)*(Stazione Celeste)

 

Spiritual School of Ascension

 

 

 

LETTERE DALLA COSCIENZA DELL'ANTENATO BUDDHA

 

L'Antenato Buddha di Brigitte Rondeau

 

Le Ascensioni dei Sette Buddha

 

L'Antenato Buddha attraverso Karen Danrich "Lilliya"

26 Maggio 2010

 

 

Cari Amati sul Sentiero Consapevole dell’Ascensione,

 

Oggi siamo Noi, la coscienza collettiva del Buddha, che desideriamo parlarvi. Noi rappresentiamo la coscienza amalgamata delle sette incarnazioni di ciò che in Oriente avete chiamato Buddha.  Ad un recente intensivo Australiano, vennero tirate su nel sogno delle registrazioni provenienti dal Tibet, luogo in cui le nostre ascensioni avvennero in termini di griglie e lay lines della terra. Il gruppo di questo intensivo stava lavorando sui modelli orientali ed occidentali per creare una matrice atta ad armonizzare le due diverse danze in termini di flusso di energia. Un po’ alla volta, non appena il gruppo si portò in armonia spostandosi in un sogno nel quale ascendemmo in tempi remoti, le registrazioni delle nostre ascensioni vennero a galla. Non dimentichiamoci che esiste una forte connessione fra il Tibet e l’Australia sin dai tempi della Lemuria in cui le civiltà orientali ed occidentali si mescolarono;  e molti individui di origine cinese intrattenevano rapporti duraturi con quelli della Lemuria. L’interconnessione ha permesso alla nostra storia ed alle nostre ascensioni d’essere recuperate ed aggiunte agli archivi ancestrali della superficie della terra e della terra interna.

 

Le nostre ascensioni si svolsero in un arco di tempo di 15.000 anni, da 37.000 a 22.000 anni fa, quando l’ultimo Buddha ascese subito dopo il collasso degli scudi di ghiaccio che diede vita ai vostri oceani così come li conoscete oggi. Sotto il preambolo, troverete scritto qualcosa di più sulle nostre ascensioni individuali. Lo scopo delle nostre ascensioni era quello di riparare il danno energetico al campo della Terra; e noi in qualche modo lo portammo a buon fine, ma creammo anche un grosso problema. L’ultima delle nostre coscienze ad ascendere ha scritto un saggio sulla sua vita e sulla sua evoluzione da una prospettiva ascensionale; e noi la benediciamo insieme a tutti coloro che sono in lettura della nostra condivisione. Da un punto di vista tridimensionale noi ci guadagnammo, ma a livello di quarta dimensione rimanemmo invece intrappolati.  

 

Nessuno di noi sopravvisse in seguito all’ascensione nella quarta dimensione; ora sappiamo che la Madre Terra non era realmente preparata per sostenere sulla sua superficie la vita in quarta dimensione; per cui non c’era abbastanza forza vitale per sostenere la nostra esistenza. Soltanto uno di noi riuscì a sopravvivere per 20 anni; e la sua fu un’esistenza solitaria perché in questo caso come per gli altri,  nessun altro ci seguì nella nostra destinazione, quando invece la nostra guida nella terza dimensione ci aveva assicurato il contrario. Abbiamo pianto secchi di lacrime nei nostri bardo tuttora incompleti, non avendo mai ricevuto la nostra revisione della vita di quarta dimensione. Le forze sembravano disinteressate e noi, a causa di una serie di pesanti specchi che creavano una barriera fra le parti, non potevamo comunicare con quanti avevamo lasciato indietro nella terza dimensione; e così sino ad ora, c’è stato sin qui più o meno un vuoto di esistenza fino a che non ci siamo ripresi grazie ad un esiguo gruppo di Asiatici che partecipavano all’evento della SSOA. Benediciamo ad uno ad uno quanti hanno reso possibile il nostro recupero, perché a nessun antenato piace essere lasciato indietro; e li ringraziamo perché ora siamo in grado di proseguire e contribuire come coscienza, in ossequio al desiderio di tutti gli umani che hanno lignaggi di grande maestro, ossia lignaggi dalle teste più voluminose.

 

I secchi di lacrime che abbiamo versato avevano più che altro a che fare con il modo in cui fummo usati per  indurre la luce ed il buio ad espandersi, portando ad un sogno molto più fratturato nel quale danzare sulla superficie della terra per tutti gli umani e la natura. La frattura del sogno portò all’inverno nucleare che segnò la fine dell’era degli Anu, che forse è stata in assoluto la singola tragedia  più devastante che la terra abbia conosciuto in tutta la sua storia di terza dimensione. Nonostante fossimo ascesi, eravamo ascesi soltanto in una polarità; e come tale inflazionammo i sogni di luce. Va da sé, però, che non potete inflazionare soltanto un polo senza inflazionare anche l’altro; e così le polarità mediane ed oscure s’inflazionarono a loro volta. Le polarità oscure rimasero sulla superficie della terra e la polarità di mezzo, in termini di sogno, se ne andò nella terra interna. I sogni più oscuri s’inflazionarono e catturarono una guerra irrisolvibile fra due membri familiari di discendenza Pleiadiana; guerra che culminò in un’esplosione nucleare così devastante da proiettare la terra dentro un inverno nucleare, facendola rotolare su di un fianco. Ci vollero 8000 anni al campo energetico della Terra per ricostituirsi; ed anche se qualcuna delle nostre ascensioni la dedicammo a questo scopo, facendo del nostro meglio per sostenerla, pure le nostre ascensioni continuavano ad ingigantire la polarità di oscurità, in quanto anche noi non eravamo in un sogno unificato.

