)*(Stazione Celeste)
Spiritual School of Ascension
La Piccola Coccinella
I Regni della Coccinella e del Coleottero attraverso Karen Danrich "Mila"
30 Giugno 2004
Benedizioni per la Piena Consapevolezza
Cari Amati
Umani in Ascensione,
E’ il Regno
della Coccinella che oggi si indirizza a voi. La coccinella è un membro
del Regno del Coleottero, anche se la maggior parte di voi ci trova in
apparenza più graziose e più “adorabili” con le nostre ali rosse ed i
nostri puntini neri. Il Regno del Coleottero ha uno specifico ruolo
sulla terra che è vitale nei confronti della coscienza globale, in
quanto sostiene la frequenza della coscienza e della conoscenza. Ed è
forse per questo motivo che i Faraoni dell’Antico Egitto assegnarono al
nostro regno un simbolo spirituale.
La conoscenza
spirituale può essere equiparata alla coscienza o consapevolezza. Nel
corso del tempo, la coscienza e la consapevolezza sono declinate così
drasticamente sul piano fisico da richiamare ben poco dell’originale
proposito spirituale di ogni specie, incluso gli umani, i delfini e le
balene che si arrogano di una natura “pienamente consapevole” . Nella
matrice originale della vostra creazione, gli umani, i delfini e le
balene erano i custodi della coscienza; ma, secondo la prospettiva del
Regno del Coleottero, nel tempo la soglia vibratoria umana è scesa così
in basso da indurre gli umani ad interrompere il loro incarico.
Che cos’è la
coscienza? La coscienza è la capacità di essere consapevoli all’interno
di una forma fisica, ossia il veicolo con cui si esprime la vita ed il
proprio proposito spirituale; essa promuove l’abilità di dirigere il
fisico nei cambiamenti genetici o modificazioni proprie dell’atto di
ascensione. L’ascensione ha sempre significato modificazioni biologiche
in direzione della non fisicità. La vera ascensione verte sulla fusione
dell’anima e del fisico in una vampa di luce, fusione che vedrà la forma
fisica ritrarsi dal piano fisico. Questo è il vero ritorno a casa che
l’ascensione rende possibile, un ritorno al non fisico per tutta la
forma fisica.
Stante la
nostra percezione, gli umani desiderano l’ascensione per molte ragioni.
Per la maggior parte di loro, c’è una innata cognizione di non essere a
“casa propria” ed un insito desiderio di ritornare a “casa”, ovunque
essa sia. Le ragioni di un tale stato di cose dipendono dal fatto che la
stragrande maggioranza degli umani ha retaggi e DNA che provengono da
altre galassie. La loro casa, pertanto, e lontana anni luce, e nulla può
garantire la possibilità di farvi ritorno, anche solo come
consapevolezza, fino a che il karma trattenuto sulla terra non sarà
rilasciato. Il regalo di questo periodo di fine ciclo consiste proprio
nella possibilità che viene data alla coscienza di origine aliena di
tornare a casa sua, perché essa non può immettersi in un Grande Sole
Centrale da cui non ha avuto principio.
Il Coleottero
percepisce, pertanto, che ci saranno molti ritorni a casa nel proseguo
di questo quarto di secolo per gli umani e le specie di delfino e di
balena, come pure per molti altri regni sulla Terra, perché ognuno di
loro si ritirerà e ritornerà alla creazione di provenienza. Per coloro
che rimarranno sulla Terra in questo viaggio di accesso al Grande Sole
Centrale, il “rincasare” non consisterà solamente nell’accedervi, ma
anche nell’attuare la fusione del fisico con il non fisico in capo ad
8000 futuri (24.000 anni umani). Questo sarà il vero evento in cui tutto
ciò che è fisico concluderà la sua esperienza fondendosi nuovamente con
l’anima; allora, solo allora, il viaggio di ritorno a “casa” nel Tao
potrà dirsi cominciato.
La
consapevolezza significa comprendere di essere Dio/Dea in forma. Dio/Dea
comanda la sua propria realtà attraverso l’intenzione. Se l’intento è di
ascendere, allora Dio/Dea comanda al DNA fisico di iniziare il suo
processo di trasmutazione ad uno stato d’essere non fisico. Al di fuori
del ciclo di ascensione, Dio/Dea manterrà salute vibrazione ed
un’esistenza senza fine nel fisico, comandandole al DNA. Dentro il
Grande Sole Centrale, le specie pienamente consapevoli non muoiono; esse
vivono fino a che non scelgono di ascendere, ragion per cui possono
vivere tanto quanto esse decidono di vivere per sperimentare l’esistenza
fisica.
