)*(Stazione Celeste)

 

 

Multidimensions

 

Superconscio

 

 

 

Estratto da:

"Reconstructing Reality"

(Ricostruire la Realtà)

 

 

 

 

Nel Vortice

“Voi non elevate o abbassate la vostra vibrazione. In verità, ESPANDETE la vostra consapevolezza per cingere sempre di più il vostro vero sé multidimensionale. Il vortice in cui state per entrare è al di là delle limitazioni del tempo e dello spazio. Serve come sentiero fra le dimensioni attraverso cui il dito dell’Unità (Oneness) può estendersi nei suoi componenti individuali e poi ritornare di nuovo nella Sorgente. Capirete sempre di più, nel momento in cui vi concederete questa esperienza.”

Shature era pronta. Avvertiva una forte attrazione dal vortice, quando saltò nel suo centro. Di nuovo, ecco quel turbinio veloce intorno a lei. Girava sempre più velocemente, come un tunnel di luce roteante. Venne presa dalle vertigini e si sentì disorientata. I molti toni e colori che erano vivi nel vortice alzavano la sua vibrazione – ottava dopo ottava – finché sentì di star per esplodere. Al punto in cui non ce la faceva più, i colori e i toni permearono la sua forma e la trasformarono in una vaga forma umana che altro non era che un filo di luce. La sensazione vorticosa divenne poi interna e lei percepì milioni di vortici rotanti che colmavano il suo essere. Ogni vortice girava con un ritmo crescente, creando un arazzo intessuto dei molti componenti del suo SÉ. La rotazione continuò finché non fu raggiunto il punto di massa critica e – in un’esplosione di luce – si fermò. Si trovava nel vuoto al di là del vortice.

Per un periodo al di là del tempo, rimase nel vuoto, finché una luce distante cominciò il suo viaggio verso di lei. La sua Anima sorrise, poiché la riconobbe come Arturo. Con questo riconoscimento, il vuoto si colmò di milioni di stelle. Desiderava visitare di nuovo Arturo, ma, man mano che le stelle si avvicinavano, queste cominciarono a circondarla. Sempre più velocemente, le stelle si mossero finché divennero indistinte in un altro vortice, un vortice fatto di stelle.

Questo vortice si trasformò in un tunnel con un flusso di luce che vi scorreva attraverso. Shature poteva vedere che questo flusso proveniva da un lago lontano. Come un salmone che segue il suo istinto, viaggiò contro la corrente della luce liquida. La attirava dentro di sé. Nel centro del flusso Shature trovò una corrente che, se vi si abbandonava, l’avrebbe portata fino alla Sorgente. Si abbandonò a questa corrente e le permise di colmarla con le sue emanazioni.

Anche lei era una goccia di luce liquida che cercava la sua Sorgente. Man mano che la corrente dentro la corrente proseguiva lungo il suo viaggio verso l’alto, Shature poteva sentire le acque della vita che fluivano simultaneamente verso il basso, nelle dimensioni inferiori per raccogliere esperienza. Viaggiava verso l’alto , oltrepassando lago dopo lago. Percepiva la coscienza di Rahotep, How-ta-shai e Matia, le vite in cui era un’Iniziata Spirituale, che la guidavano nella sua esperienza combinata. Poteva proseguire lungo i loro sentieri? Aveva completato le SUE iniziazioni?

Quasi in risposta alla sua domanda, la luce liquida si fermò. Lentamente al principio e poi guadagnando velocità gradualmente, sentì la corrente che la riportava indietro, indietro nelle dimensioni inferiori. La corrente la trasportava rapidamente, ma lei non aveva paura. Rahotep, How-ta-shai e Matia erano dentro di lei e la confortavano, la rassicuravano. All’improvviso, la corrente la rovesciò in un grande lago. Istintivamente, Shature seppe di essere nella terza dimensione.

“Intorno a te, c’è ogni esistenza tridimensionale che tu abbia mai vissuto, stai vivendo o vivrai sul pianeta Terra”, Shature udì la voce unita delle tre. “Comincia il tuo viaggio qui.”

Bruscamente, il lago scomparve e Shature vide se stessa in un enorme stadio pieno di gente.

“Queste persone sono tutte te nelle tue innumerevoli realtà tridimensionali Terrestri. Senti la forza vitale di ognuna di loro. Immagina che il fondo dello stadio rappresenti i tempi antichi e la sommità dello stadio rappresenti l’alba del nuovo millennio, 2000 DC. Dalla tua onni-posizione di Unità, puoi scegliere un posto qualsiasi nello stadio per sperimentare una realtà particolare. Puoi anche notare che, anche se tu sei consapevole di tutta quest’altra gente, loro sono consapevoli solo di se stessi e della vita in cui sono assorbiti. Tu hai ottenuto una coscienza multidimensionale, e loro no.

