)*(Stazione Celeste)

-L/L Research-

 

Sunday Meditation

 

 

 

 

“LASCIARE ANDARE…”

Q’uo attraverso Carla L. Rueckert

 15 Gennaio 2006

Domanda del Gruppo: Q’uo, oggi la domanda riguarda il lasciare andare. La maggior parte delle persone che oggi si trovano nel circolo, sembrano essere in un posto piuttosto armonioso del loro viaggio. Le cose sono relativamente sicure e stanno procedendo in maniera positiva. Noi però sappiamo che il cambiamento è sempre all’orizzonte. Il ricercatore può dipendere dal cambiamento. Ciò che abbiamo imparato negli anni è che il lasciare andare è il modo che il cambiamento ha di avvenire più facilmente dentro di noi. Abbiamo scoperto un paio di modi di lasciare andare. Se siamo un po’ titubanti nel lasciare andare, se aspettiamo, alla fine arriviamo al punto in cui dobbiamo lasciare andare. “Lascia andare o muori!” Funziona, ma è difficile farlo in quel modo. Sembra che possa essere più facile da realizzare, se possiamo lasciare andare in modo cosciente e con i nostri tempi. Ci chiedevamo se potete parlarci riguardo a questi due tipi di rilascio come parte del viaggio del ricercatore spirituale. Uno di questi due modi è più utile o più efficace dell’altro?

(Canalizza Carla)

Siamo quelli a voi noti come il principio di Q’uo. Saluti nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore, al Cui servizio veniamo a voi oggi. Vi vogliamo ringraziare per aver creato il tempo e lo spazio, in mezzo alle vostre vite così attive, per formare questo circolo di ricerca. Ci rendiamo conto che vi diciamo questa frase molte volte e, forse, sentite che ci stiamo ripetendo, soprattutto coloro che si uniscono regolarmente a queste meditazioni. Vi assicuriamo che non c’è nessun grado di ripetizione nelle nostre osservazioni. Ci stupiamo sempre della bellezza di ognuno di voi e siamo incoraggiati oltre ogni dire dalla vostra tenacia e dalla vostra dedizione alla ricerca della verità. Con le energie che sono così impossibili da estinguere in ognuna delle vostre fragili vite e processi, come possiamo fare a meno di avere speranza per il vostro pianeta e la sua tribù? È molto incoraggiante per noi essere in mezzo a questo circolo di anime e vi ringraziamo per averci invitati.

Vi chiediamo di sorvegliare i vostri pensieri e le vostre reazioni a ciò che dobbiamo dire con molta attenzione. Non vogliamo essere un ostacolo nel vostro processo. Quindi, per favore, prima di cogliere e di usare una qualsiasi delle nostre idee, fatela scorrere lungo il vostro discernimento ed assicuratevi che sia la vostra verità. Assicuratevi che abbia molta risonanza e sia molto vivace per voi, come se fosse qualcosa che vuole crescere, qualcosa che avete ricordato, anziché averla imparata per la prima volta, qualcosa che volete vedere più da vicino. Questi sono i segni del suo essere ciò che può essere una risorsa utile per voi. Se non agisce in questo modo, se si deposita soltanto ed è un pensiero che non vi risuona, allora, per favore, lasciatelo andare. In questo momento non è per voi.

Oggi il vostro quesito è interessante, poiché si muove entro la totalità del processo. Questo è ciò che domandate veramente, quando chiedete in che modo “lasciare andare” come parte della crescita e del cambiamento. Per poter rispondere adeguatamente a questa domanda, abbiamo bisogno di fare un passo indietro e di cercare di collocare i nostri commenti in un ambito di pensieri e di idee che formino una struttura in cui questo processo è visto per ciò che è. La nostra sfida è trovare il punto di partenza appropriato.

