)*(Stazione Celeste)

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ASTROLOGIA

Q’uo attraverso Carla L. Rueckert

7 Febbraio 2006

Domanda di E: (Jim legge la domanda di E) “Edgar Cayce disse che i moderni astrologi utilizzano lo zodiaco sbagliato e che dovrebbero usare quello basato sul “calendario Persiano”. L’utilizzo dello zodiaco siderale, che considera la precessione delle stelle, teoria sposata da Cyril Fagan e Donald Bradley, risulta nella rotazione di circa 24 gradi in senso orario dei pianeti nel grafico dell’oroscopo, o di otto-decimi all’indietro di un segno, quando viene comparato all’uso dello zodiaco tropicale. Ad esempio, il segno del mio Sole è Pesci nello zodiaco tropicale, eppure, in un oroscopo basato sullo zodiaco siderale, ricade nel segno dell’Acquario. Credo che il mio Sole sia in Acquario. Credo anche che l’uso dello zodiaco siderale di Fagan/Bradley sia più preciso di quello dello zodiaco tropicale, per determinare la posizione dei “pianeti”, che includono anche il Sole e la Luna, nei segni e nelle case di un tema natale. Potete confermarlo?

(Canalizza Carla)

Siamo a voi noti come il principio dei Q’uo. Saluti nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore, al Cui servizio veniamo a trovarvi oggi. Vi ringraziamo molto per averci invitati ad unirci al vostro circolo di ricerca oggi. Grazie per il dono della vostra chiamata e della bellezza delle vostre vibrazioni. È un grande piacere rispondere ai vostri quesiti.

Chiediamo ad ogni persona presente e a chi legge queste parole, per favore, di tenere in grande considerazione e di onorare i propri poteri di discernimento. Siate attenti nel discriminare fra quelle idee che sembrano risuonarvi e quelle che non lo fanno. Scegliete solo quelle idee che sembrano risuonarvi per lavorarci. Riusciremo allora a rilassarci molto di più e ad offrire i nostri pensieri senza essere preoccupati di infrangere il vostro libero arbitrio. Vi ringraziamo per questa considerazione.

Per quanto riguarda la domanda posta da colui noto come E a proposito dell’utilizzo dell’astrologia siderale, in contrapposizione all’astrologia tropicale, non possiamo confermare la scelta di un tipo di lettura a scapito dell’altra, e faremo alcuni commenti riguardo alla nostra incapacità di confermare questa preferenza.

È nostra comprensione – e la offriamo umilmente, poiché sentiamo che è solo una rudimentale approssimazione della verità, anziché la verità esatta – che l’utilizzo di entrambi i grafici astrologici siderale e tropicale sia appropriato quando si studiano le influenze che costituiscono la geografia del paesaggio interiore di un’entità.

Ci sono due aspetti in una densità. Un aspetto è relativamente fissato e l’altro è relativamente non stabilito. Il lato maschile dello studio dell’astrologia è quello della carta astrologica tropicale. Rappresenta ciò che viene fissato nella Terra in occasione della vostra nascita nell’esistenza di terza densità.

C’è un altro aspetto che influenza l’uso dell’astrologia ed è l’aspetto femminile della densità. In questa focalizzazione sull’astrologia, le informazioni sono considerevolmente utili, ma si differenzia dalla carta tropicale in quanto abbraccia in modo maggiore quegli aspetti della personalità che non sono fissati o guidati dall’anima, se volete.

Quindi, se un’entità sta indagando attivamente sui suoi aspetti animici, è alquanto probabile che troverà l’astrologia siderale più d’aiuto nel descrivere l’ambiente in cui si trova nel suo lavoro interiore, che non se utilizzasse la carta astrologica tropicale.

Osservare le differenze fra una carta tropicale e una siderale, darà ad un’entità un interessante punto di vista dei vari aspetti del suo stesso carattere. Gli aspetti siderali descrivono di più gli aspetti animici dell’entità, laddove la carta tropicale descrive di più la personalità o gli aspetti incarnazionali applicati di una personalità.

Osservare la differenza fra le due, dà allo studente della sua stessa personalità, un’idea delle dinamiche del sé terrestre rispetto a quel sé che è entrato in incarnazione e quel sé che rimarrà dopo l’incarnazione.