Dalla
prospettiva del Regno del Coleottero, è forse da qui che scaturisce il
desiderio dell’immortalità; una rimembranza dei tempi antichi in cui
l’immortalità era semplicemente un modo d’essere per la specie umana e
per la forma di delfino e di balena. In sé e per sé, il desiderio
d’immortalità non è quindi necessariamente sbagliato; nondimeno nel
dominio al di là dei confini del Grande Sole Centrale, ad ogni specie
viene a mancare la sufficiente forza di vita per vivere in eterno.
Scegliere l’immortalità obbliga pertanto le specie ad estinguersi, prova
ne è la Famiglia Pleiadiana degli Anu che nelle sue pratiche di
estensione di vita non fece che cagionare il ciclo di estinzione della
Terra.
Gli Anu
giunsero sulla terra per l’oro delle sue miniere da esportare sulle
Pleiadi, un sistema solare ormai agonizzante ed in via di estinzione.
Presumiamo che anche le stesse Pleiadi dovettero estinguersi per le
medesime pratiche di estensione di vita perpetrate dall’elite spirituale
umana di quella creazione. Il Coleottero sospetta ciò a causa del loro
bisogno di oro. Perché l’oro è così importante? Le vibrazioni dell’oro
trasmutano l’antimateria. L’estensione della vita richiede la
trasmutazione dell’antimateria, perché è il fluire dell’antimateria in
tutto l’universo che alla fine provoca buchi nel campo energetico di
tutte le cose viventi, portando all’invecchiamento, alla malattia ed
alla morte. Se l’elite spirituale delle Pleiadi si fosse servita di una
dose troppo elevata di vibrazioni dorate per i suoi propositi di
prolungamento della vita, ciò non avrebbe fatto altro che assottigliare
sufficientemente i toni di creazione da indurre il resto della loro
galassia a girarsi in un ciclo di estinzione.
Occorreva
allora escogitare un’altra soluzione al problema, fu deciso quindi di
estrarre l’oro da un’altra creazione, la Terra per l‘appunto; ma la
soluzione servì unicamente a generare un grande karma, perché se
l’estrazione dell’oro avesse superato un certo limite, essi si sarebbero
resi colpevoli dell’estinzione di un’altra creazione. In verità, la
tattica migliore per superare questo problema consiste semplicemente nel
condividere e centellinare le risorse che si hanno a disposizione fino a
che un ciclo di ritorno nel proprio Grande Sole Centrale non metta fine
alla danza con la morte, perché non c’è traccia di antimateria
all’interno del sogno del Grande Sole Centrale; e ci sono nel contempo
tali e tanti toni di creazione dorati in esso da rendere la perdita di
CHI praticamente una non realtà. C’è’quindi CHI in abbondanza per tutto
ciò che si trova al suo interno in sostegno del sogno dell’immortalità,
dell’ascensione e del ritorno a casa.
Con la
ragguardevole quantità d’oro prelevata dalla terra ed esportata in
direzione della loro galassia, gli Anu Pleiadiani spogliarono il vostro
pianeta di quelle stesse vibrazioni di cui si servivano nelle loro
pratiche di prolungamento di vita. Un’anomalia comportamentale
scellerata che fa forse luce sui motivi che hanno scatenato quel
devastante ciclo di estinzione che fece seguito alla loro morte; il
ciclo di estinzione fu dunque una combinazione fra la perdita
dell’ottava dorata imputabile agli Anu, e l’invio dell’oro sulle
Pleiadi. In complesso, la terra stima che in un periodo di 10.000 anni
(anni umani), più del 40% del suo oro sia stato trafugato innescando
quel rapido declino in vibrazione dal quale sta ancora cercando di
riprendersi.
La caduta
degli scudi di ghiaccio, un tempo sospesi nell’atmosfera circostante la
terra, sopravvenne per la perdita dell’oro e degli altri minerali che
servivano a tenerli al loro posto; una complicazione in più per la
biosfera della Terra, perché la rottura degli scudi di ghiaccio, oltre
che scatenare quello che chiamate il “Grande Diluvio”, al quale si
devono i vostri oceani, disseminò sulla terra la radiazione od
antimateria che era stata assorbita dagli stessi scudi,
quell’antimateria che permane ancor oggi sulla sua superficie.