Ritorniamo semplicemente a quel punto di partenza che è il nostro inizio e la nostra conclusione, ciò con cui vi accogliamo e ciò con cui ci accomiatiamo da voi. Vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. L’amore di cui parliamo è quell’amore incondizionato che è il Logos. Vi salutiamo nel Pensiero che ha creato tutto ciò che c’è e vi salutiamo nella luce. Quella luce è ciò su cui l’idea dell’amore incondizionato è solita imprimere le distorsioni necessarie per creare le illusioni che vedete come tutte le densità, la vostra creazione, tutti i vostri corpi planetari e tutti voi – raggi del sole dell’infinito Creatore, scintille negli occhi del Creatore e porzioni olografiche del principio creativo.

Vi salutiamo come creatori. Ci rendiamo conto che siete creatori molto giovani e che avete molte distorsioni e colori nel modo in cui vedete le cose. Nel momento di questa nuova creazione, ognuno di voi si è sprigionato dal complesso creativo, ha potuto accumulare esperienze e sviluppare queste distorsioni e colori che sono, davvero, lo scopo di tutto questo. Ognuno di voi ha dentro di sé le esperienze di molte vite. Dentro di voi, avete le vostre reazioni e le vostre risposte a cose di una gioia inimmaginabile e a cose della sofferenza più intensa, e qualsiasi cosa si trovi in mezzo. Avete avuto questa panoplia di esperienze e avete creato, avete lavorato, avete portato a termine schemi d’apprendimento e di servizio non solo una volta ma molte volte e molte volte avete attraversato questo processo creativo ed energetico, quello che vi ha scagliati nel mare dell’esperienza che un’incarnazione rappresenta, e avete trovato la strada osservando le [stelle].

E una volta che avete stabilito la vostra intenzione e il vostro scopo, trovate il timone e il suo meccanismo di guida e cominciate ad assumere il controllo della vostra barca, quella minuscola imbarcazione monoposto che conducete attraverso le acque infinite dell’ignoto e dei misteriosi mari della vita. 

Qual è il modo giusto per trovare le proprie stelle, per stabilire la propria intenzione, per studiare la propria barca e il modo in cui funziona, così da poterla manovrare? Queste sono domande cui voi dovete rispondere, non noi. Possiamo, però, condividere pensieri con voi riguardo a questo processo e siamo molto felici di farlo.

Ci rendiamo conto che la vostra vita non vi è arrivata in modo chiaro e ha poi conservato la sua chiarezza. Saremmo, comunque, alquanto rattristati se scoprissimo che la gente del vostro pianeta non sperimenta nessuna confusione, dubbio o angoscia, perché le incarnazioni sono create in modo specifico per offrirvi questi doni. Può non sembrarvi un dono essere confusi o sofferenti, eppure questo è il più amato dei doni nel senso che voi, prima dell’incarnazione, nelle specifiche della vostra vita avete progettato ampie opportunità per scoprire dentro di voi questi squilibri che speravate, prima dell’incarnazione, di notare.

Speravate non solo di notarli, ma di voler lavorare con loro. Vi siete corredati con persone difficili, situazioni sfavorevoli e cicli ripetuti di tempesta interiore in cui non siete chiari a voi stessi. E facendovi tutti questi doni, non pensavate al vostro benessere, ma alla vostra crescita. Speravate che la vostra risposta alla confusione, non fosse solo esprimere il dolore di quella confusione, ma anche entrarci dentro, abbracciare la confusione, vivere, parlare con lei e accettarla senza tentare di renderla sbagliata o di scappare da lei come vostro unico scopo.

Quando le cose sono confuse, non significa che avete sbagliato lungo il vostro percorso. Significa che siete entrati in uno schema entro il vostro processo la cui fine non potete vedere. In alcuni casi, lo schema è diverso da ciò che sembra. Di solito questi sono casi in cui la confusione è locale, o localizzata, e minima. Eppure, il modo in cui la osservate, l’angolo da cui la vedete, getta ombre che non sono utili. Di conseguenza, ci sono volte in cui la confusione è un segnale affinché voi possiate cambiare il vostro punto di vista, tornando indietro, se potete, ad un più ampio punto di vista, o lo cambiate semplicemente, affinché risaltino altri modi per comprendere la situazione.

