)*(Stazione Celeste)

-L/L Research-

 

Sunday Meditation

 

 

 

 

INSEGNAMENTO, ATTACCHI PSICHICI, ACQUA...

Q’uo attraverso Carla L. Rueckert

 2 Aprile 2006

Jim: La prima domanda è di A. Dice: “Presto sarò un insegnante della scuola secondaria. Circa un anno fa ho avuto alcune esperienze di classe ed ho trovato l’ambiente emozionale quasi schiacciante. Molti studenti vogliono testare i confini della figura autoritaria e questo, per gli adolescenti, è un normale comportamento. Tuttavia così tanti studenti che tengono un tale comportamento  nello stesso momento sono difficili da gestire. In che modo posso mantenere la mia forza, durante un periodo intenso?”

(Canalizza Carla)

Siamo il principio a voi noto come Q’uo. Saluti nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore, al Cui servizio veniamo a voi in questo giorno. È un grande privilegio e piacere essere chiamati al vostro circolo di ricerca e vi ringraziamo per questo onore. Allieta veramente i nostri cuori, perché servire condividendo i nostri pensieri è il mezzo di servizio all’uno infinito Creatore che abbiamo scelto. Di conseguenza, ci offrite l’opportunità di cui fare più tesoro: quell’opportunità di servire il Creatore, servendo quei sub-Creatori che, come noi, si muovono in quel cerchio divino da un battito del cuore dell’infinito Creatore al successivo.

Come sempre, chiediamo che ognuno di voi sia responsabile del discernimento fra quei nostri pensieri che vi sembrano risonanti ed utili e quei pensieri che non lo fanno. Per favore non preoccupatevi di nessun pensiero che non sembri essere qualcosa che già conoscevate ma che avete dimenticato per un momento. Le cose che risuonano in questo modo sono adeguate ed appropriate per il vostro lavoro. Se non risuonano, possono essere meravigliosamente d’aiuto a qualcun altro, ma non sono parte del vostro processo e non vogliamo che siate sviati dal vostro percorso dai nostri pensieri isolati. Vi ringraziamo per questa considerazione.

Ringraziamo colui noto come A per la domanda riguardo al modo in cui creare l’atmosfera più piacevole sia per l’insegnante che per gli studenti in una classe. Come già sai, fratello mio, la tecnica è semplice. Non crediamo che tu stia veramente chiedendo informazioni riguardo alla disciplina, ma, piuttosto, come affrontare la tua avversione alla disarmonia. Tuttavia, diciamo che è appropriato per un insegnante essere una figura autoritaria di un certo tipo. Vale a dire, tu e gli studenti insieme avete un prezioso dono da condividere. Questo dono è il tempo.

Quando un gruppo di studenti non ha confini e limiti posti sul proprio comportamento da un insegnante disponibile, il dono del tempo tende ad essere sprecato, perché non rimane abbastanza energia dalle discussioni in corso ed alquanto fuori tema degli studenti che non sono impegnati nell’apprendimento.

Quindi è d’aiuto sia agli studenti che a te, stabilire poche semplici regole e poi essere molto attento ad agire precisamente nello stesso modo ogni volta che una regola è infranta. Il mezzo di disciplina abituale è chiedere allo studente di trascorrere del tempo – di nuovo, quel dono di tempo – di pagare i suoi debiti per le infrazioni alle regole. Questo viene di solito fatto per mezzo della detenzione [1] o di studi extra. Questa è una soluzione perfettamente buona per un comportamento che viene percepito dall’insegnante come non buono.

Finché le regole sono semplici, comprensibili e mantenute accuratamente senza alcun favoritismo o ingiustizia, la tendenza, in una classe simile, sarà che quel gruppo di studenti diventino consapevoli alquanto velocemente dei modi necessari di agire per evitare la punizione.

C’è, tuttavia, un altro aspetto della disciplina, ed è quell’aspetto che coinvolge l’insegnante, o figura autoritaria, che apre il suo cuore e diventa vulnerabile. Perché tu, come insegnante, fratello mio, sei anche uno studente. Tu ed i tuoi studenti nella classe, insieme e alla pari, siete studenti dell’esperienza della vita stessa. È bene ricordare che ciò che fai con loro è una partnership ed un’attività di gruppo.