Purtroppo, la radiazione od antimateria proveniente da sorgenti solari
ed universali fu così severa in quel frangente da sbrindellare il DNA di
tutte le forme di vita con la conseguente caduta in consapevolezza. Gli
effetti si fecero sentire anche in seno alla Famiglia Anu, i cui membri,
privati di una tale protezione, fatalmente impazzirono al punto da
contrapporsi l’un l’altro in una devastante guerra nucleare che li portò
all’estinzione.
Da allora,
vari sono stati i tentativi di ripristinare la consapevolezza. Un primo
tentativo fu fatto mediante l’ascensione degli umani dei delfini e delle
balene della terra interna; altri ancora furono messi in atto più tardi
anche fra gli umani della terra di superficie desiderosi di ascendere e
di ripristinare la consapevolezza sulla terra. La consapevolezza
significa vibrazione; ogni gruppo di iniziati in ascensione ha tentato
di innalzare la vibrazione della terra per ristabilire la sua
consapevolezza. Per qualche tempo, taluni di questi tentativi ebbero
successo. 18.000 anni fa (72.000 anni umani) la terra sembrava fosse lì,
lì, per recuperare con un’oscillazione ed un momentum verso l’alto in
frequenza.
Seguirono poi
le ascensioni di un gruppo di umani rossi con ampie teste conosciuti
come Faraoni dell’Antico Egitto. Ma anche qui il desiderio d’immortalità
ottenuto con le stesse pratiche di prolungamento della vita degli Anu,
finì col causare un’altra caduta in consapevolezza, invece che la sua
restaurazione. Questo è il karma dei Faraoni od anche dell’era detta dei
Mahavishnu; la loro caduta in consapevolezza fu tale da cancellare per
sempre sulla superficie della terra il DNA per la loro ampia scatola
cranica.
Non si può
dire che la Terra manchi di esperienza per quanto riguarda la perdita in
consapevolezza, visto e considerato che l’evento si è ripetuto
innumerevoli volte dopo il suo distacco dal Grande Sole Centrale circa
24 milioni di anni fa (88 milioni di anni umani fa). Perdere la
consapevolezza è doloroso; perché perdere la consapevolezza significa un
DNA incapace di richiamare ciò che era deputato a fare, un fatto
tremendo che a sua volta porta alla malattia, alla deformità ed ad una
limitata aspettativa di vita per tutti i regni; come pure ai cicli di
morte, rinascita e reincarnazione. Per le specie pienamente consapevoli,
la perdita di consapevolezza rende inclini alla guerra, alla
competizione, all’abuso, alla tortura e ad altro detestabile sfoggio di
barbari comportamenti degli uni verso gli altri.
La natura
imita un tale comportamento umano nei modelli di caccia, dove la carne
di una specie viene ridotta a brandelli per sostenere l’esistenza di
un’altra. Tutti i modelli del mondo naturale replicano il comportamento
delle specie pienamente consapevoli; come ogni specie pienamente
consapevole ripristinerà la sua forma-pensiero ed il suo DNA alla loro
forma originaria di innocuità e di amore non condizionale, il
comportamento abusivo, come pure la malattia, cesseranno di esistere,
non solo per gli umani, i delfini e le balene, ma anche per i regni
vegetale, animale e minerale.
Una cascata
di conseguenze che fa quindi riflettere sulla evidente importanza
dell’ascensione generazionale umana, di delfino e di balena. Essa non
solo significa una restaurazione della forma cristallina in grado di
mettere pace nel mondo e nell’ambito delle specie. ma anche il ritorno
di un cranio più ampio capace di dare agli umani ai delfini ed alla
balene maggior comprensione e consapevolezza nella quale ascendere.
Naturalmente, tutto questo non accadrà in una singola vita od anche in
poche generazioni; ci vorranno da 7 a 10 generazioni per ripristinare
negli umani il cranio originale che contraddistingueva i Grandi Maestri.
Pertanto, l’ascensione di questo tempo storico è un processo graduale
che avrà bisogno dell’apporto di molte generazioni per concludersi.
Sarete anche
curiosi di sapere in che correlazione stanno gli insetti con i regni
della terra? Mila ci ha chiamati “ cose che fanno accapponare la pelle”
ed indubbiamente questa è una buona descrizione del nostro regno. Tutti
gli insetti hanno un loro ruolo di supporto nei confronti della biosfera
della terra. Qualcuno, come i vermi e le formiche, girano ed aerano il
suolo; altri, come le libellule e le api, muovono l’energia che è
nell’aria; altri ancora, come le lumache, i molluschi od i frutti di
mare, muovono l’elemento acqua; altri ancora, come le lucertole ed il
geco, muovono l’elemento fuoco. La consapevolezza è associata al fuoco,
e pertanto il Coleottero ha la precisa responsabilità di assistere
l’elemento fuoco sulla terra, ivi compresa la consapevolezza del tutto.
