)*(Stazione Celeste)

-L/L Research-

 

Sunday Meditation

 

 

 

 

STAGIONI DI CAMBIAMENTO

Q’uo attraverso Carla L. Rueckert

9 Ottobre 2005

Domanda del Gruppo: Oggi, la domanda riguarda le stagioni di cambiamento che attraversiamo come ricercatori spirituali coscienti sul sentiero. Ci chiediamo in che modo queste si possono manifestare nella nostra vita. Sappiamo che ci sono iniziazioni che attraversiamo, quando i tempi sono piuttosto difficili ed impariamo lezioni specifiche; se le impariamo siamo dei neofiti più avanzati, lavoriamo per diventare esperti e siamo orientati verso la maestria. In che modo si manifestano questi cambiamenti? Quando sul sentiero sentiamo dei blocchi o delle difficoltà, quella è una parte del processo o possiamo realmente rendere le cose più difficili per noi stessi?

Il modo in cui affrontiamo i blocchi o attraversiamo le difficoltà sembra essere importante. Q’uo, potete parlarci delle stagioni di cambiamento nella vita del ricercatore spirituale?

(Canalizza Carla)

Siamo quelli a voi noti come il principio di Q’uo. Vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore, al Cui servizio veniamo a voi questo giorno. È un grande privilegio ed un grande piacere essere chiamati al vostro circolo di ricerca. Vi ringraziamo per questo onore e siamo molto felici di parlarvi riguardo alle varie considerazioni sull’accelerazione cosciente del proprio progresso spirituale e delle questioni che ciò fa insorgere nella propria ricerca. È ciò che questo strumento chiamerebbe una questione succosa e siamo ansiosi di affrontarla.

Ma prima di condividere qualsiasi pensiero su quel soggetto, condividiamo la nostra richiesta a tutti voi di essere diligenti nell’uso dei vostri poteri discriminatori. Vi offriamo i nostri pensieri. Non sono i pensieri di chi è più avanti o di chi ha più autorità di voi.

In verità, ognuno di voi è l’unica autorità nel proprio universo, dal punto di vista del lavoro spirituale. Nel mondo del genere umano, nella vostra realtà prevalente, diciamo, si percepisce un sistema d’autorità ed un livello di verità che possono essere assegnati ai vari aspetti della vostra ricerca. Non vi stiamo chiedendo di cercare nel mondo del genere umano o della realtà prevalente, né ci chiedete le nostre opinioni in quel contesto.

Ci state chiedendo le nostre opinioni nel mondo del pensiero, nel mondo del tempo/spazio. In quel mondo, i pensieri sono cose e, se non vi assumete la totale responsabilità della natura magica del vostro essere, siete allora alla mercè della magia limitata di ogni pensiero in cui vi imbattete.

Vi chiediamo di assumere il sigillo [1] del potere, qualsiasi esso sia per voi. Accendete quella conoscenza che avete dentro voi stessi, che è vostra, e sappiate che siete un essere potente e magico e totalmente capace e degno di fare questo lavoro. Voi e solo voi potete essere o dovreste essere responsabili della decisione di quali pensieri prenderete in considerazione e di quali pensieri oltrepasserete.

Quando ascoltate ciò che dobbiamo dire, siate molto pronti ad oltrepassare i nostri pensieri. Siate una stanza resistente, come direbbe questo strumento. Non siate eccessivamente compiaciuti con noi, ma ascoltate attentamente quella risonanza interiore che dice: “Questo pensiero può essere una buona risorsa e io lo perseguirò”.

Se farete attenzione a ciò che permettete di entrare nelle regioni più profonde dei vostri pensieri, allora saremo completamente liberi di condividere i nostri umili pensieri con voi ora. Vi ringraziamo molto per questa considerazione, amici miei.

Il processo di perseguimento dei propri pensieri è infinito e molto accattivante. Poiché la vostra mente e la vostra coscienza condividono lo stesso spazio nel vostro cervello, siete costantemente bloccati fra i due mondi di cui colui noto come M ha parlato in precedenza. Non sono precisamente universi paralleli, ma sono sicuramente universi alternati. Sono, infatti, reciproci.

