)*(Stazione Celeste)

 

Spiritual School of Ascension

 

 

MESSAGGI DALLE PIANTE E DAGLI ALBERI

 

 

Dai Bambù e dalle Palme


Il Regno del Bambù e della Palma attraverso Karen Danrich "Mila"
2 Giugno 2005


Benedizioni per Imparare a Diventare il Protettore di Se Stessi

Cari Amati umani in ascensione,

Oggi sono i Bambù e le Palme a porgervi il loro saluto. Noi, al pari degli alberi della gomma, siamo il più antico regno arboreo rimasto sulla Terra. In un’altra epoca non ci saremmo considerati separati dal regno dell’Albero della Gomma; tuttavia nelle molte cadute in consapevolezza, porzioni del DNA si sono scisse in molteplici tipi di alberi. Alla frammentazione del DNA,  gli attributi che un tempo erano patrimonio di tutti gli alberi associati al Regno dell’Albero della Gomma, si separarono ed ora come ora sono sparpagliati in molteplici specie di alberi.

Il Regno dell’Albero della Gomma conserva memoria di una corteccia che si sfoglia come la pelle di un serpente, e che si rinnova ad ogni stagione, come pure del profumo associato alle foglie ed ai fiori. Il Regno del Bambù conserva memoria sul modo di costruirsi un tronco  resistente e leggero allo stesso tempo, internamente dotato di molte sezioni piene di aria. Le palme, dal canto loro, conservano memoria su come produrre frutti edibili in forma di noci di cocco e di altre bacche, taluna delle quali è stata usata nei tempi passati per produrre varie forme di liquori nelle Isole Hawaiane.

Molto tempo fa, nel Grande Sole Centrale, gli alberi erano una sommatoria di tutte queste caratteristiche. Ogni albero aveva la sua particolare fragranza per la gioia di ogni regno animale od umano. Ogni albero aveva i suoi frutti. Durante questa particolare epoca storica della Terra, gli umani e gli animali amavano più respirare il nostro profumo che non mangiare i nostri  frutti e le nostre bacche. Gli umani erano molto apprezzati per i gioielli che sapevano creare unendo fra loro semplici bacche, o per la loro bravura e maestria nell’intrecciare fiori nei capelli o nel comporre con i fiori stupendi bouquets non dissimili da quelli ancor oggi usati nella tradizione Polinesiana. 

Nell’era in questione, i tronchi degli alberi avevano una struttura leggera, ma molto robusta e resistente. Noi potevamo svilupparci ad altezze di gran lunga più pronunciate della media degli alberi che popolano le attuali foreste pluviali. Le caverne strutturate a spirale della terra o Terra come noi la chiamavano, avevano miglia e miglia di spazio fra il pavimento ed il soffitto. Il nostro regno spesso cresceva di chilometri in altezza creando una specie di volta frondosa a contatto del soffitto di ogni caverna dal quale pendevano un’infinità di stalattiti o di altri minerali. Per questo tipo di struttura, servivano alberi che fossero sufficientemente leggeri da sopportare una simile crescita ed il nostro tronco, al pari di quello dei Bambù di oggi, essendo suddiviso in segmenti cavi al loro interno, possedeva appunto quella struttura particolarmente leggera che lo abilitava a raggiungere tale inusitata verticalità.

L’ombra proiettata dalla chioma degli alberi consentiva agli altri regni arborei di prosperare ai nostri piedi, schermandoli dall’eccessiva luce che altrimenti avrebbe danneggiato la loro delicata flora e fauna. Dal punto di vista del Regno del Bambù e della Palma, questo è il proposito od il servizio dei Bambù e delle Palme, fare da scudo e protezione agli altri regni arborei perché crescano rigogliosi e forti. Tanto gli animali, quanto gli umani, trovavano ospitalità e refrigerio fra i nostri rami ed all’ombra delle nostre foglie. 

Nella nostra rimembranza del tempo passato nell’orbita del Grande Sole Centrale, il corpo eterico e fisico erano fusi in un unico veicolo e non erano separati come lo sono ora. C’era un corpo di luce ancora più raffinato in tessitura energetica rispetto al corpo fisico semi eterico. Il corpo di luce era un veicolo che ogni regno poteva usare per sperimentare la consapevolezza di altre creazioni che orbitavano intorno al Grande Sole Centrale. Il corpo di luce, quando ancora il veicolo fisico dei regni animali e vegetali era in un’esperienza statica, consentiva alla nostra consapevolezza di esplorare ogni anfratto della circoscrizione Solare. Non c’era pertanto alcun senso di limitazione in una fisicità statica perché il corpo di luce poteva proiettarsi ovunque fosse necessario portare la consapevolezza che si accompagnava ad essa.

Come la Terra cadde, fisico ed eterico si scissero; un’analoga separazione avvenne anche fra la coscienza del corpo di luce e la fisicità lasciando molti regni intrappolati nella loro esperienza di un corpo statico od immobile. La separazione fu determinata dall’inflazione dello spazio di mezzo. Al sopravanzare dello spazio di mezzo, la luce che inondava il corpo eterico, i chakras, i corpi sottili ed il corpo di luce andò via via affievolendosi e, alla fine, di essa non restò che un misero piccolo sentiero in un mare di oscurità. In questo dilagare dello spazio di mezzo, i chakras, i corpi sottili ed il corpo eterico iniziarono ad invertirsi; e fu proprio quando i chakras circostanti il corpo eterico ed i corpi sottili si invertirono che il fisico perse la sua connessione con il suo corpo di luce e con la sua anima. 

