)*(Stazione Celeste)

 

 

LE TRASMISSIONI META-ARC

Parte 1

 

 

 

Mont St Michel

 

Messaggi da Metatron-Arturo

Attraverso Michela Christi

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Saluti da Metatron e Arturo attraverso Kayla in questo giorno.

 

L'UNO E I MOLTI

 

Siamo tutti esseri spirituali. In questo campo nessuno insegna e nessuno rivela, perché tutti già sanno. Avete dimenticato ciò che sapete, per molte ragioni, ma ora potreste essere in grado e disposti a ricordare. Se ciò che diciamo vi rammenta la vostra verità, avrete la sensazione di rilassarvi in un “SÌ” che potrebbe assomigliare a un ritorno a casa. Dentro di voi può creare GIOIA e anche un senso di grande libertà.

 

Il salto quantico nella coscienza è un dono di grazia che chiunque, in qualsiasi momento, può scegliere di accettare. Dovete scegliere, tuttavia, perché siete tra gli esseri che stanno facendo esperimenti con il libero arbitrio. Voi siete (e sempre sarete) liberi di ricordare, rivelare o ricreare la CHIAVE della porta del ricordo… oppure no. Anche quando avete la chiave in mano, siete (e sempre sarete) liberi di usarla adesso, di nuovo tra un’ora, e di nuovo domani e dopodomani… oppure no. Perché qualcuno sceglierebbe di non aprire quella porta? Ci deve essere una buona ragione, o potrebbe non esserci una vera scelta.

 

Nella “Hitchhiker’s Guide to the Galaxy” (Guida Galattica per Autostoppisti), gli umani chiedono al più grande computer mai costruito di rispondere alla domanda fondamentale sulla “Vita, l’Universo e il Tutto”. La risposta risulta essere “42”… che non è tanto comicamente assurda quanto sembra, dato che ogni risposta dipende dalla domanda che si pone. Quindi, per voi, qual è la domanda fondamentale sulla “Vita, l’Universo e il Tutto”? Riguarda veramente la vita e l’universo? O state cercando all’esterno, all’interno e dappertutto, in vista di qualche modo per spiegare la VOSTRA esistenza e il VOSTRO scopo?

 

Per molti esseri umani sulla terra in questo momento, la domanda assume la semplice forma: “Chi sono? Che cosa faccio qui?” Potrebbero sembrare due domande, ma in realtà è soltanto una, tesa sopra lo (spazio-)tempo. Una risposta soddisfacente a questa versione della domanda fondamentale risolve tutte le altre perché le include tutte.

 

Questo Io che è anche un Noi

 

Avrete senza dubbio sentito l’espressione “Come in alto, così in basso” che arriva da un antico insegnamento chiamato la Tavola di Smeraldo, venerata dagli alchimisti come loro testo più sacro. Contiene una storia simbolica della creazione, ma un estratto particolarmente significativo si traduce in qualcosa come: “Come in alto, così in basso; come dentro, così fuori…”

 

Questo significa che potete osservare ogni parte della creazione e vedere lo schema che fa funzionare l’intero. Sono state pubblicate opere eccellenti riguardo alla natura olografica dell’universo, ma non dovete capire gli ologrammi, i frattali, i toroidi e la spiral dynamics (in altre parole, non dovete interpretare il mondo nel linguaggio della matematica e della fisica) per riconoscere che, quando spostate il livello della vostra focalizzazione, percepite dei cambiamenti.

 

Immaginate di mettere un dito sotto un microscopio e di chinarvi per guardarlo attraverso lo strumento. Riconoscete che, a un diverso livello di focalizzazione, vedete la stessa cosa. Perciò il dito E’, allo stesso tempo, cellule. A un altro livello, “giù” o “dentro”, quello stesso dito è molecole, le quali, a loro volta, sono composte di atomi. A  un altro livello ancora, potete vedere che il dito, il corpo intero, e ogni altra cosa nell’universo, è uno schema ripetitivo di energia costantemente in movimento.