 

Questo, da quanto ci è dato osservare,  è un problema ricorrente anche con le odierne ascensioni. Gli incisori della mappa interni ed esterni non stanno ascendendo in un polo unificato; e dunque anch’essi stanno incrementando il divario fra luce, buio e penombra; ed il  buio si sta nuovamente inflazionando ed, a meno di non riuscire a portarlo a conclusione, esso causerà un’altra guerra nucleare. Nel riconoscere che questo è ciò che sta traspirando e su di una parte più grande della coscienza della terra che Lilliya ha chiamato Anasonya (tradotta significa la Canzone del Mio Cuore), ora s’intravede una speranza per dare risoluzione ai poli estremi in cui la terra è caduta per colpa del karma umano. Questo karma ha attirato l’attenzione degli umani della terra interna che al presente stanno guidando la mappa; e sarà risolto più avanti insieme agli incisori della mappa della terra esterna; quindi, più avanti, si dispiegherà un altro sogno che unificherà l’interno e l’esterno dentro un sogno della via di mezzo; un sogno in cui la luce, la penombra e l’oscurità verranno cancellate e pienamente integrate.  

 

Non potete realmente nemmeno ritornare al sogno del Grande Sole Centrale se non avete unificato tutte le parti del sé; e questo include la Terra, la nostra amata Madre Terra. In cuor nostro noi chiamiamo ancora Terra il pianeta, anche se Lilliya ha scelto di diversificare il nome in riflesso della coscienza interna ed esterna; e la coscienza esterna della terra sta per essere riunita ed integrata da Anasonya; per cui c’é una parte più consistente della coscienza globale della terra ora disponibile per focalizzarsi sull’ascensione globale. E questa è una buona cosa, perché in parte sono state le nostre stesse ascensioni a causare i problemi, essendoci noi sintonizzati unicamente alla coscienza della terra esterna, dato che non potevamo connetterci alla coscienza della terra interna perché, nel frattempo, quest’ultima si era così diversificata da inibirci la possibilità di una reciproca comunicazione. Fu soltanto quando Lilliya imparò il Linguaggio del Tao che tutto d’un tratto si aprì la comunicazione con la terra interna che pure aveva imparato linguaggi paralleli nella sua stessa connessione al Tao. E’ pertanto il Tao che al momento sta consentendo un intervento il cui raggio d’azione comprende l’interno, l’esterno e tutti i regni, onde riunire il tutto; un intervento che darà vita ad un potenziale futuro ritorno a casa al Tao per tutte le coscienze smarritesi qui sulla terra. Noi antenati lo percepiamo come il focus più importante in assoluto; ma in questo focus tutto dev’essere comunque compreso e risanato; essendo questo l’unico sentiero che favorirà la nascita del viaggio verso casa.

 

LE SETTE INCARNAZIONI DI BUDDHA

  

Vorremmo ora condividere con voi qualche cenno sulla storia delle nostre vite. Ognuno di noi apparteneva ad un lignaggio similare a quello dell’ultimo Buddha asceso circa 22.000 anni fa. Ognuno di noi ascese in una regione vicina, e si affidò ai sogni di ogni incarnazione precedente per l’ascensione che portò avanti nella sua determinata vita. Le nostre ascensioni non erano altri che i nostri destini pianificati poiché già prima di nascere sapevamo cosa dovevamo promuovere nel corso della nostra esistenza. Perché tale è la natura olografica degli archetipi dei grandi maestri: una natura che ci spinge a guarire il nostro regno ed il pianeta e dare impulso alla guarigione attraverso l’ascensione; perché è soltanto attraverso l’ascensione che tutto può cambiare.

 

 

1.  RASTI SHIVI

 

Il primo Buddha fece il suo tentativo di ascendere circa 37.000 anni fa, 4.000 anni dopo (1.000 anni della terra dopo) la creazione dei vostri oceani. Questa incarnazione fu di un Buddha femmina conosciuta sotto il nome di Rasti Shivi. Rasti nacque con un cranio più grosso e come tale poteva essere vista più direttamente come una discendente dei grandi maestri. Lilliya ci ricorda molto di Rasti, pur non essendo una discendente di Buddha; Nomi è effettivamente un discendente di Buddha e si rifà alla nostra matrice per tentare di padroneggiare una forma-pensiero sostenibile. Purtroppo, qualcosa è andato storto con questo suo mappare e si è ammalato; ed ora noi abbiamo aperto per lui le nostre memorie, visto che Rasti partì da una biologia sostenibile prima d’incominciare la sua ascesa.  