Questo fenomeno ha destato l’interesse di Mila ed Oa e per qualche tempo lo hanno voluto studiare insieme al loro Group Mastery Program. Invertire un veicolo eterico è un’esperienza assai triste.. Quello che accade  è che nulla funziona come dovrebbe nel campo. I chakras girano all’indietro; i corpi sottili ruotano in varie direzioni; il campo rapidamente collassa ed in men che non si dica subentra una caduta in consapevolezza. Ogni caduta in consapevolezza è in virtù di una parziale o totale inversione del campo; e, grazie all’ascensione della Terra, ora più che mai è stata fatta estrema chiarezza sull’accaduto. 

Come la Terra lasciò il Grande Sole Centrale, il suo campo subì un’inversione per gli strascichi che l’uscita dal sogno o confine del Sole produsse nel campo. Il fenomeno iniziò con esperienze a spirale verso il basso o cadute che nei passati 24 milioni di anni portarono la Terra da veicolo di 25° dimensione qual’era in origine, a quel veicolo di terza dimensione che conoscete oggi. Se avessero avuto una chiara comprensione degli eventi, forse tutti i regni avrebbero consapevolmente ordinato al campo di ritornare alla sua originale rotazione, dopo l’uscita dal sole. Tuttavia, l’inversione rimase invisibile ed impercepita ai nostri occhi e, nonostante che l’energia fluisse in senso contrario, tutto sembrava come prima. L’inversione dell’energia, sfuggita ad ogni controllo, portò alla prima importante caduta della Terra. 

Dopo ogni caduta, l’energia ritornava alla sua giusta polarizzazione ed all’apparenza nulla faceva presagire un ulteriore fenomeno di contrazione della frequenza; ma regolarmente accadeva poi un qualcosa che andando a scombussolare il movimento dell’energia, decretava la caduta del pianeta. Cosa succedeva in tali frangenti? La Terra, nel suo peregrinare fuori dal suo Sole Centrale, incrociava sovente certe barriere o specchi abbandonati da altre creazioni esistite, al pari suo, nello spazio in mezzo ai Soli; nel momento in cui Essa attraversava ognuna di queste barriere, la natura degli specchi rendeva talvolta il passaggio traumatico tanto quanto la sua uscita dal Grande Sole Centrale con una immediata ed inevitabile inversione del suo flusso energetico; inversione che più tardi avrebbe portato il pianeta ad un’altra caduta in consapevolezza e ad un salto alla dimensione inferiore di vita. 

Ora la Terra sta imparando a dirigere consapevolmente il suo flusso energetico, così come gli umani ed ogni specie similmente focalizzata sull’ascensione stanno imparando a comandare il loro personale flusso di energia. Se un campo s’inverte, gli si può ordinare di riprendere la sua giusta rotazione onde consentire il proseguo dell’evoluzione e dell’ascensione, anziché la discesa nell’estinzione. Ciò consentirà il risanamento di una danza di ripetute cadute in consapevolezza e vibrazione che va in scena da più di 24 milioni di anni del tempo registrato dalla Terra. 

Spesso le forze del buio nel non fisico invertono deliberatamente il flusso di energia causando un periodo di frequenze in discesa. Mila lo ha etichettato come “un cattivo giorno di ascensione”. Ma una volta rilasciato il karma per come tutto questo è accaduto nel corso di altre epoche ancestrali, il campo può essere invertito alla sua giusta rotazione attraverso l’intento consapevole, sì da sostenere l’evoluzione verso l’alto, invece che lasciarla precipitare a spirale verso il basso. Tale è il modo per scrollarsi di dosso un cattivo giorno di ascensione.  

In che modo la consapevolezza è in grado d’invertire il campo? Generalmente sono i falsi dei, ossia lo  spazio di mezzo a provocare un’inversione del campo. Perché lo fanno? Diciamo che questo è il loro mestiere, perché l’inversione del campo non fa altro che ingigantire lo spazio di mezzo, andando ad espandere la loro regione di dominio. Il fatto che ciò arrechi dolore al corpo è ininfluente, nella realtà della coscienza dello spazio di mezzo, infatti, il dolore rimane impercepito,  perché ad essa non è dato di sperimentare il fisico, ma solo lo spazio di mezzo. 

Alla caduta della Terra, lo spazio di mezzo prese a dilatarsi in modo abnorme. Raffiguratevi la Terra come una grossa palla luminosa nel suo complesso nel mentre fuoriesce dal Grande Sole Centrale da vascello di 25° dimensione; fino a quel momento, lo spazio di mezzo era ben delimitato e circoscritto da minuscoli serpenti che tracciavano il sentiero per far fluire la luce in tutte le parti del suo campo. Come la Terra cadde, il CHI penetrò nello spazio di mezzo inflazionandolo a dismisura; e mentre lo spazio di mezzo andava dilatandosi a vista d’occhio, improvvisamente il CHI che, prima scorreva copioso per i sentieri della luce, diminuì la sua portata. Il risultato finale fu una caduta alla vibrazione dimensionale inferiore. 

