)*(Stazione Celeste)

 

Il Respiro degli DeI

 

 

 

 

 

Un lento fluire...

 

 

 

 

 

 

 

Ancora mi appresto a lento fluire
perché tu possa tutto capire…
Non è dall’alto che tutto t’inonda
pur se lontana ti sembra la sponda.
E’ dentro di te che ho posto radice,
nel cuore segreto che ti conduce.

Non stai vaneggiando di persa parola
ma di chiaro pensiero che in te dormiva.
Sciogli le membra e gli oscuri affanni
e ancora potente vestirò i tuoi panni,
avrai la veste che abbaglia la sera,
e dalle tue mani uscirà primavera…

come d’incanto il mondo aprirà gli occhi,
la carezza del Sole sarà per tutti,
per ogni campo che gelò nell’attesa
ma sotto protesse la semente preziosa,
per ogni arbusto privato di foglia
che senza paura ora germoglia.

Negli anni di pianto del vostro percorso
avete lavato ogni tetto e ogni sasso,
nel cieco errare di terra in terra,
dentro alla rete che ancora vi afferra,
come braci sepolte siete stati fermento
nell’attesa paziente dello scorrer del tempo,

certi, che alfine, un soffio diverso,
avrebbe riacceso il Fuoco scomparso.
Ed ora vi chiamo, non vi do pace,
ché la fiamma già arde più viva e tenace,
ché il tempo giunge di chi Io Sono,
non vuoto stormire di un tempo lontano,

ma essenza presente in ogni stilla
che l’Eterno Volere ogni giorno distilla…
…di questa stagione il giogo è lieve
se memoria avete di ciò che fu Amore,
quando il chiaro raggio vi segnò la strada
ed ogni parola la chiave vi dava…

Il forte pensiero in oro vi muta,
la pioggia di Luce di nuovo è tornata
a lavare ogni corpo, arreso e stremato,
a riempire ogni piega del vostro vuoto,
cosicché nella rotta, nuova e splendente,
stelle sarete, in più grande orizzonte.

Ogni passo che il giorno domanda,
nel punto e nel cerchio che sempre si eterna,
saranno sigilli di forza divina,
liberi anelli dell’antica catena…
ed ora volgete, senza più dubbio alcuno,
ogni vostro respiro al respiro dell’Uno…

Già voi portate la stella impressa,
non è menzogna o vaga promessa,
ma compimento del peregrinare
che avete portato per cielo e per mare…
Quando la valle cambierà la sua faccia
e distesa sarà di nuova sabbia,

e quando il mare, dopo il suo turbinare,
avrà dato a ogni terra, nuovo confine,
anche nel petto di tutta la gente,
avrà messo le ali l’eterno serpente…
ogni oscura parola avrà perso potere
e solo certezza sarà in ogni cuore.

E, se ora vi sembra che tutto soggiace
all’eterna legge che non vi dà pace,
ancor più aprite la porta preziosa
perché infine il Sole la faccia sua sposa…
e…guardate in alto le amate sorelle,
e, dentro di voi, accogliete le stelle!

Vi porto la fiaccola che tutti v’infiamma
e sicuri vi guida nell’ultima nebbia
che ancora avvolge le vostre regioni,
ma ormai si dilegua e cede ai bagliori…
Anche oggi vi ho dato gocce di Vita
perché non scordiate l’unica meta,

perché solo così ogni vostro fiato
all’eterno soffio sia sempre unito…
...ancora ritorno, siatene certi
e la dolce novella placherà i cieli vostri,
che ancor, tormentati da vento e tempeste,
di arcobaleni faran ricca la veste.

Per chiara visione e perfetto volere,
in questi versi, anche tu metti fede,
ché ora l’alba ormai s’avvicina
e ogni parola fa saggia la rima,
pur se ti sembra insolita e oscura,
il cuor la conosce, e sa ch’è vera!

Domani riprendi con decisione
a far della penna strumento di bene,
perché ciò che t’è dato e reggi in mano
non vada disperso e nutra il terreno…
né mai dubitar del raggio celeste
che dentro ti porta e ti sorregge.

L’unica via tu la conosci da sempre
e, più si fa ardua, più forza ti infonde
perché tu possa portar compimento
all’ultimo giro del tuo cimento.
Con gioia e con senno innaffia il fiore
e ancora una volta avrà vinto l’Amor
E!

 

   
 

         

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