 

Rasti venne allevata in un ashram di un famoso leader spirituale del tempo ed era la discendente di due persone pie del giusto retaggio e profondamente innamorate fra loro. Rasti crebbe in una circostanza permeata di spiritualità e da vegetariana qual’era, dopo che ebbe sufficientemente padroneggiato una biologia fotonica, cessò di mangiare del tutto, nutrendosi da quel momento in poi solo d’aria. La sua ascensione cominciò all’età di 16 anni quando ricevette una visione per ciò che doveva fare a partire da dentro. Fu una visione di tale potenza che la fece sentire in obbligo di comunicarla ai suoi genitori e successivamente al suo mentore spirituale, i quali la spronarono a proseguire nel suo focus.


Rasti divenne un’insegnante di grande magnitudine tanto da radunare intorno a sé una cerchia di studenti provenienti dalle regioni vicine che per qualche tempo studiarono al suo fianco. Molti dei principi che applicate all’ascensione di oggi fanno capo ai suoi insegnamenti; gli iniziati impararono a modulare la polarità in altri linguaggi, consentendo di catturare un altro sogno. Anche la manifestazione ed il sogno erano focalizzazioni del tempo. Noi tuttavia non stavamo lavorando a partire da un completo set di linguaggi che fossero di luce, di penombra e di oscurità; perché nella creazione degli oceani che divisero il nucleo della terra, qualcosa era già cambiato.  Dopo la rottura degli scudi di ghiaccio, i linguaggi si scissero in polarità di luce, di penombra e di oscurità in tutta la terra, incluso nella terra interna del tempo, e Rasti ascese in un sogno della polarità di mezzo pensando di aver unificato tutti gli attributi della luce e dell’oscurità, quando invece ne era stata unificata soltanto una parte, forse i 2/3. Questo fece sì che nell’ascendere alla quarta dimensione, 1/3 della coscienza di Rasti restasse indietro nella terza; ed ovunque il corpo di quarta dimensione connesso a ciò che venne lasciato indietro non riuscì ad essere ricostruito, significò per lei malattia, e vita breve che nella quarta dimensione durò soltanto vent’anni. Tenete presente che a Rasti occorsero 96 anni per ascendere.

 

Rasti  ne risentì a livello cardiaco ed alla fine morì d’infarto. Ella si sentì profondamente perduta senza il suo seguito che non era riuscito ad arrivare nella quarta dimensione com’era stato pianificato. Rasti poteva contare su di un gruppo di circa 100 seguaci intenzionati a seguirla; essi erano preparati con ogni genere di tecnica per sostenere, ad ogni gradino di padronanza di Rasti, un sogno per il proseguimento dell’ascensione. Sfortunatamente, la frattura che Rasti produsse nella sua ascesa,  fluì all’indietro verso il gruppo fratturandone anche il sogno; ragion per cui, molti si ammalarono e morirono; ed il sogno per l’ulteriore ascensione, fratturato com’era, sfuggì ad ogni tentativo di cattura. Quanti perirono in questo modo e persero i loro sogni di ascensione sono a loro volta degli antenati; ed è soltanto ora che stanno incominciando a capire quello che è accaduto. Molti di questi antenati hanno trovato la loro strada per lavorare con quelli della SSOA, catturando un barlume di speranza per porre rimedio a ciò che è andato storto nelle loro incarnazioni; ed alla fine sono stati felici di capire e scorgere la possibilità di correggere quanto è traspirato, cosicché possa seguirne un ciclo di ascensione pieno e completo con tutte le parti del sé riunite.

 

2.  RAMADA’DA BARTHA

 

Ramada’da Bartha nacque 1000 anni dopo Rasti. Egli nacque da una famiglia di agricoltori che coltivavano molte verdure, allevavano capre, maiali e pecore da vendere al mercato.  Ramada’da era il figlio illegittimo di un servo della famiglia che si era arricchito; ma venne allevato come fosse parte della famiglia. La sua natura speciale era tuttavia nota perché anch’esso mostrava un cranio più voluminoso; ed all’età di 16 anni partì per studiare con un gruppo spirituale, trasferendosi nell’ashram di quest’ultimo. Egli fu preso sotto l’ala di uno che veniva considerato un grande maestro che vide il particolare proposito di Ramada’da.  Ramada’da non era il suo nome di nascita, ma divenne il suo nome spirituale su consiglio del suo maestro.

 

Ramada’da cominciò la sua ascensione all’età di 26 anni e la completò all’età di 126. Il suo campo e la sua forma divennero sempre più translucidi dopo aver padroneggiato la biologia fotonica; ma, al pari di Rasti prima di lui, anch’egli non riuscì ad unificare tutti i poli lasciandosi indietro circa 1/3 di se stesso. Questo, nella quarta dimensione, sortì un effetto deleterio sulla regione epatica che indebolì la salute di Ramada’da che morì 16 anni dopo la sua ascensione. La sua vita attrasse meno attenzione ed egli poteva contare su pochi seguaci; e di questi solo un esiguo gruppo prestò profondo rispetto per quello che egli stava cercando di portare a termine. Ramada’da spese molto del suo tempo al fianco della Terra per aiutarla a riparare il suo campo energetico dalla perdita degli scudi di ghiaccio; e nonostante ci fosse riuscito e la terra si fosse stabilizzata più grandemente grazie al suo focus, con la sua ascensione, la luce e l’oscurità si separarono un’altra volta, e l’oscurità rotolò su certe regioni portando guerra e disperazione.