Nessuno degli aspetti è superiore all’altro. Vogliamo che questo sia chiaro. I due aspetti sono, come sono sempre stati, l’aspetto verticale e l’aspetto orizzontale della natura cruciforme della personalità. C’è quell’aspetto verticale che tocca e penetra nella terra e nell’incarnazione sostiene certi aspetti della personalità e c’è quell’aspetto fluttuante od orizzontale della personalità che non è mai completamente inchiodato dall’incarnazione, ma rimane nel corpo energetico come gli aspetti più profondi che l’anima ha portato nell’incarnazione in questo periodo.

Possiamo rispondere a questa domanda in qualche modo più completo, fratello mio, prima di continuare? Siamo quelli dei Q’uo.

E: No, Q’uo, questa è un’informazione affascinante da sapere e la sto ancora elaborando.

Jim: (Legge le domande di E) La seconda domanda è: “Credo che i pianeti nei segni del nostro oroscopo natale siano rappresentativi delle energie dello schema interiore o nascosto della nostra anima. Potete confermarlo? Credo, inoltre, che i pianeti natali nei segni in un oroscopo siderale siano paragonabili ai potenziatori identificati da Ra nel Libro IV. Credo che gli aspetti planetari con orbite piccole e ravvicinate nel nostro oroscopo natale siderale rappresentino le lezioni che dobbiamo imparare in questa incarnazione e credo che i pianeti in transito, che formano un aspetto con i nostri pianeti natali, identifichino le energie funzionali che Ra ha chiamato catalizzatori delle nostre esperienze e significatori della nostra scelta. Potete confermare le mie convinzioni nelle relazioni astrologiche? Per favore, offrite qualsiasi commento riteniate possa aiutare.”

(Canalizza Carla)

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Non possiamo confermare le corrispondenze che hai così attentamente avanzato. Le troviamo provocatorie ed interessanti. C’è del materiale fertile entro queste presupposizioni per pensare molto e ti incoraggiamo ad andare avanti con le tue osservazioni e tentativi di trovare delle corrispondenze.

Suggeriamo, tuttavia, che il tentativo di sposare informazioni astrologiche con funzioni, o aspetti, degli archetipi è destinato a fallire se questo è fatto per anticipare corrispondenze su base biunivoca.

La ragione di questo è che ogni entità è un’espressione unica dell’infinito Creatore. Ogni connessione che si fa con un archetipo è spesso fatta inconsciamente e quasi sempre senz’alcuna ferma intenzione di indirizzare un archetipo. Le situazioni in cui un’entità entra sono piene di possibilità e quando la risposta di un’entità a quelle possibilità si muove lungo una linea che identifica la sensazione o l’emozione e permette a quella sensazione e a quella emozione di essere riempita con le informazioni d’amore e luce, qualunque mezzo una entità simile scelga di usare, quell’entrata nell’archetipo diventa una cosa in sé, o, come questo strumento (Carla) la chiama, un ding an sich [1].

Non è dipendente dalla personalità o dalla situazione di un’entità, ma, piuttosto, dipende dalle scelte e dagli atteggiamenti di un momento. Per un’entità che si sposta quanto possibile nel lavoro archetipico, è bene osservare attentamente i pensieri, le emozioni e le sensazioni che li accompagnano.

Quando i pensieri contengono passione, volontà, emozioni o sensazioni – e siamo vaghi riguardo a questo veicolo d’energia perché il colore del pensiero è un soggetto molto complesso – questi diventano poi candidati per aiutare uno spirito che sta cercando di entrare più in profondità nel conoscere se stesso. Senza avere colore, sensazioni od emozioni, il pensiero rimane interessante e prezioso ad un livello intellettuale, ma non si fissa in un veicolo che sposterà l’intero spirito che cerca più in profondità nella sua stessa esperienza di se stesso.

Di conseguenza, sebbene ci sia molto interesse e molto potenziale in questa domanda e la sua ricerca da parte di colui noto come E, diciamo che le corrispondenze iniziali suggerite sono semplicistiche.

A questo proposito suggeriamo anche, che se colui noto come E espande i tipi di informazione che entrano in questa lista di corrispondenze, può trovare interesse in diverse differenti strade d’espressione. Quella che suggeriamo a quest’entità di esaminare ulteriormente è quell’apparente serie di corrispondenze disparate degli organi del corpo ed i vari pianeti.

Può anche ben essere che nel momento in cui dettagli vengono aggiunti in questa lista di corrispondenze, sovverrà a colui noto come E uno schema sottile ed interessante che crea per quest’entità una più soddisfacente serie di corrispondenze che quest’entità non ha ancora scoperto.

C’è un’altra domanda su questo argomento prima che continuiamo, fratello mio? Siamo quelli di Q’uo.

