)* (Stazione Celeste)

 

 

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Conscio

 

 

 

Che cos'è la Coscienza?

 

 

 

Definizione di Coscienza

 

Il Webster New World Dictionary della Lingua Americana definisce la coscienza come: “Lo stato di essere cosciente; consapevolezza, specialmente di ciò che accade intorno a noi e la totalità dei propri pensieri, sentimenti e impressioni.”

 

La coscienza, quindi, racchiude la nostra realtà esterna e interna. La scienza cognitiva definisce la coscienza come un fenomeno spiegato in termini di meccanismi neurali o computazionali, quali:

 

-         La capacità di fare distinzioni, categorizzare e reagire agli stimoli ambientali

-         La capacità di accedere a stimoli interni

-         L’integrazione delle informazioni mediante un sistema cognitivo

-         Il focus dell’attenzione

-         La differenza tra veglia e sonno

-         Il controllo deliberato del comportamento

 

Il mondo occidentale è più propenso a definire la coscienza come la capacità di essere consapevoli di eventi esterni, riconosciuti dai cinque sensi principali. Dall’altro lato, il mondo orientale è più incline a dire che si è un “essere cosciente” se si ha la capacità di essere consapevoli di eventi interiori riconosciuti dagli organi di senso superiori.

 

Coscienza e Percezione

 

La domanda successiva è: “Di che cosa è cosciente la mente?” In altre parole, degli innumerevoli stimoli interni ed esterni che cosa percepiamo e sosteniamo nella mente cosciente? La nostra realtà cosciente fisica è percepita dai cinque sensi: vista, udito, gusto, odorato e tatto. Tuttavia, i cinque sensi fisici sono limitati a un piccolo segmento dello spettro totale della luce, del suono, ecc., e anche questo piccolo segmento è molto di più di quello che possiamo registrare coscientemente. Quindi, dobbiamo filtrare e lasciar fuori la maggior parte delle percezioni e inviarle alla mente inconscia e superconscia. Così relegate, si può attingere a queste informazioni quando è necessario.

 

Che cos’è questo sistema di filtraggio? Fisiologicamente e anatomicamente questo meccanismo è il Sistema d’Attivazione Reticolare (“SAR”). La parola reticolare significa “a forma di rete”e la formazione reticolare neurale stessa è una diffusa, grande area del tronco encefalico a forma di rete. Il SAR del cervello controlla l’arousal [1], l’attenzione e la consapevolezza – gli elementi della coscienza stessa. Il Sistema d’Attivazione Reticolare del cervello gestisce come interpretare, rispondere e reagire alle informazioni sia interne che esterne. Il SAR agisce come un filtro, simile a quelli delle macchine fotografiche o dei microfoni, che non fa filtrare determinate frequenze di luce, suono o altri stimoli percettuali. La maggior parte degli stimoli saranno filtrati e inviati alla mente inconscia o superconscia. Gli stimoli che passano attraverso questo filtro saranno impressi sulle aree consce della corteccia cerebrale.

 

I sensi fisici riconoscono gli stimoli mediante i sensi come frequenza e intensità. Non possiamo percepire coscientemente uno stimolo che è sopra o sotto una determinata banda di frequenza. Per esempio, possiamo percepire la luce soltanto sopra l’infrarosso e sotto l’ultravioletto. Lo stimolo è ancora lì, ma possiamo percepirlo soltanto inconsciamente attraverso il nostro primo, secondo corpo e quello quadridimensionale inferiore o in modo superconscio attraverso i corpi di quarta dimensione superiore e quinta.

 

Inoltre non possiamo percepire coscientemente gli stimoli con un’intensità sotto la soglia dei recettori fisici. Ci può essere un suono a 5 decibel, ma se la soglia del nostro udito per quel suono è di 10 decibel, allora coscientemente non lo udiremo. Impariamo anche ad adattarci agli stimoli familiari. Per esempio, chi ha vissuto accanto alla ferrovia per anni, può anche non notare un treno che passa, laddove un’altra persona nuova della zona può percepirlo in modo molto forte.