 

3.  SHAKTA’ALI UMANTA

 

Shakta’ali nacque 1500 anni dopo l’ascensione di Ramada’da ed al tempo in cui imperava il conflitto sulla regione, c’era una guerra che poteva essere conseguente all’oscurità che era rotolata sulla zona per la scissione indotta dall’ascensione di Ramada’da.  Shakta’ali era nata con una grande quantità d’informazione per il suo viaggio ed un cranio più grosso. I suoi genitori la lasciarono da bambina in un monastero od ashram dove venne allevata dai monaci. Essa era come a casa sua con il focus spirituale del gruppo e nella sua gioventù imparò una quantità di cose che la supportarono nel suo obiettivo di focus interiore per l’ascensione. I monaci videro il suo speciale proposito e la nascosero al mondo esterno, abbigliandola come un uomo. In questo periodo la spiritualità divenne esclusivamente maschile, quando in precedenza essa era stata sia maschile che femminile; ed anche questo era forse il risultato del sogno più oscuro che era stato catturato nella regione.

 

Shakta’ali cominciò presto la sua ascensione alla tenera età di 13 anni. Essa si ritenne sempre di una natura sia maschile che femminile e molti che andarono a studiare con lei non sapevano di quale genere sinceramente fosse.  Al pari di Quan Yin, essa era ermafrodita, anche se gli unici a saperlo erano i monaci, i quali non ne facevano parola con nessuno. L’ascensione di Shakta’ali alterò il sogno in una danza più luminosa ed i  tempi di guerra passarono, favorendo il sorgere di una nuova era. I monasteri abbracciarono ancora una volta le aspiranti femminili e Shakta’ali era spesso la loro insegnante. A Shakta’ali occorsero 120 anni per padroneggiare la biologia fotonica ed ascendere, senza però riuscire ad unificare i poli. L’implosione della sua ascensione rotolò all’indietro sui suoi seguaci, i quali a loro volta si ammalarono come nell’esperienza di Rasti.  Shakta’ali aveva una biologia incompleta anche nella quarta dimensione ed essa morì di un tumore al cervello che la fece impazzire e che dopo 12 anni dalla sua ascensione, la spinse a suicidarsi. Anche a lei le si spezzò il cuore quando si accorse che nessuno l’aveva seguita. (Vedetevi “Un Messaggio Dall’Antenata Quan Yin” per più informazione al riguardo.)

 

4.  BENTONAM MIDANAN "ALALAMANAN"

 

Bentonam era l’erede ed il primo figlio maschio di un reale assai ricco della regione. Egli nacque 2000 anni dopo Shakta’ali anche lui con un grosso cranio. Bentonam assunse il nome spirituale di Alalamanan quando, alla scomparsa del padre, lasciò la sua casa per scomparire in un monastero, dopo aver dato via tutti i suoi possessi materiali ai poveri; egli lasciò la sua unica sorella con abbastanza per sopravvivere sentendo che era lezione karmica di costei allontanarsi dalla seduzione materiale del mondo; ma essa non lo perdonò per questo, né lo rivide di nuovo nella sua vita.    

Ben presto, all’interno del monastero, il destino di  Alalamanan si dispiegò come una visione dell’allora sacerdote che tutti conoscevano come l’illuminato, ma che era sul punto di morire; ed egli, per merito di questa visione dell’ascensione del giovane,  lo volle al suo fianco prima di spirare. Alla morte del sacerdote, al giovane venne dato il nome di quest’ultimo come nome spirituale, appunto Alalamanan, e da quel momento in poi ebbe inizio il suo focus di ascensione.

 

Alalamanan divenne un popolare insegnante tanto da costituire per l’ashram che l’ospitava un polo d’attrazione per molti altri individui che volevano studiare al suo fianco o donare offerte per le sue continue aspirazioni. Dopo 30 anni egli decise di lasciare il monastero perché alcuni dei suoi seguaci si erano offerti di costruirgli un suo tempio personale. Egli accettò di buon grado il loro gesto ed entrò in uno spazio tutto suo indispensabile alla sua trascendenza dell’attaccamento. L’attaccamento era cresciuto sin dalle ascensioni precedenti a quelle di Alalamanan e questo era un segno inequivocabile di un calo delle vibrazioni terrestri.  Alalamanan, nonostante tutto, riuscì ad ascendere in 158 anni. Egli seguitò ad insegnare ed a condividere il suo viaggio fino a che non divenne così translucido, che i sogni fra la dimensione più bassa e la successiva nella quale stava ascendendo non poterono esser più sostenuti abbastanza a lungo per vederlo. Anche l’ascensione di Alalamanan risultò incompleta;  e la scia della sua ascensione rotolò sul suo gruppo, obbligandolo in seguito a disperdersi. Alalamanan morì di un cancro al fegato soltanto 13 anni dopo la sua ascensione, perché nella quarta dimensione questa parte del corpo non aveva ricevuto una matrice completa.