Essere bloccati fra due universi è un processo semplice e, allo stesso tempo, sottile. È semplice in quanto ci sono due universi chiaramente definiti, separati dalla navetta dello spirito. Voi, nel vostro corpo, nella vostra mente e nel vostro spirito costituite un nexus o un incontro, un luogo in cui quei due mondi coincidono.

In ogni cellula del vostro corpo portate l’impronta dell’uno grande Pensiero originale d’amore incondizionato. Ogni cellula del vostro corpo è pienamente consapevole dell’amore e della luce dell’uno infinito Creatore, ad un livello molto oltre il pensiero cosciente. Infatti questa risorsa preziosa, infinita e sostenibile è lontana abbastanza, oltre la portata del pensiero cosciente ed è inosservata ed inutilizzata dalla maggior parte delle entità.

Incoraggiamo ognuno di voi a diventare sempre più consapevoli dell’intimità con l’uno Pensiero originale. Non è lontano dal vostro corpo, dalla vostra mente o dal vostro spirito. È intrinseco in ogni cellula del vostro corpo, ogni cellula del vostro cervello, ogni briciola della vostra coscienza, a qualunque livello e in qualunque universo sia, ricolmo, brulicante e traboccante d’amore e di luce. L’energia sostenuta entro il vostro sistema o campo energetico è infinita.

Siete protetti dall’infinità di questa risorsa, dal grado in cui vi occupate del pensiero transitorio. Non è necessario, o desiderato, che voi siate sempre nella piena e cosciente consapevolezza della vostra missione metafisica sulla terra. Le vostre mete entro quel mondo metafisico in cui i pensieri sono cose e domande quali: “Qual è la mia missione sulla Terra?” hanno un grado di significato che è sostanziale. C’è una buona parte della vostra esperienza di vita che è perfettamente appropriata per serbare ciò che, dal punto di vista metafisico, può sembrare un’attività senza senso.

È bene riservare una parte sostanziale della propria vita per domande quali: “Cosa mangerò?” “Cosa farò?” E, “Cosa metterò sul mio corpo oggi, per ripararmi dal caldo o dal freddo?” Non c’è né vergogna né un giudizio cattivo implicato nella scelta di perseguire questioni terrene e mondane.

Quando avete conseguito un certo grado di conforto e di abilità nel fondervi o nel bloccarvi fra gli universi fisico e metafisico, che si riuniscono e condividono spazio nella vostra mente, corpo e spirito, allora potete cominciare a permettere a quegli universi di formare una coalizione attraverso la navetta dello spirito, affinché il più semplice dovere terreno cominci ad avere il potenziale per diventare ricolmo del significato che è puramente metafisico.

Reciprocamente parlando, quando diventate più capaci di gioire di entrambi gli universi senza dare precedenza ad uno a scapito dell’altro, potete gradualmente diventare più capaci di concretizzare il progresso che ottenete, seguendo la natura metafisica dei vostri pensieri.

Questo, amici miei, è lavoro sottile, non può essere fatto velocemente. Non può essere fatto comodamente. Il processo di valutazione del proprio progresso è gravido di difficoltà. Prima, questo strumento (Carla) parlava di questa difficoltà. Nella conversazione che ha preceduto questa seduta di canalizzazione, condivideva con questo gruppo il suo punto debole nel recente lavoro nella coscienza che ha fatto. Il suo ostacolo particolare era un’impostazione mentale ed emozionale, come la chiamerebbe questo strumento, che presumeva, senza esaminare la presupposizione, che il lavoro che questo strumento aveva fatto per un po’ di tempo era il lavoro appropriato da fare e quindi la sola considerazione era quanto riusciva a realizzare in un periodo di ventiquattro ore. Fortunatamente per questo strumento, non aveva solo la consultazione di coloro che si preoccupavano della salute della sua anima, ma anche la volontà di ascoltare quei messaggi che poteva non desiderare di sentire, che è caratteristico di questa particolare entità. Ascoltava coloro che suggerivano che stava inciampando sulla sua stessa devozione e dedizione. Era fuori equilibrio. Ed era impossibile che questo strumento lo vedesse da sola.

