)* (Stazione Celeste)

 

 

Multidimensions

 

Superconscio

 

 

 

 

 

IL PERCORSO 1993

 

È soltanto attraverso l’esplorazione delle profondità più profonde

E le vette più elevate delle nostre emozioni,

e la padronanza di ENTRAMBE,

che siamo in grado di trasmutare

l’EMOZIONE in INTUZIONE.

 

 

Quando iniziai ad avere abbastanza fiducia nelle mie intuizioni da scriverle, scoprii che attraverso i miei scritti si riversava un fiume di informazioni. Tuttavia, prima, dovetti rilasciare vecchi dolori e tristezze. Per ricevere la VERITÀ, dovevo essere sincera con me stessa riguardo a come mi sentivo veramente. Scrivevo in terza persona, al passato, per ingannare il mio ego affinché rilasciasse verità sul mio sé interiore che si erano nascoste nell’inconscio per tutta la vita. Quando mi guardo indietro e leggo questi vecchi scritti, riesco a ricordare il grado di tristezza e solitudine che sentivo per Casa. Ho ancora tutte le emozioni, positive e negative, ma quel profondo dolore psichico è stato rilasciato. Grazie Dea!!

 

23 Aprile 1993

Questa mattina è arrivata molto presto. La mia mente danza e turbina attraverso una miriade di opzioni, decisioni e responsabilità.

"È il tuo momento!" Aveva detto la voce.

Questo significava che era il momento che avevo tanto atteso? Per anni e anni mi ero preparata. Per tutta la vita avevo atteso. Ma ora l'attesa è finita. I preparativi sono stati completati. Ora, è il mio momento. Mi sono preparata abbastanza bene? Sono abbastanza stabile da sopportare il peso e sono abbastanza centrata da rimanere sul mio cammino? Posso ignorare gli stimoli esterni e lasciarmi guidare solamente dal mio pilota interiore?

Le mie domande provocano dubbi e i dubbi confusione. Non posso permettermi di essere incerta o confusa o mi smarrirò. Momento dopo momento, passo dopo passo devo avventurarmi nell’ignoto con attenzione. Per fortuna ho lavorato per moltissimi anni per riconoscere una certa qualità di coscienza, una sensazione interiore che è divenuta familiare e confortante.

Se riuscissi a circondarmi con questa sensazione, se riuscissi a mantenere la mia coscienza a questa vibrazione, poi potrò sentirmi al sicuro. Poi, potrò entrare nello sconosciuto circondata dal conosciuto. Facendo questo, non dovrò sentirmi sola o impaurita. Posso avvolgermi in un’essenza d’amore e protezione così da poter irradiare al mondo esterno ciò che sento dentro. Poi, potrò lasciare che la luce mi guidi attraverso i luoghi più bui.

Se riuscissi a farlo, sarei libera dalla paura. Senza paura avrò la pace. Con la pace posso ricordare di ricordarmi chi sono veramente. Riuscirò a vedere attraverso il velo dell’illusione e a vivere nella Verità. Quella Verità mi renderà libera.

 

22 Maggio 1993

È passato tanto tempo da quando sono andata a Casa. Ho lasciato le lotte e i conflitti della vita fisica, ma sono stata così occupata che non sono ritornata completamente a Casa per molti cicli di nascita e morte, e morte e nascita. Alla fine di questo ciclo devo completare il ritorno a Casa. Sono molto stanca ed è come se non volessi mai più ritornare qui. Ma voglio assicurarmene. Quindi, aspetterò. Rimarrò finché non sarà fatto tutto e tutto sarà stato ripulito.

È difficile rimanere a lungo quando si è così stanchi. Nel frattempo, le situazioni intorno a me sono peggiorate di giorno in giorno. Quel che rende la permanenza qui più facile è il mio lavoro, i miei amici, la natura e gli animali. L’amore umano è meraviglioso, ma allo stesso tempo molto imprevedibile. È come il tempo, imprevedibile e impossibile da controllare. Qualche volta c’è il sole e qualche volta i temporali. D’altro canto, il sole rinvigorisce e i temporali sono necessari per ripulire l’aria.

Quindi rimarrò finché non avrò finito. Tuttavia, non ho intenzione di ritornare ancora qui, almeno non in questa forma. La forma attuale è sempre stata difficile per me. Ho passato dei momenti difficili. Mi muoverò dentro il mio spirito e, prima di saperlo, ecco la mia forma – sola e abbandonata dietro di me. Il dolore del mio personale abbandono in età molto giovane, mi ha costretto dalla mia forma a un’intensa vita interiore.