Di conseguenza, vedi quello che puoi fare per aprire il cuore ai tuoi studenti e spiegar loro almeno una volta, come ti senti riguardo all’essere nella posizione in cui ti trovi. Spiega loro che avrai bisogno del loro aiuto. Se creerai un ambiente e poi riempirai quell’ambiente con insegnamento e risate, esperienze condivise e cameratismo profondo come speri di fare, allora avrai bisogno del loro aiuto, perché non puoi creare quell’atmosfera da solo.

Questo strumento (Carla), una volta nella sua vita, è stata una bibliotecaria e doveva tenere tutte le sale da studio di quella particolare istituzione in cui insegnava. Nella sua biblioteca, quindi, aveva sempre studenti. E, naturalmente, era coinvolta nel disciplinarli affinché il resto degli studenti potesse studiare tranquillamente e facesse tutti i compiti.

La sua tecnica per mantenere la quiete era di andare direttamente dal capo di un gruppo che si comportava male e chiedeva l’aiuto di quella persona. Spiegava che aveva la necessità di mantenere l’ordine nella biblioteca e che c’erano delle conversazioni in corso che rendevano difficile ad altri studenti concentrarsi. Chiedeva poi l’aiuto di quella persona in particolare, per ricordarlo agli altri che si trovavano al suo tavolo se una conversazione simile ricominciava.

Naturalmente, trovandosi fra i due fuochi – uno, aiutare l’insegnante che chiedeva piacevolmente e cortesemente il suo aiuto e [l’altro] di essere messa in punizione, che avrebbe portato via il divertimento del Venerdì pomeriggio – il disturbatore acconsentiva immediatamente di aiutare e, a malincuore oppure no, da quel momento in avanti era in grado di aiutare l’insegnate a mantenere l’ordine al suo tavolo. Tutto questo veniva fatto senza minacce, voci alte o accuse di infrazioni.

Essere vulnerabili e chiedere aiuto sono due idee molto buone. Si tira fuori il meglio delle persone se si è onesti con loro e si spiega di che cosa e perché si ha bisogno.

Tuttavia, la tua domanda è più profonda e spirituale, o, parlando metafisicamente, una domanda più centrata sull’atteggiamento.

È bene, quando ci si avvicina all’insegnamento di giovani anime, ricordare al di là di qualsiasi cosa che tu e loro siete uno. Vi trovate in questa avventura insieme. È facile per un insegnante presumere che lui insegnerà e gli alunni impareranno. In realtà, è sempre una situazione di insegnamento/apprendimento, apprendimento/insegnamento.

Scoprirai, infatti, fratello mio, che impari più tu di loro. È sorprendente quello che le giovani anime hanno da offrire. Non hanno esperienze di vita, ma hanno menti attive ed indagatrici ed hanno, in molti casi, cuori che non sono ancora stati straziati, non ancora, dalle varie offerte culturali della vostra società in modi che paralizzano ed indeboliscono le emozioni. Il pensiero del cuore è basato sulle emozioni.

Quindi, è bene ricordare che affronti giovani piante che si volteranno verso il sole delle emozioni. Perciò, vedi ciò che puoi fare, fratello mio, per essere il sole nelle loro vite. Pensa cosa vorrebbero sapere – non solo quello che il programma vuole insegnar loro. Diventa il loro sostenitore. Mettiti nei loro panni. Vedi le cose, quanto meglio riesci, dal loro punto di vista.

Quindi, quel diffondersi nelle parti più profonde del tuo pensiero mentre ti avvii verso la giornata di lavoro con i ragazzi, ti preparerà ad affrontarli come chi sono veramente: i figli e le figlie dell’infinito Creatore, quale sei tu.

Anche in casi di difficoltà, ti incoraggiamo a mantenere un ricordo dell’unità che è alla base della relazione fra te e tutti quelli che si trovano nella tua classe. Un parola gentile in una brutta situazione è spesso un punto di svolta per una mente tenera od un cuore e tu avrai il potere di offrire parole sia gentili che scortesi.