 

5,  KASSANANTHA’AMA

 

Kassanantha’ama nacque 1000 anni dopo Alalamanan.  La regione era entrata nuovamente in conflitto e Kassanantha’ama venne dato in adozione dopo la sua nascita. Egli possedeva un cranio più grosso e così venne portato dalla madre adottiva al monastero che lo accolse di buon grado. Il nome di Kassanantha’ama gli venne imposto da un sacerdote del tempo che in una sua meditazione ebbe una visione della sua ascensione.  Kassanantha’ama crebbe con un focus spirituale ed uno speciale regime alimentare per essere preparato al suo ruolo. Egli iniziò il suo focus di ascensione all’età di 16 anni e ne occorsero altri 200 per portarla a termine.  

 

Nel corso della sua vita Kassanantha'ama scrisse un’ampia informazione proveniente dai regni della natura e la terra, come pure dagli antenati del tempo sul sentiero spirituale. I suoi scritti non furono mai pubblicati, ma riservati all’ashram al quale era associato. Kassanantha’ama era un tipo tranquillo e non voleva prendere studenti, e spendeva molto del suo tempo per trasformare il suo mondo interiore per ascendere. La sua ascensione scisse talmente il sogno di luce e di oscurità, per essere asceso in una polarità di luce, da indurre l’attecchimento di un sogno oscuro sulla terra che fece da calamita alla devastazione ed all’inverno nucleare degli Anu. Questa non era certo la sua intenzione; e fu realmente dispiaciuto per non aver saputo cogliere l’intero quadro della polarità o di come unificare tutti i poli per creare un’ascensione completa. La sua ascensione risultò così incompleta che egli poté vivere soltanto 10 anni nella quarta dimensione, morendo alla fine di polmonite.

 

6.  BARTIDARMA

 

Bartidarma nacque 3000 anni dopo Kassanantha’ama e dopo l’inverno nucleare degli Anu.  La terra stava incominciando a guarire dalla sua distruzione e gli accordi di Bartidarma, al pari di quelli di Ramada’da, erano di aiutarla a riparare il suo flusso di energia. Bartidarma era il figlio di due monaci che erano profondamente innamorati e che generarono un maschio con un cranio più voluminoso. Bartidarma era un bambino malaticcio, ma in qualche modo seppe uscirne, recuperando la sua forza negli anni dell’adolescenza. Egli incominciò la sua ascensione all’età di 14 anni; e ce ne vollero 250 per portarla a termine. Egli sapeva che doveva aiutare la terra e di dover dedicare gran parte del suo tempo per questo scopo. Egli, come Lilliya, sviluppò una profonda relazione nei confronti della Terra e di tutti i suoi regni. 

 

Bartidarma si tirò su dei discepoli, anche se in numero limitato, lavorando con chi percepiva utile al processo di ascensione. Egli per qualche tempo viaggiò insieme con alcuni dei suoi studenti; ed uno ad uno, costoro si ammalarono, lasciando Bartidarma come unico superstite in grado di ascendere. Bartidarma era triste per la perdita dei suoi compagni e non sapeva spiegarsi che cosa mai fosse traspirato; ed al pari di Nomi, si ammalò. Ora, come antenato, egli vede col senno di poi che essi si erano fatti carico delle sue malattie perché lui potesse riuscire nell’impresa; e questo lo rende triste. La sua ascensione attrasse altro interesse e Bartidarma continuò sì ad insegnare, ma non a lavorare nuovamente con qualcuno per ascendere, in seguito alla perdita del suo gruppo.  Dopo la sua ascensione anche il suo seguito prese ad ammalarsi.  Bartidarma sopravvisse soltanto 6 anni sulla quarta dimensione e, prima che il corpo divenisse troppo compromesso, presagendo la sua fine, decise di suicidarsi. Egli sarebbe comunque morto per un tumore al cervello.

 

7.  BUDDHA o BUDAI

 

La storia dell’ultima ascensione dell’uomo conosciuto sotto il nome di Buddha è stata scritta in un precedente articolo al quale vi rimandiamo per trarre maggiori informazioni.  (Vedetevi “ Un Messaggio dall’Antenato Buddha”.

 

UN MESSAGGIO DALLA COSCIENZA COLLETTIVA DEL BUDDHA

 

Sotto la guida del Tao di Anasonya, noi, come maestri ascesi, abbiamo scelto in questo momento di unire la nostra coscienza, invece che essere chiamati individualmente. Agendo in tal senso, speriamo di servire coloro che sono in ascensione come una risorsa di guida e di supporto in termini di guarigione onde promuovere il proseguo dell’ascensione di ciascuno. Ognuno di noi ha scelto di ascendere per aiutare la terra e l’umanità, e le nostre vite sono state dopotutto un benevolo tentativo di compiere qualcosa di buono. Ognuno di noi, a suo modo, non aveva compreso che la polarità della Terra era troppa per portare il sogno e l’impresa a buon fine. In parallelo, anche Lilliya ha capito che l’ascensione sin qui promossa potrebbe essere stata tutta per niente; e Nomi è il suo specchio. Ma forse è il Tao interno al quale ella si rivolge che sta trovando la saggezza in tutto questo; e che sta ora guidando il sogno per l’ascensione verso una nuova direzione e ben oltre a quanto noi potevamo promuovere nelle nostre rispettive vite; cercando nel contempo di unificare le polarità della terra.