Osserviamo quindi, quel dilemma, poiché influenza chiunque sia sul sentiero della ricerca che si definisce per se stessi. Quando un ricercatore afferra la bacchetta del lavoro nella coscienza ed accetta che ci sia del potere che è disponibile per quell’entità, per accelerare il ritmo dell’evoluzione della mente, del corpo e dello spirito, quel ricercatore entra in un mondo che è completamente metafisico.

L’universo metafisico è un universo in cui il tempo è un campo. Tutto il tempo – passato, presente e futuro – diventa unitario. È un mondo specificatamente non-fisico. Le cose o gli oggetti di questo mondo sono pensieri che portano vibrazione.

Un pensiero è un oggetto, ma un pensiero non è un oggetto piano. Un pensiero è arrotondato da vari allegati sottili ed eterici che non sono astratti, ma sono, piuttosto, involucri o coloranti d’emozione che creano una certa vibrazione. Potete dire un pensiero o un concetto e nel dire quel pensiero le parole stesse portano una certa rotondità o colorazione vibratoria.

Tuttavia, lo stato mentale in cui vi ritrovate, quando arrivate a quel pensiero, e tutte le emozioni che sono avvolte nella creazione di quel pensiero o concetto, creano la sua vibrazione specifica, colorazione, rotondità o forma. Quello stesso pensiero, pensato due giorni e ripetuto due volte, non avrà la stessa forma.

Questo è il motivo per cui il lavoro è così sottile. Siete una parte di ogni pensiero che pensate. Il modo in cui arrivate a quel pensiero, come vi sentite riguardo a quel pensiero e il modo in cui rispondete al lavoro che avete fatto in precedenza su quel pensiero, tutti creano per voi il momento unico in cui siete il creatore di una vibrazione e di un campo che non è solo un pensiero o un concetto, ma è anche ciò che l’ha portato in vita, per essere una creatura. È una creatura che esiste nel vostro universo.

Poi diventa un’essenza e, mentre lavorate con questo pensiero, quando stabilizzate questo pensiero, diventate capaci di usarla come blocco da costruzione per l’ulteriore creazione di pensieri o di concetti in sviluppo lungo le linee del processo che avete iniziato focalizzandovi su questo particolare pensiero.

L’ostacolo implicato in questo processo comincia con il fatto che l’universo è il vostro, e di nessun altro. Fino ad un certo grado, potete condividere i vostri concetti. Ma questo grado non è sul livello della comunicazione aperta che usa le parole, che sono generalmente una componente soddisfacente della compagnia degli altri. Non potete condividere direttamente e con successo la visione totale o la vibrazione che si trova dietro le parole che sono piatte nell’aria o sul foglio quando parlate o le scrivete. In breve, siete limitati nella visione dall’isolamento del vostro processo.

La vostra prima benedizione, quindi, come ricercatori spirituali, è la guida.

La vostra seconda benedizione, è la volontà di ascoltare la guida che ricevete.

Ci sono molte fonti di guida. Per una persona, quale questo strumento (Carla), che trascorre molto del suo tempo comunicando tramite corrispondenza, e-mail o conversazioni personali con chi si trova nella sua estesa famiglia della comunità spirituale, le fonti della guida sono molte. Ogni persona con cui questo strumento corrisponde, arriva da un angolo imprevedibile ed inatteso e molti fanno domande o possono offrire consiglio. In ogni singolo contatto c’è la possibilità di ispirazione e di guida. È questione di applicare quei poteri di discriminazione di cui abbiamo parlato in precedenza e di ascoltare la risonanza.

Forse potete visualizzare, come fa questo strumento che guarda così tanti film sulla Seconda Guerra Mondiale, il sibilo del sonar, quando si cerca un oggetto sott’acqua e ci si avvicina sempre di più e il sibilo si fa sempre più acuto. Ascoltate con il vostro sonar le risorse nascoste della guida all’esterno del vostro sistema energetico.