E: No, Q’uo. Grazie per il suggerimento sul paragone fra gli organi del corpo e i pianeti. Approfondirò l’argomento.

Jim: (Leggendo le domande di E) La terza domanda è: “Credo che la posizione dei nodi nord e sud della luna in un tema natale siderale identifichi le energie che esprimono il dharma ed il karma, rispettivamente, che devono essere sperimentati e possibilmente equilibrati nella nostra vita. Potete confermarlo? Per favore offrite qualsiasi commento sentiate possa essere d’aiuto.”

(Canalizza Carla)

Siamo quelli di Q’uo, e siamo, di nuovo, fratello mio, consapevoli della tua domanda ed allo stesso tempo non in grado di confermare la tua congettura iniziale. Suggeriamo, di nuovo, di essere molto paziente nell’osservare e nell’intuire i tipi di corrispondenza che puoi trovare.

La strada su cui ti trovi in questa domanda, possiamo dire, è incoraggiante e crediamo che troverai un dono più veloce lavorando con questa corrispondenza di quello che troverai nella tua domanda precedente. Tuttavia, a causa della complessità dell’anima coinvolta, è impossibile identificare gli aspetti siderali come gli unici aspetti che si muovono nell’informazione utile o risorse [per quando riguarda] ciò che hai chiamato dharma e karma.

Suggeriamo inoltre che, una volta che hai scoperto ed identificato quale sia la tua opinione stabile, è d’aiuto rilasciare tali informazioni e congetture dal diventare completamente letterali. È sempre utile ricordare che l’astrologia è in parte scienza e in parte arte. È in parte un esame dei rapporti matematici e la struttura che quei rapporti matematici costruiscono, quando si decide che il centro dell’universo è il sé.

Possiamo chiedere a colui noto come E se ha un seguito a questa domanda prima di procedere?

E: No, Q’uo, non questa volta.

Jim: (Leggendo le domande di E) La quarta domanda è: “Sto preparando una presentazione degli Archetipi in Astrologia che, credo, possa essere paragonata all’uso degli arcani maggiori nei Tarocchi per lo studio archetipico come viene delineato nel Libro IV de La Legge dell’Uno. In che modo posso migliorare la presentazione per raggiungere altre persone interessate allo studio delle tecniche per la crescita e l’evoluzione spirituale utilizzando gli archetipi astrologici?”

(Canalizza Carla)

Siamo quelli di Q’uo, e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Rispondiamo alla tua domanda indirettamente, in un certo senso, dicendo che non desideriamo discutere con te alcuno dei tuoi concetti. Tuttavia hai chiesto come poter migliorare la tua presentazione e pensiamo che tu sia in una buona posizione per aumentare l’efficacia della tua presentazione, grazie al fatto che tu sei molto visuale, come hai detto a questo strumento, nel modo in cui vedi le cosa e nella tua abilità di creare aiuti visivi.

Suggeriamo che in una presentazione di questo genere, la tua difficoltà maggiore è rendere familiari le entità che vengono da molti posti diversi nella loro stessa conoscenza e comprensione delle icone, o immagini di base usate nella discussione non solo degli archetipi ma anche dei segni astrologici.

Crea, allora, immagini nitide, riconoscibile e alquanto semplificate e usale ripetitivamente così che, ad approssimativamente metà della tua presentazione i partecipanti nella discussione che stai agevolando, diventino consapevoli delle tue immagini. Poi, ogni volta che vengono viste di nuovo, la ripetizione aiuterà a fissare le informazioni che stai offrendo.

Pensiamo che le entità siano aiutate anche dalla rappresentazione obiettiva di ciò che hai da offrire. Quindi, questo migliorerebbe anche l’abilità dell’entità di seguire la tua presentazione se distribuisci dei fogli informativi. Il primo di questi fogli, allora, deve contenere le immagini semplici, o semplificate, che stai usando nella tua presentazione. A supporto di questo puoi preparare fogli informativi su ognuna delle immagini che un’entità sarebbe in grado di leggere in un secondo momento, quando l’entità ripassa le informazioni tentando di fissarle.

C’è un seguito a questa domanda prima che chiediamo se ci sono altre domande, fratello mio? Siamo quelli di Q’uo.

E: No, grazie, Q’uo, questo è un buon consiglio.

Jim: (Leggendo le domande di E.) La quinta domanda è: “Credo che ci siano delle corrispondenze nelle energie dei pianeti e dei nostri chakra. Ad esempio, le energie di Saturno corrispondono al primo chakra; Marte, al secondo; il Sole, al terzo; Venere, al quarto; Mercurio, al quinto; la Luna, al sesto e Giove al settimo chakra. Potete confermarlo? Per favore offritemi qualsiasi commento sentite sarebbe d’aiuto.”