Incoraggiamo inoltre, il rilassamento in quello che fai. Hai scelto questo tipo di sostentamento perché speravi di riuscire ad offrire i doni del tuo affetto, della tua comprensione e della tua conoscenza a quelle menti che sono ansiose di imparare. Non aver paura, non sanno ancora che sono ansiosi di imparare. Potresti aver bisogno di creare per gli studenti quella motivazione cui loro ora manca, rendendo le cose che stai insegnando pertinenti, interessanti, provocatorie e rilevanti in una comune vita quotidiana.

Tutti questi modi positivi di rendere il tempo trascorso in classe più divertente, più provocatorio e più interessante equilibreranno il fatto che devi veramente fungere da figura autoritaria quale è un insegnante.

Come abbiamo detto, per ricapitolare, la chiave per la disciplina nella classe è l’atteggiamento. Cammina adagio, parla dolcemente, sii imparziale e presto per quella classe, per quell’anno scolastico, il lavoro sarà fatto. Dovrà sempre, come hai detto, fratello mio, essere fatto di nuovo, quando avrai un nuovo gruppo. Talvolta ci sono entità il cui divertimento è disturbare la piacevole aura di tranquillità di una classe. Quindi, alcune discussioni potranno essere protratte.

Tuttavia, alla fine scoprirai che gli studenti ti saranno riconoscenti per aver creato una buona atmosfera e risponderanno in modo crescente ad un insegnane che realmente, veramente desidera condividere la conoscenza, l’affetto e il cameratismo che ha da offrire.

C’è un seguito a questa domanda? Siamo quelli di Q’uo.

Jim: No, non credo. La prossima domanda è di B che vive in Michigan. Durante gli ultimi due anni ha subito attacchi psichici quasi continui e, per avere sollievo, deve pregare continuamente.

La sua domanda è: “Come Gesù ci insegna in Un Corso in Miracoli: ‘Tutti i vostri problemi sono già stati risolti.’ Potete per favore portarmi nel futuro, in quel punto nel tempo in cui questo problema che sperimento ora con entità negative ed interferenze sia già stato risolto ed io sperimenti quel agognato stato di pace e libertà dalle cause e dagli schemi di un’interferenza negativa per almeno un anno. Per favore, chiedete al mio sé superiore esattamente quello che ho fatto per ottenere il risultato desiderato. Ditemi i passi che il mio sé superiore ha suggerito per la soluzione dal futuro, dall’infinità saggezza della mia mente superiore, affinché possa meglio servire Dio e gli altri.”

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, sorella mia. Non possiamo dirti quello che direbbe il tuo sé superiore riguardo a questo o ad altri problemi. Non siamo il tuo sé superiore e il tuo sé superiore è, in verità, dentro di te.

Vediamo nella mente di questo strumento (Carla) che ci sono state altre persone che hanno fatto domande simili alla tua, sorella mia, ed ha sempre suggerito loro la seguente tecnica se non fossero riuscite ad aprirsi un varco verso il proprio sistema di guida nel modo normale, che è semplicemente pregare, poi ascoltare e scrivere, come in un diario, le idee che arrivano. Il suo suggerimento è sempre stato questo: trovare un ipnoterapeuta e chiedergli, dopo aver indotto lo stato ipnotico, di riportarti indietro a prima della nascita, così da essere libera dal velo dell’oblio e riuscire a parlare con il tuo sé superiore.

Dovresti far sì che l’ipnoterapeuta ti chieda di contattare il tuo sé superiore. Nello stato di trance ipnotica, questa è una cosa fattibile e questo strumento l’ha vista fare, non una, ma molte volte.

L’ipnoterapeuta pone poi la domanda che vuoi fare al tuo sé superiore e tu ripeterai ciò che il sé superiore ti dice. Dovrebbe essere registrato, perché potresti non essere necessariamente molto in grado di ricordare esattamente ciò che viene detto se non fosse registrato. Quindi, accertati che una seduta simile sia registrata. In questo modo, utilizzerai il tuo libero arbitrio per imparare a modo tuo.

Vediamo che non è stata posta alcuna domanda riguardo ai principi spirituali implicati in questo tipo di saluto psichico sostenuto, così manterremo i nostri commenti al minimo e diremo semplicemente che è bene pensare a tali attacchi come a doni. Pensa agli scritti nel Nuovo Testamento che sono chiamati le Beatitudini. “Beati gli afflitti.” Questo non sembra una benedizione. Ognuna delle Beatitudine è triste e sofferente in modo analogo nella sua natura apparente, eppure ognuna è una benedizione. Perché vengono chiamate le “benedizioni” da parte di colui noto come Gesù il Cristo? Questa è carne su cui meditare.

