Riconoscere e Gestire le
Emozioni Scatenanti
nella vita di ogni giorno
La Prefazione al libro
della Dr.ssa Elisabeth Russo Lavia
Elisabeth Russo Lavia,
psicologa e psicanalista: si è diplomata in psicologia
clinica e formata alla psicanalisi a Parigi, città dove
tuttora risiede. Attualmente lavora sia in ospedale che
in privato, ed insegna psicopatologia in una scuola di
arte terapia. Parallelamente e fin da giovanissima, ha
coltivato un intenso interesse per la dimensione
spirituale, soprattutto attraverso lo studio della
teosofia. Le sue ricerche sono principalmente orientate
verso un approccio creativo della psicologia, ripensata
a partire dall’integrazione della dimensione spirituale
nella problematica psichica.
L’emozione, come indica
l’etimologia, è prima di tutto movimento: qualcosa che
si muove da dentro, ma anche qualcosa che molto spesso
determina in che modo ci muoviamo al di fuori. Questa è
la questione centrale di Riconoscere e gestire le
emozioni scatenanti nella vita di ogni giorno: come
rapportarci a questo movimento, come integrarlo, come
lasciarlo avvenire senza che ci travolga. Perché se le
emozioni possono manifestarsi come bellissime esperienze
che ci fanno muovere in spazi di infinito piacere, altre
volte ci fanno sperimentare immenso dolore. Ed è allora
che impariamo a difenderci, a frammentarci, cominciando
a costruire alte mura all’interno di noi destinate ad
arginare quel movimento. E di quelle stesse difese poi
ci ammaliamo, fisicamente o psichicamente, ritrovandoci
prigionieri delle mura che abbiamo eretto.
La nostra epoca è più che
mai alle prese con questa problematica, e l’importanza
che riveste oggi lo studio della psicologia lo conferma.
La dimensione emozionale appare sempre più chiaramente
come punto d’intersezione tra corpo e mente, e in quanto
tale come origine di molte patologie sia fisiche che
mentali. Ma se sembra sempre più evidente che la
medicina organicista abbia bisogno di integrare la
psicologia per migliorare la sua comprensione della
malattia fisica, mi pare altrettanto importante che la
psicologia oggi integri appieno una comprensione
spirituale dell’essere umano per diventare maggiormente
risolutiva nelle problematiche che affronta.
È qui che l’importanza
fondamentale di questo testo si rivela, attraverso
un’inversione prospettica della questione delle
emozioni. Il punto di partenza che le Guide ci
propongono è smettere di suddividere le emozioni in
positive e negative per cominciare a considerarle come
un tutt’uno; non come qualcosa di buono o cattivo, e
quindi da ricercare o da evitare, ma come informazione,
come pura esperienza. Questo è possibile solo se
facciamo partire il nostro sguardo da un punto di vista
diverso e, per alcuni di noi, totalmente nuovo, e cioè
da quello spazio interno nel quale profondamente ci
sappiamo unità di corpo e spirito. È osservandole da
questo punto di coscienza che possiamo cessare di farci
agire dalle emozioni, per trasformarle invece in uno
strumento di discernimento che ci permette di conoscerci
e che ci guida nel momento della scelta.
Se le emozioni vengono
definite fin dal titolo come “scatenanti”, è perché
hanno il potere di alterare la chimica del nostro corpo
agendo fin nelle sue cellule. È proprio a livello di
questa interazione fisica che l’emozione percepita come
negativa può diventare nefasta, perché il corpo si
ritrae, si contrae per evitarla, e così facendo crea una
cristallizzazione e quindi un blocco che può generare
malattia. Pagina dopo pagina, le Guide ci insegnano a
far circolare le emozioni all’interno di noi, a lasciare
che ci attraversino, a “soffiarle via” dal corpo per
ritrovare fluidità. Il testo ci parla certo a livello
mentale, ma, soprattutto, ci propone un lavoro in
frequenza; ed è lì, nelle cellule del nostro corpo, che
possiamo sentire l’azione profondamente trasformatrice
del Verbo che I Portatori di Presenza ci trasmettono. È
come se attraverso questo percorso la nostra percezione
interna si acuisse per metterci in grado di sentire
fisicamente questo movimento emozionale, ascoltarne il
libero fluire o i momenti di stasi, e così
accompagnarlo, lasciando andare quando è necessario. Non
si tratta qui di risoluzione dei nostri problemi
emozionali, ma di dissoluzione.