 

Non è mai stata nostra intenzione quella di causare più danno od addirittura la guerra; la nostra intenzione era quella di guarire la forma-pensiero sottesa alla guerra che infuriava talvolta nella nostra regione e talvolta nelle altre delle quali ricevevamo notizie. Il vero problema è che noi abbiamo messo fine alla guerra in un unico sogno di polarità avente una natura sia di penombra che di sola luce; il che inflazionò la forma-pensiero di guerra nei sogni di polarità più oscuri. Una volta inflazionatasi, la guerra guidò ancor più di prima gli umani verso la guerra; e gli Anu, che erano notoriamente meno consapevoli, ma con molta più tecnologia a disposizione della quale andavano fieri, crearono poi il sogno più devastante di ogni altra esperienza e sogno che la Terra avesse sognato.  Ora, dopo che Lilliya ci ha mostrato quale complesso set di modelli sia stato il fautore dell’accaduto, non del tutto riconducibile alla nostra responsabilità, stiamo trovando la nostra strada al nostro perdono; ma ci sono anche modelli e problemi interni al Tao che hanno contribuito a pressare questa regione di dominio nel caos. Noi perdoneremo e vi chiederemo di perdonarci a vostra volta per come le nostre ascensioni hanno cooperato alla deriva generale.

 

Ci siamo resi conto che qui sulla terra ed in seno alla specie umana c’é ora molto da riparare a causa di tutto il tecno avvelenamento della superficie del pianeta. La grossa fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico è un esempio di quanto stiamo affermando. Noi siamo al fianco di Lilliya e di Anasonya per pressare questa regione dentro un sogno di cambiamento per dare risoluzione alla pressione che dà luogo alla fuoriuscita. Noi siamo in grado di vedere che possiamo lanciare un altro sogno dove la tecnologia per pulire sarà di origine naturale ed organica, ricorrendo possibilmente ai funghi che hanno tutte le carte in regola per diventare il sogno che risolverà il disastro in atto; ciò potrebbe incentivare l’uso dei funghi all’interno di un sogno più ampio che a sua volta sarà in grado di attecchire per  risolvere non soltanto la marea nera di quest’area, ma anche di altre aree geografiche che stanno morendo per colpa della negligenza umana.  Alla fine, la fuoriuscita non è che lo specchio per la circostanza tossica in cui risiedono gli umani, legata alla natura stessa della grande industria e dei grandi interessi economici e di quanto irresponsabili essi siano diventati in relazione all’ambiente. Anche se ciò che ci viene mostrato ci lascia tristi e sgomenti, è l’unico sogno che è stato sinora disponibile; gli umani, infatti,  non possiedono ancora sufficiente consapevolezza per ridirigere i loro sogni in modo nuovo e maggiormente utile. La consapevolezza necessaria  per dirigere i sogni sta tuttavia emergendo attraverso la consapevolezza del consenso conosciuta come  Anasonya, e negli anni a venire vedremo cosa potrà fare per consentire che il suo sogno di ascensione a casa dal Tao segua il suo corso.

 

Oggi come oggi, è ancora più che mai viva la possibilità per tutti noi di trovarci faccia a faccia con l’estinzione, miei cari. Noi stiamo lavorando con  Anasonya e con gli incisori della mappa sulla superficie della terra per vedere se nel momento attuale possiamo ridirigere il sogno diversamente. Il tempo corre e gli umani non stanno rispondendo così grandemente come servirebbe per consentire più in là nel tempo un ciclo di rigenerazione invece che l’estinzione. Questo è pertanto diventato il nostro obiettivo; noi tuttavia siamo qui per attestare che la coscienza non si distrugge nella morte; o nell’ascensione; essa prosegue e cerca sempre di ritornare a casa dove siamo stati generati.  Noi siamo grati per aver capito dove abbiamo preso vita; e stiamo cercando il nostro modo per comunicare con il nostro Tao; laonde per cui, nutriamo una maggiore speranza, anche se questo ciclo di ritorno a casa non può compiersi qui sulla terra; sapendo che esso potrà compiersi  in un prossimo ciclo in cui il consenso come questo avrà meno densità con la quale fare i conti. Gli antenati si estenderanno nel tempo, nello spazio e nella forma e nei cicli; e così tutti noi, indipendentemente se siamo o meno in grado di farlo in questo vostro ciclo temporale; e se non possiamo, volgeremo la nostra attenzione ad un altro futuro periodo di tempo in cui saremo finalmente capaci di assicurare il successo dell’impresa, ed in cui tutti noi potremo tornare a casa.

 

Lilliya e lo stesso Nomi nel loro tentativo di attuare l’ascensione in questa vita, sono in tutto e per tutto uguali a noi. Ambedue, al pari nostro, erano destinati a questo ruolo prima della nascita. Loro oramai sanno di non poter creare una biologia fotonica in questa vita; sanno anche che purificheranno la loro mappa per consentire ai futuri bambini di promuovere la prossima fase dell’ascensione. Nomi può recuperare la sua matrice della piena consapevolezza; o può scegliere semplicemente di recuperare la salute e proseguire negli sforzi per la costruzione di una comunità. Non c’è né giusto, né sbagliato in tutto questo; perché in effetti,  alzarsi dall’attuale densità e circostanza tossica si è rivelato particolarmente difficile. L’obiettivo dell’ascensione diviene pertanto quello d’imparare a tessere in tutte le modalità possibili; unite pertanto le polarità di luce, di penombra e d’oscurità inglobando tutto di voi stessi nell’interezza; ed imparate ad esistere in un sogno d’interezza che rassomigli a quello della terra interna dal quale poi poter ridirigere i sogni di tutti gli altri umani nella nuova direzione di una futura era d’oro.