Noi siamo con te. Il tuo sistema di guida è con te. La coscienza stessa è con te ed è te. Anche il saluto psichico che sperimenti è parte di te. Sembra arrivare da qualche altra parte. Eppure, la creazione di quest’esperienza nella tua vita, è parte di un dono ed è parte del tuo apprendimento come qualsiasi altra parte della tua incarnazione e delle sue esperienze.

Di conseguenza, non è qualcosa da cui è appropriato tentare di scappare. Anzi, suggeriamo un atteggiamento di quieta fiducia, anche se la superficie delle tue emozioni è intorbidita dalla sofferenza cui sei sottoposta. Scava profondamente dentro di te per la sottostante pace e potere della tua natura. Questa visita ha il suo scopo.

Possiamo chiedere se c’è un’altra domanda adesso?

Jim: Quali sono le qualità metafisiche dell’acqua?

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Le qualità metafisiche dell’acqua cominciano nel suo posto nella creazione. È uno dei quattro classici elementi che questo strumento (Carla) ha imparato riguardo alla magia rituale bianca dell’Occidente nei libri di colui noto come William [2].

L’acqua è quell’aspetto, o elemento, della creazione che contiene le sacre energie dell’Arcangelo Gabriele. L’acqua ha doni e poteri che spaziano dalle più semplici osservazioni fisiche alle applicazioni più astruse ed occulte dei principi spirituali. Però, il dono centrale dell’acqua è la sua accettazione delle impressioni della coscienza. L’acqua può essere magnetizzata per sostenere l’emozione pura. Di conseguenza, l’acqua è un elemento molto magico, un cristallo che può essere solido, liquido o gassoso, eppure è un cristallo dal punto di vista del modo in cui può sostenere idee, pensieri ed emozioni.

Questo strumento, prima raccontava a colui noto come B, di una visione che ha avuto diversi mesi fa, quando lesse un articolo di uno scienziato che aveva fatto esperimenti con i cristalli d’acqua [3]. Aveva chiesto ad entità di proiettare emozioni quanto più pure possibile a questi cristalli e poi ha fotografato i risultati. Cosa alquanto interessante, i cristalli, quando vengono magnetizzati da pensieri di ringraziamento, gioia ed amore, sviluppano bellissimi schemi di cristallizzazione simili a fiori. Quando pensieri brutti e di rabbia vengono proiettati a questi cristalli di ghiaccio, i cristalli di ghiaccio diventano deformi.

È molto appropriato considerare l’intimità del pensiero e dell’acqua, quando osservate il vostro corpo fisico. I vostri pensieri imprimono ogni cellula del corpo. Siete un essere molto acquoso. Un’ampia percentuale del corpo è acqua. Siete, quindi, una creatura delle maree delle vostre emozioni interiori. Siate consapevoli di quanto sia facile magnetizzare l’acqua con un’idea, un pensiero o, ancor più importante, un’emozione. Tendete il sé di ogni giorno a pensieri di riconoscenza, ringraziamento, lode, approvazione e gioia. Ricordate quanto siete veramente potenti e imprimete il corpo con il fuoco del vostro amore. Lasciate che quell’amore compia il suo risanamento ed organizzi il lavoro dentro il corpo fisico.

C’è un seguito a questa domanda? Siamo quelli di Q’uo.

Jim: La prossima domanda è: “Ci potete dire quello che sapete del Creatore, incluso qualsiasi dettaglio riguardo agli aspetti maschile e femminile?”

Siamo quelli di Q’uo, e siamo consapevoli della tua domanda. Non sappiamo molto dell’uno infinito Creatore, perché il Creatore è celato nel mistero. Sappiamo che il Creatore non è un essere e non ha organi, occhi o un veicolo fisico di alcun tipo. Sappiamo che la vera natura del Creatore è l’amore. Sappiamo che la creazione che il Creatore ha messo insieme da questo Pensiero d’amore e di libero arbitrio è una creazione d’amore. Arriviamo a conoscere il Creatore osservando noi stessi ed altri esseri, che hanno dentro di loro l’energia dell’uno infinito Creatore.