Ci sono altri punti di confusione che si rivelano, poiché sono arrivati in uno schema più ampio, uno schema che è incarnazionale anziché locale. Anzi, potrebbe essere uno schema che si muove interamente al di là delle limitazioni dell’incarnazione. Potrebbe essere, ad esempio, che voi stiate creando un equilibrio migliore dentro di voi come parte del lavoro degli erranti in un gruppo di un complesso di memoria collettiva.

Gli erranti stessi non conoscono gli altri erranti sul pianeta che stanno svolgendo questo lavoro, ma non appena ognuno di voi si risveglia e comincia a studiare gli schemi di confusione che sperimenta, aiuta molti amici invisibili che non sanno di essere aiutati da voi, come del resto voi non sapete che li state aiutando. Tuttavia, come parte di questo gruppo invisibile e sconosciuto, quando fate il lavoro su di voi, fate il lavoro anche per il gruppo, affinché ciò che realizzate trovando pezzetti di chiarezza in mezzo alla confusione si ripercuotano sulla comprensione dell’intero gruppo.

E in un senso più generale e più ampio, tutti voi siete parte della tribù del pianeta Terra. Quindi, ogni volta che ottenete più chiarezza per voi stessi, la ottenete anche per la tribù dei popoli della Terra. Rendetevi conto, poi, che il vostro processo, la vostra confusione, i vostri cambiamenti, le vostre scelte e le vostre decisioni non sono semplicemente per voi. Quando fate il lavoro che apre la vostra incarnazione al ricevimento di luce dal Creatore in quantità sempre maggiore, ricevete sempre più luce non solo per voi stessi [ma anche] per il pianeta Terra. Quando eseguite il lavoro, mettete da parte quegli ostacoli che vi tratterrebbero dal servizio, e mettete da parte gli ostacoli che si trovano davanti ogni singola anima della vostra tribù. Non dovete dire una parola o condividere alcun concetto per eseguire questo lavoro. Dovete semplicemente farlo.

L’agenzia di raccolta, diciamo, dei doni che la vostra chiarezza offre, si trova completamente al di là del vostro controllo ed è parte dell’azione naturale ed istintiva dello svolgimento dello schema di terza densità sul vostro pianeta in questo momento. Non dovete essere preoccupati riguardo a niente tranne che ad entrare nel vostro processo con fede in voi stessi e nel processo.

Il vostro quesito riguarda il modo in cui si può lasciare andare. Negli schemi ciclici e ricorrenti del vostro processo che si muove a spirale, ci sono molte volte in cui dovreste, come colui noto come J ha detto, trovare cespugli, rovi e rami caduti, così che non potete proseguire dove avete camminato prima. Dovete lasciare andare il vecchio itinerario. Dovete trovarne uno nuovo. Questi punti entro il vostro processo sembrano abbastanza semplici, tuttavia la boscaglia presente sulla landa o sulla brughiera [1] può arrivare da molte fonti diverse; può arrivare a causa di una tempesta elementale; può arrivare perché un animale ha distrutto un albero nel suo sforzo di ottenere il cibo che questo offre; può arrivare perché c’è un’altra entità di terza densità con cui state interagendo che ha creato questo sottobosco apparentemente impenetrabile in cui non riuscite più a trovare il vostro sentiero.

Potrebbe arrivare da ciò che vi chiama dall’aldilà, dai regni dell’amore, dai regni della saggezza o dai regni dell’unità. Ci sono idee che, una volta trovate, diventano il centro della vostra vita e queste idee vi possono mandare avanti, come abbiamo detto, oltre il velo della terza densità.

Se siete emozionati e stimolati appassionatamente dalla devozione all’uno Creatore e desiderate sacrificarvi e servire escludendo tutto il resto, probabilmente siete chiamati dall’amore stesso, quell’energia che questo strumento (Carla) conosce come Gesù il Cristo. C’è molto da imparare da quell’energia d’amore puro ed incondizionato e, davvero, è quel tema centrale che spinge in avanti tutti quelli che desiderano essere promossi nel servizio agli altri dalla terza alla quarta densità.

