)*(Stazione Celeste)

 

Seduta 70

9 Settembre 1981

RA: Sono Ra. Vi dò il benvenuto nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Stiamo comunicando.

Intervistatore: Potresti dirmi quali sono le condizioni dello strumento?

RA: Sono Ra. Siamo lieti di dire che sono come precedentemente affermato.

Intervistatore: In che senso siete lieti?

RA: Sono Ra. Diciamo questo come senso di gratitudine agli elementi che hanno reso possibile mantenere l’energia vitale dello strumento al suo normale livello vibratorio, nonostante le grandi avversità. Finché questo complesso di energie sarà soddisfacente, potremo utilizzare questo strumento senza preoccuparci dell’esaurimento delle distorsioni sopra menzionate.

Intervistatore: Lo strumento ha subito intensi attacchi psichici, diciamo all’incirca per tutto il periodo diurno precedente. C’è una ragione per l’intensificarsi di questi attacchi?

RA: Sono Ra. Si.

Intervistatore: Potresti dirmi il perché di ciò, per favore?

RA: Sono Ra. La risiede in ciò cui voi siete intimamente coinvolti, vale a dire l’intensa ricerca di ciò che potreste chiamare illuminazione. Tale ricerca è stata da voi intensificata, anziché diminuita.

In generale, il dolore, come chiamate questa distorsione insieme ai suoi incrementi dovuti agli attacchi psichici, nel momento in cui l’energia del complesso fisico comincia a diminuire, inizia ad attaccare l’energia vitale. Questo strumento sta difendendo la sua energia vitale a causa di precedenti errori da parte sua. La sua volontà subconscia, che è soprannaturalmente forte per questa densità, ha posto una guardia intorno a questo complesso energetico. Così, il visitatore da Orione è costretto a sforzarsi sempre di più per riuscire a danneggiare questa energia vitale nel momento in cui anche questo gruppo intensifica la sua volontà di servizio attraverso l’illuminazione.

Intervistatore: Ho ancora un’ulteriore piccola domanda da sottoporre ora. L’ipnosi regressiva verso il passato di un individuo nato in questa incarnazione, nel rivelare memorie di precedenti incarnazioni, rende un servizio o un disservizio a quest’individuo?

RA: Sono Ra. Stiamo scandagliando la tua domanda, e riscontriamo che tu vorresti applicare la risposta al tuo futuro. Questo ci costringe a toccare la prima distorsione. Comunque, c’è anche un aspetto generale nella domanda e ci fornisce l’opportunità di esprimerci su un punto significativo. Quindi ne parleremo brevemente.

Esiste un infinito arco di possibilità di servizio/disservizio nella situazione di ipnosi regressiva temporale, come definite questo concetto di memoria di supporto. Non ha nulla a che fare con colui che pratica l’ipnosi, ma con l’uso che l’entità ipnotizzata fa delle informazioni così ottenute. Se l’ipnotista desidera servire e se un tale servizio è reso dietro richiesta sincera, l’ipnotista sta cercando di essere di servizio.

Intervistatore: Nell’ultima sessione Ra ha affermato che ‘il percorso a ritroso dalla sesta densità negativa ruota, innanzitutto, intorno alla riluttanza del sé superiore ad entrare in un tempo/spazio negativo’. Potresti spiegare la posizione del sé superiore in riferimento al tempo/spazio positivo e negativo, e perché esso è così riluttante ad entrare nel tempo/spazio negativo, che è necessario al complesso mente/corpo/spirito per incarnarsi nello spazio/tempo negativo affinché riesca a trovare di nuovo la sua strada?

RA: Sono Ra. In breve, hai risposto tu stesso alla domanda. Per favore, riformulala se vuoi informazioni più precise.

Intervistatore: Perché il sé superiore è riluttante a entrare nel tempo/spazio negativo?

RA: Sono Ra. Il sé superiore è riluttante a permettere al complesso mente/corpo/spirito di entrare nel tempo/spazio negativo per lo stesso motivo di base per cui un’entità del vostro complesso sociale sarebbe riluttante ad entrare in una prigione.