Attraverso questa
gestione fluida, non solo possiamo smettere di lasciarci
controllare dalle emozioni, ma cominciamo a percepirle
come infinita ricchezza. Non perché ci fanno talvolta
provare piacere, non solo perché ci fanno vibrare, ma
perché ci permettono di sperimentare un’infinita varietà
di quelle che sono le nostre sfumature interne,
rivelandoci a noi stessi nella nostra più profonda
Verità. L’attenzione si sposta così dalle qualità che
attribuiamo alle nostre emozioni alla Qualità del nostro
Sentire, che è uno spazio diverso, uno spazio di
centratura nella nostra più intima essenza, e questo
spostamento a sua volta ha il potere di modificare le
nostre risposte emotive. Cominciando a vivere le
emozioni a partire dal radicamento nell’Unità che siamo
di corpo e spirito, usciamo finalmente dalla distorsione
generata dalla frammentazione e ci unifichiamo,
diventando trasparenza. E come trasparenza cominciamo
quindi ad agire, ritrovando l’allineamento tra ciò che
sentiamo e pensiamo, tra il modo in cui parliamo e
quello in cui poi agiamo nella realtà esterna. Le
emozioni diventano così esperienza di coerenza.
Ma le Guide ci spingono
ad andare ancora oltre, perché dal momento in cui
cessiamo di sentirci vittime delle nostre emozioni,
cominciamo allora ad essere pienamente responsabili.
Questo non vuol dire ritrovarsi schiacciati dal peso di
una responsabilità che avrebbe le sfumature del senso di
colpa, ma significa al contrario rendersi conto
dell’infinita libertà che abbiamo come creatori. “Da
creature a creatori”, questo era per Rudolf Steiner il
percorso evolutivo dell’uomo. Quello che le Guide ci
stanno dicendo è che il diventare creatori non è uno
scopo lontano, ma è già la nostra essenza: noi siamo
creatori in assoluta libertà nel nostro spazio interno,
come siamo anche co-creatori della realtà esteriore. La
responsabilità consiste quindi nell’assunzione del
nostro pieno Potere Personale. Non più chiedere, ma
manifestare.
Così come siamo invitati
a superare la divisione apparente tra corpo e spirito,
nello stesso modo ci viene detto di riconsiderare il
rapporto tra mondo interno ed esterno per cominciare a
vedere il fuori – l’out – come il riflesso di noi
stessi. Ciò che accade nella nostra vita non è né il
frutto del caso, né l’opera di forze avverse, e neppure
una sorta di contrappasso karmico che verrebbe a punirci
o più semplicemente ad imporci una prova da superare.
Tutto è frutto della nostra scelta; tutto, compreso
quell’ostacolo che talvolta ci paralizza e ci fa
soffrire, è la proiezione esteriore di ciò che abita
all’interno di noi, ed è là per consentirci di
sperimentare altre meravigliose parti di noi stessi. In
questo percorso le parole, attraverso il Verbo, non solo
ci insegnano, ma, riga dopo riga, ci guariscono, ci
pacificano, ci espandono, ci permettono di arrenderci
alla bellezza che siamo. Mai come nello spazio creato
dalla lettura di questo libro che, lo vedrete, non
finisce girando l’ultima pagina, sono stata capace di
amare me stessa.
Ringrazio, e vi lascio
all’esperienza!
Elisabeth Russo Lavia
Note:
- Il libro
Riconoscere e Gestire le emozioni scatenanti
nella vita di ogni giorno
(con i link audio per
l'ascolto delle 40 sessioni di channeling che lo
compongono) è disponibile in libreria e negli
internet book-store anche in versione
e-book, in alternativa, la versione cartacea può anche essere ordinata
abbonandosi alle
Edizioni stazione Celeste.
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