)* (Stazione Celeste)

 

 

Multidimensions

 

Conscio

 

 

 

Scelte di Percezione

 

I nostri cinque sensi sono costantemente bombardati da più stimoli di quanti potremmo mai occuparcene coscientemente. Dobbiamo quindi filtrare e lasciar fuori la maggior parte di ciò che percepiamo ed essere consapevoli soltanto di una piccola parte dell’esperienza totale della nostra vita. Tutto ciò che abbiamo scelto di ignorare viene poi immagazzinato nella mente inconscia e superconscia.

 

Questi “filtri percettuali” sono creati dalle nostre credenze, perché sono le credenze che influenzano le nostre aspettative. A loro volta, le aspettative influenzano le nostre percezioni. Per esempio, se crediamo che il mondo sia un posto ostile, ci aspetteremo di trovare un nemico dietro ogni angolo. Poi, da dietro l’angolo arriva qualcuno: un normale qualcuno con una vasta e paradossale gamma di pensieri ed emozioni.

 

Poiché crediamo che il mondo sia ostile, ci aspettiamo di vedere una persona arrabbiata e minacciosa. Quindi saremo consapevoli soltanto delle parti di quella complessa persona che esprimono la rabbia. Non faremo filtrare la parti che sono gentili e amorevoli e poi ci “difenderemo” in modo arrabbiato. Con la nostra paura e la nostra rabbia amplifichiamo la paura e la rabbia presenti nell’estraneo. Voilà! Abbiamo creato un nemico e abbiamo anche riaffermato la nostra credenza che il mondo è un posto ostile.

 

Viceversa, diciamo che la nostra credenza è che il mondo, in generale, è un luogo amorevole e che la maggior parte della gente ha una natura buona. Ora, quello stesso giorno, esattamente alla stessa ora, svoltiamo lo stesso angolo e incontriamo la stessa persona complessa. Poiché crediamo che in generale il mondo sia un luogo amorevole, ci aspettiamo che la persona che si avvicina sia amichevole. Quindi, sorridiamo e salutiamo.

 

Poiché siamo amichevoli, amplifichiamo anche la parte amichevole dell’estraneo. Inoltre, ci aspettiamo una risposta amichevole, così filtriamo e lasciamo fuori la parte della persona che è impaurita o arrabbiata e scegliamo di percepire la parte che è amichevole. In questo scenario, è probabile che la persona risponda nello stesso modo in cui ci si è rivolti a essa. Abbiamo perciò nuovamente affermato la nostra credenza secondo le nostre aspettative e le percezioni che nascono da quelle aspettative.

 

LA CREAZIONE DEI FILTRI DI CREDENZA

 

In che modo le credenze hanno formato i nostri filtri? I filtri di credenza sono fatti “su misura” e si basano su un sistema gerarchico. In altre parole, ciò che è più importante viene prima. E quello che è più importante di tutto è la sopravvivenza. In tutte le specie è innata la paura per la sopravvivenza. Una volta che questa paura è attivata, creeremo sistemi che forniscono un meccanismo primario di lotta così da poter sopravvivere.

 

Per esempio, se siete una persona che crede che il mondo sia un luogo ostile, probabilmente siete cresciuti in un ambiente che incuteva paura. Il sistema di credenza era veramente necessario, perché raggiungeste l’età adulta. In gioventù per sopravvivere avete imparato a credere che tutto e tutti erano una possibile minaccia. Quindi, vi aspettavate un nemico ovunque ed eravate costantemente pronti per la battaglia. Il pericolo esterno veniva poi interiorizzato e la battaglia continuava anche se la guerra era finita. Purtroppo, poiché adesso create una realtà piena della vostra paura infantile, la guerra NON è finita.

 

Dall’altro lato, se siete una persona che crede che il mondo sia un luogo amorevole, probabilmente siete cresciuti in un ambiente sicuro e altruista. O, forse, avete già lavorato sulla vostra rabbia e paura infantile e avete trovato un modo di credere nell’amore. In un modo o nell’altro, avete imparato a credere che il mondo è un posto amorevole o, almeno, avete imparato a credere nel potere dell’amore. Quindi adesso siete in grado di filtrare e lasciar fuori la negatività circostante ed essere consapevoli della positività.

 

Il fatto è che non molti di noi sono riusciti ad arrivare all’età adulta privi di paura, rabbia, perdita o dolore. Tuttavia, se in qualche modo siamo riusciti a trovare l’amore, possiamo allora utilizzare il trauma del passato per riconoscere un vero pericolo “non percepito” così da poterci proteggere.

 

Tutti noi adesso sperimentiamo, o abbiamo sperimentato, una realtà creata per noi dalla famiglia, dal passato e dalla società. Queste realtà sono basate sulle credenze che erano programmate nella nostra coscienza. Alcune di queste credenze ci hanno aiutati, ma alcune hanno creato grandi limitazioni nella nostra capacità di aspettarci e di percepire le cose positive e gli aspetti amorevoli della vista tridimensionale (vedere la sezione Inconscio). Le nostre credenze possono essere cambiate, ma l’abitudine è potente. Una realtà conosciuta reca conforto, anche se è dolorosa. Quindi, come possiamo liberarci dalle credenze abituali delle cose conosciute e osare entrare in una realtà ignota e non familiare?

 

CAMBIARE LA REALTA' 

 

Per cambiare la nostra realtà, dobbiamo cambiare le nostre credenze. Dobbiamo trasmutare le credenze nella paura e nella limitazione in credenze nell’amore e nella libertà. Quando il sistema di credenza è basato sulla paura, ci sentiamo separati dal mondo intorno a noi perché il nostro punto di vista è che tutto e tutti possono tentare di recarci danno. Tuttavia, quando impariamo a credere nell’amore, ci sentiamo uniti con il mondo. Tutto e tutti possono poi essere visti come una nuova opportunità per sperimentare l’amore.

 

La credenza nella paura e nella limitazione crea un’immagine di sé di vittimismo. “Il mondo è il mio nemico e io sono la sua vittima”. Dall’altro lato, la credenza nell’amore e nella libertà crea un’immagine di sé di potere: “In qualche modo ho creato la mia realtà, e, dato che l’ho creata, la posso cambiare.” È quando cambiamo dal “vivere nella paura” al “vivere nell’amore” che possiamo modificare la base dei nostri sistemi di credenza. Soltanto allora possiamo iniziare a cambiare la realtà che sperimentiamo. Per questo cambiamento ci vuole tempo ed esperienza, ma se riusciamo a capire che le esperienze sono lezioni, possiamo iniziare la nostra trasformazione da vittima dipendente a leader affidabile. Questa trasformazione ha tre fasi: “dipendente”, “indipendente” e “affidabile”.

 

Tutti attraversano questi stadi di coscienza. Poiché siamo tutti persone complesse, certe aree della nostra vita spesso le attraversiamo più velocemente di altre. Di solito, possiamo trasformare velocemente le aree in cui abbiamo sperimentato amore, mentre le aree che hanno provocato paura si trasformano più lentamente. Purtroppo, sono queste aree colme di paura che spesso diventano la nostra nemesi personale e ritorniamo ripetutamente su questioni vecchie in modi nuovi. Per fortuna di questi spazi “bloccati” ce ne sono pochi. Queste aree della nostra vita sono la nostra sfida/difficoltà più grande, fornendo tuttavia la più grande possibilità di crescita.

 

Continua: "Gli Stadi di Sviluppo della Coscienza"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_choices.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it