Non importa se conoscete o no la persona che sta interagendo con voi. Quella persona è una parte del principio creativo ed è uno specchio per voi. Può essere uno specchio casuale. Può essere uno specchio molto distorto e, fondamentalmente, inutile.

D’altro canto, chiunque, ovunque, può essere un angelo che scorgete inconsapevoli. Quella è la natura del nostro universo condiviso. È unificato. Tutti possono comunicare con tutti.

La domanda è quanto siete abili nell’ascoltare la guida che è vostra al di fuori della grande massa di comunicazione che ricevete che, davvero, non è utile. Dov’è il segnale e dov’è il rumore? Fate lavorare il vostro sonar. Ascoltate il sibilo.

È importante non disprezzare la compagnia di chi non sembra risvegliato e alla ricerca. Tutte le entità sono mosse dalle maree della creazione, e sia che abbiano la consapevolezza, o che non l’abbiano, di essere una parte del vostro sistema di guida, quando vi incrociano sono, in virtù del loro essere, per quel momento, una parte del vostro sistema di guida. Onorate, rispettate e amate questi estranei e ascoltate il sibilo.

Inoltre, vi sollecitiamo ad ascoltare persino le fonti inanimate, quali le inevitabili sincronicità quando oltrepassate segnali, cartelloni pubblicitari sulla strada e cose che sono annunciate alla radio o alla televisione. Qualsiasi cosa può essere una fonte di indizi e di rivelazioni. Ascoltate il sibilo.

Ci sono aree delimitate di disperazione ed altre emozioni involutive, che tendono ad isolare il ricercatore spirituale devoto dalla guida esterna. E molti sono i ricercatori che fondamentalmente sentono che cercano quasi dentro una campana di vetro, quella superficie di vetro che mantiene la polvere della vita comune lontana dal processo di ricerca [e] lavora in modo invisibile, ma efficacemente, per creare un senso di isolamento interiore. La sensazione emozionale che si è da soli può aumentare dentro quella campana di intensa ricerca. Questo in se stesso può essere un ostacolo.

Quando percepite quella sensazione di isolamento interiore, vi incoraggiamo a trovare l’energia dentro voi stessi per chiedere al sistema di guida che si trova dentro il vostro cuore di entrare in gioco. Questo strumento, in momenti di angoscia profonda, ha trovato utile sedersi con un quaderno ed una penna, scrivere le sue domande e rivolgersi al suo sistema di guida, che chiama “Holly”. Il suo mantra d’apertura è: “Holly, aiuto!” Poi, o parla a voce alta o scrive il suo dilemma e riceve un’impressione, quando ha fatto una domanda, che scrive.

Questo processo è una conversazione valida e significativa. Incoraggiamo particolarmente chi sente che non ha molto aiuto nel mondo esterno, per quanto riguarda la compagnia e la capacità di comunicare apertamente, ad usare il sistema di guida che si trova dentro.

Sia che la vostra guida sia una fonte apparentemente esteriore, o apparentemente interiore, la sua efficacia è delimitata dalla scelta che fate, per quanto riguarda la vostra decisione di ascoltare, o di non ascoltare, questa guida. È essenziale che ascoltiate la guida che ricevete e la seguiate.

Questo è ciò che ha fatto questo strumento la settimana scorsa, rispondendo alla richiesta di chi ha intorno, di considerare se stava usando in modo saggio il suo tempo, lavorando sette giorni la settimana, e per tutto il tempo disponibile, ai suoi compiti. Il suggerimento che è stato dato a questo strumento, è che non dava importanza a se stessa e che avrebbe dovuto serbare del tempo, forse un giorno la settimana, per onorare e rispettare le sue questioni private, qualsiasi esse fossero, sconnettendosi completamente dal lavoro che compie per la comunità spirituale.