Se siete implicati appassionatamente ed attivamente in questioni di giustizia e lealtà, è probabile che siate chiamati dalla densità della saggezza e vi venga chiesto di esaminare l’equilibrio di queste energie di saggezza nella vostra stessa vita. Questa energia è molto positiva, tuttavia, sulla Terra di terza densità, le energie della lealtà, dell’uguaglianza e della giustizia sono state ostacolate e infangate dalla mancanza di capacità da parte delle entità di vedere dentro di loro la propria disonestà ed ingiustizia.

Se siete chiamati ad esaminare l’equilibrio fra l’amore e la saggezza, probabilmente siete chiamati dagli ideali di sesta densità.

Non dovete essere necessariamente un errante dalla quarta, quinta o sesta densità, secondo ciò che vi stimola e vi rende appassionati. È molto probabile che ci siano delle energie nel vostro piano per l’incarnazione, che vi chiamano a focalizzarvi sull’amore puro, sulla saggezza pura o ad ottenere un equilibrio migliore fra l’amore e la saggezza nel prendere le vostre decisioni.

A volte aiuta, dal punto di vista del vedere nel vostro schema incarnazionale e nelle lezioni che avete stabilito per voi stessi, identificare dove si trovano le passioni che vi guidano. Vi siete dati queste passioni e questi interessi come un dono e tenderanno a guidare la vostra esperienza. Siate anche consapevoli però, amici miei, che se avete uno schema d’amore, di saggezza o di unità, avrete distorsioni che sono diramazioni dell’inclinazione di base dei vostri studi e del vostro apprendimento.

Un’altra parte del processo che è qualcosa che vi siete offerti come un dono, è la domanda molto provocatoria di come servire, dati i vostri doni e le vostre passioni ma anche le vostre limitazioni. Questo è il posto in cui cominciate a ricevere impulsi contraddittori e paradossali a causa delle varie porzioni del vostro schema che non sono, diciamo, in sincronia uno con l’altro. Talvolta, quando una passione è troppo amata o tenuta strettamente, può attrarvi esperienze per cui non siete pronti.

Molto di ciò che abbiamo detto a questo gruppo in tempi passati, riguardo all’entrare quotidianamente nella meditazione, è basato sul nostro accorgerci della vostra cecità a questo proposito. Con il velo dell’oblio steso accuratamente sopra di voi, non avete nessun modo di vedere nei vostri pensieri subconsci. Avete una capacità limitata di comunicare con il vostro subconscio attraverso il mezzo dei sogni ed occasionalmente potreste avere una visione ad occhi aperti, un’immagine o una sequenza veloce di eventi visualizzati che vi parlano con l’autorità che potete percepire quando porzioni più profonde di voi stessi affiorano alla superficie. Quei pezzi d’informazione sono molto utili, ma per la maggior parte vi dovete muovere attraverso questa danza acquatica che fate, e utilizziamo questo termine in modo opportuno, senza la piena conoscenza di quali siano gli schemi con cui state lavorando. Di conseguenza, non vi possiamo dire che questo o un altro momento è il momento di lasciare andare. Possiamo solo dirvi che è parte dell’arte di vedere nel proprio processo, aver fiducia nelle proprie impressioni e seguirle.

Diciamo che arrivate ad un tempo cuspidale. Ci sono molti modi per scoprire questo tempo cuspidale. Il modo più facile è permettergli di arrivare appieno alla cuspide e poi decidere spontaneamente cosa fare dopo. Questo è un metodo per attraversare la vita vero e provato e funziona bene. Non è tuttavia, il modo più abile di avvicinarsi ad un tempo cuspidale. 

Ora, usiamo questo termine, “tempo cuspidale”, perché questo strumento comprende che nell’anno astrologico ci sono momenti in cui qualsiasi spirito, poiché è nato in un certo momento, arriva in varie cuspidi. Questo è un termine tecnico che lei non comprende. Usiamo questo termine nel senso generale che questo strumento capisce, piuttosto che nel senso astrologico specializzato [2]. Tuttavia, per coloro che lavorano con questo materiale, che capiscono da ciò che si intende con questo termine, astrologicamente, può per voi essere veramente utile pensare nei termini delle cuspidi astrologiche in cui entrate.