La
consapevolezza è alquanto varia sulla terra; su di essa esistono ben 1
milione e quattrocentomila specie (centinaia più, centinaia meno). La
sommatoria della consapevolezza di tutto il milione e più di specie è la
consapevolezza della terra. La consapevolezza della terra non è
necessariamente uniforme, perché scaturisce dalla multiforme e
divergente natura di tutte le specie che contribuiscono alla sua
persona. Al pari degli umani che hanno personalità differenti associate
ai vari aspetti della loro danza, anche la terra ha una varietà di
personalità associate alla sua consapevolezza.
Talune parti
della consapevolezza della terra sono più conduttive di altre nei
confronti dell’ascensione; come voi umani, del resto, che avete varie
parti del sé, consce ed inconsce, basate sulle vite parallele, dove
talune parti del sé possono scegliere di ascendere nel mentre altre no.
Da lungo tempo, Mila ha imparato a sintonizzarsi ed a richiamare
unicamente quelle parti della persona terra che scelgono di ascendere.
E’ interessante sapere che una tale persona della terra sia in tutto e
per tutto simile a Mila: esigente, determinata e desiderosa di prendere
posizione contro le grandi disparità. Forse, data la densità in cui la
terra è caduta, questa è la persona che porta il viaggio a buon fine ed
è questo il motivo che spinge tutti i regni desiderosi di ascendere a
chiamare in causa tale parte della terra.
Come esseri
in ascensione, potete pertanto essere pignoli sulla parte della Terra da
richiamare, ossia sui regni da invitare in assistenza al vostro viaggio.
Potete intendere che tutte le comunicazioni con la natura e con la terra
giovino alla vostra scelta di evolvere e di ascendere in questa vita, sì
da ricevere il migliore supporto possibile in riferimento alla vostra
scelta spirituale.
Mila ha avuto
molte esperienze con le coccinelle. Da bambina, si divertiva a
catturarle ed a portarle nel giardino della scuola. Durante l’estate, le
coccinelle avrebbero fatto la loro comparsa a migliaia sul prato della
scuola. Mila le trovava adorabili e così le portava a casa in una tazza
od in barattolo e le liberava nel suo giardino e non le rivedeva più.
Forse perché non c’era abbastanza cibo nell’orto per nutrirle. O forse
ciò era solo simbolico della sua perdita di consapevolezza, in quanto,
attraverso sua madre ed i pochi guaritori psichici ai quali essa si
affidava, Mila era stata privata in giovane età di gran parte della sua
conoscenza spirituale ancorata alla nascita.
La coccinella
rappresenta la consapevolezza. Più tardi, dopo il suo trasferimento alle
Hawaii, Mila scoprì un’abbondanza di coccinelle. Spesso esse restavano
impigliate nell’acqua della piscina del suo complesso residenziale.
Allora, se davamo ancora segni di vita, lei ci salvava. A quel tempo, la
Coccinella rappresentò il ripristino della consapevolezza nel suo
viaggio di ascensione.
Non tutte le
isole ospitano coccinelle o coleotteri. Sulla Big Island non c’è traccia
di nessuno dei due. Così dicasi anche per Kauai, ma quando, alla fine di
quest’anno, Mila si trasferirà su quest’isola, noi saremo di nuovo
presenti per partecipare al suo viaggio di vita. Tutte le specie amano
osservare gli umani in ascensione e contribuiscono come possono con le
loro benedizioni ed i loro discernimenti.
Mila si
richiama ad ogni regno che le si pari dinanzi in ogni dato giorno per
avere un consiglio ed uno scambio di amore e di benedizioni; ogni regno,
sia esso di uccelli, di api, di geco o di libellule, ha qualcosa da
dirle, qualcosa da condividere e qualcosa da offrirle per il suo
incessante viaggio. Questo è la consapevolezza, una capacità di
comunicare, di supportare e di comprendere il vicendevole viaggio sulla
terra nel fisico e nel non fisico. Rivolgetevi al nostro regno, nella
vostra scelta di ritornare alla piena consapevolezza.
Namaste
I Regni della
Coccinella e del Coleottero
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Originale in inglese: http://www.ascendpress.org/articles/creepy-crawlers/ladybug-beetle.htm
Tradotto da Sonia per Stazione Celeste