 

Ci sono molte versioni di un breve filmato che vi porta dall’uomo nel giardino di casa, verso l’alto nelle galassie, e vi riporta poi sulla terra. Quando la telecamera si sposta all’indietro, la distanza che aumenta in modo graduale crea livelli di focalizzazione che definiscono ciò che voi percepite come un’unità: prima vedete un uomo, che esiste in una famiglia, in un giardino, che a sua volta esiste in un quartiere, che esiste in una città, in una regione, in un paese, in un continente. Man mano che il punto di vista continua a salire e ad allontanarsi, la vostra focalizzazione si sposta a un altro livello, e tutto questo forma un pianeta, che vive in un sistema solare, in una galassia, in un gruppo di galassie, in un ammasso stellare…

 

Perciò, quello che vedete come “una cosa” dipende dalla dimensione, in altre parole dal livello che scegliete come raggio di focalizzazione. Quando l’ampio angolo raggiunge (virtualmente) il campo di luce infinitamente vasto, il punto di vista della telecamera rallenta, si ferma, e comincia a tornare indietro, zumando verso il basso attraverso tutti i livelli per raggiungere nuovamente l’uomo. Poi continua oltre la pelle ed entra negli organi, portandovi, livello dopo livello, in una cellula, una molecola, un atomo… raggiungendo infine il nucleo e la nuvola elettronica, il campo quantico. A questo punto, completate l’intero ciclo, poiché ciò che “vedete” quando vi muovete verso l’infinito, sia molto grande sia molto piccolo, “appare” uguale.

 

La matematica e la fisica che cercano di insegnarvi a scuola, sono solo linguaggi atti a rappresentare schemi di creazione. Nel nostro universo gli schemi sottostanti sono uguali, dovunque. Cosa significa questo? Osservate un livello qualsiasi, e vedrete il tutto. Il nostro universo è un “movimento-olo”: un ologramma in movimento perpetuo. Ogni minuscolo segmento dell’ologramma contiene tutte le informazioni dell’intero, perciò l’illuminazione di ogni componente vi mostra il disegno intero. L’Oracolo di Delfi vi consiglia di “conoscere voi stessi” perché, se lo farete, conoscerete anche l’umanità, la terra, i sistemi stellari, le galassie e tutta la creazione.

 

Capovolgete la Tavola di Smeraldo: Come in basso, così in alto. Osservate una cellula com’è veramente, e non avrete bisogno di vedere altro. Non dimentichiamo che ogni cellula contiene una serie completa di DNA e ha tutte le informazioni necessarie per formare l’intero. Le vostre cellule sanno tutte il vostro intero qual è, ma ogni cellula ne esprime soltanto una piccola parte. Voi state facendo esattamente la stessa cosa per l’umanità, che sta facendo la stessa cosa per la terra, che sta facendo la stessa cosa per la vostra galassia, che…

 

Voi siete proprio come una cellula. Siete circondati da una membrana semi-permeabile (la pelle). All’interno della membrana, un gruppo organizzato di sistemi e organi compenetranti semi-autonomi lavorano insieme per formare ciò che sembra essere un’unità vivente. Potreste credere che responsabile del voi fisico sia il cervello. Di fatto, le cellule si auto-organizzano, non c’è bisogno di un leader o di una gerarchia – ogni cellula sa già cosa fare. Le cellule si organizzano e seguono la loro funzione, basandosi sull’impronta originale che hanno dentro di loro e su cui sono costruite. Di fatto, tutti gli esseri lo fanno.

 

Osservando all’esterno della vostra pelle, si può notare che vivete in altri sistemi e organi compenetranti auto-organizzati. Risiedete, lavorate e comunicate con molte unità semi-autonome, con cui formate strutture più ampie entro cui vi muovete. Tutti questi collettivi che si compenetrano in collettivi – famiglie, società, comunità, nazioni, religioni – insieme formano una struttura auto-organizzata più grande, l’umanità. E, certamente, l’umanità vive fra e dentro altri collettivi compenetranti e auto-organizzati (animali, vegetali, minerali), che insieme formano un’unità più grande, il pianeta terra. Se al vostro livello di focalizzazione riusciste ad avere la sensazione di essere una parte integrante del pianeta, forse riuscireste a immaginare che la terra, al suo livello, si può sentire nello stesso modo.

 

Dentro e fuori di voi vedete le strutture fisiche in questo modo: Come dentro, così fuori. Siete un vasto collettivo dentro un vasto collettivo dentro un vasto collettivo. Ogni “Io” è, allo stesso tempo, anche un “Noi”.