Ho scordato di dimenticare l’“in-mezzo”, come hanno fatto gli “altri”. Gli “altri” sono come alieni per me. Ho cercato in altre società e luoghi, molti dei quali da tempo passati, nella speranza di trovare la mia Casa. Ma, ahimè, Casa non è qui dove si trova la mia forma. La mia casa è sempre stata dentro in profondità nella mia vita interiore.

Devo mantenere il mio segreto, poiché gli altri mi crederebbero pazza. Ma devo fare alcune connessioni qui perché la mia forma comincia a deteriorarsi molto rapidamente quando la lascio per troppo tempo. Ci deve essere un modo per poter mantenere la connessione tra il mio Spirito errante e il mio corpo fisico. Ci deve essere un modo per poter mantenere la mia coscienza a Casa e, in qualche modo, estendermi in modo da abitare il mio corpo fisico. Poi, posso completare tutto il mio lavoro, una volta per tutte, in modo da poter finalmente ritornare a Casa - PER SEMPRE.

Troverò quel modo. So che non posso ancora ritornare a Casa. Se riesco a trovare un modo di vivere Casa nel mio cuore e mente, mentre i piedi e le mani fanno il lavoro della mia vita terrena, posso vivere nel profondo di me stessa, nello stesso tempo in cui adempio le mie responsabilità e completo i miei doveri. Quando riuscirò a trovare questo modo, avrò la pace. Sarò libera. Posso essere qui e a Casa, nello stesso momento. Poi sarei libera di andarmene.

 

23 Giugno 1993

Ho deciso di lasciare che le emozioni mi sopraffacciano. Hanno volteggiato intorno a me come un vento caldo sin da quando ho memoria.

Perché adesso? Perché sto così male? “È una morte,” sento dentro dal profondo. “è la morte di qualcosa, di qualcuno, di un modo di pensare e di un modo di vivere.” Presto sarà finito. Presto me ne sarò liberata.

Tuttavia, questo – qualunque cosa sia – non se ne vuole andare. Sta aggrappato a me come un bimbo. Non può sopravvivere senza di me. Senza di me, piangerà. Senza di me, non ci sarà nessuno che lo nutrirà e lo manterrà in vita. Senza di me, deperirà finché non potrà più sopravvivere. Ma, lo devo lasciare andare. Anche se è tutto quello che ho conosciuto, lo devo lasciare andare!

È quello che mi ha mantenuto in vita – viva e combattiva, combattiva anche se mi sentivo completamente sola, combattiva anche se non c’era nessuno che mi comprendeva, nessuno che mi consolasse e nessuno che mi conoscesse tranne me – il mio sé più profondo, segreto.

Questo sé segreto mi ha protetta da tutto, da tutti. Perciò, che cosa sta morendo? È il mio sé segreto che sta morendo o è quello da cui il mio sé segreto mi ha protetta? Che cosa, e chi rimarrà quando la guerra sarà finita? Vivi – No, muori – No, vivi. Sento la guerra infuriare dentro il mio corpo.

Presto, dovrò schierarmi. Non posso più limitarmi a osservare. Dovrò scegliere. Quale parte vivrà? Dove porrò la mia scintilla, in profondità dentro il mio sé segreto, o in quello che il mio sé segreto sta proteggendo?

Quando sarà tutto finito, chi sarò?

 

16 Agosto 1993

C’è un piano, ne sono sicura. Tuttavia, non sono sicura quale sia. So che, a qualche livello, ne sono consapevole, ma mi è difficile mantenere la coscienza in quella vibrazione. Questa recente svolta degli eventi mi ha impaurita ed eccitata. Ho aspettato a lungo questo momento, ma adesso che sono qui mi domando se sono abbastanza forte da sopravvivergli.

Sì, la sopravvivenza, questo è il dilemma. Sto sopravvivendo, lottando, sperimentando la creazione o l’accettazione? In precedenza sono sopravvissuta, vivendo giorno dopo giorno depressa e come in una nebbia. Mettendo semplicemente un piede davanti all’altro, sperando che ci fosse ancora il terreno a incontrarlo. Ora che ho deciso di combattere, non sono più intontita o depressa. Sono atterrita.

Tuttavia, mentre lotto per elevare la mia coscienza, vedo che posso essere più distaccata e posso sperimentare la vita senza prendermela in modo così personale. Posso vivere senza combattere costantemente. Gradualmente sto ottenendo abbastanza forza di volontà per riuscire a essere un membro attivo nella creazione della mia vita.