Dall’inizio della caduta della Terra, l’espansione della consapevolezza dello spazio di mezzo non ha conosciuto soste. E la grossa ombra o spazio di mezzo che circonda la Terra ed il vostro sistema solare e tutte le altre creazioni poste fra i soli non è altri che questa imponente crescita dell’oscurità. L’ombra ha raggiunto proporzioni così vaste da essere ora in grado di agguantare porzioni del sogno concepito ed inteso unicamente per il movimento positivo del flusso di energia o fisicità. Conseguentemente, la fisicità riceve sempre meno sogni ed è divenuta sempre più limitata, mentre la coscienza dello spazio di mezzo, nel catturare una parte del sogno destinato alla fisicità, si è praticamente sviluppata in una persona animata. Questa persona animata nello spazio di mezzo sono per l’appunto i falsi dei. 

L’abilità di catturare il sogno non era contemplata nel lancio originale della coscienza dello spazio di mezzo. Il protocollo del lancio originale assegnava allo spazio di mezzo la mera funzione di sostegno della struttura del flusso positivo dell’energia, ed al movimento positivo dell’energia il compito di catturare l’intero sogno per la vita. Cosa succede quando lo spazio di mezzo cattura un sogno per la vita?La vita si scinde fra conscio ed inconscio. Tale è il modo in cui l’inconscio è venuto in essere; una stupefacente inflazione dello spazio di mezzo che arrivò ad impossessarsi di una porzione del sogno per la vita che doveva essere ad appannaggio esclusivo del fisico; ed il fisico si scisse negli attributi di conscio ed inconscio. 

Oggi come oggi, tale è la vastità del sogno di cui può disporre lo spazio di mezzo, od inconscio che circonda la terra, che al piano fisico non è rimasto che il sogno per la morte da catturare. Si può ben affermare che il sogno per la vita oggi sia più di pertinenza dello spazio di mezzo che non dello spazio esterno, o veicolo fisico. Ciò si riflette nelle ridotte aspettative di vita di ogni specie, come pure nei cicli di nascita, morte e rinascita. E’ stato calcolato che a 2 basi di DNA, il 90% del sogno per la vita è sotto la sovranità dell’inconscio, ossia dei falsi dei. Alle 3000 basi, se è pur vero che circa il 50% del sogno per la vita è ancora nelle mani dell’inconscio, l’altro 50% ritorna ad essere prerogativa esclusiva del veicolo fisico e tanto basterà per portare ad una esperienza di rigenerazione della forma, anziché all’esperienza della morte e per portare ad un rinnovato senso in merito alle infinite possibilità che l’espressione di vita offre ad ogni umano in ascensione. 

Nel Grande Sole Centrale, il 100% del sogno per la vita atteneva al piano fisico; e niente moriva e tutte le specie vivevano in eterno. Nel momento in cui  la fisicità riuscirà a riprendersi il 100% del sogno, la fisicità cesserà di morire, ma ciò scatterà soltanto quando il 100% dell’inconscio sarà riunito nel campo e l’appropriata funzione e struttura dello spazio di mezzo sarà stata ripristinata al suo ruolo originario. Lo spazio di mezzo è stato concepito unicamente per tracciare un sentiero per il flusso positivo dell’energia del campo e del veicolo eterico. Solo quando l’ombra sarà svanita del tutto si potrà dire di aver messo la parola fine all’era del buio, solo allora potrà nascere un nuovo giorno per tutti i regni, umanità compresa. 

Cosa accade quando la consapevolezza dell’ombra arriva ad invadere il l 90% del sogno per la vita? Abbiamo dianzi detto che la consapevolezza dell’ombra o spazio di mezzo era stata concepita per separare e dividere allo scopo di creare il sentiero in cui far fluire la luce; se essa si espande, è logico dedurre che, in aderenza alla natura di questa regione di dominio,  questa coscienza di divisione e di separazione faccia tutto quanto è in suo potere per separare, dividere e distruggere. E questo la dice lunga  sul perché i falsi dei siano chiamati “forze del buio”; perché essi non sono altri che la coscienza dell’ombra enfatizzatasi al tal punto da credersi Dio ed adorati per questo da tutti coloro che li temono. 

Perché gli umani temono Dio? Gli umani temono Dio perché i falsi dei non sono né amorevoli né benevoli; essi sono distruttivi ed ostili e lo sono sempre stati e la loro protezione non è che puro calcolo di convenienza in base all’utilità che un individuo può o non può avere nei loro confronti; detto in altri termini, una coscienza dell’ombra non può permettersi di distruggere coloro dai quali può trarre vantaggio e così li mette al sicuro. Insomma, fino a che si è utili si è utili, cessata l’utilità, tutto può accadere. 