 

Ora ampliate un po’ questo concetto. Osservate la vostra personalità, esaminate i vostri pensieri, le vostre emozioni e intuizioni… e vedrete lo stesso schema. Siete un collettivo auto-organizzato, focalizzato a un particolare livello e agite come un individuo, fra e dentro altri collettivi-individuali.

 

Esaminiamo ora ognuno dei vostri livelli, in successione.

 

Siete un collettivo auto-organizzato…

 

Alcuni autori, antichi e moderni, hanno dimostrato che considerare la personalità individuale un collettivo ha un senso. Teorie diverse vi strutturano in tre parti interagenti (io, Es, superio, per esempio, o adulto, bambino, genitore), nove tendenze (con nomi o numeri descrittivi), dodici archetipi (corrispondenti al sistema di personalità astrologica… oppure no), o anche di più.

 

Il concetto di mente multipla, perciò, va oltre il progettare computer intelligenti. E il termine “personalità multipla” non si applica solo a persone che hanno a che fare con il trauma e individualizzano i loro molti “sé” che si intromettono uno a uno per assumere il controllo su una coscienza che è rimasta chiusa fuori. La maggior parte degli umani fanno poca o nessuna attenzione al modo in cui funzionano dentro la mente, voi, però, siete tutti multipli. Ognuno di voi ha sub-personalità, sé subconsci e inconsci, che si scambiano una moltitudine di pensieri, di emozioni e percezioni e lo stesso è vero a tutti i livelli.

 

Al centro del vostro senso del sé, organizzate pensieri, emozioni, intuizioni, istinti e molte altre forme che l’energia porta all’interno del vostro campo. Alcune vengono con voi in una vita quando “nascete”; altre fluiscono attraverso il vostro campo di consapevolezza tutto il tempo. Momento dopo momento scegliete di far entrare qualcuno, e rifiutate altri. Giorno dopo giorno permettete ad alcuni di rimanere e cercate di buttar fuori chi si trattiene più del dovuto.

 

Molti insegnamenti e pratiche dimostrano che non siete i pensieri, le credenze, le emozioni, le reazioni, le abitudini e gli impulsi che circolano attraverso di voi – perché quando se ne vanno, voi siete ancora qui. Esistono come potenziali dentro il vostro campo e se vi ci focalizzate sopra per voi diventano reali. Anche quando sembrano reali e validi sta sempre a voi decidere se permettere a pensieri ed emozioni di entrare, di accoglierli come ospiti, tenerli come residenti permanenti… o di declinare cortesemente, ignorarli e, per quanto vi riguarda, permetter loro di dissolversi… in ogni caso divengono e rimangono reali e validi per altri.

 

… focalizzato a un particolare livello…

 

Se state leggendo questo, è estremamente probabile che siate un essere umano sulla terra. Sarebbe più preciso dire che avete accettato di focalizzarvi intensamente e di cercare, quanto più energicamente possibile, di mantenere il senso di essere soltanto una persona, con una personalità (comunque variabile) che si sviluppa in una vita su un pianeta. Il termine “essere umano” ha più senso se capovolto, perché questo è ciò che siete: VOI, che siete umani [1]. Siete focalizzati in una forma umana, poiché avete scelto il punto di vista di una vita umana sulla terra. Non importa quale possa essere il vostro sistema di credenze, sapete che questo punto di vista è temporaneo. Voi, o le parti di voi, o la roba di cui siete fatti, esisteva in qualche forma prima (ed esisterà in qualche forma dopo) che voi/essi diventassero l’essere umano che ora siete.

 

Alcune persone pensano a queste cose e altre non lo fanno. Ma anche chi si focalizza su ricerche “realistiche, terra-terra” non sempre è focalizzato nello stesso modo, sebbene possa ignorare questo fatto. Addormentati, mentre sognano o prendono medicine, essi sono “altrove” tanto spesso quanto quelli che spostano deliberatamente la loro focalizzazione sotto ipnosi, con la meditazione, la visualizzazione o la visione mistica.