L’attività di accettare la responsabilità della vita che creo ha elevato la mia coscienza di molto. Finalmente, sono arrivata nel posto dove per me è tempo di lasciare andare. Molto gradualmente ho rilasciato tutti i controlli della mia vita per cui avevo lottato tanto. Sì, ho rilasciato questi controlli e li ho consegnati allo spirito.

Ora sono fuori dal controllo, o in un controllo assoluto, a seconda di dove sostengo la mia coscienza. Fintanto che il mio libero arbitrio è in armonia con il mia Vita Divina, posso sentirmi sulla sedia del Capitano. Tuttavia, quando perdo la connessione con la mia Anima, mi sento come una bimba che viene portata a spasso dalla mamma.

In modo abbastanza meraviglioso, sono una bimba felice e tranquilla che viene guidata da una madre protettiva e amorevole. Perciò quando ho bisogno di essere una bimba, riesco a sentire la mia Anima sopra di me come un angelo custode e quando voglio essere adulta riesco a sentire l’irradiazione della mia Anima arrivare dal profondo dentro al nucleo della mia stessa essenza.

Inoltre, le cose stanno iniziando ad accadere ora. Le cose che in passato mi avrebbero depresso o spaventato, ora mi rammentano soltanto di ricordarmi di stare in cima alla scala della sopravvivenza – sopra il dolore. In questa vita ho sentito abbastanza dolore e non voglio più sentirlo. Talvolta mi sento come un funambolo senza rete. Dovrò mantenere la concentrazione e l’equilibrio.

Non posso permettere alle mie emozioni di prendere il controllo, né posso permettere a pensieri casuali di invadere la mia mente e minacciare la mia concentrazione. Devo stare all’interno del mio centro e mantenere la mia armonia. Niente può distruggerla perché scelgo di armonizzare il libero arbitrio con la mia Vita Divina. Questa “Vita Divina” sta iniziando a dispiegarsi davanti e dentro di me ora. E mentre lo fa, porterà un cambiamento anche più grande.

Posso rimanere il maestro del mio sé e non permettere a questi cambiamenti di spaventarmi? Posso ricordarmi di mantenere una profonda connessione con il mio sé e tutto quello per cui ho combattuto, che ho sperimentato, creato e permesso?

Devo!! Non c’è altra scelta. Interrompere il processo ora mi farebbe piombare profondamente nelle fauci del dolore e mi riporterebbe alla quasi morte della sopravvivenza.

Quindi, continuerò ad andare avanti verso l’ignoto. Talvolta il sentiero è oscuro e porta nelle nebbie, ma ha un irraggiamento dorato e sa di Anima. Sentirò questa radiazione sopra, sotto, intorno e attraverso di me. Sentirò questa radiazione dorata dell’Anima dentro il cuore e dentro la mente e cercherò di esprimerla con ogni mia parola e azione. Poi SARò l’emozione. SARò l’emozione dell’Anima.

 

17 Agosto 1993

ARMONIZZO IL LIBERO ARBITRIO CON LA VITA DIVINA

COSÌ POSSO SEGUIRE IL CAMMINO DELL’ANIMA

Mia Cara,

Ricorda che IO SONO sempre con te. Dopo aver viaggiato lungo l’arduo sentiero del mio regno, raccoglierai i frutti del tuo lavoro. La libertà è la più grande benedizione per te, e la pace è l’essenza della tua nuova vita. Mia cara, vivi nella consapevolezza che chi ha traversato il pericoloso sentiero di se stesso per unirsi alla sua anima, sarà usato come il vascello che ha provato a se stesso di essere.

Mentre la tua Vita Divina si dispiega davanti a te, puoi seguire più facilmente il sentiero della tua Anima. Il dubbio e la paura sono i tuoi soli nemici, e sorgono dal profondo del tuo sé inferiore. Devi ricordarti di mantenere il tuo libero arbitrio in allineamento con la volontà della tua Anima così che possano essere uguali. Il tuo ego ha fatto a modo suo per moltissime vite. Poiché questa parte di te ha la sua consapevolezza nel tempo terrestre, ci vorrà del “tempo” affinché ceda il suo potere al suo componente più elevato.

La presenza del tempo in simultanea con la sua assenza confonde, ma è qualcosa a cui ti abituerai sempre più, man mano che la tua consapevolezza include i tuoi piani sia interiori che esteriori. Quando si crea qualcosa nel Piano Animico, è un istante. Tuttavia, il processo di radicamento della creazione sul piano fisico, è limitato dalle sue leggi di tempo e spazio. Inoltre, se il tuo libero arbitrio non è più in armonia con la tua Anima, la creazione può essere abortita prima che si stabilizzi nel mondo fisico. Perciò il tuo compito è di ricevere le istruzioni interiori elevando la coscienza a quella dell’Anima.