Intervistatore: Ciò che sto cercando di capire riguarda più che altro il sé superiore e le sue relazioni con il complesso mente/copro/spirito. Il sé superiore ha un complesso mente/corpo/spirito di sesta densità che costituisce un’unità separata dal complesso mente/corpo/spirito che si trova, in questo caso, collocato nel tempo/spazio negativo?

RA: Sono Ra. È corretto. Il sé superiore è l’entità della metà di sesta densità che, tornando indietro, offre questo servizio al suo sé.

Intervistatore: Credo allora di avere un concetto errato del complesso mente/corpo/spirito che, per esempio, io rappresento qui in questa densità rispetto al mio sé superiore. Ciò probabilmente deriva dal mio concetto di spazio e di tempo. Sto cercando di decifrare questo dilemma. Il modo in cui vedo la cosa ora è che io esisto contemporaneamente in due differenti luoghi, qui e nel mezzo della sesta densità. È corretto?

RA: Sono Ra. Tu esisti simultaneamente a tutti i livelli. È specificamente corretto che il tuo sé superiore sei tu nel mezzo della sesta densità e, secondo il tuo modo di misurare ciò che conosci come tempo, il tuo sé superiore è il tuo sé nel tuo futuro.

Intervistatore: È corretto che io pensi che tutti i complessi mente/corpo/spirito che esistono al di sotto della metà della sesta densità possiedono un sé superiore a livello di questa sesta densità?

RA: Sono Ra. È corretto.

Intervistatore: Il fatto che il sé superiore di un individuo stia manipolando (per raggiungere qualche obiettivo vorrei dire) il complesso mente/corpo/spirito che è il suo analogo per farlo muovere attraverso le densità più basse allo scopo di fargli fare esperienza e finalmente trasferirlo o amalgamarlo a metà della sesta densità con il sé superiore, potrebbe tutto ciò essere una buona analogia per questa situazione?

RA: Sono Ra. Non è corretto. Il sé superiore non manipola i suoi sé passati. Esso protegge quando possibile e guida quando richiesto, ma la forza del libero arbitrio è sovrana. Le apparenti contraddizioni fra determinismo e libero arbitrio saranno superate qualora venga accettato che esiste una cosa come la vera simultaneità. Il sé superiore è il risultato finale di tutto lo sviluppo sperimentato dal complesso mente/corpo/spirito fino a quel punto.

Intervistatore: Allora ciò che stiamo esaminando è un lungo percorso di esperienza attraverso le densità fino a metà della sesta; questo percorso è una funzione totalmente legata al libero arbitrio e si conclude nella consapevolezza del sé superiore a metà sesta densità; fino ad allora il tempo è un’illusione e vi è qualcosa di simile ad una unificazione di tempo e spazio o uno sradicamento di ciò che noi riteniamo essere il tempo. Allora, tutto di questa esperienza che si conclude nel sé superiore, la causa dell’evoluzione attraverso le densità, tutto esisterà finché l’evoluzione avrà luogo. È tutto simultaneo. È corretto?

RA: Sono Ra. Ci tratteniamo dal parlare di ‘correttezza’, perché conosciamo l’immensa difficoltà di assorbire i concetti di esistenza metafisica. Nel tempo/spazio, che è precisamente come molta parte del vostro sé nello spazio/tempo, tutti i tempi sono simultanei così come, nella vostra geografia, le vostre città e villaggi funzionano, si muovono e vivono tutti con entità che si occupano del proprio lavoro, tutti in una volta. Così è nel tempo/spazio con il sé.

Intervistatore: Il sé superiore che esiste a metà della sesta densità sembra trovarsi nel punto in cui i percorsi di esperienza positivo e negativo si immergono in uno. C’è un motivo per questo?

RA: Sono Ra. Abbiamo già parlato di questo.

Intervistatore: È vero, mi dispiace. L’avevo dimenticato. Allora, se un’entità positiva viene collocata nel tempo/spazio negativo, comprendo che il sé superiore sia riluttante ad entrare nel tempo/spazio negativo. Per qualche ragione si rende necessario per il complesso mente/corpo/spirito incarnarsi nello spazio/tempo negativo. Perché ciò è necessario?

