)* (Stazione Celeste)

 

 

 

Multidimensions

www.multidimensions.com

 

 

 

 

Intervista con Me Stessa

di Suzan Caroll

 

 

Suzan Caroll, da quando è nata, è una ricercatrice spirituale. Ha conseguito una laurea in Psicologia Clinica ed è una terapeuta. Suzan si è resa conto, per la prima volta, dell'imminente spostamento della realtà nelle dimensioni superiori durante gli anni '70, quando ha imboccato il suo Sentiero e da allora, per prepararsi, osserva e studia.

 

Domanda: Suzan, pensi che i tuoi studi universitari abbiano aiutato od ostacolato il tuo viaggio spirituale?


Risposta: Credo che la comprensione psicologica degli altri e di me stessa, mi ha molto aiutato a radicare la mia spiritualità nel mondo quotidiano.

 

D: In che modo?

 

R: Ero sul mio sentiero spirituale da circa dieci anni, quando ho scoperto che non potevo proseguire oltre. Sembravo aver raggiunto l’apice. Era come se non potessi più sollevare il soffitto senza lavorare sulle fondamenta. La mia guida mi ha portata allora ad iniziare i miei studi in psicologia, che hanno incluso molti anni di psicoterapia. È stato attraverso la mia terapia personale che sono riuscita a rilasciare un po’ del dolore della mia infanzia, affinché le mie emozioni potessero equilibrarsi. Ho imparato ad onorare la mia bambina ed ho iniziato un lungo processo per imparare ad amare me stessa. Mi sono resa conto inoltre, che dovevo integrare le esperienze spirituali nella mia vita fisica oppure avrei fatto un’“indigestione spirituale”.

 

D: In che modo hai cominciato questo processo di integrazione?

 

R: La mia esperienza educativa e la terapia hanno calmato le tempeste emozionali, così che la Ragione ha potuto comunicare con lo Spirito. Quando la mia vita era uno scompiglio emozionale, e succedeva un po’ troppo spesso, potevo comunicare lo stesso con i mondi superiori, ma non potevo radicare i messaggi nella vita quotidiana. Quando stavo male, volevo scappare per andare in un posto migliore e i miei mondi interiori sono diventati un posto cui scappare e nascondermi. Quando ho imparato a vivere con la mia storia personale e a gestire la mia vita, ero più tranquilla e non avevo bisogno di scappare via. Al contrario, riuscivo a portare la mia guida superiore nel mio mondo fisico, affinché mi guidasse nelle mie sfide quotidiane. Gradualmente, sono stata allontanata dalla paura e dalla confusione e ho finalmente trovato l’amore e la pace.

 

D: Adesso senti che puoi vivere sempre nell’amore e nella pace?

 

R: Oh no! Però ho la capacità di riprendermi, quando scivolo nella paura e nella confusione. Tuttavia, penso sia importante sottolineare che tutti quelli che si sono offerti volontari per diventare Operatori di Luce, avranno molte iniziazioni. Queste iniziazioni sono necessarie per ripulire ogni paura dalla nostra aura, per poter centrare la nostra coscienza sull’amore. È attraverso la purificazione della nostra aura e dell’aura della terra che possiamo aiutare nella purificazione del pianeta.

 

D: Non sembra che queste iniziazioni siano molto divertenti…

 

R: No, non lo sono affatto. Tuttavia, ci siamo offerti volontari per entrare nel lungo processo di ricordo della nostra vera eredità. Ciò che abbiamo bisogno di realizzare nei prossimi pochi anni, non potrebbe essere fatto con la conoscenza di una vita sola. Quindi, dobbiamo rilasciare la nostra credenza nel dolore e nella limitazione, così da poter accedere alle nostre altre realtà tri e quadridimensionali. Quando saremo risanati “a sufficienza” dalla realtà attuale, affinché la nostra visione superiore sia ristabilita, anche le altre nostre realtà si affacceranno alla superficie della nostra coscienza per essere risanate. Possiamo poi recuperare la saggezza che si nasconde dentro il dolore.