Come Anima puoi ricevere il tuo Percorso dalla Gerarchia Spirituale, che poi viene creato istantaneamente. Tuttavia, questo momento di creazione deve scendere nei piani inferiori e nel fisico. Il sentiero che scende dal mondo della vibrazione a quello fisico ha molti ostacoli. Deve passare attraverso il vuoto per ottenere la sua essenza. Poi il piano eterico lo avvolgerà con le prime particelle di materialità. Quando la creazione si sposta nei mondi mentali, devi ricordare di pensarla come una creazione completa e sostenere la sua realtà nella tua mente come prima persona, presente. Allontana tutti i dubbi. Man mano che la creazione si sposta nel piano astrale devi usare il potere della tua volontà per trasmutare ogni paura e per mantenere il tuo desiderio sulla sensazione del desiderio esaudito.

Nel mondo fisico, non badi ad alcuna informazione sensoriale contraria alla tua creazione e sostieni sempre la sua realtà nella tua visione, pensieri e sentimenti interiori. Per tutto il tempo della nascita della creazione, sii felice quando il viaggio finisce. Ora si è manifestata. A questo punto ricorda che non è tua. Era un incarico dai piani interiori. Rilasciala immediatamente. Viaggerai con le tue creazioni tanto a lungo quanto impone il tuo cammino, ma rimani sempre distaccata.

Il tuo lavoro può essere stato soltanto portarla nella manifestazione. Se il tuo ego si attacca alla creazione, allora il tuo libero arbitrio non sarà più armonizzato con la Vita Divina e sarai allontanata dal sentiero dell’Anima. Molti grandi personaggi sono riusciti ad avere soltanto una grande creazione in una vita, perché il loro ego si è distaccato e loro hanno perso i futuri poteri creativi.

Ricorda, non viene da te ma attraverso di te.

 

28 Agosto 1993

La gioia era così frammista alla paura che era difficile distinguerle. La promessa di qualcosa di meglio faceva a gara con la paura di perdere la vecchia sicurezza. Avrei ottenuto una nuova sicurezza. Ma come?

Sospettavo che avrei dovuto affrontare la paura perché era ciò che minacciava di più la mia coscienza superiore. Quindi, doveva andarsene. Per adempiere il destino della mia anima dovevo tenere la mia coscienza elevata – alta sopra le preoccupazioni e il dubbio.

Quindi, le mie paure più grandi dovevano essere poste davanti a me così da poterle affrontare – una volta per tutte. Poi potevano andarsene e io avrei potuto essere LIBERA!

Nei tre mesi tra agosto e novembre, le meditazioni portarono la mia consapevolezza sull’uscio della quinta dimensione e scoprii che il lavoro era appena cominciato. Al principio ci fu un periodo di adattamento piuttosto lungo all’accresciuta vibrazione di questa dimensione. Per fortuna un “Accoglitore” mi venne incontro e mi assistette nel processo.

I mezzi di comunicazione e percezione sono molto diversi su questo piano e quando all’inizio sono arrivata, ero praticamente cieca e sorda. La prima volta che sono arrivata potevo vedere soltanto l’erba lucente. Quando l’Accoglitore mi parlò, le sue parole arrivarono tutte insieme. Mi ci volle un po’ per capirlo, poiché ero abituata a sentire parole dette una alla volta, messe in fila in sequenza. Una volta adattata a questa nuova comunicazione, lo trovai molti più semplice e più efficace. Nell’esatto momento in cui avevo un pensiero, c’era anche una risposta.

Man mano che il tempo passava, ero pronta a percepire un po’ di più della collina erbosa. C’era una città dorata appena oltre la collina successiva e l’Accoglitore mi portò là quando fui pronta per le sfide successive. Ora, certamente, devo raccontarvi come ci si sposta nella quinta dimensione. Non si viaggia da luogo a luogo. Si cambia, invece, la focalizzazione mentale a quel luogo e istantaneamente si è lì. Quindi, quando ho detto che la città era oltre la collina successiva, quello che intendevo era che quando si percepisce un quadro più ampio si vedono diverse colline e poi una città. Ma per andare fino alla città non si deve viaggiare attraverso di loro. Si percepisce soltanto la città e ci si trova istantaneamente là.