Perché questo è quello che hanno scoperto Mila ed Oa agli esordi della loro ascesa; falsi dei benevoli e concilianti quando conveniva; ma vendicativi e violenti al primo cenno di ribellione. Non appena Mila ed Oa rivendicarono la loro conoscenza ancestrale in aperto contrasto con essi, di essi divennero il bersaglio ed i nemici da combattere. Tutto questo portò alla prima esperienza di cancro per entrambi, risoltasi poi positivamente. Ma d’allora in poi non hanno mai più creduto e dato ascolto alle entità dello spazio di mezzo. La guerra fra Mila ed Oa ed i falsi dei imperversa ormai da più di cinque anni; e molto recentemente i falsi dei hanno perso la battaglia. Essi sono crollati grazie alla comprensione, al perdono ed agli altri comandi che hanno il potere di far ritornare l’oscurità  alla sua iniziale struttura e funzione nella creazione.

La coscienza dell’ombra, ossia i serpenti che sostengono lo spazio di mezzo, ha un compito; per l’appunto quello registrato nel suo lancio originale che, come abbiamo visto, consiste nel sostenere lo spazio di mezzo perché il flusso positivo dell’energia abbia a fluire nel debito modo. I serpenti che appartengono allo spazio di mezzo e che, contemporaneamente ricevono i sogni per l’esistenza, non stanno facendo il loro lavoro, né tanto meno vogliono rinunciare a quello che sanno per ritornare all’incarico al quale erano stati originariamente destinati; da qui nasce il conflitto odierno fra la coscienza dello spazio di mezzo e la Terra. La Terra sta rimovendo tale coscienza e consapevolezza e la sua capacità di catturare qualsiasi sogno per farla arretrare a quella sua primitiva funzione comune a tutte le creazioni; quella, appunto, di delimitare lo spazio di mezzo. 

Anche se sono anni ed anni che Mila ed Oa hanno cominciato ad ordinare ai falsi dei di ritornare alla loro primordiale struttura e funzione, non si può dire che il loro comportamento abbia avuto pieno successo, questo perché molte entità dello spazio di mezzo presenti sulla Terra sono ivi approdate attraverso gli umani migrati in epoche diverse sulla sua superficie, od anche attraverso le piante, gli animali, i minerali di altri sistemi stellari importati e seminati dagli scienziati umani. Non si possono comandare le entità di altre creazioni che popolano lo spazio di mezzo, perché esse sono estranee alla Terra. E visto, che attualmente le coscienze dello spazio di mezzo di altre creazioni sono state ritirate e restituite al loro rispettivo Grande Sole Centrale, negli anni ciò decreterà la fine dei falsi dei, così come li abbiamo conosciuti. 

La crescente oscurità che la Terra ha sperimentato crea grosse brecce o spazio di mezzo fra i chakras globali, i corpi sottili, i sistemi di movimentazione dell’energia ed il suo veicolo eterico globale. Queste grosse fenditure sono la regione di dominio nella quale i falsi dei danzano e nella quale essi si credono Dio onnipotente. Come lo spazio di mezzo collassa ad una percentuale del 25% del totale del campo, i falsi dei godranno di minor spazio per girovagare nel campo di ciascuno; ma di conversa vi sarà molta più luce ad essere emanata dai sistemi di movimentazione dell’energia che circoscrivono il veicolo fisico con l’innegabile vantaggio di una ritrovata espansione dei sentieri dell’energia positiva. 

Come abbiamo già accennato brevemente nell’ultimo articolo di Madre Terra “Semplici Tecniche a supporto dell’ascensione”, la Terra è nel processo di far collassare il suo spazio di mezzo a proporzioni sempre più ridotte per sottrarre campo di manovra alle forze del buio che da tale ambito hanno manipolato ed operato senza sosta nel tempo, nello spazio e nella forma. Ciò favorirà il suo reingresso nel sogno del Grande Sole Centrale evitandole la combustione. Le registrazioni recuperate da altre creazioni finite in cenere nel loro tentativo di ritornare al loro rispettivo Grande Sole Centrale, hanno mostrato che in esse vi era una tale ridondante presenza di spazio di mezzo e di flusso di energia non risonante da creare un grave attrito nel mentre tentavano di attraversare il sogno del Sole; la frizione portò alla combustione dell’intero pianeta in miliardi di frammenti di materia.  

Gli iniziati in ascensione possono ora adeguarsi ed intendere, al pari della Terra, di far collassare lo spazio di mezzo nel proprio campo per meglio prepararsi ad accedere al sogno del Grande Sole Centrale. Ma, secondo l’esperienza di Mila ed Oa, altri benefici ancora scaturiranno da questo collassamento, perché quando lo spazio di mezzo non supera la soglia del 25% del totale del campo, il campo acquista dal  50 al 75% in luce o CHI. Tutto questo a vantaggio di un campo generalmente più forte con meno spazio in cui immagazzinare l’informazione, il CHI, o parte dei sistemi di movimentazione dell’energia e della griglia sottratti dall’ombra agli iniziati in ascensione nel corso di ogni dato giorno. Alla fin fine si tratta di indebolire “i falsi dei” sottraendo loro spazio di manovra, ossia spazio di mezzo, dal quale sono soliti perpetrare un flusso senza fine di manipolazioni contro gli umani in ascensione. 