RA: Sono Ra. Anzitutto, cerchiamo di rimuovere il concetto di riluttanza dall’equazione e quindi potremo indirizzare la tua domanda verso il giusto punto. Ogni tempo/spazio è un analogo di un particolare tipo o vibrazione di spazio/tempo. Quando un tempo/spazio negativo viene penetrato da un’entità, la successiva esperienza sarà quella dello spazio/tempo appropriato. Questo si fa normalmente per mezzo della creazione di un corpo, appartenente ad un complesso mente/corpo/spirito, che possa servire a collocare l’entità nel tempo/spazio proprio all’incarnazione.

Intervistatore: Credo che per comprendere totalmente questo punto avrei bisogno di formulare alcune domande correlate, che mi aiuterebbero a capire meglio; infatti mi sento davvero confuso, e credo si tratti di un punto molto importante da capire per comprendere la creazione e il Creatore in generale, come diresti tu. Se un Errante di quarta, quinta o sesta densità muore in questo stato di terza densità in cui ci troviamo, allora ritrova sé stesso nel tempo/spazio di terza densità dopo la morte?

RA: Sono Ra. Questo dipende dal piano approvato dal Concilio dei Nove. Alcuni Erranti offrono sé stessi per soltanto una incarnazione, mentre altri offrono sé stessi per varie durate del vostro tempo, compresi gli ultimi due cicli di 25.000 anni. Se la missione su cui si è d’accordo viene completata il complesso mente/corpo/spirito dell’Errante riuscirà a tornare alla vibrazione di casa.

Intervistatore: Ci sono stati Erranti adesso su questo pianeta per gli ultimi 50.000 anni?

RA: Sono Ra. Ve ne sono stati alcuni. Molti più di essi sono coloro che scelgono di condividere quest’ultimo ciclo di 25.000 anni e molti, molti altri che sono venuti qui per il raccolto.

Intervistatore: Ed ecco qual è il punto su cui inizio a confondermi. Se un Errante, dopo la morte fisica, volesse ritornare al suo pianeta nativo, per quale motivo la stessa entità non può essere estratta direttamente dal tempo/spazio negativo, anziché incarnarsi nello spazio/tempo negativo?

RA: Sono Ra. Come abbiamo detto, la posizione, nel tempo/spazio negativo, è una posizione di tipo pre-incarativo. Dopo la morte del complesso fisico nell’attivazione del raggio giallo, il complesso mente/corpo/spirito si dirige verso una porzione di tempo/spazio del tutto differente, in cui il corpo indaco permetterà molta guarigione e revisione prima di potersi muovere verso altre esperienze incarnative.

Percepisco un errore di calcolo basilare da parte tua nel ritenere che il tempo/spazio non sia altrettanto omogeneo dello spazio/tempo. È come un complesso e completo sistema di illusioni, danze e modelli così come lo spazio/tempo, ed è strutturato per mezzo di un sistema che voi chiamate leggi naturali.

Intervistatore: Chiederò ciò che segue per informarmi meglio su ciò che hai appena affermato. Quando sei venuto su questo pianeta su un’astronave 18.000 e poi 11.000 anni fa, questo veicolo è stato chiamato astronave a campana ed è stato fotografato da George Adamski. Se sono nel giusto queste astronavi avevano la forma di campana, erano dotate di oblò nelle parti superiori e avevano tre emisferi disposti a 120° al di sotto. È corretto?

RA: Sono Ra. È corretto.

Intervistatore: Queste astronavi sono state costruite nel tempo/spazio o nello spazio/tempo?

RA: Sono Ra. Ti chiediamo di dotarti di pazienza, perché la nostra risposta sarà complessa.

Nel tempo/spazio è stato formato un costrutto di pensiero. Questa porzione di tempo/spazio è ciò che si avvicina alla velocità della luce. Nel tempo/spazio, durante quest’avvicinamento, le condizioni sono tali che il tempo diviene infinito e la massa scompare, così che chi sia in grado si scorrere attraverso i confini di questo tempo/spazio sarà capace di spostarsi ove meglio crede.

Quando ci trovavamo nel posto da noi desiderato, indossavamo il costrutto di luce con ciò che potrebbe apparire come una campana di cristallo. Essa era formata attraverso i confini all’interno dello spazio/tempo. Così vi erano due costrutti, il tempo/spazio o costrutto immateriale, e lo spazio/tempo o costrutto materializzato.