C’è un seguito a questa domanda? Siamo quelli di Q’uo.

Jim: Abbiamo un altro quesito: “Puoi parlare del significato numerologico dei numeri che si ripetono o ricorrono?  

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli del quesito. I numeri sono entità interessanti. C’è un carattere ed una personalità in ognuna delle vostre cifre, dallo zero fino al nove. E davvero, anche i numeri grandi, in alcuni casi, hanno energie in loro, sia perché c’è qualcosa di intrinseco in quel numero, sia perché riflette il raddoppiamento o la triplicazione di un altro numero che ha significato.

Per la maggior parte, se desiderate usare i numeri nel modo in cui sono spesso usati in sistemi come I Ching [4], è meglio rimanere con i numeri a cifra singola.

Non stiamo dicendo che potete creare un significato nei numeri, ma piuttosto i numeri, in loro stessi, hanno un carattere che potete arrivare a conoscere. Dal punto di vista dei numeri ripetitivi, è interessante sapere quale numero si ripete. Talvolta, nella ripetizione non c’è nessun significato tranne che è come la chiamata della sveglia. Se è un 11:11, quando avete appena pensato un certo pensiero, se alzate lo sguardo e vedete quel numero, è come se la creazione vi stesse dicendo: “Che cosa hai appena pensato? Quello era un pensiero interessante. Fai attenzione a quel pensiero.”

In altri casi, il numero non ha significato. L’undici, ad esempio, è un numero maestro, chiamato in questo modo dallo strumento (Carla) e dai libri di numerologia che ha letto in passato. Quindi se vedete 11:11 frequentemente, state veramente vedendo un numero maestro ripetuto, che indica che la trasformazione è a portata di mano. Se vedete il 12:12 ripetuto, l’energia di quel numero è un’energia di compimento. Potete fare altre ricerche da soli per quanto riguarda i vari numeri, dall’uno fino al nove ed anche lo zero, per investigare ulteriormente questa linea di pensiero.

Tuttavia, il significato più probabile dei numeri ripetuti per le entità che notano queste cose è quella sincronicità dallo spirito che dice semplicemente: “Fai attenzione ai tuoi pensieri”.

C’è un seguito a questa domanda? Siamo quelli di Q’uo.

Jim: Non credo. Abbiamo un’altra domanda: “Dal vostro punto di vista, Q’uo, se doveste scrivere un opuscolo che riguarda la Terra per tutte quelle civiltà che sono state trapiantate qui e sono in visita, qualcosa che contenga informazioni di base ed introspezioni spirituali sul modo in cui fare un miglior uso dell’opportunità Terrestre, cosa direste?

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Fratello mio, se dovessimo scrivere un tale opuscolo, tenteremmo di trovare quanti più modi possibili per descrivere l’ambiente della Terra, in modo tale che le entità possano vedere il modo in cui lavorare.

Svilupperemmo un manuale per l’uso che farebbe sapere alle persone che sono creature d’amore; che la loro coscienza è amore, ma viene loro accuratamente impedita una diretta comprensione della loro natura, così che possono usare la scuola della vita di terza densità per trovare quella natura una volta ancora, per mezzo della scelta e della fede.

Parleremmo riguardo alle dimensioni di quella scelta e perché una tale scelta si è resa necessaria. Parleremmo della fede, non fede in qualcosa ma della facoltà della fede. Perché è la fede che vi dice che tutto va bene, quando il quadro è che tutto non va bene. Ed è per mezzo della sola fede che il ricercatore spirituale comincia il suo viaggio e muove i suoi passi su quel sentiero una volta che è cominciato.

Parleremmo della Terra come di una distilleria spirituale. Questo è un concetto di cui parlavamo in una sessione di canalizzazione tenuta di recente. È utile capire, quando si è un essere Terrestre, quale sia la situazione, quali sono le regole del gioco, perché ci sono regole nel gioco. C’è una dinamica molto semplice che le entità possono osservare.