Con grande sorpresa di questo strumento, c’era una resistenza sostanziale dentro di lei per sconnettersi dal lavoro. Ed ancora con sorpresa e gioia, ha scoperto che ottenendo uno stato di sconnessione dal suo lavoro, apriva dentro se stessa una fonte straordinaria d’energia che non era ancora arrivata a comprendere appieno. Tuttavia, ne è consapevole ed è consapevole che sono disponibili nuova vita e nuova crescita per lei, perché ha sentito il sibilo dell’informazione risonante e ha cambiato le sue azioni e i suoi pensieri in risposta a quella risonanza.

Che cosa costituisce un ostacolo? In ogni ricercatore quella risposta sarà diversa. In generale, le entità creano i propri ostacoli. Non è un’energia che è imposta dall’esterno. Possiamo dire che, in questo caso, la parola chiave è equilibrio.

Alcuni ostacoli sono facili da identificare. Quando si nota che i propri pregiudizi o inclinazioni hanno limitato il proprio pensiero, è facile determinare il biasimo. Come diceva prima colui noto come T, la sua avversione per la religiosità e il dogma è stato un ostacolo che lo ha tenuto lontano dal pensare profondamente alla natura della vera Cristicità o quel pensiero che racchiude l’amore incondizionato in questo luogo di incontro di carne e di spirito che ognuno di voi è. Non può pensare alla natura dell’amore incondizionato come personificato in colui noto come Gesù il Cristo perché è stato così punito da un’infanzia in cui Gesù, Maria, i Santi, il Papa e altre figure mitiche erano intrecciate in una prigione senza cuciture, in cui le idee non potevano fiorire e dove l’amore moriva, affannandosi per una conferma.

Nella chiesa, ha trovato giudizio, colpa e morte. Non ha trovato il Cristo.

E così è con ogni dogma che sembra limitare la propria creatività. Vi incoraggiamo e sollecitiamo a non accettare quelle limitazioni che non vi risuonano. Vi incoraggiamo, tuttavia, a guardare sotto la superficie, quando vi imbattete in una situazione in cui ci sono idee che vi sono offerte e che hanno potenziale. Guardate sotto il dogma e le limitazioni implicate da chi crede in modo dogmatico, per sentire la melodia che dà vita ad un fatto o colore ad un scialbo pezzo scritto. Cercate quei momenti di ispirazione che il dogma sta tentando di reprimere, nel modo in cui dice qualcosa che ha potenziale.

(La prima parte del nastro termina.)

(Canalizza Carla)

Non abbiate paura di separare la melodia che danza nella vostra testa dalle limitanti parole che sembrano circoscrivere l’utilità di quella melodia. Permettetevi di diventare un cantante non letterale della canzone delle sensazioni e dei pensieri.

Procediamo molto delicatamente, parlando di ostacoli nel processo spirituale, perché, mentre è vero che create i vostri stessi ostacoli, è altrettanto vero che inciampare e cadere è una parte del processo di crescita necessaria e valida.

Dal momento che è il vostro universo, chi altro può creare le opportunità per cadere se non voi stessi? Perciò, in ogni vostro errore, percepito con il senno di poi, si trova un dono sorprendente ed inaspettato. Cadere è un dono. Mentre strofinate il vostro posteriore spirituale e contemplate le vostre ammaccature, potreste non apprezzare quel dono. Eppure ogni ostacolo è informazione.

Vi incoraggiamo, quindi, a conservare il vostro senso del sè, il vostro senso della proporzione e il vostro senso dell’umorismo. Non usate l’occasione dell’errore auto-percepito per rimproverare voi stessi o per evitare quell’errore, cercando la sua dinamica opposta. Ci sono ragioni per cui sbagliate proprio in quel modo. Cercate di vedervi nelle vostre inclinazioni. Siete stati orgogliosi? Avete fatto delle supposizioni? Se è così, quali sono state le vostre presunzioni?

Non desideriamo sembrare di mancare eccessivamente di rispetto a questo processo, ma in un certo modo è come un gioco. È un gioco in cui si suppone che ci sia una progressione lineare dall’essere un novizio all’essere un maestro. In molti modi c’è davvero una progressione lineare che può essere vista, specialmente con il senno di poi, quando ci si guarda indietro ad un processo spirituale che è stato sviluppato, o, per dirlo in un altro modo, una canzone che è stata cantata fino alla sua conclusione naturale. Il senno di poi è una cosa meravigliosa.