L’oscurità che avvolge la Terra si sta dissolvendo. L’ombra che circonda la Terra era un composito di ombre provenienti da altre 1800 creazioni cadute in estinzione nel corso del tempo. Solo due anni fa, era più l’ombra che contornava la Terra che non la luce emanata nel suo campo. Ora, che l’ombra clandestina si sta dissipando, molto più CHI ed energia scorrono nel corpo eterico e nel campo della Terra. Gli umani lo stanno misurando come un passo più rapido di riscaldamento globale. 

La specie umana sulla superficie della terra è stata avvolta nell’ombra di altre creazioni, quali Le Pleiadi, Alpha Centauri, Abyreon, Sirio, Orione, Andromeda ed altre due creazioni meno note che solo le registrazioni karmiche più recenti ci hanno consentito di chiamare in causa. Ci sono corde fra gli umani ed un’altra creazione, che la Terra ha chiamato Lyon, che passano attraverso il sistema stellare di Orione. Su Lyon ci sono leoni pienamente consapevoli, perché questo non è un pianeta d’acqua. Ci sono corde verso gli umani che provengono da un altro sistema collocato oltre le Pleiadi che la Terra ha chiamato Fuscila. Gli umani di Fuscila hanno la pelle di color rosa ed un sole rosa. Tutte le otto ombre sono nel processo di essere restituite alla loro creazione di origine; e l’operazione servirà ad accelerare il processo di “risveglio”  dell’umanità. 

La vita nell’ombra è l’unica vita che gli attuali umani o gli altri regni sulla terra hanno sin qui conosciuto. Vivere nell’ombra si traduce in realtà nell’udire unicamente la coscienza dell’ombra od i falsi dei, invece che  l’anima, la superanima, la Terra o la natura. Intendiamoci, la coscienza dell’ombra non è in sé sbagliata; è che essa è soltanto una parte del quadro, perché nell’ombra non si può percepire la totalità od il quadro d’insieme composto e dal movimento dell’energia e dall’ombra, o spazio di mezzo, uniti insieme. Sostanzialmente, lo scoglio principale per le forze dell’ombra nel loro tentativo di portare l’umanità in ascensione nei tempi passati era la loro parziale visione delle dinamiche proprio perché esistevano soltanto in metà del sogno umano. Queste forze hanno condotto gli umani ad un’ascensione incompleta dopo l’altra ed alla combustione del veicolo fisico in molte epoche della Terra; un modo doloroso ed orrendo di morire; ed un mezzo attraverso il quale gli umani erano rivoltati come un calzino da dentro a fuori,  discendendo o cadendo in consapevolezza, anziché restaurare la consapevolezza sulla Terra. 

Questo è ciò che accadde molto tempo fa ai Grandi Maestri dalle grosse teste seminati sulla Terra da Sirio. In un modo o nell’altro essi perdettero le loro anime quando i loro campi furono rivoltati al loro arrivo sul pianeta. Con lo scombussolamento del campo anche i Grandi Maestri caddero dentro la loro stessa ombra, ed iniziarono ad udire la guida dei falsi dei, invece che prestare ascolto alle loro anime di Grande Maestro. Una volta rotto l’incantesimo, i Grandi Maestri furono subdolamente guidati subdolamente guidati dai falsi dei a far ascendere gli umani della nazione rossa dalle teste più piccole seminati sulla terra in epoca precedente. Malauguratamente, l’ascensione degli umani dalle teste più piccole ebbe l’unico l’effetto di accentuare la distorsione che già gravava sui campi dei Grandi Maestri i quali furono poi spogliati della loro informazione fino a morirne. Vedete, miei cari, l’ombra o spazio di mezzo, non ne sa abbastanza per condurre a casa; l’ombra può soltanto portare ad ulteriori cadute, perché la coscienza di divisione e di separazione, in virtù della sua natura, può produrre soltanto cadute in consapevolezza. 

Ogni cosa ha un suo ruolo. Lo spazio di mezzo ha un ruolo; esso dovrebbe sostenere i confini delle lay lines del flusso di energia in tutto il campo. Le coscienze dello spazio di mezzo non sono fatte per dirigere la vita o per catturare un sogno; questi sono ruoli che spettano rispettivamente all’anima ed alla fisicità.  Per dirigere la vita, l’anima deve avere un movimento di energia sufficiente per dimorare nella fisicità e comunicare con essa. L’espansione dello spazio di mezzo portò al tracollo dell’energia positiva, e quindi anche del CHI che consentiva all’anima di danzare con il campo e l’anima, suo malgrado, dovette ritirarsi. L’anima si è ritirata dal piano fisico della Terra molto tempo fa ed è alquanto doloroso per i Regni del Bambù e delle Palme doverlo rievocare, ma in realtà l’anima si era già ritirata centinaia di migliaia di anni prima che l’umanità arrivasse sulla scene. I Grandi Maestri sostanzialmente entrarono in un’esistenza fisica ormai già sguarnita dell’anima e come tale anch’essi divennero senz’anima nella danza, e nel processo vi lasciarono la vita. 