 

In questo momento ravvisiamo la possibilità di un’emergente era d’oro. Questa è pertanto la direzione verso la quale stiamo spingendo l’umanità. La terra interna  ha i suoi problemi; ma è assai meno inquinata e là la durata della vita è più lunga e la saggezza acquisita è maggiore; e così il nostro primo obiettivo è quello di ripristinare un’aspettativa di vita più lunga per la razza umana. Grazie a questo cambiamento si potrà poi promuovere la saggezza fra coloro che come Lilliya e Nomi ed altri leaders emergenti nella SSOA, cercheranno di condurre l’umanità in una nuova direzione di risveglio spirituale. Ora come ora, questo futuro sogno non è che un barlume di possibilità; ma noi dobbiamo ugualmente cercare di espandere questa possibilità fino a che non sarà l’unica rimasta ad attecchire sulla razza umana della terra esterna.

 

Stiamo incominciando a vedere che le nostre ascensioni non sono state realmente per niente; in quanto recavano in sé molta guarigione interiore ed introspezione per definire ciò che abbiamo causato. Le conseguenze che mettemmo in moto, furono esattamente l’opposto di ciò che avevamo inteso nelle nostre vite;  perché le nostre ascensioni nel loro complesso inflazionarono l’oscurità invece che guarire la specie umana ed il pianeta. Vediamo inoltre che ci sono molte ascensioni della terra interna parallele alle nostre che hanno causato i medesimi problemi; e gli antenati correlati sono giunti a capire le loro stesse colpe e di come esse abbiano influito sulla terra interna; ma quello che più importa è che hanno inciso molto più gravemente sulla terra esterna, dove, purtroppo, l’inflazionata oscurità ha portato alla devastazione nucleare in due distinti periodi di tempo; uno alla fine dell’era degli Anu e l’altro alla fine dell’era di Atlantide.  Ora siamo alla fine di un’altra era e gli umani della superficie della terra hanno costruito armamenti di enorme portata distruttiva; e gli umani della terra interna se ne stanno rendendo conto molto di più in questo momento. Che il governo della terra interna scelga o meno di intervenire non ci è dato vederlo nel sogno di domani; tuttavia può essere l’unica soluzione possibile se gli umani sono di nuovo propensi a scatenare una guerra nucleare.

 

Anasonya è brava a modulare il sogno umano e Lilliya e Nomi lo sanno bene; così  il nostro obiettivo è quello di cambiare il sogno di modo che gli umani si concentrino su questo futuro cambiamento; quello che ci aspetta in futuro è anche una vasta purificazione  delle popolazioni umane della terra esterna che per Anasonya sono oramai diventate troppo folte per poterle sostenere; ed anche troppo tossiche per la salute generale. Il risultato finale sarà una fine della guerra ed una percezione che la razza umana si sta estinguendo che spaventerà i vostri leaders ed i vostri scienziati; ma questo suonerà come un campanello d’allarme ed un risveglio per quanto è stato causato che ha portato al degrado del sistema immunitario umano. Il risveglio può dar luogo in seguito al più grosso movimento verde di qualsiasi altro movimento di cui siete stati sin qui testimoni; e questa è anche la direzione verso la quale anche noi stiamo cercando di spingere gli umani della terra esterna. Solo che fino a quando la polarità non viene unificata, il desiderio di pressare un polo non fa che incrementare l’altro; per cui il movimento verde cresce pari al movimento non verde; ed anche questo è uno specchio per l’attuale fuoriuscita di petrolio in atto nel Golfo del Messico; essa è il risultato di un tentativo di pressare il polo verde che si sta allargando; ed ora anche il polo della fuoriuscita inquinante si è allargato portando all’esito della perdita di petrolio.

 

Come rimediare al tutto? La soluzione sta nel mettere in equilibrio le polarità,  di modo che quando una direzione viene pressata, essa non vada ad inflazionare l’altra; dato che l’altra viene integrata nella strada del sentiero di mezzo. La soluzione deve tener conto anche della terra interna; perché tanto gli incisori della mappa della terra esterna hanno desiderato unificare la polarità nella strada di mezzo, quanto ciò non sta riuscendo per l’incapacità della terra interna di unificarsi con i sogni della terra esterna. Come tale, il momentum di ascensione della terra interna sta guidando la terra esterna verso una maggior tossicità ed anche alla guerra nucleare; c’è quindi bisogno di un grosso cambiamento per controbilanciare questa situazione; e la causa non è realmente imputabile agli incisori della mappa della terra esterna; sono gli incisori della mappa della terra interna che hanno voluto non vedere o non capire ciò che sta traspirando sulla terra esterna.

