)*(Stazione Celeste)

 

 

Madre Terra "Gaia"

attraverso Pepper Lewis

 

 

 

“La Clonazione Rivisitata”

- Marzo 2002 -

 

È dalla prima volta che ne ho sentito parlare che seguo il soggetto della Clonazione. Ricordo di essermi sentito allo stesso tempo affascinato e spaventato. Ultimamente ho sentito che gli animali clonati degenerano più velocemente di quelli concepiti attraverso il processo normale. È vero? Se è così, perché? Se gli umani fossero clonati, succederebbe la stessa cosa?


Il soggetto della clonazione desta curiosità in alcuni e paura in altri. Pochi esseri (umani e non) rimangono neutrali su questa questione, perché l’umanità è stata sia creata sia clonata in passato, è clonata oggi e sarà nuovamente clonata in futuro. La paura deriva dalle atrocità create tantissimo tempo fa; errori che hanno avuto effetti a lungo termine per i creatori e i creati. Il fascino deriva dalle straordinarie possibilità che esistono estendendo, espandendo e creando la vita.

 

Sottostante entrambi i lati di questa questione c’è il semplice fatto che la vita è preziosa, ma è preziosa per chi? Il mio essere senziente considera preziosa la vita sulla Terra; la terra fisica comprende il processo chiamato creazione ed è in equilibrio con essa. Anche l’umanità considera preziosa la vita sulla Terra; sa anche come creare e preservare la vita, anche se al momento sta mettendo alla prova questi confini. Tutto Ciò Che È considera la vita nelle sue innumerevoli forme una benedizione. Tutta la vita è cara al Creatore e non vi è distinzione o separazione. Quindi sorge la domanda: e chi non è in equilibrio con le leggi universali della creazione? E chi non è sensibile a ciò che è prezioso e sacro? Se le leggi universali saranno cambiate, le nuove regole saranno applicate a tutti o soltanto ad alcuni? C’è una vera ricerca scientifico/spirituale nell’esplorazione della creazione/clonazione o è semplicemente follia manipolare il DNA? Alcuni considerano la clonazione più che una benedizione, mentre altri credono che sia un flagello che è meglio lasciar stare.

 

STORIA ANTICA

 

Per rinfrescare una storia molto vecchia, il genere umano originale era stato creato tantissimo tempo fa da un’altra razza di esseri, con un programma proprio. Senza restrizioni, né supervisione, essi crearono una vostra versione più semplice, meno complessa. Codifiche e interruttori venivano accesi o spenti, a seconda dei bisogni e dei desideri di quegli esseri. Questi primi umani furono creati in modo sperimentale; erano un prototipo e, come tali, la loro longevità come specie non fu considerata dagli esseri creatori che erano più interessati ad altre mansioni. I primi prototipi/creazioni non produssero i risultati desiderati. Quei primi esseri (non ancora umani) furono separati in piccoli gruppi o bande e trasportati in aree remote del globo, dove fu loro concesso di sopravvivere o perire, secondo ciò che garantiva l’esperienza. Furono selezionate aree remote affinché quegli esseri non fossero d’intralcio a esperimenti futuri o ricordi di iniziali fallimenti. Questo spiega perché sono stati trovati resti umani (e umanoidi) preistorici in luoghi remoti con poche, o nessuna spiegazione riguardo al loro arrivo o alla loro dipartita. La maggior parte di loro non sopravvisse, ma alcuni sì. La maggior parte di loro non si evolse, ma alcuni sì. Se queste specie primitive si fossero aggregate, la percentuale della loro sopravvivenza ed evoluzione sarebbe stata più alta, perché alla fine si sarebbe sviluppata una mente/coscienza di gruppo. Gli esseri creatori ne erano consapevoli e quindi dispersero tutti i gruppi in poco più che piccoli clan.

 

Esperimenti successivi ebbero più successo, ma richiesero un investimento da parte degli esseri creatori: per facilitare e affrettare i risultati desiderati, avrebbero dovuto utilizzare un po’ del loro DNA. Dopo un’attenta valutazione, decisero di procedere velocemente. Proprio come molta dell’umanità di oggi, essi erano più preoccupati di attenersi a un programma, anziché all’importanza del momento presente. I loro risultati successivi furono anche migliori di quanto avevano sperato. L’umanità [Homo Sapiens Sapiens (1)] era nata, anche se in un laboratorio. I primi umani non ebbero genitori, essi furono creati (allevati in qualcosa di simile a una provetta, ma più avanzata). Erano curiosi, avventurieri e difficili da gestire, quasi come i bambini dei nostri giorni a cui è stato attribuito ciò che viene chiamata Sindrome da Deficit di Attenzione [ADD]. Curioso, vero?