Quando l’Accoglitore mi portò per la prima volta alla città, la mia vibrazione era troppo bassa per percepirla chiaramente o per percepire i suoi abitanti. Io ero “fuori fase”. Sperimentai semplicemente un brillante scintillio dorato e un’ampia strutta dai confini ondeggianti. Quando alla fine imparai a elevare la mia vibrazione, mi resi conto che c’era veramente una fiorente città con molti abitanti. Ma, di nuovo, l’“esperienza” era molto diversa, poiché potevo sperimentare soltanto quanto potevo percepire della città.

Dapprima, riuscivo a percepire soltanto una panchina con un essere seduto sopra. Dico essere poiché gli abitanti di questo piano non hanno necessariamente la forma di Terrestri. Essi possono cambiare il loro aspetto con qualunque forma desiderino. Tuttavia, si può sperimentare soltanto quello che possono percepire e possono percepire soltanto quello che credono sia possibile o ci si aspetta. Al principio riuscivo a sperimentare soltanto forme umane in corpi maschili o femminili, perché era quello che mi aspettavo. Tuttavia, più avanti imparai che gli esseri avrebbero cambiato con gioia la loro forma per farmi sentire più a mio agio.

Al principio, potei avere soltanto esperienze molto limitate della città perché non riuscivo a controllare i pensieri. Ricordate che tutto quello che si deve fare per sperimentare un luogo è pensarlo. Beh, funziona anche che tutto quello che si pensa viene sperimentato. Perciò se pensassi a un drago verde che cammina per strada, eccone uno. Purtroppo, anche altri membri della strada sperimentano il drago verde se loro sperimentano me. Per renderlo più facile, se loro mi avessero percepita, allora avrebbero sperimentato anche tutti i miei pensieri e i creatori dei miei pensieri.

Per non sperimentare il mio drago verde, essi non avrebbero dovuto sperimentare me. Quindi, ero un fardello per la comunità, perché chi mi stava intorno doveva schermarsi da me e dalle spiacevoli manifestazioni che io non ero ancora in grado di controllare. I membri della città non covavano rancore nei miei confronti, poiché vedevano il mio sé più grande e potevano leggere il mio campo per capire che ero una principiante. Proprio come fare un capriccio è più accettabile per un bimbetto di quanto lo sia per un adulto, era accettabile per un nuovo visitatore a quel piano non riuscire a controllare tutti i propri pensieri ed emozioni. I residenti semplicemente lasciavano il mo processo nelle mani del mio Accoglitore, come chi sul piano fisico lascerebbe un bambino alle cure dei suoi genitori. La differenza, certamente, era che quando si ignorava qualcosa su questo piano, per loro non esisteva.

Notate come il mio vocabolario è privo di parole come “vedere” o “udire”. Questa eliminazione di termini avviene perché su questo piano non sono pertinenti. I sensi di percezione di quinta dimensione sono molto diversi. Si percepisce e si sperimenta soltanto ciò che si sceglie. In questo modo, molto può accadere nello stesso tempo e stesso luogo senza far confusione.

Anche “tempo” e “luogo” sono termini estinti nella quinta dimensione, poiché sono termini che hanno rilevanza soltanto nei mondi fisico o astrale. Nella quinta dimensione il solo tempo è “ADESSO” e il solo luogo è “QUI”. Ogni pensiero è istantaneamente portato nella creazione in questo qui e ora, di qui il mio drago verde. A causa di questo fatto, le mie visite alla città rimanevano soltanto in periferia dove altri principianti, come me, e altri abitanti disponibili, interagivano in questo modo ancora nuovo per noi.

Dopo ogni viaggio alla periferia della città, il mio Accoglitore e io ritornavano alla collina erbosa per ulteriori istruzioni. Alla fine, divenni consapevole di un brillante scintillio in lontananza. Quando domandai al mio Accoglitore cos’era, egli rispose ponendomi al suo centro. Tutto quello che riesco a ricordare di quell’esperienza è che era intollerabile. Mi sentivo come se fossi nel centro di una palla di fuoco. La vibrazione era così tanto più elevata della mia che mi sentivo con un ceppo asciutto nel fuoco, ma dato che non c’è nessuna percezione fisica su questo piano, non c’era dolore. Il mio Accoglitore mi fece velocemente ritornare alla vibrazione della collina erbosa, o “uscio” come più tardi imparai a chiamarlo.

“Che cos’era quello?” Esclamai.
“Quello è dove sarai!”
“Impossibile.” Fu la mia unica risposta.

Nel 1994, e ogni anno a seguire, imparai che NIENTE è impossibile!

 

Continua: "Il Centro"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Superconscious/super_intuition_path93.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

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