Quando arrivate ad un tempo cuspidale che è percepito internamente, emergono varie caratteristiche. Vi focalizzate su una parte particolare della vostra esperienza a scapito di altre parti della vostra esperienza. Vi impegnate ed avete un dialogo interno riguardo a questo momento di scelta. Siete consapevoli dell’intensificazione delle energie intorno a voi ed è spesso caratteristico di un tale periodo di tempo avvertire un senso di urgenza.

Quando sperimentate la concatenazione [3] di queste varie caratteristiche, sapete che qualcosa è in corso. Come abbiamo detto prima a colui noto come T, è importante essere sensibili a questi tempi, individuarli, riconoscerli, e ringraziare il Creatore poiché vi offre questo momento di scelta. È un tempo in cui è bene invocare la gratitudine. Siate grati che un periodo come questo sia arrivato, poiché ci sono molte, molte volte in cui dovete semplicemente aspettare. Quando un periodo di scelta comincia a cristallizzarsi nella vostra danza a spirale, questo è davvero un momento di esultanza. Molto di ciò che avete fatto, si sta per realizzare.

Avete ora l’opportunità di ricreare molto di ciò che altri hanno fatto, e che voi avete raccolto nella vostra esperienza, come dono da fare a chi verrà dopo di voi. E’ così la natura del modo in cui si prendono le decisioni spirituali. Quando scegliete, quando vi polarizzate, quando cercate e trovate il sentiero migliore e più elevato che conoscete, create semi di luce che altri potranno vedere dal ciglio della strada, li aiuteranno a fiorire e ne raccoglieranno i frutti quando sarà il loro turno.

Vi distogliamo però, dalla natura intensamente personale dei tempi della scelta, affinché vi rendiate conto che il lavoro che eseguite è sempre impersonale, perché una parte – e speriamo una parte che crescerà – di chi siete è l’“IO” impersonale che è l’amore e la luce dell’uno infinito Creatore che fluisce attraverso di voi, non da voi. Il vero “lasciare andare” è il rendersi conto che non è completamente una vostra scelta. È la scelta del Creatore e voi siete il Creatore che sceglie il proprio universo e la propria creazione. Permettete a quell’“IO” impersonale di avere la sua voce dentro di voi.

Colei nota come R, prima ha raccontato di aver sperimentato un momento in cui era ad un ritiro che era progettato per aiutare le entità ad incontrare il Cristo, ad incontrare l’amore incondizionato, in modo totale. Ha ricordato qualcosa che questo strumento (Carla) aveva detto ed era la citazione di una parte di un verso di un inno che questo strumento ama molto. Le parole sono quelle che sfidano le entità ad incontrare il Cristo. Sono: “Oh Gesù, che ti trovi fuori della porta chiusa in sommesso silenzio, e aspetti di varcare la soglia”.

La canzone stimola la gente ad aprire la porta verso i loro cuori. Come abbiamo detto prima, lo diciamo ancora: capovolgiamo quell’immagine e diciamo che il Cristo, l’amore incondizionato Stesso, vi sta aspettando nel cuore del vostro cuore, nella santità del vostro santuario interiore. Siete voi che bussate alla porta. Il Cristo vi aprirà sempre la porta. Bussate ed entrerete.

Questo è il lasciare andare fondamentale che vi raccomandiamo oggi. Rilasciate il pensiero della paura di prendere una decisione sbagliata, perché le vostre scelte vi seguiranno. Potreste prendere una decisione per cui, con il senno di poi, direte semplicemente che non era una decisione che vi ha reso molto servizio. Tuttavia, non è il vostro progresso fare ciò che potreste più tardi considerare una scelta sbagliata. Vi porta semplicemente in uno schema che per voi è insolito.

