)* (Stazione Celeste)

 

 

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Accettare la Chiamata

 

 

Un’Esperienza Personale

Del Levarsi della Kundalini

 

Apertura del chakra della Gola

 

PERIODO DI TEMPO 1988-1992

Il quinto chakra governa la creatività e io avevo molto spazio per questo, dato che la mia nuova casa era molto più grande della precedente, e avevo portato soltanto i miei mobili migliori. Dovevo abitare qui coi bambini un altro anno, prima che mio marito tornasse a lavorare a Los Angeles, ma anche lui amava la casa tanto quanto me.

VITA SPIRITUALE

Insieme con la mia nuova casa acquisii un nuovo insegnante spirituale. Gli fui presentata da uno dei miei maestri di scuola che mi aveva aiutato a imparare a controllare l’impeto delle abilità psichiche, liberatesi dopo aver purificato le mie emozioni.

Questo nuovo maestro insegnava la via verso l'anima e mi presentò a una rete completamente nuova di Guide interiori con le quali potevo comunicare. Avevo ottenuto un certo grado di padronanza sulle mie emozioni, quando la Kundalini era nel mio secondo chakra e un certo grado di padronanza sui miei pensieri quando la Kundalini si trovava nel terzo chakra. L'apertura del chakra del cuore inferiore mi permise di vivere in un’ottava superiore della vibrazione dell’amore. Pertanto, ero in grado di comunicare facilmente e in modo più chiaro con dimensioni sempre più elevate.

Su ciascuno dei piani della quarta dimensione, ci sono dei Templi del Mistero dove andavo durante il sonno, e nella meditazione, per imparare e crescere. Leggevo voracemente tutte le informazioni che questo percorso offriva e ho integrato le lezioni nella mia coscienza scrivendo racconti. Tuttavia, quando incontrai il mio nuovo maestro, un vecchio schema si ripresentò come con tutti i maestri spirituali che avevo avuto: lo misi su un piedistallo di perfezione.

Poi, quando mi resi conto che, non importa quanto questi maestri fossero elevati spiritualmente, erano ancora umani e avevano problemi come tutti noi. Sarebbero poi caduti dal loro piedistallo e io sarei rimasta delusa. La realtà è che stavo ancora cercando di sfuggire alla terza dimensione e a tutti i problemi e alle debolezze che la caratterizzano. Ero ancora alla ricerca del luogo ideale dove poter andare per rivelarmi perfetta.

VITA PROFESSIONALE

Durante l'apertura del mio quinto chakra, la mia carriera fiorì. Acquisii sempre più clienti di psicoterapia, mentre la mia audiologia rimaneva costante. Avevo soldi, tanti, ma anche debiti, molti. Il mio viaggio di auto-scoperta continuava e più insegnavo agli altri più imparavo su di me. Mi stabilii in uno schema confortevole e vi rimasi fino a quando una vocina mi sussurrò all'orecchio: "Non fai dei cambiamenti da tanto tempo.”

VITA PERSONALE

Mia figlia partì per il college lo stesso anno in cui mio marito ritornò a Los Angeles e in casa avevamo solo un adolescente. Lavoravo duramente, ma avevo il tempo per andare agli eventi sportivi di mio figlio, prendere lezioni di arte e viaggiare.

A volte mi guardavo allo specchio e mi rendevo conto che affrontare la depressione, vale a dire avere la depressione e i suoi ridotti i livelli di emozioni, mi aveva fatto ingrassare. Riuscendo a gestire bene la depressione e ad attivare la tiroide con la Kundalini, riuscii a perdere peso e a mantenerlo, fino alla menopausa.