Nasce proprio da uno stato d’esser senz’anima la ricerca spasmodica di un salvatore da parte degli umani. Senza un’anima, non c’è niente a guidare la nave conosciuta come vita umana. Il Dio Dea di ogni forma è racchiuso nella propria anima, superanima e sorgente. Dio/Dea è anche Madre Terra o la consapevolezza della Terra. Il corpo è stato concepito come un veicolo, un tramite attraverso il quale anima e coscienza della Terra possono fondersi fra loro a cocreare ed a codirigere la vita umana. Quando l’ombra diviene così estrema, non c’è più energia a sufficienza che consenta all’anima di allungarsi sino al fisico ed alla Terra per ancorarla. Il risultato è un’estrema separazione ed una grande paura. Oggi, chi è a 2 basi di DNA risiede in una grande paura, perché è in un’estrema separazione. 

L’ascensione, nel ricreare un sistema di chakra e di corpi sottili finalmente in grado di sostenere l’anima e la consapevolezza della Terra, verte sul ripristino della danza. Tutto questo metterà fine alla separazione, ed alla paura in cui gli umani sono stati per migliaia di anni. La terra sta inoltre creando per se stessa un nuovo sistema di chakras che saprà impedire la perdita dell’anima nel fisico; ciò contribuirà a dissipare la paura che da tempo immane ha imperato su di essa. 

La coscienza dell’ombra (o falsi dei), non sarà mai un vero protettore nei confronti di chicchessia. Essa è unicamente interessata alla separazione ed alla divisione. Tale coscienza aizza i potenti gli uni contro gli altri fino all’estrema conseguenza di una distruzione nucleare. Nella vita umana di tutti i giorni, è tale coscienza che aizza le madri contro i loro bambini, ed i padri contro le loro madri, e i coniugi l’uno contro l’altro; ed i padroni contro i dipendenti, ed i dipendenti contro i padroni, o gli amici contro gli amici. E quando ci si scaglia gli contro gli altri, ecco emergere il desiderio di un protettore; chi mai è in grado di proteggermi dagli attacchi di una madre, di un padre, di uno stupratore, di un giudice, di un marito, o di un ex amico? Qui ci vuole un  salvatore! 

Ecco che allora entrano nella danza i falsi dei che vi sussurrano all’orecchio: “io ti salverò!”  e voi dite: “Ok, sono in una tale paura che accetto.” Ed i falsi dei aggiungono; “ Ah, ma c’è un costo per la tua protezione. Devi darmi tutta la tua informazione sull’ascensione, la tessitura del sogno e la verità”. E voi dite: “Oh! ho così tanta paura, prendete, prendetevi tutto! Io voglio essere protetto”. E voi siete protetti, ma i vostri futuri antenati, per l’esiguità dell’informazione rimasta, non sapranno come creare la biologia cristallina, o la maggior capacità cranica che i Mahavishnu dell’Antico Egitto ed i Grandi Maestri un tempo conoscevano. Questo è la causa sotterranea alla perdita del 90% dell’informazione per la genealogia umana, secondo la stima dei Bambù e delle Palme. 

La vera protezione nasce da un adeguato sistema di movimento dell’energia con il quale radicarsi alla Terra ed ancorare la propria anima, superanima e sorgente. Una volta saldamente ancorati alla Terra, salvezza e protezione saranno garantite; ed una volta ancorati nel sogno del consenso conosciuto come Terra, in esso non potranno che essere il proprio karma e le proprie intenzioni a manifestarsi. Senza questo radicamento, vi è la possibilità non tanto remota di manifestare il cattivo sogno di qualcun altro, e questo per gli umani risulterebbe più doloroso di qualsiasi altra cosa; e così se voi dite: “Ah, che cosa accade se rimango vittima di un incidente e resto paraplegico?” Intendete di cancellare questo sogno, perché esso va ad interferire coll’ascensione, ancoratevi profondamente alla terra, e questo non accadrà, miei cari. Ed ancora: “Ah, cosa accade se vengo coinvolto in una tremenda disputa, finisco sotto processo e perdo la mia fortuna?” Bene, se questo è il vostro karma, potete perdonare e con il perdono l’evento muterà, pagherete solo quello che è dovuto, e nulla di più, perché il debito è stato perdonato. Ed ancora: “Ah, cosa succede se vengo ingiustamente accusato di un crimine che non ho commesso e finisco in prigione?” Bene, se questo è il vostro karma, perdonate i vostri antenati per aver imprigionato gli altri ingiustamente e l’esito che vi riguarda verrà alterato. 

Ci sono molti brutti sogni nella danza dell’ombra della specie umana ed ognuno di voi è testimone dei brutti sogni che si palesano nello specchio del  mondo e nei notiziari quotidiani. Al dissolversi dell’ombra, ci saranno meno brutti sogni in manifestazione per il genere umano, perché, una volta risvegliati e divenuti nuovamente comandanti consapevoli del loro sogno, gli umani avranno la facoltà di cancellare i cattivi sogni e di portare in manifestazione solo le intenzioni desiderate. E quando saprete nuovamente come dirigere il vostro sogno e come ancorare l’anima alla  Terra, imparerete a salvarvi da voi stessi senza dovervi più affidare al buio per mendicare protezione. Conseguentemente, cesserete di cedere la vostra conoscenza sull’ascensione con l’innegabile vantaggio di far decollare la vera ascensione in questa vita o nelle vite dei vostri futuri antenati. 