Quella è un’altra cosa da lasciare andare: quel giudizio del sé che vi condannerebbe per aver fatto la scelta sbagliata. Per favore rendetevi conto, amici miei, che quando lavorate nell’oscurità, è molto, molto facile vedere male. È una procedura operativa standard per le entità in incarnazione fare scelte basate su molto meno che un’informazione completa e quindi uscire dallo schema più efficace, diciamo, ed entrare in uno schema che ha più dettaglio, più colore e certamente, fino ad un certo grado, meno chiarezza. Se vi trovate in una di quelle situazioni della vita, con molti vetri colorati, rilassatevi e cessate ogni giudizio su voi stessi.

Avete creato questo schema perché c’erano cose che, per una ragione o un’altra, vi piacevano. Non giudicate voi stessi in alcun modo per aver fatto quelle scelte, ma, piuttosto, cominciate con la presupposizione che avete fatto un lavoro perfetto e ciò che sembra un gran pasticcio è veramente uno schema che è troppo grande, perché voi lo possiate vedere in questo momento. Decidete di continuare a raccogliere informazioni e nel frattempo appoggiatevi pesantemente alla vostra consapevolezza che avete fatto un lavoro perfetto e che tutto va bene. La vostra guida è proprio lì con voi, e aspetta che le chiediate aiuto. Prima, però, rimanete nell’amore incondizionato del vostro cuore. Risanatevi. Permettete all’amore di essere voi e scoprirete che siete sempre più risanati e sempre più equilibrati.

Poi, quando vi siete riposati e sentite quell’energia dentro di voi, quell’energia che arriva attraverso di voi, che si sprigiona e sapete che avete la forza di esaminare idee e di eseguire analisi della situazione, usate la vostra mente e la vostra intuizione. Analizzate la vostra situazione in tanti modi diversi quanti potete e cominciate ad ottenere una vera risonanza ed una sensazione o intuizione onesta ed autentica riguardo alla natura più profonda della vostra situazione. Approfittate della guida che è con voi. E quando vedete che va bene rilasciare qualcosa da voi, dai vostri schemi d’abitudine e di consuetudine, fatelo, a tutti i costi.

Ciò che pensiamo scoprirete è che, per la maggior parte, noterete ciò che avete lasciato andare con il senno di poi, perché non state più cercando di capire, qualsiasi cosa fosse, ciò che ora è caduto da voi.

Questo strumento, ad esempio, una volta amava moltissimo il cioccolato e le caramelle in generale e, davvero, aveva mangiato così tante caramelle per una gran parte della sua vita, che la struttura chimica del suo corpo era orientata ad usare lo zucchero al posto dei carboidrati. Non faceva nessun favore al suo corpo mangiando in quel modo. Ad un certo punto nella sua vita, si riscoprì a realizzare molti cambiamenti nella dieta. 

Le sono mancate le caramelle finché un giorno ha notato che non le desiderava più. Quando andava al ristorante, non guardava più nel menù la lista dei dolci come prima cosa. Guardava veramente il cibo, gli antipasti, le insalate: cose che non le erano mai piaciute durante gli anni della sua giovinezza, quando c’erano così tante difficoltà con il cibo perché il suo corpo [non riusciva ad accettare molti cibi].

(La prima parte del nastro termina.)

(Canalizza Carla)

Se avesse pensato di rinunciare alle caramelle, si sarebbe trovata in una terribile battaglia. Invece ha permesso alla forza naturale della reazione del suo corpo ai cambiamenti che stava apportando di portarla agevolmente oltre qualche invisibile precipizio, verso un’area totalmente nuova della sua esperienza in cui semplicemente non desiderava caramelle.

Forse è questo il pensiero con cui vi lasciamo, mentre concludiamo questo periodo di riflessione che abbiamo condiviso con voi. Forse non è tanto necessario quanto possiate pensare fare grandi gesta, grandi decisioni e scelte astratte. Forse è bene essere consapevoli di momenti cruciali, essere consapevoli del punto della cuspide e permettere alla guida di circondarvi nell’ambito della scelta così che la scelta sceglie se stessa in un modo organico e vivo.