 

D: Dici che ci siamo offerti volontari? Non penso che molte persone si ricordano di averlo fatto…

 

R: Si, la maggior parte della gente non ricorda, soprattutto al principio, perché ci siamo offerti volontari prima di assumere la vita attuale. Tuttavia, non appena cominciamo a risvegliare i nostri sé superiori, cominciamo a ricordare la vita “in mezzo” alla morte e alla nascita, altre vite tridimensionali, e vite nelle dimensioni superiori.

 

D: Sembra che stai evitando il termine “vita passata”. Ho ragione?

 

R: Si, ho evitato quel termine, perché tutte le nostre “vite passate” si svolgono effettivamente nello stesso momento, in diversi quadranti tempo/spazio. Possiamo ottenere la consapevolezza di queste vite entrando nella coscienza di quarta o di quinta dimensione. Dalla coscienza quadridimensionale, possiamo rivivere realmente queste vite e sperimentare le loro paure e amori. Dalla coscienza di quinta dimensione, abbiamo più obbiettività e possiamo intercedere per agire come “sé superiore” di quelle realtà.

 

D: Puoi darci altre informazioni riguardo alla coscienza di quarta e di quinta dimensione?

 

R: La quarta dimensione è conosciuta come Piano Astrale, ed è il piano di realtà un’ottava superiore al mondo fisico, tridimensionale. La quarta dimensione è il reame dei sogni, dell’immaginazione, delle abilità psichiche, dell’intuizione e della creatività. La porta alla quarta dimensione è aperta attraverso la nostra mente inconscia. Sciamani/e, stregoni/streghe, veri leaders spirituali ed artisti hanno avuto accesso ai poteri della quarta dimensione e li hanno usati nella terza dimensione sin dall’inizio della storia. La quinta dimensione è un’ottava superiore alla quarta. È una dimensione al di là della polarità, della separazione, della limitazione e del tempo o spazio. La quinta dimensione è un piano spirituale e i nostri corpi sono fatti di Luce. Alcuni l’hanno chiamata il Piano Animico. È la consapevolezza conscia di queste dimensioni superiori dalla nostra realtà tridimensionale che delinea la coscienza di quarta e di quinta dimensione.

 

D: E’ questo che intendi con integrazione delle dimensioni superiori?

 

D: Sì, quando possiamo essere consciamente consapevoli delle dimensioni superiori, mentre ci troviamo nel nostro stato cosciente, terreno e tridimensionale, possiamo cominciare a portare quella consapevolezza nella nostra vita quotidiana. Tuttavia, prima dobbiamo fare i nostri compiti. Le dimensioni superiori sono aperte per noi solo se siamo disposti a mettere da parte il nostro “tempo” per perseguire i loro doni. L’esplorazione della quarta dimensione non sempre è un’esperienza gradevole, perché la quarta dimensione contiene la somma totale di tutte le nostre emozioni e tutti i nostri pensieri da tutte le nostre esperienze tri e quadridimensionali. Molta dell’acqua sporca di uno stagno rimane sul fondo e l’acqua pulita e chiara fluttua in superficie; le nostre memorie dolorose e spiacevoli giacciono sul pavimento della quarta dimensione – proprio al di là della nostra consapevolezza tridimensionale. Per attraversare la soglia ed entrare nei mondi superiori, dobbiamo essere disposti ad affrontare la nostra storia e a ripulire un sentiero attraverso il dolore e la confusione che si sono accumulati. Poi possiamo ottenere un accesso cosciente alla nostra eredità multidimensionale.

 

D: Hai detto che molti hanno ottenuto una coscienza quadridimensionale.