In un altro modo, non c’è una tale progressione. Piuttosto, si cuce insieme uno schema, pressappoco come il processo di tessitura alla fine creerà un bellissimo e complicato schema sul telaio. Ci sono vari pensieri che creano il lavoro e ci sono varie tecniche di movimento con le energie che sono a vostra disposizione in un particolare momento, affinché prendiate in mano quelle energie come se fossero filo e creaste con lo schema della vostra tessitura il tessuto finito.

È come se i vostri concetti fossero l’“asse A”, diciamo, i fili verticali, laddove le vostre rilevazioni, intuizioni e sensazioni sono il filo che tessete sull’“asse B”, o asse orizzontale, attraverso questi concetti preesistenti che state usando.

Gli schemi della tessitura che scegliete sono pesantemente influenzati dal lavoro nella coscienza che avete scelto, meditazione, visualizzazione, contemplazione di testi ispirati o qualsiasi altra tecnica che vi sembri utile. Ciò che create facendo questo lavoro, è un pezzo di materiale che allora è la vostra creazione momentanea, una cosa di colore, forma e composizione, un dono a voi stessi e all’uno infinito Creatore.

È certo che questi tappetini da preghiera, diciamo, che create per voi stessi sono cose di grande bellezza e utilità, che possono costituire una risorsa per voi mentre procedete. Al minimo, ci sono mementi di dove eravate e di chi eravate in questo particolare momento. Vi rifletteranno nell’esperienza ordinaria, momentanea e quotidiana e in cambio, quando vi sarà più facile giostravi fra i due mondi, la vostra esperienza ordinaria vi potrà dare ispirazione per creare il vostro tappetino da preghiera successivo, un concetto, una domanda o amore.

Vi ringraziamo per questa domanda, con cui è stato un piacere lavorare e chiediamo se ci sono altre domande che possiate avere nella vostra mente ora. Siamo quelli di Q’uo.

R: Io ho una domanda, Q’uo. Per dare un seguito alle tue spiegazioni dell’inizio, quando parlavate dell’amore del Creatore che si trova in ogni cellula del corpo e che questa è una risorsa che è vicina a noi eppure spesso è inutilizzata, quando la guardo, non vedo nessuno sbocco in quel soggetto o suggerimento, almeno con la mia mente intellettuale. Puoi parlare di quell’amore del Creatore che vibra in ogni cellula, di qualche modo in cui potremmo lavorare?

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Possiamo determinare un inizio, fratello mio, ed accogliere la tua richiesta riguardo alle implicazioni di quell’inizio in un altro momento. Molto di ciò che abbiamo detto è davvero molto implicante, apre ad altre domande e noi le accogliamo.

Ogni cellula del tuo corpo è costituita di atomi, che sono campi sostenuti in campi più grandi come molecole e poi delimitati in combinazioni nello sviluppo della vita organica che crea la cellula. Questi atomi, queste molecole e così via, hanno energie di rotazione e valori di campo che sono unici a quei particolari atomi, molecole, ecc. Ognuno di questi atomi è il lavoro portato a termine dell’impressione dell’uno grande Pensiero originale d’amore incondizionato sullo spazio e sul tempo nella sua progressione.

Questa concatenazione o combinazione d’amore, spazio e tempo, crea luce che agisce in modi che sono impressi sulla cellula dall’amore, che poi crea il particolare tipo di atomo, molecola, ecc., che costituisce il campo del sé.

Il vostro corpo è fatto d’amore e di luce. Questo è il motivo per cui vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. In un tale saluto rileviamo questo momento nel tempo e nello spazio e quando vi lasciamo, vi lasciamo nella casa dell’unità (oneness) in cui dimorerete nell’infinità e nell’eternità.

La luce che è sostenuta in un tale genere di campo è relativamente non-distorta, e porta nella sua informazione, diciamo, le “specifiche di fabbrica”, nel corpo neonato, l’impronta del disegno del Creatore. Perciò, ogni cellula del vostro corpo è impregnata di verità.