Ci rendiamo conto che abbiamo appena scalfito la superficie di questa domanda e ci scusiamo perchè non riusciamo a trovare modi per entrare più profondamente in questo soggetto entro i limiti di tempo dell’energia di questo strumento. Ci sta dicendo che ora dobbiamo spostarci verso nuove domande che possiate avere. C’è un’altra domanda ora? Siamo quelli di Q’uo.

J: Vorrei chiedere a Q’uo: è utile considerare che il pensiero positivo sia una scelta che aiuta a chiarire un sentiero a quella sorta di purezza d’emozione che aiuta a servire in modo profondo e vero, e che questo modo sia in armonia con la verità della propria essenza e con quella degli altri, senza invadere gli altri?

Siamo quelli di Q’uo, e siamo consapevoli della tua domanda, sorella mia. Siamo d’accordo con te. L’abitudine al pensiero positivo è una risorsa straordinaria per il ricercatore spirituale e una risorsa che splende non solo sul sé, ma su tutto ciò che il sé tocca.

Cosa vuol dire pensiero positivo? Letteralmente, è scegliere di pensare solo pensieri positivi. Tuttavia, la scelta va oltre la superficie, perché chiedere alla mente di pensare solo pensieri positivi è chiedere alla mente di comportarsi in modo falso, perché la mente crea molti pensieri, alcuni dei quali sono positivi e alcuni negativi.

Non suggeriamo di tagliar fuori [quei] vostri pensieri che considerate meno che positivi. Lo suggeriva colui noto come J e noi suggeriamo qualcos’altro interamente. Suggeriamo che ci sono distorsioni di verità che sono più profonde della circostanza. Queste distorsioni di verità implicano dinamiche che – correggiamo questo strumento – ognuna delle quali sono scelte. La preghiera di San Francesco lo dice chiaramente. Useremo la versione della preghiera di questo strumento, per dimostrare ciò che vogliamo dire.

La preghiera è la seguente:

“Signore, rendimi uno strumento della tua pace.

Dove c’è odio, fa ch’io porti amore.

Dove c’è offesa, perdono.

Dove c’è discordia, unione.

Dove c’è dubbio, fede.

Dove c’è disperazione, speranza.

Dove c’è oscurità, luce.

Dove c’è tristezza, gioia.

Oh, maestro divino, insegnaci a non cercare tanto

di essere amati, quanto di amare.

Di essere compresi, quanto di comprendere.

Di essere consolati, quanto di consolare.

Perché è perdonando che si è perdonati,

è dando che si riceve,

ed è morendo che sorgiamo a vita eterna.” [4]

Ognuno di voi sa cosa vuol dire essere angosciati, ma sapete anche cosa vuol dire essere uno strumento di pace. È un vostra scelta. Tutti voi avete avuto l’esperienza di ricevere disarmonia dagli altri e avete fatto la scelta di rendere amore per la discordia.

Tutti voi avete fatto scelte sacrificali per dare invece di chiedere, di amare invece di cercare di essere amati, e così via.

Sapete dall’esperienza personale com’è evocare le qualità positive che si trovano in profondità nel vostro carattere. Colei nota come J dice semplicemente, e siamo d’accordo con lei, che dentro di voi c’è sempre la consapevolezza, in qualsiasi situazione difficile, di alcuni aspetti positivi su cui poter fare appello, se vi ricordaste di farlo.

Potete, ad esempio, scegliere di prendere una situazione difficile e ringraziare semplicemente per averla ricevuta. Il ringraziamento e la gratitudine sono come un farmaco inalatore per qualcuno che ha l’asma. Se potete inspirare la gratitudine, i vostri polmoni possono trattenere più aria, più amore, più luce, più energia e più vita.

Ricordare di rendere grazie per il respiro che fate e lo spazio che occupate sulla superficie planetaria è molto utile per orientare nuovamente i vostri pensieri.