 

Gli esseri creatori erano in grado di adattarsi facilmente ad ambienti diversi dal loro, ma non gli umani, che avevano bisogno di determinati elementi e minerali, così come di un elevato contenuto salino per mantenersi in salute. Avevano inoltre bisogno di moltissima acqua e, al principio, gli esseri creatori non ne erano consapevoli. Molti perirono a causa della mancanza di questi elementi e neanche la conoscenza avanzata della razza creatrice li aveva messi in guardia su questo fatto. Ogni essere creato su un altro mondo o pianeta deve essere in equilibrio e armonia con il suo ambiente, non può essere altrimenti perché è in gioco la sua stessa sopravvivenza. Gli esseri che si evolvono o continuano ad evolversi su un mondo o pianeta sono già in equilibrio con esso, o la loro evoluzione non sarebbe possibile. Gli esseri clonati sono sopravvissuti allora come oggi, perché l’ambiente (gli elementi) ha sostenuto la loro sopravvivenza. Gli esseri alieni sulla Terra allo stesso modo devono adattarsi, o la loro permanenza qui sarà vissuta brevemente. Le piante, gli animali e gli umani clonati devono ricevere inoltre nutrimento dall’ambiente naturale della terra o degenereranno e alla fine periranno. Questa è una delle ragioni principali dei ripetuti fallimenti nei laboratori di oggi. Ogni progetto, umano e non, avrà un successo permanente soltanto se trova prima l’equilibrio (riceve l’approvazione) all’interno del suo ambiente. Sotto questi auspici, la contrapposizione tra creazione ed evoluzione è inconsistente poiché entrambe sono pari. Lo stesso è quindi vero tra natura ed educazione.

 

Gli umani si svilupparono molto più in fretta di quanto si fosse pensato all’inizio, il che portò sia a festeggiare che ad avere nuovi problemi. Gli umani credevano che i loro creatori fossero i loro genitori o i loro Dei; alcuni credevano che fossero entrambi. Inizialmente gli esseri creatori non avevano pensato di ingannare i loro figli o di rivendicarne la genitorialità, ma sembrava che questo li rendesse docili, e li mantenesse persino frenati e obbedienti. Il processo del creare o crescere degli umani portava ancora via molto tempo e le “provette” non erano abbondanti. Gli esseri creatori compirono poi il passo successivo nel processo di creazione/evoluzione dell’umanità. Per accelerare il processo e moltiplicare i loro sforzi, ravvisarono un mezzo per impiantare embrioni e feti umani dentro i loro stessi corpi. Come potete vedere, il concetto di fecondazione in vitro non è nuovo, sebbene il processo impiegato allora era diverso da quello di oggi. Con questo passo, gli esseri creatori divennero i vostri veri genitori. Il loro DNA vi aiutò a camminare eretti, a pensare, parlare, apprendere e, infine, a creare.

 

Proprio come i vostri figli, gli umani volevano fare ed essere tutto quello che erano i loro genitori. Credevano che i loro genitori fossero immortali a causa della loro longevità e capacità di rigenerare e ringiovanire il loro corpo. Anche gli umani desideravano l’eterna giovinezza e l’immortalità. Gli esseri creatori pensavano che gli umani fossero brutti se paragonati a loro, quindi gli umani desideravano la bellezza. Gli esseri creatori di statura erano molto più alti degli umani, perciò gli umani iniziarono a considerare l’altezza come una caratteristica molto allettante. Gli esseri creatori apprezzavano e stimavano certi metalli e pietre preziose sopra ogni altra cosa, e così anche gli umani. Gli esseri creatori erano potenti e bramavano più potere, quindi anche gli umani desideravano un loro potere. Un potere sopra che cosa o chi non sapevano, ma capivano il suo valore intrinseco.

 

Le femmine umane e umane ibride svilupparono dei tratti seducenti, più in fretta della loro controparte maschile, perciò l’accoppiamento fisico (rapporto sessuale) tra le razze divenne un gradevole mezzo di riproduzione. Le provette non erano più necessarie o utilizzate se non per apportare perfezionamenti e miglioramenti minori alle specie create. Questi furono più tardi introdotti organicamente per mezzo di virus benefici immessi attraverso ciò che assomigliava molto a una vaccinazione.