 

Il senso di chi, che cosa, quando, dove e come siete dipende dalla focalizzazione dell’espressione e consapevolezza. La focalizzazione è un sintonizzatore. Coscientemente o no, ponete sempre la vostra attenzione all’interno di una gamma di frequenze. Vi sintonizzate con un pensiero che passa e innesca un ricordo doloroso, e la vostra focalizzazione si sposta alla stazione per la consapevolezza del “passato” e per l’espressione della rabbia o del dolore. Pensieri, emozioni, impulsi, intuizioni, lampi di intuito… sono tutti energia espressa e sperimentata su frequenze diverse, come i miliardi di stazioni radio e TV con cui vi sintonizzate.

 

Tutte le forme di vita trasmettono e ricevono costantemente su frequenze diverse, e nell’universo ogni cosa, in questo senso, è viva. Vi potete perciò sintonizzare e condividere ogni pensiero, emozione o percezione, ogni “messaggio” che, entro la gamma che avete scelto, viene trasmesso da ogni altro essere. Parti di voi lo fanno costantemente. Siete semplicemente più o meno consapevoli di queste vostre parti.

 

… agendo come un individuo…

 

Agire come se voi foste l’unica (ben definita) unità è l’interesse primario dell’essere umani. Questo è vero anche per quelli di voi che si chiedono che cosa ci fanno ancora qui e perché non possono semplicemente ascendere, una volta per tutte, agli splendidi regni spirituali. Siete venuti da quei regni e avete scelto di diventare umani perché volevate focalizzarvi completamente a questo livello di percezione. Lo avete fatto per un numero di ragioni, quali:

 

 

Il sistema che allestiamo tutti insieme e gli accordi che abbiamo stabilito, come parametri per la vita sulla terra, hanno servito innumerevoli scopi. È arrivato il tempo in cui possiamo fare un passo indietro e vedere il pianeta come un progetto comune immensamente utile, creato da tutti gli esseri che si trovano dentro, sopra e intorno alla terra. Quasi tutti gli esseri che sono diventati umani hanno accettato di dimenticare le loro storie galattiche e planetarie precedenti o parallele per molte buone ragioni. I nostri scopi sono stati tanti e variati quanti sono gli esseri che si sono evoluti in tutte le forme sulla terra adesso.

 

Noi non vi possiamo dire quali erano le VOSTRE ragioni. Solo voi le potete ricordare. Ma, se state leggendo questo, potreste ora scegliere di ricordare perché siete venuti sulla terra.

 

… fra e dentro altri collettivi-individuali…

 

Potreste aver notato che non abbiamo ancora usato la parola “Dio”. Gli esseri umani hanno creato così tante versioni differenti di Dio, che è diventato difficile usare la parola senza tentare di definire attentamente ciò che si vuole dire. Quando a Carl Gustav Jung venne chiesto se credeva in Dio, disse: “Non devo credere. Io so”. Una risposta diligente, poiché vi porta a un livello interiore, dove sembra che non sia necessario dire niente di più. L’intervistatore di quell’epoca non domandò: “Che cosa sa? In che modo lo sa?”. Forse oggi lo avrebbe fatto.

 

C’è un libro intitolato How to Know God (L'Avventura di un'Anima - Come trovare Dio: viaggio nel mistero dei misteri), riguardo ai modi in cui gli esseri umani definiscono loro stessi attraverso – e si evolvono con – il loro concetto dell’essere fondamentale. L’autore [Deepak Chopra] nell’evoluzione della coscienza umana percepisce un numero di stadi e descrive dettagliatamente le corrispondenze tra questi e i concetti comuni di divinità. Non è nostro scopo rivolgerci o raffinare ulteriormente tali concetti. Forse, se la parola “Dio” fosse usata veramente per intendere “TUTTO ciò che È”, non avrebbe bisogno di ulteriori definizioni. I verbi essere ed esistere non possono essere definiti tranne che in maniera circolare. L’essenza è ciò che tutta la creazione condivide.