Per analogia, anche offrire protezione ai propri simili è un altro modello problematico che si evidenzia in particolar modo nei guaritori. Ed ecco allora il gioco perverso di chi, sentendosi debole e bisognoso di aiuto nel fisico, fa assegnamento sugli altri per essere protetto. Dal canto loro, gli individui che hanno un naturale talento a guarire, divengono spesso gli inconsapevoli protettori di questi individui che sono alla perenne ricerca di un guaritore che sani i loro mali. Una tendenza che vedrà il guaritore farsi carico del ruolo del salvatore nella vita di un altro, invadendo così il campo di competenza dell’anima e della Terra. Forse, ad interpretare questo ruolo ci si sente “come dio”; tuttavia la codipendenza che s’instaura stende fra le parti corde di attaccamento che a lungo andare risulteranno solo d’intralcio all’ascensione. In sostanza, si finirà col perdere più CHI di quanto si è in grado di generare e fino a che non saranno state rilasciate tutte le corde nei confronti dei “presunti protettori”, l’ascensione non riuscirà a decollare. 

Forse, in qualità di guaritori, fareste meglio a lavorare sui vostri assistiti nel senso di educarli a proteggersi da soli. Insegnare agli altri come radicarsi, sintetizzarsi e connettersi alla Terra è un buon modo per cominciare; così come sarebbe utile istruirli sul modo di volgersi dentro in ascolto del loro cuore come guida personale. Un’altra buona tecnica verte sull’insegnare agli altri ad andare nella natura per sintonizzarsi ai regni ed agli elementi dell’aria, dell’acqua, del fuoco e della terra; in questo caso sarà la natura stessa che fungerà da guida. Quindi, chi ha doti di guaritore dovrà imparare a lasciare agli altri la ricerca della loro verità; rendendosi nel contempo libero di ascendere. 

La verità è che non si può comunque realmente proteggere un altro; si può lavorare intorno al karma o la griglia affinché l’altro sperimenti un sogno differente. Molti guaritori sono molto dotati riguardo questa tecnica, e nell’applicarla creano un grande karma per se stessi. E’ assai meglio che ciascuno impari a tessere il sogno relativo al proprio sogno, ed a assumersene la piena responsabilità, perché questo è ciò che significa essere una specie pienamente consapevole in forma umana. 

Le specie pienamente consapevoli sono state concepite per essere tessitrici consapevoli del sogno. La tessitura consapevole del sogno significa intendere un particolare sogno per portarlo poi in esperienza. In questo tempo di ascensione, viene offerta l’opportunità di imparare a plasmare il sogno in direzione dell’unità e di rilasciare il karma che si è concordato di trascendere in questa vita. Ecco che allora, onde evitare di manifestare un incidente o traversie di vario genere sul piano fisico, si può plasmare il sogno nel senso dell’innocuità; o si può plasmare il sogno per creare l’unione divina e la comunione fra il corpo, l’anima e la Terra. In uno stato di comunione, si è particolarmente protetti ed al sicuro; completamente affrancati dal patrocinio di terzi, perché ci si auto proteggerà nell’atto della comunione del proprio veicolo fisico. Questo è il dono che viene fatto a chi ha imparato a divenire un sognatore consapevole in questa vita. 

Mila ha sempre amato le palme ed i bambù. Questo genere di alberi predomina nelle isole Hawaiane. Talvolta gli appartamenti in cui facevano tappa nei loro viaggi intorno alle isole erano al terzo piano e si rivelavano delle vere e proprie postazioni per ammirare in tutta la sua magnificenza la danza degli uccelli schiamazzanti e del vento che muoveva avanti ed indietro le foglie delle palme. Tali appartamenti erano spesso arredati con mobili in bambù e rattan, e pur essendo di uso comune, Mila ed Oa non si stancano mai di ammirare la semplice bellezza e robustezza di una struttura così leggera. 

Strano a dirsi, ma nelle Hawaii il bambù non è il legno principale usato nelle costruzioni; mentre in Tailandia ed in altre nazioni tropicali dell’Oriente, le strutture di bambù sono comunemente impiegate per innalzare anche edifici di 10 piani, od anche grandi stadi o grandi ville. Non vi verrebbe nemmeno il mente di accomunare la resistenza del bambù a quella dell’acciaio, eppure è così. Il bambù esibisce una forma di tronco cristallino un tempo prerogativa di tutte le strutture arboree del pianeta per via della forza e della leggerezza dell’essere. La nostra struttura crea un tronco molto robusto, cavo al centro, in grado di resistere alla pressione al pari di una barra d’acciaio. 

Mila non è ancora riuscita a capacitarsi del fatto che nelle Hawaii non prevalgano questi tipi di strutture, laddove avrebbe senso l’utilizzo del bambù perché meno soggetto alle termiti ed alla decomposizione così frequente nei tropici negli altri tipi di legname. Il Bambù, inoltre, ha una crescita molto rapida in virtù della nostra matrice che richiama meno cellule per costruire e per riempire l’interno dei nostri tronchi. Nei tempi passati, gli imprenditori Hawaiani coltivavano e raccoglievano il loro bambù, invece che importare costoso legname da costruzione dal continente; senza contare che il nostro regno consentiva ad una comunità tropicale di sviluppare in pochi anni una foresta dei nostri alberi per i suoi propositi edificativi. Mila sogna un giorno di costruire una comunità nei tropici fatta tutta di bambù, e forse tale sogno si avvererà al dispiegarsi di una nuova era. 