“Ma, aspetta, quelle sono Ileana e Francesca, due vite in cui hai patito un grande dolore e la vittimizzazione, e volgi la loro consapevolezza alla tua essenza onni-presente? E sì, anche le altre che sono ferite e che hai visitato sono consapevoli di te. Poiché ti sei risvegliata, anche loro hanno cominciato a risvegliarsi.

“Ora riempi questo stadio di luce liquida fino in cima, così diventa di nuovo un lago, ma ogni realtà rimane dentro i confini delle coordinate del proprio tempo-spazio. C’è una grande cascata che si riversa in questo lago. Vai ora, stai sotto di lei e senti le sue acque sopra di te. Permettiti di abbandonarti all’influenza dei raggi di luce liquidi. Senti la tua frequenza che si alza mentre galleggi sopra la cascata, sempre più in alto, fino a che vedi un altro lago di luce liquida.

“Entra in questo lago. Mentre nuoti con gli innumerevoli pesci, immagina che ognuno di loro rappresenti una diversa realtà quadridimensionale. I confini del tempo e dello spazio non sono tanto rigidi qui ed ogni pesce può spostarsi dalla sua posizione iniziale e comunicare con gli altri intorno a lui.

“Alcuni pesci sono bellissimi ed altri assomigliano a draghi di mare. Ama ognuno di loro per l’esperienza che ti offrono. Se lo avessi voluto, avresti potuto sostenere ogni pesce e lui ti avrebbe raccontato la storia della sua esistenza, ma questo ti tratterrebbe in queste acque per moltissimi anni del tuo tempo Terrestre. Invece, trova la cascata che alimenta questo lago e permetti alla sua luce liquida di alzare di nuovo la tua vibrazione.

“Ah, sì, senti la familiarità della quinta dimensione. Non è chiara? Quando entri in questo lago, puoi vedere che è pieno di migliaia di cristalli che sostengono l’impronta divina per le realtà che esistono anche nella terza e nella quarta dimensione. Alcuni di questi cristalli galleggiano nella luce liquida e altri restano sul fondo del lago. Poiché la quinta dimensione esiste nell’eterno Ora, la loro posizione non rappresenta né il loro tempo né il loro spazio. I cristalli che galleggiano rappresentano le realtà in cui sei una viaggiatrice dello spazio e quelli radicati rappresentano le realtà in cui sei confinata su un pianeta. Sì, ci sono molti cristalli galleggianti. Tuttavia, devi rilasciare questa esperienza, o non riuscirai a continuare il tuo viaggio. Trova la tua cascata di nuovo e rimani sotto il suo flusso.

“Quando la cascata alza la tua vibrazione alla sesta dimensione, senti meno familiarità con l’esperienza. Quando per la prima volta ti sei avventurata giù dalla Sorgente, lo scintillio di un’identità di gruppo ha cominciato ad entrare nella tua coscienza e gli Archetipi dei piani inferiori erano nati. Qui, vivi in una coscienza di gruppo, ma hai un senso di te stessa come componente individuale della tua energia archetipica. È questa energia archetipica che crea il fondamento per ognuna delle tue realtà possibili.

“Galleggia nel centro del lago, ma mantieni un filo della tua individualità così non perderai la tua auto consapevolezza. Da qui, immagina la tua percezione onni-direzionale mentre vivi nell’Unità (Oneness). Sei una goccia d’acqua e condividi l’esperienza con ogni altra goccia. Senti la completa unità di Tutto Ciò Che È. Ora, gradualmente, permetti alle correnti del lago di trasportarti alla cascata e poi verso l’alto alla settima dimensione della tua Superanima.

“Sì, c’è la cascata. Senti la sua luce liquida, mentre accarezza la vaga memoria della forma che una volta avevi. Quando permetti a te stessa di elevare la tua vibrazione, rimani aggrappata alla nostra voce, così puoi tradurre la tua esperienza nella mente di Shature. Senti la gamma vibratoria della settima dimensione e permettile di entrare nel tuo cuore così da poter sentire il messaggio della tua Superanima.

“Raccontaci ora la tua esperienza.”

“Trovo difficile rimanere cosciente della mia identità,” disse Shature alle tre. “Sono potenzialmente e totalmente senza forma. Anche la sesta dimensione sembra individuata in confronto. Qui “non sono ancora”, ma so che “SONO”. Quindi sono al di là di ogni concezione di struttura o di limitazione. Sto divenendo. Sono il fuoco che non è ancora stato acceso e la pioggia che non è ancora caduta. Anche la luce è un potenziale. Sono in un enorme calderone che è vuoto ma, nello stesso tempo, è pieno – pieno di potenziale”.