 

È possibile sperimentare un senso di “tutt-ezza” e “unità”, come chi ha avuto un momento mistico confermerà, ma non è possibile comparare tali momenti e vedere se sono “gli stessi”. Ciò che accade durante queste esperienze è che il vostro ristretto punto di vista si espande per includere molto di più di tutto ciò che è. Farlo è utile, perché dimostra che potete spostare la vostra focalizzazione a un altro livello, un livello che tende a generare sensazioni di beatitudine… perciò è probabile che sia ricordato e cercato ancora. Voi, però, non siete probabilmente (ancora) in grado di mantenere la focalizzazione a livelli d’espansione molto diversi nello stesso momento… e di spostarvi poi coscientemente tra loro.

 

Dalla nostra prospettiva, sembra che (in questo universo) l’unità (l’“essere uno”) di “tutto ciò che è” dentro di sé e a tutti i livelli crei molteplicità. Molti esseri umani hanno descritto rivelazioni ed esperienze di molteplicità in termini violenti: come una frantumazione, una frammentazione o un muro di fuoco che brucia e si disintegra… nello stesso modo in cui la vostra scienza immagina un “Big Bang” o parla di un tale improvviso aumento nella molteplicità sulla terra come dell’“Esplosione Cambriana”. Molti di voi parlano anche della “discesa” nella forma materiale come “della caduta”. Potreste però, considerarla anche come la nostra più grande avventura, il risultato di un processo intensamente creativo di scelta ripetuta tra le varietà infinite di forme potenziali che sono sempre disponibili.

 

Come detto in precedenza, nelle forme che percepite, le parti costituenti sembrano essere strutturate in molti strati di collettivi compenetranti semi-autonomi. Le vostre cellule formano organi e sistemi che vi costituiscono. Voi, e altri umani, formate famiglie, clan, tribù, comunità, compagnie, nazioni che costituiscono l’umanità…

 

Come in basso, così in alto: difficilmente può sorprendere che i regni “sopra” e “sotto” di voi – i regni “superiori” dell’anima e dello spirito, i regni “inferiori” degli elementali: fuoco, aria, acqua, terra – per la maggior parte siano strutturati nello stesso modo.

 

Un’altra idea il cui tempo è finito: molte persone pensavano di essere esseri umani che talvolta hanno esperienze spirituali… ma ora, da una prospettiva diversa, vedono che sono esseri spirituali che scelgono di avere un’esperienza umana. State focalizzando ancora l’espressione e la consapevolezza in un centro fisico, emozionale e mentale che pensate sia voi, potete però espandere quest’auto-definizione e vedere il vostro sé umano temporaneo come un’estensione del vostro sé spirituale eterno.

 

Dal nostro punto di vista, tra i vostri molti sé, non c’è mai stata alcuna separazione, è semplicemente stato molto utile (e piacevole) far finta che così fosse. Durante la vostra esperienza diurna abituale, restringete la focalizzazione alla gamma che corrisponde alla vita fisica sulla terra. Esistono, però, una moltitudine di altre gamme entro cui vi potete focalizzare e che riuscite a percepire. Il vostro sé spirituale è chi siete quando la vostra focalizzazione, il vostro sintonizzatore, si sposta in una gamma di frequenze molto più ampia.

 

Il vostro sé animico è parte di una famiglia d’anima, che esiste all’interno e tra clan e tribù di raggruppamenti d’anima più grandi che hanno “linee genetiche” incrociate e un’intera schiera di antenati, e formano comunità d’anima più grandi. Esseri umani differenti usano parole diverse per questi collettivi e descrivono i regni dell’anima e dello spirito in modi diversi. Questo può sembrarvi confuso o contraddittorio, ma potete vederlo anche come, in un certo modo, rassicurante.

 

Come in basso, così in alto: quando gli esseri focalizzano l’espressione e la consapevolezza all’interno della gamma di frequenze che gli umani definiscono “spirituale”, ognuno di noi ha ancora un punto di vista unico. Può essere un punto di vista più ampio, più grande e meno dettagliato, permettendo a chi si trova nei regni dell’anima/spirito di avere percezioni e concetti che si distinguono da quelli sostenuti dagli esseri umani. I punti di vista di chi si trova nei regni “superiori” o “inferiori” però, sono focalizzati ancora in una gamma parziale di frequenze. Ogni essere è solo un collettivo-individuale focalizzato all’interno di una gamma di frequenze in questo universo (proprio come voi).