Tutte le cose hanno il loro opposto. La scelta è la scelta fra le due più grandi dinamiche che governano ed aiutano a creare la vostra esperienza. Quelle sono le dinamiche fra la luce e l’oscurità, tra l’amore e la paura, fra la generosità e la cupidigia e fra il servizio agli altri e il servizio al sé.

Quelli sono due sentieri distinti. Incoraggiamo le persone a scegliere il sentiero che desiderano intraprendere e poi percorrerlo in modo puro ed onesto quanto possibile, oggi, domani e il giorno dopo per il resto di una vita.

La vostra scuola è semplice. Il soggetto in se stesso è estremamente difficile da capire. Questo è il motivo per cui avete una vita per lavorarci sopra.

C’è un seguito a questa domanda? Siamo quelli di Q’uo.

Jim: Non credo, però penso che T possa avere una domanda.

T: Sì, recentemente ho avuto una sensazione. È stato solo uno stato mentale che è sopraggiunto mentre meditavo. Mi era sembrato che ciò su cui stavo meditando diventasse molto chiaro e molto facile da tenere a mente. È durato da sei a otto ore, forse. E poi il giorno dopo era ritornato ad essere fondamentalmente lo stesso. Non è arrivato facilmente. E mentre tento di farlo ancora, vorrei sapere se c’è qualcosa di speciale che posso fare, quando qualcosa di questo genere accade, come definirlo meglio forse, e riuscire a ritornarci. Un perno su cui appendere il cappello, ritornarci più tardi e poterlo creare di nuovo.

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Troviamo nella mente di questo strumento (Carla) ricordi di momenti speciali simili, momenti in cui lei è stata trasportata dal mondo terreno ad un posto di luce dove la perfezione del piano divino era quasi chiara.

È un dono meraviglioso avere un’accresciuta consapevolezza ed una comprensione immediata della verità, o gnosi, come questo strumento chiama tali esperienze. Crediamo che la tua esperienza fosse di questo tipo di gnosi o conoscenza che non ha nulla a che fare con fatti ma tutto a che fare con emozioni centrate e focalizzate. La conoscenza del cuore è di questa natura.

(La prima parte nel nastro termina.)

(Canalizza Carla)

Dobbiamo condividere con te il fatto che non conosciamo un modo affidabile per aiutarti a definire meglio un tale stato mentale. Tali miglioramenti sono doni. Ti fanno sapere che le cose sono possibili fuori dalla scatola, diciamo, dell’intellettuale attività mentale comune.

Ti fanno sapere che c’è una verità più grande, una realtà più grande, che forma una volta e compenetra l’esperienza di tutti i giorni. È immanente, più vicina a noi dei nostri veicoli fisici. Questa consapevolezza è così vicina a tutti sempre, che è sorprendente che tali momenti d’accresciuta consapevolezza non avvengano più spesso.

Tuttavia, possiamo incoraggiarti, fratello mio, ad apprezzare quelle volte in cui arrivano, e a conoscerle per la verità che sostengono.

Dal punto di vita di come incoraggiare tali esperienze affinché si verifichino più di frequente, incoraggiamo il concetto di base dello spirito. Quando ti muovi nel silenzio, sii consapevole di essere un cristallo. Come una stazione radio, puoi essere sintonizzato a frequenze diverse. Non stiamo suggerendo che tu manipoli te stesso, dicendo: “Voglio avere questa o quella impostazione.” Ti stiamo suggerendo che quando entri nel silenzio, ci entri consapevole della sua natura sacra e consapevole di te stesso come degno di rimanere in quel luogo sacro.

Quelle cose che ti hanno portato a quel momento in cui una porta si è aperta per te e tu sei riuscito a scivolare in una diversa struttura della mente, sono state una combinazione della tua passione, (impercettibile) [5] i ritmi del tuo corpo, della tua mente e del tuo spirito, e di tutti quegli elementi nel tuo universo che sono ciclici.

Talvolta sei molto più pronto fisicamente per sperimentare (impercettibile) dipende dai pianeti e dalla luna. Fino ad un certo grado dipendono dalla salute del tuo corpo. Può dipendere da molte cose. Tuttavia, per te è certamente sempre utile entrare in quel silenzio consapevole di quel posto sacro che è la natura del silenzio. Tutto l’universo si trova nella sospensione dell’indaffarata mente.