 

R: Sì, tuttavia non sono sicura che “ottenuto” sia la parola giusta. È mia convinzione che piuttosto che ottenere una coscienza superiore, in realtà noi la ricordiamo. Questa coscienza superiore esiste già, ma siamo stati isolati da lei con l’oblio che sopraggiunge, quando entriamo nella terza dimensione. In passato i leaders che si sono accorti della loro coscienza quadridimensionale si sono sottoposti ad iniziazioni di purificazione e consapevolezza, affinché i loro poteri e la loro conoscenza non fossero abusati. Purtroppo, molti hanno avuto accesso a questi poteri senza sottoporsi alle iniziazioni ed hanno attinto al proprio, e a quello di altri, lato oscuro con conseguenze disastrose.

 

[...]

 

D: C’è stato un momento, o un periodo, significativo che ti ha spinta ad intraprendere il tuo viaggio spirituale?

 

R: Sì, sono nata nel 1946, fra i primi Bambini del Boom Economico, e sono stata allevata con l’indottrinamento degli anni Cinquanta e docilmente ho trovato un “brav’uomo che si prendesse cura di me”, ho comperato una casa con palizzata e ho avuto i miei due bambini. Ero una “brava donna”. Poi un giorno, a 28 anni… Avevo tutto? Ero una moglie ed ero una madre, ma non ero IO. Nel 1974 una “brava donna” aveva una carriera. Beh, non sapevo se ero “brava” o no, ma sapevo che ero infelice – molto infelice. Tutti i segreti della mia infanzia erano rinchiusi, così come la mia innocenza e la mia capacità di provare gioia. Le mie emozioni erano un uragano di paura repressa, di tristezza e di rabbia. I miei pensieri erano confusi e ossessivi. In quel periodo, la relazione con mio marito era terribile e la relazione con me stessa non esisteva. Dovevo trovarMI, o non avrei potuto andare avanti! Poi ho incontrato Mrs. Reed. Mrs. Reed aveva 84 anni e viveva in una casa piena di magia, sopra le colline dietro casa mia. Mi teneva la mano, mentre facevo il primo passo “cosciente” sul mio sentiero spirituale. Ho ricordato allora che da bambina ero connessa con i mondi superiori. Tuttavia quella connessione si era interrotta, quando ero diventata adolescente e avevo scoperto che essere come l’altra gente era molto più importante che essere il mio Sé.

 

D: In che modo il tuo processo spirituale ti ha aiutata nel tuo lavoro di psicoterapeuta e nelle relazioni con la tua famiglia, marito, bambini ed amici? Lo utilizzi con i tuoi clienti?

 

R: Questo “processo” è il cuore di chi sono. Se non mi prendo del tempo per connettermi con il mio sé spirituale, perdo ME stessa. Se perdo me stessa, tutte le mie relazioni crollano, sia personali che professionali.

 

D: Questa mattina hai detto che fondi spirito e psicologia. Puoi espandere questo concetto ora?

 

R: Per me, fondere spirito e psicologia, significa “fare ciò che si dice”. Questa fusione richiede un impegno cosciente nel creare una realtà per me stessa che sia vera per la persona che voglio essere. Questo mi invita prima a sapere chi sono ora (psicologia), e, secondo, ad essere in connessione con il sé superiore (spirito) che mi sto sforzando di diventare. Per fondere psicologia e spirito, credo che ci dobbiamo assumere la completa responsabilità della vita che viviamo ed arrenderci alla nostra guida superiore per apprendere le lezioni che la vita ci offre. Responsabilità non significa rimprovero. Quando ci rimproveriamo per ciò che è andato male, creiamo solo colpa e vergogna. Tuttavia, se ci assumiamo la responsabilità per ciò che accade nella nostra vita, possiamo abbracciate il potere che ci guida verso una soluzione. Come ho detto prima, sento che talvolta la nostra Anima ci mette in una situazione difficile come un’“iniziazione”, per costringerci a connetterci con la nostra coscienza multidimensionale.

 

[...]

 

* * * * * * * * * *

 

Tratta da: http://www.multidimensions.com/TheVision/interview.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it