 

La popolazione umana aumentò molto velocemente e non ci volle molto perché gli esseri creatori notassero di essere pesantemente inferiori di numero. Infatti, la popolazione umana era salita alle stelle, così come i loro bisogni. Gli umani avevano bisogno di cibo, abitazioni, un’educazione (almeno) elementare e un modello sociale da seguire. Gli esseri creatori sapevano che alla fine l’umanità si sarebbe rifiutata di svolgere le mansioni per cui era stata originariamente creata. Sebbene semplici, gli umani avevano sviluppato il pensiero logico e astratto. L’umanità aveva imparato a progettare, creare e manifestare i suoi desideri a livello inconscio. Gli umani desideravano che accadessero cose o avvenimenti, proprio come un bambino esprime dei desideri davanti alla sua torta di compleanno. Quando queste cose o avvenimenti arrivavano, erano contenti e si ricordavano di ringraziare i loro genitori (i loro Dei). All’inizio ricorrevano agli esseri creatori per tutti i loro bisogni e desideri, credendo che fossero la fonte di tutte le cose, ma accadde una cosa curiosa. Prima uno, due e poi altri umani nacquero con determinati interruttori accesi anziché spenti. Ovviamente questi individui iniziarono a fare domande sulla loro vera origine ed eredità. “Se questi esseri creatori sono i nostri genitori e i nostri dei,” pensavano questi umani, “anche loro devono avere genitori e degli dèi propri. Chi sono? Da dove sono venuti? Se i nostri dèi sono in grado di esaudire desideri e concedere favori, quali cose più grandi possiamo aspettarci da loro?” I vostri antenati umani guardavano in alto le stelle e il cielo notturno e si interrogavano allora proprio come fate voi oggi.

 

Arrivando a quel momento la memoria cellulare umana aveva registrato i seguenti concetti: l’oro e altri minerali e pietre preziose hanno un valore altissimo, considerano uguali il potere e un rango elevato. Le navi spaziali e altri veicoli provenienti dal cielo spesso portano difficoltà, cambiamenti e, talvolta, caos. I figli maschi sono più desiderabili delle femmine, le femmine sono più attraenti dei maschi. L’espressione sessuale (coito) può portare a potenti implicazioni e conseguenze. Più alto e più grande è meglio, certi tratti fisici sono più belli e importanti di altri. Alcuni sembrano destinati a governare, mentre altri a servire. La longevità è buona, l’immortalità è meglio. I genitori e gli dei non sono uguali né imparziali. Questi concetti furono accettati nella psiche della coscienza di massa degli antichi umani, divennero le loro credenze. Quanto differiscono dalle vostre? Questa breve incursione nel passato antico dell’umanità non era intesa per esaminare tutta la vostra storia o per modificare o sfidare le vostre credenze attuali, tuttavia possono essere tracciati degli interessanti paralleli tra i tempi passati e oggi e questi devono essere riconosciuti.


ATLANTIDE RISCOPRE LA CLONAZIONE

 

Questo discorso ora ci porta necessariamente agli ultimi tempi di Atlantide, con il suo insaziabile desiderio di agi, ricchezze e potere. I desideri della classe dirigente sorpassavano di molto i bisogni di tutti gli altri cittadini che, di conseguenza, si ritrovavano impotenti e manipolati da campagne e propagande che non avevano la forza di rovesciare. I progressi ottenuti da nuove scoperte erano bassissimi; la crescita della società virtualmente a punto morto. Il cittadino medio poteva sperare in poco di più del contribuire a una società la cui classe dirigente riceveva quasi tutti i benefici di un governo creato artificiosamente. Le grida di chi viveva in condizioni umilianti, semplicemente non venivano ascoltate da chi aveva il potere di aiutarlo. Sebbene gli Atlantidei fossero per natura pacifici, le proteste delle classi più povere divennero sempre più accese e forti di fronte al rifiuto di cooperare. Non volendo rinunciare al benessere o allo status quo, i ricchi e i potenti si rivolsero alla scienza per una risposta.

 

Nei recessi di antichi manufatti ben sorvegliati ma dimenticati, esistevano ancora modelli funzionanti di come creare la vita. Senza badare a spese, fu velocemente allestito un laboratorio. I membri elitari di una setta molto segreta, tramarono di nascosto un piano per creare una razza di esseri servitori. Questo piano sconsiderato ricevette le benedizioni di coloro le cui parole erano sacre: i sacerdoti responsabili dei templi di luce e dell’apprendimento. Anche loro erano fortemente legati al loro status e ai finanziamenti che lo salvaguardavano. Dopo la loro benedizione il progetto si mise in moto.