 

Non importa se considerate i vostri “sé spirituali” guide, angeli, antenati, “maestri ascesi”, altre anime cui non capita di trovarsi in una forma fisica al momento… o gruppi d’anima, clan, tribù, comunità d’origine, consigli, federazioni, gerarchie o associazioni di “esseri spirituali” in costante cambiamento, sotto qualsiasi nome venga in mente a coloro che sono umani… o aspetti, qualità, archetipi, energia creativa che forma configurazioni e schemi, strutturati in qualche modo, servendo varie funzioni, a vostra disposizione per ricombinare o… qualsiasi cosa. Non importa se le riverite e le ponete sopra di voi… o riconoscete la loro energia come famiglia e pensate a loro come parenti, partner al momento invisibili, alleati, amici… o qualsiasi altra cosa vi venga in mente. Non importa persino che prestiate loro attenzione. A noi veramente non importa quando gli umani ci lasciano al nostro regno e intervengono solo nel loro fintanto che si trovano in una vita umana. Ogni singolo umano è perfettamente libero di scegliere. E nessuno può sapere cos’è meglio per gli altri.

 

Se state leggendo questo, tuttavia, potreste essere interessati ad avere la sensazione, per un momento, di come sarebbe essere uno dei vostri “sé spirituali”. Fate appello alla vostra immaginazione. Immaginate di avere accesso a un sistema che avete totalmente accettato per condividere tutta la diversità della creazione. Attraverso questo sistema potete avere accesso a qualsiasi cosa e a tutto ciò che ogni essere abbia mai immaginato, pensato, sentito, visto, udito, assaggiato, toccato, intuito o concepito in qualsiasi modo. Un Internet multi-sensoriale con accesso illimitato: nessun bisogno di tecnologia, perché siete completamente in grado di focalizzarvi, orientarvi e sperimentare qualsiasi cosa… una sorta di sogno a occhi aperti… da cui potete uscire nuovamente, ogniqualvolta così scegliete.

 

Sentite in che modo sareste capaci di alternare e sondare diversi punti di vista sulla stessa esperienza, condividere la nascita di un bambino, per esempio, dal punto di vista della madre, del padre, del neonato, del fratello, della nonna… e mescolare poi quei punti di vista in un’esperienza di sintesi. Sondare e mescolare i punti di vista di tutti quelli che hanno (apparentemente) preso parte a un disastro naturale. Sperimentare individualmente e poi mescolare i punti di vista di tutti i membri di un’intera civiltà: i Maya, per esempio, o l’intero Impero Romano.

 

Nella gamma più vasta dei vostri “sé spirituali”, avete la capacità di spostare la focalizzazione e di condividere tutte le esperienze, insieme con la conoscenza e la saggezza cumulative, di tutti i membri del vostro gruppo d’anima, clan, tribù e comunità. Le membrane tra queste “cellule” d’esperienza esistono, ma sono persino più permeabili delle membrane tra le cellule fisiche del vostro corpo. Sono molto più permeabili delle membrane che molti di quelli che si trovano sulla terra ora rafforzano e mantengono saldamente tra i loro sé umani… e ogni altra cosa nell’universo.

 

I vostri “sé spirituali” sono voi, focalizzati all’interno di una diversa gamma di frequenze. Quando sono focalizzati nella stessa gamma sono uguali a voi. Potete unirvi a loro, più o meno coscientemente, la prossima volta che vi addormentate… e quando lascerete questa vita. Se, mentre vi trovate ancora nella coscienza diurna, ampliaste il vostro senso del sé in una gamma di frequenze più ampia, ricordereste che siete un essere eterno.

 

Tutti siamo eterni.

 

E dato che, per molti degli esseri umani sulla terra adesso, questo è il punto cruciale della questione, nella Seconda Parte di questa trasmissione parleremo del tempo.

 

IO SONO/noi siamo Metatron, Arturo, Kayla, al servizio di Tutto Ciò Che E’.

 

Nota:

 

[1] Qui, il concetto espresso viene reso soltanto in inglese, in quanto Essere [sostantivo] Umano si dice “Human Being” ed Essere [verbo] Umano si dice “Being Human”.

 

Parti: Due - Tre - Quattro - Cinque - Sei - Sette

 

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Originale in inglese: http://www.reconnections.net/meta_arc1.htm

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

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