Rivelate il potere della mente umana. Potete sovrascrivere le istruzioni o le informazioni a livello cellulare e spesso lo fate a vostro stesso danno, per quanto riguarda l’integrità della vostra salute dal modo in cui pensate abitualmente.

Abbiamo spesso parlato a questo gruppo riguardo al potere del pensiero e al potere delle cose che dite a voi stessi. Se vi date informazioni riguardo al vostro ambiente da un posto che è governato dalla paura, vale a dire, se temete per la vostra salute, per la vostra fonte di sostentamento, o per qualsiasi altra cosa, alla fine, mentre questi pensieri ripetitivi continuano, comincerete ad influenzare i sistemi del vostro corpo a livello cellulare, indebolendoli e rendendoli sensibili all’input ambientale.

Ad esempio, se siete abitualmente preoccupati da risvegliare la paura e se il vostro corpo è sensibile alle allergie o a malattie di qualche tipo, che sia il cancro, malattie di cuore o qualsiasi cosa sia una vostra predisposizione genetica, potete gradualmente incrementare per voi stessi, a livello cellulare, una tendenza ad assumere quegli input che sono basati sulla paura e che riscrivono la vostra informazione cellulare, così da diventare sempre più capaci di ammalarvi.

Analogamente, se pensate coscienziosamente e costantemente alla migliore delle vostre capacità senza avere paura, affermando la vostra autostima, affermando la vostra salute o affermando la sufficienza del vostro sostentamento fisico, informate gradualmente il vostro corpo, a livello cellulare, che non deve rispondere agli input ambientali che incutono paura, cominciando perciò a rendervi sempre meno permeabili al danno causato dal pensiero timoroso abituale.

Ciò che credete e il modo in cui credete a questo, non sono cose astratte. Sono potenti input che entrano in ogni cellula del vostro corpo. Quando presumete che il vostro corpo, al livello di essere fresco dalla fabbrica, diciamo, essendo appena nato e completamente libero dei benefici della vita sul pianeta Terra entro l’incarnazione, [è] appropriato e corretto, avete allora instaurato per voi stessi un’impostazione di base di cui poter aver fiducia.

La vostra mente cosciente poi, ha bisogno semplicemente di ritornare a quella impostazione di base delle specifiche di fabbrica neonate ed intatte con cui siete entrati in incarnazione. Affermate quelle impostazioni. Chiedete al corpo di riprogrammarsi a quelle impostazioni di base, perdendo la sovrascrittura del miasma culturale.

La fiducia e la fede sono cruciali nel connettere la coscienza con la bontà del vostro veicolo fisico. Questo è vero anche nella forma più sottile ed eterica di connessione della vostra coscienza con la bontà dei vostri pensieri e delle vostre sensazioni fondamentali, qualsiasi esse siano.

Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?

R: No, grazie, Q’uo. C’è altro cui possiamo dare un seguito, ma credo che il gruppo sia stanco e l’energia sia bassa.

Siamo quelli di Q’uo, ti ringraziamo, fratello mio. C’è una domanda finale ora?

T: Io ho una domanda, che è già emersa in precedenza. Spesso, sento che non faccio progressi nella meditazione. Q’uo puoi parlare riguardo alla percezione di progresso contro il reale progresso?

Siamo quelli di Q’uo, fratello mio, e siamo consapevoli della tua domanda. Sembra che noi siamo molto avanti rispetto a te, dal punto di vista del nostro progresso, eppure, fratello mio, questa domanda ha una grande risonanza per noi, perché il ritmo del nostro progresso è considerevolmente più lento del tuo nella terza densità. Davvero, a noi il tuo progresso sembra andare ad una velocità abbagliante, perché nella pesantezza del tuo ambiente esterno e della tua esperienza di apparenza in cui percorri a fatica la vita fisica per ottenere la parte metafisica della vita, sei veramente in un ambiente che è incredibilmente ricco di opportunità per apportare dei cambiamenti nella coscienza.