Esperienza e Coscienza


Robert Ornstein, nel suo libro “The Psychology of Consciousness” (La Psicologia della Coscienza) parla della coscienza come di una realtà costruita. Crede che per creare un ambiente stabile e gestibile, dall’infanzia si sviluppi un sistema di filtraggio sensoriale che viene continuamente rimodellato da situazioni successive. Quindi l’esperienza della realtà cosciente è effettivamente soltanto una rappresentazione di ciò che scegliamo di sperimentare. La storia personale dell’esperienza crea un sistema di credenza che definisce la nostra realtà personale.

 

Le credenze definiscono la nostra esperienza perché creano i nostri filtri. I filtri sono fatti su misura, e si basano su un sistema gerarchico e quello che è più importante viene prima. Come determiniamo quello che è più importante? La terza dimensione si basa sulla sopravvivenza, quindi la cosa più importante è quella che faciliterà la sopravvivenza. Sopravvivenza è un termine relativo ed è dipendente dalle circostanze della propria realtà. Se si vive per la strada, sopravvivenza significa trovare cibo commestibile nel bidone della spazzatura. Dall’altro lato, se si è un agente di cambio, sopravvivenza può voler dire conoscere il mercato azionario.

 

Anche ciò che ci è familiare è importante. Quindi, facciamo filtrare ciò che è familiare perché ci dà conforto e un senso di sicurezza. Questo senso di sicurezza è vitale perché attenua la nostra paura. La paura non viene superata migliorando la nostra vita. La paura è un elemento chiave della vita tridimensionale perché c’è sempre una qualche possibilità di pericolo. Cerchiamo di registrare ciò che è familiare perché calma le nostre ansie e ciò che non ci è familiare ci spaventa perché genera un rilascio di adrenalina e una successiva sensazione di paura.


Credenze e Aspettative

 

Il nostro sistema di credenza, che si basa sulla storia dell’esperienza, crea le nostre aspettative perché ci aspettiamo di percepire prima ciò che è familiare e/o pericoloso. Questa aspettativa influenza enormemente la nostra percezione. La credenza crea aspettative e le aspettative dirigono le percezioni.

 

Le credenze creano anche la nostra visione del mondo e le visioni del mondo creano credenze. Per esempio, la visione occidentale e scientifica del mondo crede che la materia sia la realtà fondamentale, la base primaria dell’esistenza, e la coscienza è un fenomeno che scaturisce dalla materia. Tuttavia, la visione orientale ed esoterica del mondo crede che la coscienza sia la realtà fondamentale e l’universo fisico sia una proiezione di questo. Quindi, chi crede nella visione occidentale e scientifica del mondo crede che esista soltanto la terza dimensione, e sintonizza il proprio filtro per allinearsi con la frequenza del mondo della materia. Chi crede nella visione orientale ed esoterica del mondo crede nelle dimensioni multiple e sintonizza i propri filtri per racchiudere le frequenze delle realtà non-materiali.

 

A causa di queste credenze, il mondo scientifico ha concentrato la sua attenzione primaria sull’intelletto con i suoi poteri logici e di ragionamento e le percezioni dei sensi fisici. Al contrario, il mondo esoterico ha concentrato la propria attenzione primaria sul sé interiore e sulle percezioni dei sensi superiori.

 

Attenzione e Percezione

 

Voi siete dove si trova la vostra attenzione. Ma che cos’è l’attenzione? Possiamo percepire molte cose senza prestarci attenzione. Ci sono molti eventi che compongono la nostra esperienza cosciente della vita, tuttavia la maggior parte di loro formano uno sfondo che è l’ambiente in cui viviamo. Non è fino a quando osserviamo il nostro “sé” focalizzare la nostra attenzione che ne diveniamo completamente consapevoli. Per esempio, possiamo tenere in grembo un libro e sapere che è pieno di lettere. Sappiamo che queste lettere creano parole e frasi. Tuttavia, fino a quando non prendiamo l’iniziativa e scegliamo di focalizzare la nostra attenzione su quelle lettere non sappiamo cosa dicono.

 

In altre parole, la percezione è un circuito triangolare. Il primo punto del triangolo è il nostro recettore sensoriale che porta l’informazione al cervello. Poi questa percezione deve liberare il nostro filtro affinché sia una parte dell’ambiente cosciente. Dopo di che, affinché quella percezione si muova sullo sfondo del nostro mondo, dobbiamo imprimergli sopra l’intenzione cosciente della nostra auto-consapevolezza.