 

Cosa occorre fare per indurre un risveglio nella terra interna? Forse la recente implosione della balena ha creato il risveglio che serviva. Questa implosione è stata una tragedia di vaste proporzioni ed il campo globale della terra è ancora scosso da questa esperienza. Anasonya avrà bisogno di un altro anno per stabilizzarsi; ed anche per recuperare ciò che si è fratturato nella sciagura. Le balene e gli stessi umani della terra interna sono stati forzati in un’altra direzione perché capissero quello che era andato storto; e sono sul punto di capire molte cose; una delle quali è quella che non possono continuare ad ascendere nel modo in cui hanno fatto sinora; e che le loro ascensioni stanno guidando un altro regno verso la combustione e la terra esterna verso un’altra guerra nucleare. Che cosa è dunque andato storto nelle loro ascensioni?  I leaders del movimento stanno ponderando in tal senso ed ora possono stare a sentire le nostre esperienze, quando invece in precedenza negavano decisamente la possibilità che sulla terra esterna esistesse un qualsiasi discendente della stirpe dal cranio più grosso; ed anche che ci fosse, se pur minimo, un movimento d’incisione della mappa sulla superficie.

 

Così, forse è valsa la pena che la balena abbia preso fuoco con la tragedia che ne è seguita, se ciò è servito all’interno ed all’esterno per riallineare le loro polarità per un nuovo sogno ed una nuova direzione a venire. Non siamo rimasti quindi senza speranza che questo diventi l’epilogo di questa esperienza; e che i tracciatori della mappa interni ed esterni possano forse imparare a lavorare insieme per guarire tutta la terra, anziché solo una parte e la parte limitata che conoscono. Lilliya ammette di non saperne quel gran che sui sogni della terra interna; essa sta tuttavia imparando a vivere in uno di essi perché ha padroneggiato una biologia sostenibile e questo è l’unico sogno che ne è in risonanza. Nella sua padronanza esiste tuttavia una possibilità di capire cosa occorre fare per creare un sogno della terra interna sulla terra esterna; ed unificare quanto basta le polarità fra le due per attuarlo. Senza il suo successo, pertanto, niente di questo sarebbe possibile;  e ci mostra quanto vicini siamo per trovare le nostre future possibilità di sogno limitate solo dall’estinzione.   

 

C’é un raggio di speranza; e sta brillando dal Tao che non desidera ancora abbandonare l’impresa in questo momento. Esistono dei modelli che devono essere guariti nel Tao; ed una volta che cambiano, anche qui cambiano le possibilità di sogno del Tao. Tutti noi siamo correlati, miei cari; tutti siamo UNO. Qualsiasi cosa nel Tao abbia causato questa esperienza d’implosione verso l’estinzione, è un vasto problema; e sta obbligando il Tao a cadere ed a cadere dalle sue stesse fondamenta ed implodere su se stesso.Il Tao deve autoguarirsi da questo e da tutto ciò che lo ha causato.  L’implosione ha prodotto squarci nel tempo e nello spazio, obbligando i cicli precedenti ad entrare in distorsione, quando invece non lo erano affatto al tempo in cui contrassero casa. Una vera confusione la vostra, od almeno così stiamo vedendo attraverso gli occhi del nostro Tao. Tutto il caos nel Tao alla fine si risolve da solo; e generalmente tramite la comprensione; qui abbiamo un assaggio di un pezzettino della causa del problema del Tao; e qualsiasi cosa vediamo come causa aiuta il Tao a capire la sua stessa causa, onde perdonarla e ripararla. Noi tutti siamo pertanto insieme in questo; antenati, Terra o Anasonya, la natura ed il Tao.

 

Vi benediciamo più in grande di quanto abbiamo mai saputo fare. Vi ringraziamo per aver scelto di ascendere in questa vita e per quelli di voi che sono gli incisori della mappa, per la vostra disponibilità ad avventurarvi attraverso tutto ciò che dovete completare sui vostri traguardi spirituali. Vediamo che l’ascensione è in questo momento alquanto più difficile di quanto ci era dato conoscere; ma conoscevamo soltanto una parte del puzzle. In qualche modo,  questo gruppo di incisori della mappa si è trovato ad affrontare i sogni più oscuri nei quali ascendere; e così sapete qualcosa nella vostra mappatura che gli umani della terra interna non sanno, essendo essi ascesi in un sogno che spazia dalla penombra alla luce; e questo non insegna loro niente sui modelli più oscuri che soggiacciono alla distruzione in atto su questa regione di dominio.  Voi pertanto avete fatto qualcosa nel vostro mappare che è essenziale al tutto, miei cari; ed essenziale alla comprensione del Tao. Ci dispiace che sia così gravoso, ma parimenti necessario alla guarigione del tutto. Pertanto, vi benediciamo e vi amiamo il più possibile; ed intenderemo una visione più grande di quella che sappiamo fare per il nostro futuro su come tessere il sogno.  Insieme ad Anasonya porremmo la nostra attenzione per cambiare il sogno in uno di un ritorno a casa di tutta la Terra.

 

Namaste

La Coscienza Collettiva dell’Antenato Buddha

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Originale in inglese: http://www.ascendpress.org/Community/Buddha/SevenBuddhas.html

Tradotto da Sonia per Stazione Celeste

www.stazioneceleste.it