(Canalizza Carla)

Siamo quelli di Q’uo, e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Di nuovo, non possiamo confermare questa corrispondenza. Suggeriamo, invece, che può esserti d’aiuto esaminare ogni chakra nel senso dell’identificazione dell’ottava di energie che sono disponibili a quel chakra. Vale a dire, nel chakra del raggio rosso, ad esempio, c’è il rapporto del raggio rosso con se stesso. C’è il raggio rosso nella sua prefigurazione dell’arancione. C’è il raggio rosso nel suo rapporto con il raggio giallo, il raggio verde, il raggio blu e il raggio indaco.

Per ognuno di quei chakra, da uno a sei, c’è un’ottava intera di corrispondenze che può essere usata per considerare gli aspetti più sottili del lavoro entro un chakra qualsiasi. Uno qualunque dei chakra menzionati – cioè, i primi sei chakra, senza contare il settimo – possono avere una sovra-attivazione, sotto-attivazione o blocco. E il blocco può essere semplice o complesso. Può coinvolgere un chakra o può avere connessioni in due o tre chakra.

Per il lavoro più semplice, è sufficiente pensare ad un chakra ed ai suoi attributi di base o il materiale con cui è associato. Per un lavoro più sottile, quando i blocchi iniziali sono stati esaminati eppure l’entità sente che ci sono altre verifiche che sarebbero utili di alcune serie di sensazioni, analisi o ragionamenti nel processo di tentare di vedere il sé e di aiutare il sé ad evolvere, allora può essere molto utile fare il lavoro più sottile e vedere come si sentono alcune di queste relazioni più sottili.

A volte c’è una situazione dove due chakra sono coinvolti nello stesso momento in una dinamica che è difficile da vedere, ed è molto utile se ti prenderai del tempo alla fine di ogni giornata, per sederti con il sé ed esaminare i pensieri e le sensazioni della giornata. Quando riesci ad identificare una sensazione particolare che vuoi investigare, chiedi a te stesso se ti ricorda più di un centro di attività.

Forse è una relazione fra una domanda di sopravvivenza ed una domanda di etica che si muove sia nelle dinamiche personali fra il sé ed un altro sé o dinamiche legali o familiare nella relazione con un membro della famiglia. Questo è un esempio semplice.

I modi in cui un’entità può essere presa in una dinamica fra due chakra o persino tre sono quasi infiniti e neanche due entità possono fare il lavoro nello stesso modo, non solo perché ogni entità è diversa, ma perché le esperienze che si scontrano su ogni entità sono uniche.

Il nostro commento finale per te, fratello mio, è di non essere scoraggiato dalle nostre molte risposte negative alle tue domande sulle corrispondenze. Sei su una buona strada di ricerca ed una strada migliore dal punto di vista del tentativo metafisico di entrare in una comprensione delle dinamiche sia in astrologia che nello studio degli archetipi che sfuggono i confini della ragione e si trovano a metà, come abbiamo detto, nella scienza del soggetto e metà nell’arte.

Quando prendi in considerazione la mitologia con le sue molte storie e quando prendi in considerazione la natura narrativa di quasi tutta l’arte rappresentativa, la musica e la letteratura, puoi facilmente vedere che le storie e la loro influenza, dal punto di vista del loro essere parabole o contenenti chiare morali e lezioni, è alquanto ricca. Puoi ritenere tali considerazioni interessanti e utili.

Possiamo rispondere a questa domande in altro modo, prima di chiedere se ci sono altre domande, fratello mio? Siamo quelli di Q’uo.

E: No, grazie.

Siamo quelli di Q’uo. In quel caso, fratello mio, c’è una domanda che vorresti fare ora prima che lasciamo questo strumento?

E: Sì, Q’uo, una domanda finale. È giusto credere che le energie o vibrazione del Sole, della Luna o dei pianeti influenzano, davvero, un essere sulla Terra? Potete fare dei commenti sulle energie che permeano l’atmosfera?

Siamo quelli di Q’uo e siamo felici di commentare questa domanda, fratello mio. Le energie del pianeta sono molto potenti nel loro disegnare certe geografie che sono come cartine stradali o mappe del paesaggio interiore di una persona. Le influenze, sia fissate che non fissate, che influenzano un’entità al momento della sua nascita, e certamente prima della nascita dal punto di vista delle energie mobili, creano una struttura di modi in cui un’entità si può muovere per arrivare da qui a là.