Per un certo periodo di tempo, abbiamo attraversato un processo di raffinamento, come direste, e al nostro livello di sviluppo è molto difficile vedere il nostro progresso, persino con il senno di poi. Dobbiamo, più di te, assumere la fede della bontà del processo attraverso cui passiamo. Dobbiamo mantenere la fede che ciò che facciamo porta frutti. Possiamo solo incoraggiare te a fare lo stesso.

Ogni tanto, fratello mio, c’è un dono che viene dato dallo spirito. È un dono di consapevolezza. E in quel momento, il tuo progresso è chiaro e anche il valore degli sforzi che hai fatto per arrivare a questo momento di consapevolezza sono molto chiari. Fai tesoro di quei momenti e rendi grazie per quei doni. Sono rari.

Per la maggior parte, il proprio senso del progresso deve essere lasciato alla fede. Nel mondo intorno a voi, molto del progresso spirituale è spronato posteriormente, dal contesto della colpa, del peccato e dalla correzione di quella colpa e di quel peccato, facendo qualcosa che viene percepito come virtuoso o buono. Questo non ha quasi niente a che fare con il progresso spirituale.

In verità, crediamo che il progresso è un processo organico che usa qualsiasi cosa voi siate, tessendo e ritessendo il contesto da una parte ed ogni pensiero di sostanza che pensate dall’altra parte, per creare un mutevole caleidoscopio di colore, tessuto e forma.

Quindi, quando meditate, abbiate fiducia di non aver bisogno di essere spronati posteriormente per progredire. Il Creatore vi sta chiamando all’alfa e dall’omega del circolo dell’unità (oneness). La gravità spirituale sta aumentando dentro di voi e voi siete chiamati da oltre voi stessi sempre in avanti, con l’inevitabilità del tempo (n.d.t. atmosferico), delle tasse e così via.

Non potete aiutare il progresso. La vostra sola domanda è se desiderate, oppure non desiderate, progredire più velocemente dell’atmosfera o ambiente circostante da cui venite.

Naturalmente, desiderate progredire più velocemente di come il genere umano come tribù sta progredendo, poiché il genere umano che è la vostra tribù sul pianeta Terra sta subendo difficoltà sistemiche che sono profonde e sostanziali. Non è necessario che vi preoccupino, tuttavia dovete prendere e prendete una decisione cosciente per separarvi da quell’atmosfera e vi spostate ad un ambiente molto più individualizzato e creativo.

Create per voi stessi un letto caldo, una serra, un ambiente di crescita intensificato, facendo meditazione, contemplazione, leggendo e sognando ad occhi aperti. Continuate a creare condizioni di crescita per voi stessi.

Focalizzatevi, allora, su quelle cose su cui avete controllo. Datevi il dono della lettura di pensieri ispirati. Date a voi stessi il dono del silenzio. Fate quelle cose che sentite hanno una risonanza per voi. Mettetevi, in altre parole, nel suolo più profondo e più ricco di ciò che conoscete. Chiedete a voi stessi di essere svuotati dai preconcetti e dall’orgoglio. Fate in modo di essere piantati. Lasciate che il terreno faccia il suo lavoro. Portate l’acqua e il sole a voi stessi per mezzo di quelle cose che chiamate nel vostro ambiente. Ma non giudicate la crescita con il senno di poi. Non avviene nel vostro tempo, ma in quello del Creatore.

Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?

T: No. Grazie ancora per la vostra solita chiarezza.

Fratello mio, ringraziamo anche te. È un grande piacere condividere energia con te. Questo strumento ci informa che dobbiamo davvero lasciare questo gruppo, poiché l’energia si indebolisce e così facciamo con grande amore e molti ringraziamenti per il privilegio ed il piacere della vostra compagnia. Possiamo commentare la vostra bellezza e la gioia che proviamo nel condividere questi momenti con voi.

Siamo a voi noti come quelli del principio di Q’uo. Vi lasciamo nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Adonai. Adonai.

Note:

[1] Sigillo: un segno o un’immagine considerata magica.

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Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2005/2005_1009.htm

Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste

www.stazioneceleste.it