Ciò che il processo riguarda è il portare voi stessi in una situazione in cui avete più controllo sui meccanismi del vostro essere. Se lasciato a se stesso, il vostro involucro di personalità, che è più o meno integrato, se ne andrebbe via galoppando rozzamente, portando via voi, il carro e qualsiasi cosa vogliate imparare e abbiate da offrire in servizio. Una grande parte del processo spirituale è diventare lentamente sempre più consapevoli della luminosità e del rilassamento della situazione. Non è una situazione pesante e schiacciante anche se può sembrarlo. Parlando metafisicamente, è una situazione molto plastica, flessibile con cui potete lavorare per un po’, non dal punto di vista di come le cose si svolgono nell’illusione fisica ma dal punto di vista di come le state elaborando ed usandole nella vostra mente, nelle vostre emozioni e nel vostro cuore.

È possibile che una situazione non controllata e confusa vi schiacci, così da non aver quasi nessuna speranza, nessun potere per continuare, e così via. È anche possibile, con la stessa situazione, fare il poco che potete nella vostra mente in qualsiasi momento per ricordare chi siete e riprendere il vostro potere da ciò che vi opprime. Non importa, quando riprendete il vostro potere, che abbiate la capacità di influenzare la situazione fisica in quel momento. Riprendere il proprio potere come anima o spirito è implicato nel ricordo che non siete limitati dalla vita e dalla morte: siete un cittadino dell’eternità. Siete un creatore e avete una creazione che potete popolare con gli ideali e le bellezze che amate. Potete perdonare le persone o le situazioni che vi opprimono.

Il potere del perdono è straordinario. Avete il potere di dichiarare che una situazione è come la vedete e non come il mondo la vede. E aderendo serenamente alla vostra storia potete salvare la vostra mente, le vostre emozioni e il vostro cuore dal subire l’azione schiacciante delle circostanze fisiche. Questo non è qualcosa che il mondo può comprendere facilmente. È qualcosa che potete portare dentro di voi e con [cui potete] fare esperienza.

Vi chiediamo di sperimentare il riprendersi il proprio potere, ogni volta che vi sentite disperati e senza speranza. Ricordate chi siete e perché siete qui. Prendete il coraggio e sentite la dignità della vostra realtà. Non siete venuti qui per scopi casuali. Siete venuti qui in un viaggio sacro e vi state comportando bene. Siate orgogliosi di voi stessi. Abbiate fede nel vostro processo, e sappiate che la vostra guida è più vicina delle vostre mani, dei vostri piedi e più vicina del vostro prossimo respiro.

C’è un’altra domanda ora, sorella mia?

J: No, grazie. Grazie, Q’uo.

Ringraziamo te, sorella mia. C’è un’altra domanda ora?

(Pausa)

Vediamo che abbiamo esaurito le vostre domande per questo momento di ricerca. Lasceremo, perciò, questo strumento e questo gruppo, ringraziandovi tutti per l’esperienza e per essere riusciti a servire. È stato un piacere ed un privilegio. Vi lasciamo nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Siamo a voi noti come il principio di Q’uo. Adonai, amici miei. Adonai.

Note:

[1] Brughiera: una vasta area di terreno aperto, spesso elevato ma scarsamente bonificato, con cespugli di erica e paludi. Landa: un tratto esteso di terreno incolto ricoperto di vegetazione e arbusti.

[2] Cuspide: questa definizione combacia con la comprensione dello strumento (Carla) del termine: il punto formato da due archi d’intersezione (come dagli intradossi di un arco Gotico). L’utilizzo astrologico di questa parola: un punto o periodo di transizione, come fra due segni astrologici.

[3] Concatenazione: lo stato d’essere collegati insieme come in una catena; unione in una serie collegata. 2: il collegamento di una serie consecutiva di simboli, eventi o idee; “è stato causato da un’improbabile concatenazione di circostanze”. 3: una serie di cose che dipendono una dall’altra, come se fossero unite; “la catena del comando”; “una complicata concatenazione di circostanze” [sin. catena]. 4: l’atto di unire insieme come in una serie o catena.

[4] Ci sono molte varianti di questa preghiera. Questa è quella che utilizza questo strumento.

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Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2006/2006_0115.htm

Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste

www.stazioneceleste.it