Tuttavia, il mio corpo aveva altro da dirmi riguardo allo stress di dieci anni di duro lavoro. Ciò che aveva da dire era: "Quando dormi non riesci a nascondere lo stress e digrigni i denti. Quando digrigni i denti, li incrini. Incrinandosi, viene un ascesso. "

Non avevo mai sperimentato niente di così doloroso come un ascesso dentale. E ne ebbi due. Un ascesso imperversò durante un volo internazionale di tredici ore. Non c'era nulla che potessi fare, se non prendere il Tylenol e tenere una borsa di ghiaccio sul viso. L’altro ascesso mi tormentò per mesi, stavo risparmiando denaro ed ero in una fase di diniego. Alla fine, andai dal dentista all’una di notte. "Me lo tolga", piansi. "Non cerchi di salvarlo, me lo tolga e basta. Non riesco più a sopportare il dolore. "

In entrambe le esperienze dolorose, la mia "immaginazione" continuava a proiettare una scena di me in qualche tempo antico che raccontavo un segreto che avevo promesso di mantenere. Sembrava che molti altri soffrissero in seguito alla mia azione. La mia memoria riandava a tempi in cui non ero in grado di esprimere il mio vero sé. Sentivo il dolore interiore derivante dal soffocare la mia pura forza creativa, per paura di essere giudicata. E chi è stato il mio critico più grande? Io!

INIZIAZIONE FINALE

Che cosa significava il dolore? Non l'avevo ancora rilasciato il mio dolore? La risposta fu NO. Diventare un essere spirituale non vuol dire smettere di essere umani. Il percorso spirituale non è una fuga. Non è una ricetta per la perfezione. Il cammino spirituale è un impegno ad affrontare tutto il proprio Sé in modo da poterlo SENTIRE tutto, anche se fa male. Allora, e solo allora si può imparare ad amare il proprio sé.

La mia iniziazione finale era imparare che, finché non avrei amato il mio Sé, non avrei potuto esprimerlo in modo creativo. Potevo aiutare gli altri offrendo il mio servizio, ascoltando e comunicando profondamente con loro. Ma non riuscivo a rilasciare la forza creativa che era ME. Avevo paura. Avevo paura che ESSI avrebbero giudicato me. Purtroppo, il "loro" che un tempo era stato al di fuori di me aveva preso dimora permanente nella mia testa. Fu il dolore a farmi capire questo fatto.

In qualche altra realtà avevo "espresso la mia verità", ma l’avevo fatto in un modo che aveva ferito molti altri. Avevo sofferto molto per quell’errore, poiché è stata una lezione che avevo portato con me in questa vita. Ho dovuto vivere la mia infanzia in un ambiente in cui "io" ero diversa e non "brava abbastanza". Ho imparato molto giovane a mantenere segreto il mio Sé. Ma ora, desiderava esprimersi così intensamente da far male.

Tenevo un diario dai primi anni ottanta, che, lentamente, si era evoluto in racconti e poesie. Fu nel 1992 che la diga crollò. Il giorno dopo sarei partita per Kauai, nelle Hawaii e stavo cercando un diario da mettere in valigia. Ne trovai uno vecchio che riportava l'inizio di una storia, che credevo fosse una vita passata. Lessi il primo paragrafo e pensai di aggiungere una frase o due. Beh, posai la penna ore dopo.

Durante l’intera vacanza, storia dopo storia, vita dopo vita, arrivarono come una tempesta. (È interessante notare che, una settimana dopo essere partiti, Kauai fu colpita da un devastante uragano.) Mentre scrivevo furiosamente le mie storie, intimamente SENTII tutte le emozioni. Vissi e rivissi i personaggi sulle pagine.

Scrivevo, dipingevo, mi stendevo sulla spiaggia e nuotavo nel mare caldo. Un giorno, mentre nuotavo, decisi che queste storie un giorno sarebbero diventate un libro. Invocai la mia Guida Superiore affinché mi aiutasse a completare il mio compito e il coraggio di presentare il mio SÉ quando il compito fosse stato completato.

Quel libro è Visioni da Venere. Iniziai a scriverlo nel 1992 e lo pubblicai nel 2001. Per la mia iniziazione finale imparai che il nucleo della creatività è la PAZIENZA.

 

 

Continua: "Il Vulcano"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_emotions_accept.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it