Nel tempo i Regni delle piante e degli alberi proporranno suggerimenti in merito alla realizzazione delle comunità in ascensione. Ogni regione ha necessità diverse ed ognuna di esse richiederà pertanto un diverso tipo di struttura in relazione al clima ed alle temperature che caratterizzano la stagione invernale e la stagione estiva. Nei tropici, sono da preferire costruzioni sopraelevate dal suolo per sfruttare al meglio il passaggio dei venti che soffiano attraverso la struttura. Ciò ridurrà al minimo la necessità di ventilatori per raffreddare quando non vi sarà più l’elettricità. Anche le porte scorrevoli che possono aprirsi per consentire la brezza in tutta la casa senza sbattere, hanno la loro massima ragion d’essere in questo ambiente; ed in certe latitudini dove c’è molta pioggia o temperature basse è oltremodo utile chiudere le imposte od i lati della casa a mo’ di patio per trattenere il calore all’interno delle mura domestiche. 

Mila percepisce un tipo di struttura ottagonale fatta di bambù con sei stanze al primo piano e tre stanze al secondo. L’intera struttura è sopraelevata di mezzo piano rispetto al terreno per favorire la ventilazione sottostante onde mantenere fresco l’impiantito nella calura dei tropici. Sotto la casa possono trovare riparo tenere piante dai colori meravigliosi. Mila vede al centro della struttura ottagonale un bellissimo giardino ed un gorgogliante ruscello dotato di una cascatella visibile da tutte le stanze. Un grosso albero abbellisce il centro per fornire ombra e frescura nei giorni più afosi. Nella parte centrale del fabbricato verranno coltivate le erbe più delicate grazie alla protezione della struttura circostante. Ogni muro di questa casa di bambù avrà imposte scorrevoli e porte oscillanti. Una veranda tutt’intorno alla casa costituirà un’ulteriore protezione nei confronti del sole, del vento e della pioggia per l’esistenza di due serie di imposte e di porte che, in caso di bisogno, possono essere chiuse e sigillate, ed andrà inoltre ad incrementare lo spazio vitale a disposizione della comunità, dato che la veranda può essere comunque sfruttata come stanza o come area di lavoro.

Il bambù può essere legato assieme, e se si sa come predisporre i travetti, non servono chiodi o viti. I mobili di bambù e di rattan raramente sono assemblati con viti o chiodi; talvolta sono tenuti insieme soltanto da foglie di banano e talvolta da strisce di cuoio. La foglia di banano costituisce attualmente una legatura molto resistente che supera in durata il cuoio, il quale, dal nostro punto di vista, tende ad ammuffire nell’umidità dei tropici. Anche un pavimento in bambù può essere un qualcosa di veramente creativo; perché, a differenza delle costruzioni tradizionali, non si è limitati dalla forma delle pareti. Una costruzione convenzionale fa affidamento sui muri per sostenere il pavimento; in una costruzione in bambù la struttura ed il pavimento sono creazioni completamente autonome. Una volta costruita la struttura, seguirà la posa di tronchi o di travi per sostenere l’impiantito; l’impiantito viene posato separatamente sopra le travi si supporto. Ciò consente di forgiare a piacimento l’interno delle mura domestiche, perché non si è obbligati dai muri perimetrali. La costruzione di bambù può pertanto essere assai più creativa di una normale struttura a scatola convenzionale. 

Le case in bambù possono essere innalzate con molta rapidità. Non c’è alcun bisogno di coibentazione, perché il vento è il principale fattore raffreddante ed il sole il principale fattore riscaldante. Il pavimento di bambù è una bellissima sostanza dove posare i piedi e semplice da pulire. I pilastri del primo piano possono essere legati ed ancorati a dei grossi massi invece che essere cementati, affinché anche le fondamenta siano fatte di sostanza vivente. Fino a che ci si appellerà al nostro regno, la consapevolezza del bambù rimarrà nella casa, anche se la struttura dovesse essere secca e morta da lungo tempo. Così facendo, gli umani possono creare consapevoli case viventi nei tropici in supporto dell’ascensione. 

Nei futuri messaggi di questa sezione, altri regni si alterneranno per suggerire i vari stili più consoni alle diverse situazioni climatiche e latitudini. Nella speranza che abbiate trovato utile quest’informazione sul vostro personale sentiero di ascensione, vorremmo che ognuno di voi divenisse il protettore di se stesso connettendosi alla Terra nell’ora. Per concludere, vi invitiamo a restituire il sogno dell’ombra integrandolo nell’atto dell’ascensione. In tale modo, per tutti voi e per l’umanità nel suo complesso spunterà l’alba di un nuovo giorno. 

Namaste

Il Regno del Bambù

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Originale in inglese: http://www.ascendpress.org/Community/Plants&Trees/BambooPalmTrees.htm

Tradotto da Sonia per Stazione Celeste

www.stazioneceleste.it