“Qui è il massimo dove puoi arrivare,” dissero le tre. “C’è ancora altro che devi adempiere nella terza dimensione e le visioni al di là aspetteranno il tuo ritorno. Ora che hai visto il sentiero, riuscirai a percorrerlo quando sarai pronta. Abbiamo viaggiato oltre questo punto ed abbiamo scelto di ritornare per aspettare la riunione dei restanti membri della nostra Superanima, quando ascenderanno con la cara Lady Gaia e il Suo corpo, la Terra.”

Improvvisamente, la visione scomparve e tutto ciò che rimase era il vuoto. Poiché non c’era nessun tempo, nessuno spazio, nessun pensiero, nessuna sensazione e nessuna forma, Shature avrebbe potuto rimanere là per tutta l’eternità o semplicemente per il battito di un ciglio. Tutto era Spirito – Pura Forza Cosmica – finché, gradualmente, un suono cominciò a permeare il silenzio totale del vuoto. Diventava sempre più alto e suscitava un riconoscimento di qualcosa ancora sconosciuto. La profonda pace e la serenità totale del vuoto offriva a tutto il potenziale informe di rimanere dentro di lui, ma il suono girava intorno al nulla e vi si immergeva, creando un sottile filamento di luce nella forma di un cerchio. Con la nascita di questo cerchio di luce, altri filamenti di luce lentamente cominciarono a materializzarsi dall’oscurità totale del vuoto.

Questi filamenti luminosi circondarono il piccolo cerchio, facendo sì che una piccola fiamma si ravvivasse fino ad esistere nel centro del cerchio. Sebbene la coscienza della fiamma era fievole, la sua innocenza attirò più filamenti di luce affinché si manifestassero dal vuoto. Nel suo primo atto cosciente, la piccola fiamma trasformò il suo cerchio in un cuore e, in un’improvvisa esplosione di luce, il cuore e la fiamma si ritrovarono dentro la matrice di una forma – una forma umana.

Ad ogni punto in cui la rete si incontrava, c’era una minuscolo vortice. Questi vortici cominciarono a diminuire lentamente la loro rotazione, mentre la fiamma dentro il nucleo si connetteva ad ognuno di loro. Con ogni connessione, la fiamma di vita crebbe nella sua consapevolezza e riconobbe che stava assumendo una forma. Con questo riconoscimento, la fiamma diventò un fuoco e il fuoco diventò consapevole che era il cuore di un corpo di luce.

In lontananza il suono ritornò. Era un pianto, il pianto di un neonato. Non uno che era nato, ma uno che piangeva per nascere. Il pianto divenne una spinta e la spinta divenne una sensazione – una sensazione di movimento di graduale materializzazione. I minuscoli vortici di luce che delineavano la forma girarono più lentamente e attrassero il corpo di luce ad un altro vortice.

Laddove il primo vortice era stato d’espansione, questo era un vortice di costrizione. Sempre più stretto, sempre più denso, il turbinante tunnel costrinse il corpo di luce ad inserirsi nella matrice con la coscienza. Quando la costrizione divenne quasi intollerabile, ci fu un suono sibilante ed il tunnel scomparve. L’oscurità si riempì di milioni di granelli di luce.

Stelle, il Corpo di Luce ora percepiva le stelle. Il suono proveniva da una di queste stelle e quella stella attrasse il Corpo di Luce nella sua orbita. La stella era ora un sole, che era circondato da nove pianeta e da una cintura d’asteroidi. Il secondo pianeta dal sole, che aveva una sensazione di casa, era alquanto diverso. La coscienza lo aveva ricordato come un bellissimo pianeta pieno di vita. Ora sembrava essere un’arrabbiata esplosione di gas e nebbia. E il pianto, non arrivava da là. Arrivava dal terzo pianeta. Sì, quel pianeta era noto alla coscienza come Terra. Il pensiero della Terra affondò nella coscienza in un’individuazione conosciuta come Shature.

* * * * * * *

Shature sbattè le palpebre come appena sveglia. Aspettò di vedersi di nuovo seduta nel patio con Matia, ma la sua visione era invece colma della distante veduta della Terra. Riusciva a vedere i continenti e il blu di molti oceani. Vide la sua luna, mentre percorreva la sua orbita. Da questa prospettiva, Shature si rese conto che, proprio come una rete di luce la circondava, una rete di luce circondava anche la Terra. Infatti, ora riusciva a vedere l’intero sistema solare delineato dalla matrice di luce.

La risonanza di una certa area sul terzo pianeta, sembrava essere così armoniosa con la sua essenza che la attirava verso di lei. Era confortevole – come casa. Quando si mosse in quella direzione, Shature udì nuovamente il suono. Sì, era un pianto. Ora se ne rammentò. Era stato questo suono che l’aveva portata via dal vuoto.

“È la voce dell’incarnazione”, risposero le tre. “Ti sta chiamando ora.”

 

Continua: "Entrare nel momento ora"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Superconscious/super_illumination_vortex.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it