Possiamo chiedere, fratello mio, se c’è un seguito a questa domanda?

T: No, va bene. Vi ringrazio moltissimo.

Siamo quelli di Q’uo e questo strumento (Carla) ha energia per un’altra domanda, se ce n’è una.

R: Io ho una domanda, Q’uo. Ci potete dire oggi il circolo di ricerca come appare, a differenza delle altre volte in cui c’erano persone solo in questa sede? [6] Vedete un circolo doppio? O è più luminoso? Ci sono persone che ascoltano, ma non sono fisicamente con noi in questa stanza.

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Diamo a questo strumento l’immagine di una “lei”. È il termine utilizzato per una collana di bellissimi fiori. Quando questo strumento si trovava nelle Hawaii, le sono state donate molte di queste collane di fiori. Quando avete un circolo di ricerca che è locale, che si trova tutto in un posto, ha in sé un’energia diversa da quando ci sono entità da molti luoghi diversi che si riuniscono da tutto il mondo.

Non è più luminoso, ma è un cerchio più ampio.

È, tuttavia, della stessa natura del cerchio locale, in quanto la bellezza si trova nelle relazioni di tutti quelli nel circolo uno con l’altro e con il Creatore. Forma una sorta di caleidoscopio colorato, una struttura e persino un suono, dal nostro punto di vista.

Quando ci sono entità che si sintonizzano da varie località, c’è, in quelle entità, un bel po’ di passione e di focalizzazione emozionale, a causa della difficoltà di gestire gli aspetti tecnologici, affinché si possano connettere. Quindi, anche se le entità sono molto lontane, dal punto di vista del loro essere una parte del circolo, non c’è un doppio circolo. È semplicemente un circolo più grande.

Vi chiediamo di fermarvi un momento e di apprezzare voi stessi. apprezzate la vostra bellezza. Entrate nella vostra relazione con quelle entità che non potete vedere ma sapete che sono uccelli di una piuma che si radunano in modi che voi (impercettibile). Possiamo vedere (impercettibile) affetto, ispirazione ed amore. Possiamo vedere la salute e il benessere di questo gruppo e possiamo vedere il suo potere di creare un cambiamento nella coscienza. Ogni (impercettibile).

Chiediamo ora, c’è una domanda finale? Siamo quelli di Q’uo.

R: Non da me, Q’uo, però per quelli che stanno ascoltando e non possono parlarvi, so che li potete udire, vi ringrazio per le vostre parole gentili.

B: Nessun’altra domanda [dagli ascoltatori su internet].

Siamo quelli di Q’uo e ti ringraziamo, fratello mio, a nome di quelle persone che non sono presenti fisicamente. Ti ringraziamo per averci portato quei messaggi di ringraziamento. Siamo davvero quelli che offrono riconoscenza e gratitudine dal profondo dei nostri molti cuori a voi. E’ stato un vero piacere prender parte a questo circolo di ricerca.

Vi lasciamo come vi abbiamo salutati. Perché tutto ciò che c’è è l’amore e sua figlia, la luce. I mondi non manifesti e manifesti sono creati (impercettibile). In quei due elementi Divini, vi lasciamo. Siamo a voi noti come il principio di Q’uo

B: Grazie dalle persone su internet.

Adonai. Adonai.

Note:

[1] Punizione scolastica che consiste nell’essere trattenuti a scuola dopo la fine delle lezioni.

[2] William E. Butler.

[3] Per saperne di più: www.masaru-emoto.net/english/entop.html

[4] Per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/I_Ching

[5] Durante l’ultima parte di questa sessione, un forte temporale si è abbattuto su Louisville. Entrambi i nostri nastri erano compromessi. Dopo ore di attento lavoro, comparando i due nastri, B è riuscito a recuperare circa il 95% del testo della sessione. Tuttavia, alcune parole erano troppo alterate per essere recuperate, dato che i fulmini avevano fatto sì che il nastro, in certi momenti, smettesse completamente di registrare.

[6] Questa sessione era diffusa via internet attraverso una “chat”, dove 23 persone, da molti luoghi intorno al mondo, erano collegate ed ascoltavano la canalizzazione in diretta audio.

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Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2006/2006_0402.htm

Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste

www.stazioneceleste.it