nella prossima immagine, anch’essa 
		del 1999, possiamo vedere che ci veniva data un’idea dell’ottaedro di 
		terza densità che viene “srotolato”. Alcuni ci hanno detto di non usare 
		questa immagine, in quanto ci sono segni che sia un falso, ma 
		ciononostante la includiamo per la vostra valutazione: 
		
		  
		La prossima immagine è quella della 
		formazione “Triple Julia Set” del 1996, rappresentata dai cerchi, 
		completata da una serie di linee rette ed un globo sferico intorno alla 
		parte esterna. Aggiungendo queste linee extra, possiamo comprendere 
		molto facilmente il messaggio nascosto: un tetraedro pulsante, che 
		emerge da un punto centrale e che si dirama verso l’esterno. Vediamo 
		anche come le linee curve della formazione stessa corrispondano alle 
		linee viste nell’immagine precedente della ricerca del dott. Hans Jenny 
		sulle frequenze sonore nell’acqua. Queste linee curve dovrebbero essere 
		visualizzate come se fossero i petali di un fiore che si arriccia verso 
		l’esterno originatosi dal centro del diagramma: 
		
		
		  
		
		Disegno del cerchio nel grano di Ed e Kris Sherwood, con permesso, 
		con l’aggiunta di una sfera esterna. 
		Così con formazioni come quella di 
		Barbury Castle ed altre, abbiamo osservato la comparsa di diverse 
		geometrie iperdimensionali, inclusi i tetraedri all’interno di sfere. 
		Richard Hoagland ed il suo team, conosciuto poi come il “Mars Mission”, 
		hanno posato la loro attenzione su queste formazioni proprio per tale 
		ragione, dato che loro avevano trovato il tetraedro autonomamente: 
		ovvero codificato nelle rovine geometriche che avevano trovato nelle 
		fotografie della Viking su Marte. 
  
	 
	
	
		
		
		Note: 
[1]
"Crop Circle Theorems" 
[2]
“Physics of Love” 
[3]
“Sacred Geometry” 
[4]
Con “Essi” l’autore si riferisce sempre a Ra, che 
di fatto è un’entità che si autodefinisce un “complesso di memoria collettiva”, 
cioè un gruppo di entità che hanno fuso le loro memorie per formare un’entità 
unica superiore. Da questo fatto la difficoltà e la confusione, loro e nostra, 
nel definirli al singolare o al plurale [N.d.T.]. 
[5] 
“Oneness” 
[6] 
“Cymatics” o Scienza delle Onde  
[7]
“The Planetary Grid: A New Synthesis” 
[8]
I Creatori dei Cerchi 
[9] 
“Fiocco di Neve di Kock” 
[10]
“Awakening to Zero Point” 
[11]
2.940mq 
[12]
“Squared footage” piedi quadrati, come i mq ma in 
piedi 
[13] 
“Età dell’Oro” 
[14]
“Uomo” in Inglese 
[15]
Oneness 
	 
    
    
  
								
								  
 
											
 
 
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