 

Questa “attenzione” si differenzia:

È questa “attenzione” che crea l’apprendimento e l’intimità. Non impareremo da una persona o esperienza a meno che la sperimentiamo intimamente. Senza un senso cosciente del sé è difficile, se non impossibile, sperimentare questa intimità. Dalla visione occidentale/scientifica del mondo “sé” significherebbe Ego e dalla visione orientale/esoterica del mondo “sé” significherebbe Sé Superiore. Quando espandiamo la coscienza per ricordare il nostro vero sé multidimensionale, siamo in grado di espandere l’attenzione per racchiudere entrambe le visioni.

 

Amore e Paura

 

Ci sono anche due emozioni che determinano le percezioni: l’emozione della paura, in questo caso racchiude tutte le emozioni sgradevoli, e l’emozione dell’amore, in questo caso racchiude tutte le emozioni gradevoli. L’amore e la paura hanno molto a che fare con lo sviluppo dell’intimità, poiché tendiamo ad allontanarci da ciò che temiamo e ad andare verso ciò che amiamo.

 

Tuttavia, questo ci può confondere molto, perché spesso le due emozioni sono mescolate. Per esempio, possiamo amare lo sci, ma abbiamo paura di farci male. Possiamo anche amare un’altra persona, ma sentire che lui o lei ci ferirà. È qui che il chakra del cuore viene invitato ad aiutarci nel seguire ciò che amiamo senza perderci nella paura. Inoltre, è l’esperienza della vita cosciente che ci aiuterà a differenziare tra la paura che è paranoia e la paura che è un avvertimento.

 

Se la nostra storia personale è tale che ogni volta che siamo andati verso l’amore siamo stati feriti, è probabile che questa paura riempia la nostra coscienza. Quindi, il nostro cuore può essere ricolmo di paura. In questo caso possiamo soffrire di disturbi associati al chakra del cuore, e il sistema immunitario generale può risultare compromesso. Questa è l’origine del detto “avere un cuore infranto”. È allora che dobbiamo trovare un modo per rilasciare la nostra storia di dolore e paura così da poter cogliere l’occasione dell’amore.

 

Spesso la ricerca dell’amore si perde nella ricerca del plauso, del potere e della ricchezza personale. Il chakra del cuore governa anche le relazioni. Per lo sviluppo di relazioni intime e amorevoli ci vuole tempo e una dedizione disinteressata a un altro. Ci vuole anche l’abilità di amare profondamente noi stessi perché non possiamo donare ciò che non possediamo. Il plauso, il potere e la ricchezza personale non sono negativi, ma sono dolce-amari davvero se non possiamo condividerli con una persona amata.

 

Il nostro vero sé di quinta dimensione è androgino con polarità maschili e femminili che vivono in un unico corpo. Quando ci incarniamo nelle dimensioni inferiori dobbiamo assumere un corpo maschile o femminile perché la limitazione e la separazione sono le fondamenta della coscienza di terza dimensione. Mentre siamo confinati a questo stato di coscienza, non possiamo accettare l’esperienza illimitata di due polarità unite all’interno della stessa forma. Tuttavia, una parte di noi desidera riunirsi con l’altra sua metà – il Complemento Divino. Cerchiamo relazioni con gli altri per completarci, ma scopriamo invece che le nostre relazioni con gli altri sono specchi della relazione con noi stessi. Se vogliamo l’amore vero con un’altra persona, dobbiamo prima imparare ad amare veramente noi stessi.

 

Nota:

[1] Arousal è uno stato fisiologico e psicologico di veglia. Implica l’attivazione del sistema di attivazione reticolare nel tronco encefalico, il sistema nervoso autonomo e il sistema endocrino, e porta a un ritmo accresciuto del battito cardiaco e della pressione sanguigna in una condizione di attenzione sensoriale, mobilità e prontezza a rispondere [Vedi (in inglese): http://en.wikipedia.org/wiki/Arousal]

 

Continua: "Lo Specchio"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_body_conscious.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it