Ora, se questo strumento volesse andare da Louisville a Chicago, guarderebbe la mappa e vedrebbe che c’è una grande strada interstatale che connette queste due città. Potrebbe decidere di risalire dalla Interstatale 65 nord da Louisville a Chicago. Se decidesse di percorrere quella strada, la situazione per quanto riguarda riparazioni alla strada e problemi che sono stati sperimentati su quella strada quando viaggiavi verso Chicago, si scontrerebbe con quel viaggio.

Se questo strumento (Carla) decidesse di non voler andare direttamente a Chicago, scoprirebbe che la sua mappa si estende tutt’intorno al pianeta. Sceglierebbe di andare in Europa, poi in Asia, poi di girare per la Siberia, la Russia e l’Alaska, arrivando in Canada e poi giù nel Nord America per raggiungere Chicago. Anche questo è un itinerario ed è interessante osservare le informazioni di un’entità per quanto riguarda l’astrologia e così via, per fare un’ipotesi plausibile per quanto riguarda il fatto se un’entità sceglierà un’interstatale ed un itinerario molto diretto verso una certa lezione, o se un’entità sceglierà un itinerario indiretto o eccessivamente indiretto che avrà ancora, alla fine, la capacità di effettuare la consegna [del viaggiatore] alla località presunta del proprio desiderio.

Si può forse vedere per mezzo di questo esempio che una gran parte dell’uso dell’astrologia è l’osservazione dei propri desideri e l’uso della propria volontà. Qual è il modo più efficace ed abile da stabilire riguardo alla scelta delle proprie mete? E, una volta che queste mete ed ambizioni sono state stabilite dal sé e riconosciute come ciò riguardo cui il sé si sente appassionato e che desidera perseguire con tutto il suo cuore, tutta la sua anima e tutta la sua forza, allora è interessante domandare, nella luce di questi pezzi di informazione riguardo al sé, quali sono i modi più abili di perseguire un tale scopo?

Poniamo rilievo sul fatto che le influenze sul sé da parte delle stelle, dei pianeti ed altri aspetti dei grafici astrologici sono sia chiari che offerti senza la necessità di rinunciare al proprio libero arbitrio. Si può mantenere completamente il proprio libero arbitrio. Si può scegliere di ignorare le proprie influenze planetarie.

Seconda la nostra umile opinione, è bene collaborare con le proprie influenze planetarie.

La scelta che ogni entità entrando in incarnazione fa per quanto riguarda il momento di quella nascita, così come il momento del concepimento e il momento dell’entrata dell’entità nel feto e/o neonato, sono punti interessanti da considerare.

Questi non indicano che il vostro libero arbitrio è limitato. Indicano le forze, le debolezze e la topografia generale del paesaggio interiore. È sempre utile avere un’idea ragionevolmente buona di quali possono essere le proprie forze e le proprie limitazione quando si osserva il sé, le sue mete e i suoi scopi nella vita, e il suo cuore, i suoi desideri e la sua volontà.

A questo proposito, è bene sapere che incorporata nell’astrologia, incorporata nell’archeologia, incorporata nello studio degli archetipi, davvero, incorporata in quasi ogni modo in cui si può esaminare il sé, c’è quella combinazione di scienza ed arte, fatti e mito, ragione ed ispirazione. Permetti a queste dinamiche di giocare, quando la tua mente prende in considerazione queste relazioni.

Ti ringraziamo, fratello mio, per tutte queste domande. Sono molto interessanti da considerare e questa conversazione ci ha fatto molto piacere.

Avremmo voluto poter condividere informazioni orientate più positivamente con te, ma speriamo che sbarazzandoci di alcune di queste prime supposizioni, sgomberiamo per te la strada per considerare da capo il soggetto davanti a te, che è davvero molto ambizioso.

Ti auguriamo buona fortuna e buona caccia, perché sei veramente una persona che mette insieme i pezzi del puzzle.

E: Grazie, Q’uo.

Ringraziamo te, fratello mio. Lasciamo ora questo strumento (Carla) e questo gruppo, come vi abbiamo trovato, nell’amore e nella luce, nel pensiero e nella manifestazione dell’uno infinito Creatore. Siamo a voi noti come Q’uo. Adonai. Adonai.

Note:

[1] Ding an sich: Una frase in Tedesco che significa “cosa in sé”. Al college Carla ha studiato i filosofi tedeschi, come Kant, che usava questa frase. (vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Noumeno)

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Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2006/2006_0207.htm

 

Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste

 

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