 

Presto si istituì un modulo di scoperta scientifica, diretto ed equipaggiato da parecchi eccezionali e importanti membri dalla cerchia più interna della comunità scientifica. Si sviluppò una relazione simbiotica (corrotta) man mano che i desideri di pochi venivano esaltati e posti davanti a tutto. Fu facile reclutare o persuadere la maggior parte degli scienziati sebbene alcuni vennero costretti a partecipare. I pochi che rifiutarono furono semplicemente rapiti e/o minacciati. Tutti erano vincolati dal segreto e il prezzo della defezione era molto caro.

 

Il progetto riguardava la creazione (clonazione) di un essere lavoratore/servitore che per natura fosse collaborativo e la cui longevità potesse essere considerata economicamente valida. Fu brevemente esplorato il concetto della bio-robotica, ma fu trovato carente per diverse ragioni e velocemente scartato; il risultato doveva essere biologico. Studi nuovi e antichi sul DNA rivelarono che certi geni potevano essere accesi, spenti oppure uniti per ottenere i risultati desiderati. L’elite sapeva che non avrebbe potuto mantenere la segretezza indefinitamente, perciò fu lanciata una campagna di pubbliche relazioni che faceva apparire l’intero progetto come una dimostrazione di pubblica utilità. Il tutto includeva un programma di lavoro/studio, un internato per chi lo desiderava, una deduzione dalle imposte per chi sosteneva il programma e altri incentivi per chi si offriva volontario per partecipare allo studio.

 

Prima di quanto ci si aspettasse, gli umani clonati apparvero sulla scena. Si tenevano poco in considerazione i loro bisogni o le loro inclinazioni. Nell’aspetto sembravano quasi umani. Che cosa vuol dire questo? Se un clone è un esatto duplicato, come può apparire meno o quasi umano? Un essere clonato è una copia di un originale. Se non è l’originale non può essere lo stesso. L’aspetto, le posture, le espressioni e i desideri sono espressioni esteriori di qualcosa di interiore. I pensieri e le idee creano tutta la realtà, interiore ed esteriore. Gli esseri clonati erano programmati per pensare e agire in un certo modo. I pensieri interiori programmati (artificiali) creavano una realtà esteriore, anch’essa artificiale, quindi, al meglio, quegli esseri potevano solo assomigliare a degli umani. Cosa mancava? Cos’era stato spento? Allora come oggi: il Libero Arbitrio. Il desiderio di essere, di avere, di fare, di sognare, di creare, di scoprire e di unirsi.

 

Avete mai considerato che cosa vi mantiene in salute o vi rende felici? Perché una persona che si ritira dalla vita attiva spesso vede la sua salute deteriorarsi rapidamente? Perché soffocare un proprio sogno determina la stessa cosa? Che cos’è che anima il corpo, che non è altro che un veicolo di luce assemblato in un modello fisicamente riconoscibile? Che cos’è la vita senza uno scopo, un desiderio o una direzione? Se una coscienza non può espandersi allora è limitata; che utilità ha una vita piena di muri e confini da cui non ci si può liberare? La fede e la speranza possono sollevare o rimuovere fardelli perché una coscienza in espansione vuole che sia così. I cloni umani Atlantidei non ricevettero il beneficio del libero arbitrio e senza di questo iniziarono a deteriorarsi. Anche la seconda, terza e quarta generazione di cloni non migliorò.

 

La civiltà Atlantidea era destinata a giungere alla fine. Una società che non può o non vuole far progredire tutti i suoi cittadini alla fine perirà. Una cultura che non sceglie e non sceglierà l’equilibrio per se stessa e per i regni e gli elementi che la sostengono, necessariamente si ritroverà ad andare avanti lentamente e tramite mezzi artificiali. L’elite Atlantidea non riconobbe e non rispose alla popolazione che la sosteneva. Pensò soltanto a se stessa e come favorire le proprie imprese. Quella stessa miopia induceva la maggior parte della popolazione a fare lo stesso. Si occupava dei propri bisogni e delle preoccupazioni immediate (che erano tante) per stretta necessità, il che lasciava poco altro da condividere con gli altri. I cloni, già isolati, separati e di numero inferiore rispetto al resto della popolazione, si deteriorano a un ritmo persino più veloce.

