)* (Stazione Celeste)

 

 

Multidimensions

 

Conscio

 

 

 

La Discussione

 

 

 

 

La brezza carezzava dolcemente il piccolo cespuglio

creando una danza di foglie palpitanti.

 

La quiete era assoluta e il suono più forte

era il distante vento tra gli alberi.

 

Dove se n’era andata la vita?

Fino a pochi momenti fa ero una giovane donna

piena di promesse e depressione.

 

La promessa era morta facilmente,

ma la depressione era rimasta,

rimasta…

 

Ora la promessa sta ritornando

e la depressione è un visitatore sgradito

anziché un inquilino regolare.

 

Ora, forse, la promessa dei miei sogni

può avverarsi.

 

“Sei troppo vecchia per ricevere i tuoi sogni,”

bisbigliò la voce stridente della Depressione

all’orecchio innocente della Promessa.

 

“La Promessa NON ha età,”

fu l’innocente risposta.

 

“Non ti lascerò mai,”

minacciò l’offesa Depressione.

 

“Non voglio che tu lo faccia,”

la blandì la Promessa.

“Sei la mia ispirazione.”

 

“Bah – non è lavoro mio ispirare.

Il mio lavoro è annientare.”

 

“Annientare?”

domandò la Promessa


“Annientare te!”

gridò la Depressione.

 

Ma poi, la brezza gentile

fece nuovamente danzare le foglie.

 

Era così incantevole che

persino la Depressione se ne accorse.

 

In lontananza, un uccello cantava una canzone così dolce

che la voce della Depressione non poteva essere udita.

 

“Voglio sentirti,”

chiamò la Promessa.

“È dalla tua oscurità che raccolgo la luce.

È dalla tua tristezza che conosco la gioia

e dalla tua rabbia che trovo la pace.

 

“Non siamo nemiche,”

supplicò la Promessa,

“Siamo le due che compongono l’uno.”

 

“Non capisco,”

ringhiò la Depressione.

 

L’uccello volò più vicino.

Di fatto, atterrò sull’inferriata davanti a me.

 

Era un semplice passero,

piccolo e marrone, niente di speciale,

tuttavia mi osservava come se mi conoscesse.

 

Guardava oltre la Promessa,

nella Depressione

 

non faceva niente…

non diceva nulla…

 

ma la libertà dell’uccello

toccò e catturò lo spirito della Depressa.

 

Poi, in un batter d’occhio se n’era andato

E io rimanevo lì, di nuovo sola.

 

Sola con la mia depressione

e sola con la sua promessa.

 

Quando la mia depressione si chiarì, riuscii ad aprire il cuore a ciò che desideravo e meritavo. Traslocai poi nella mia nuova casa e salii sul

 

QUARTO GRADINO VERSO L’ANIMA

 

 

 

Continua: "Salire sul Quarto Gradino"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_body_debate.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it