 

Atlantide non è scomparsa in un solo giorno. Da tempo indizi e segni facevano presagire il suo crollo, ma molti scelsero semplicemente di ignorare l’evidenza. Chi badava alla guida sia interiore che esteriore si allontanò insieme ai suoi cari dalla vita tossica che era diventata la loro unica realtà. Iniziò un piccolo esodo che andò via via aumentando. È vero che un continente e una civiltà sono morti, ma non tutta la popolazione. Alcuni si trasferirono altrove e ricominciarono daccapo. Perché? Perché ciò che dimora all’interno di tutti gli esseri rende tutte le cose possibili. Se questo è il caso, che ne fu dei cloni umani Atlantidei? Prima che fosse troppo tardi e molto dopo che ebbero servito e lavorato per la popolazione (perché erano stati programmati a farlo), i cloni scoprirono ciò che alla fine tutte le specie scoprono, la volontà di vivere. Anche se tutti gli esseri non assomigliano a dio, tutti gli esseri sono come dio.

 

I cloni Atlantidei furono accompagnati, con mezzi fisici e non-fisici, a luoghi remoti dove riuscirono a svilupparsi a un ritmo lento e regolare. Divennero le tribù e i popoli indigeni dell’America centrale e meridionale, contenti di vivere nelle profondità delle giungle e di essere lasciati da soli dalle culture e dalle società che ricercavano il progresso attraverso la tecnologia. Sono sopravissuti per così tanti secoli perché la loro programmazione originale del servizio reciproco in loro è rimasta intatta, così come il loro desiderio riscoperto di lavorare per creare ciò che considerano proprio. La loro vita è tranquilla, in equilibrio con l’ambiente a cui danno e da cui ricevono. I cloni originali non potevano procreare e alla fine morirono, ma i cloni di terza e quarta generazione lo fecero e quindi sono gli avi dell’antichità di questi esseri indigeni. Non più cloni, sono esseri dotati di libero arbitrio guidati dal loro accordo e dai loro stessi modelli. Conoscono la loro storia e non serbano rancore né rimorso. Di fatto, compatiscono le società civilizzate che si fanno guerra, mentre distruggono la terra e combattono nel nome di un Dio che non hanno ancora incontrato.

 
LA CLONAZIONE OGGI

 
Oggi, molti generi diversi di esseri compongono le vostre culture e società. Umani, alieni, ibridi e una moltitudine di esseri non-fisici fanno parte di ogni percorso della vita. L’evoluzione e la globalizzazione lo riconoscono e il prossimo passo è l’universalizzazione. La terra (la mia massa celeste fisica e l’essere senziente che la dirige) tanto tempo fa espresse l’invito a farle visita e, forse, a restare. Come potete vedere, questa offerta è stata accettata da più di una razza di esseri. Alcuni sono venuti in visita e sono poi ripartiti, altri sono rimasti e altri stanno per ritornare. Questioni di potere, sovranità contro schiavitù, classificazione della specie e superiorità, il libero arbitrio di società collaborative e l’integrità personale e planetaria sono attualmente riconsiderate e valutate per il loro merito.

 

Oggi la clonazione continua ad esserci perché l’umanità è ancora affascinata da questo processo e perché chi è più affascinato ha anche i fondi necessari a perseguire il progetto. La televisione e la stampa vi hanno mostrato frammenti e immagini fugaci di quello che la scienza ha prodotto fino a oggi. Ciò è molto lontano dall’effettiva verità perché è da un po’ che vengono prodotti/creati esseri (umani) clonati. Gli umani desiderano colonizzare lo spazio e altri pianeti, e quindi hanno bisogno di volontari che servano da avanguardia. Chi lo farà? Gli umani continuano a farsi la guerra. Armi sempre più nuove di origine sia chimica che solare risultano sempre più debilitanti per il corpo umano ad ogni scontro e certamente nel lungo periodo. Chi parteciperà a queste guerre se gli umani non lo faranno o non potranno?

 

Come con altre imprese ci sono molti aspetti da esaminare. È vero che i cloni umani possono servire gli umani, ma quali umani e per quanto tempo? È vero che lo studio della genetica produrrà cloni (umani) più resistenti alle malattie, con una longevità maggiore, più forti e più intelligenti e con percezioni sensoriali più sviluppate, perché possono essere programmati per farlo, ma, se questo è il caso, gli esseri clonati saranno anche umani? Quale razza di esseri sarà più probabile che sopravviva a un’altra? Quante generazioni ci vorranno affinché una razza rimpiazzi l’altra?


Chi propone la clonazione nutre il timore che l’umanità, in un modo o nell’altro, andrà ad estinguersi. Crede che una razza migliore riuscirà a impedire o a protrarre il momento dell’estinzione. Teme anche che l’umanità non sarà più in grado di nutrirsi, vestirsi e ripararsi Si preoccupa che sul pianeta certe condizioni possano presto rendere l’ambiente inospitale per gli umani. Crede che questo futuro probabile sia molto più vicino di quanto molti ora immaginino. Chi è a favore della clonazione crede che sia responsabilità della Scienza rispondere a questa sfida con una soluzione possibile o probabile. Se da una parte la loro visione del prossimo futuro è certamente una possibilità, esistono anche altre possibilità, possibilità centrate nel mio cuore e, forse, anche nel vostro.

 

Gli umani sono capaci di quasi qualsiasi cosa, come ormai ve ne siete forse ben resi conto ora. Gli umani possono ricreare se stessi senza l’utilizzo della clonazione o dei suoi mezzi e derivati. L’umanità può, invece, attivare certi suoi aspetti che tanto tempo furono spenti di proposito e successivamente si chiusero. Gli umani risvegliati sono già sulla strada per diventare degli umani coscienti. Degli umani coscienti possono creare una società cosciente. Una società cosciente e coscienziosa non può ferire coscientemente - e non lo farà - un altro essere o la Terra. Una società cosciente si può rigenerare e può ringiovanire la sua salute e vitalità. Un’umanità cosciente ha i mezzi e le risorse per rigenerare la Terra. Una popolazione di esseri coscienti può creare anziché distruggere, costruire anziché abbattere, aiutare anziché rifiutare, coltivare anziché annullare.

 

L’era della tecnologia è attualmente a un punto limite: presto controllerà e si impadronirà del libero arbitrio dell’umanità oppure si auto-distruggerà nel momento in cui l’umanità sceglierà un percorso diverso. Sebbene la marea non sia ancora cambiata, al momento ci sono segni e presagi che indicano una riclassificazione degli esseri. Coloro che hanno più di un blando interesse nell’esito di questa riclassificazione sono impegnati a fare i preparativi in base a una visione del futuro che includa una società e un governo la cui classe dirigente lavori in collaborazione con una o più razze aliene. Rispetto alla popolazione, i membri di questa elite sono numericamente inferiori, solo che loro hanno studiato il passato che ben conoscono e sono indirizzati a programmi, conoscenze e imprese al di là della comprensione del cittadino comune.

 

Per necessità, sarà nuovamente impiegata la segretezza. Essi trasmetteranno i loro messaggi (la loro verità) su uno o più canali o frequenze. Sentirete, vedrete e capirete ciò che essi vogliono che capiate. Da questo, per ora, non potete tenervi lontano. Va anche detto, che ci sono anche una varietà di altri canali, frequenze, vibrazioni, insegnamenti ed esperienze che vi offrono uno spettro più ampio da considerare. Apritevi a tutto ciò che potete, quando un canale non è chiaro o vi confonde, provatene un altro. Se la paura vi tieni prigionieri, lasciate entrare anche ciò che vi può tranquillizzare. Quando la vostra mente/cervello si ribella o non si sente a proprio agio, unite o fondete dolcemente il vostro emisfero sinistro e quello destro fino a che non vi sentite meglio. Ciò farà sì che altri canali e frequenze siano più disponibili e chiari.

 

Chi sostiene una prospettiva scientifica e chi sostiene le leggi dello spirito presto si ritroveranno necessariamente a darsi la mano e a lavorare insieme: la luce che continua a splendere sulla terra e sull’umanità si occuperà di questo. Un’altra parola per questa luce è libero arbitrio risvegliato, e questo non conosce confini. Non è limitato dalla verità, dal canale o dalla frequenza a cui si aderisce. L’umanità che si sta risvegliando è in numero maggiore rispetto a ogni altro tempo. Risvegliando a cosa? Alla verità innata che tutto sta al Creatore come il Creatore sta al tutto, il Tutto Ciò Che È. Cosa sceglierà oggi l’umanità? La storia si ripeterà? Voi meglio di chiunque altro potete rispondere a queste domande. Risponderete vivendo le vostre scelte e sostenendo gli altri a far lo stesso. Le risposte sono il vostro futuro e il vostro futuro contiene le risposte. Ma, il vostro futuro è già arrivato.

 

 

Nota:

 

[1] Vedi:  http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_sapiens_sapiens

 

 

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© 2007 Pepper Lewis & The Peaceful Planet

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Originale in inglese: http://www.thepeacefulplanet.com/library/cloning_revisited.php

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

 

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