Intervistatore: Vi era un motivo per la forma particolare che avete scelto, in particolare una ragione per i tre emisferi in basso?

RA: Sono Ra. Appariva una forma esteticamente piacevole, e ben adatta ai limitati usi di cui necessitavamo secondo i requisiti concernenti il vostro spazio/tempo.

Intervistatore: Oltre il motivo estetico, esisteva qualche principio motivante il fatto di avere tre emisferi in basso, ad esempio un dispositivo di atterraggio?

RA: Sono Ra. C’era una spetto estetico e uno tecnico, come parte di un sistema di propulsione. Ma questi emisferi non c’entravano con il dispositivo di atterraggio.

Intervistatore: Mi spiace di porre domande così poco intelligenti, ma il fatto è che sto tentando di determinare alcuni aspetti concernenti lo spazio/tempo, il tempo/spazio e quest’area del meccanismo di evoluzione così complessa e centrale per la comprensione dell’intera evoluzione. Comunque, non sono sicuro di questo, e può essere che mi stia disperdendo. Potrebbe Ra commentare se il tempo che sto impiegando in questa investigazione sia fruttuoso o inutile?

RA: Sono Ra. Dato che i concetti di spazio/tempo, o fisica, e tempo/spazio, o metafisica, sono meccanici, essi non sono centrali riguardo l’evoluzione spirituale del complesso mente/corpo/spirito. Lo studio dell’amore e della luce è molto più produttivo nel suo movimento verso l’unità in quelle entità che sono capaci di ponderare su questi concetti. In ogni modo, questo materiale, tutto sommato, riveste un sia pur piccolo interesse ed è innocuo.

Intervistatore: Stavo producendomi in simili domande soprattutto per comprendere o porre una base per un tentativo di illuminare con un piccolo raggio il modo in cui tempo/spazio e spazio/tempo sono correlati all’evoluzione del complesso mente/corpo/spirito, e questo per meglio comprendere le tecniche dell’evoluzione. Per esempio, hai affermato che “la differenza potenziale può essere rilasciata e la polarità invertita dopo che un’entità abbia appreso/insegnato le lezioni dell’amore del sé”, qualora si tratti di un’entità positiva che si sia trovata nello spazio/tempo negativo, dovendosi incarnare in uno spazio/tempo negativo. Ciò che sto tentando di fare è porre una base per il tentativo di comprensione di ciò che intendi con l’affermazione relativa alla potenziale differenza che può essere rilasciata e alla polarità invertita dopo il passo precedente. Sono molto interessato a conoscere, qualora ci si trovi in un tempo/spazio negativo, perché sia necessario incarnarsi nello spazio/tempo negativo e insegnare/imparare l’amore per il sé, e, immagino, sviluppare un livello di polarità di sesta densità prima di poter rilasciare quella differenza potenziale. Potresti parlare su quest’argomento?

RA: Sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda completa di questa seduta.

L’entità che si incarna nello spazio/tempo negativo non troverà possibile mantenere alcune significative polarità positive mentre la negatività, qualora pura, è un tipo di gravità che attira bene, potremmo dire, tutto dentro essa. Così l’entità, mentre ricorda la polarità che ha appreso e che preferisce, deve necessariamente fare uso del catalizzatore dato e ricapitolare le lezioni del servizio al sé per riuscire a costruire abbastanza polarità, al fine di causare la creazione del potenziale per l’inversione della polarità.

In questa serie di domande vi è molto che risiede nella confusione. A questo punto, vorremmo permettere all’intervistatore di riformulare la domanda, o rivolgere la direzione della domanda più verso il cuore del ragionamento.

Intervistatore: Nella prossima sessione cercherò allora di rivolgermi di più al cuore. In questa sessione stavo cerando di arrivare ad un punto che pensavo fosse centrale per l’evoluzione dello spirito, ma sembra che mi sia sbagliato. Formulare domande in quest’area è per me qualcosa di molto, molto difficile.

Mi limiterò quindi a chiedere se c’è qualcosa che possiamo fare per migliorare il contatto o mettere lo strumento più a proprio agio.

RA: Sono Ra. Siete molto coscienziosi e gli allineamenti sono particolarmente buoni. Vi ringraziamo, amici, e siamo felici di parlare con voi. Stiamo tentando di essere di aiuto per voi, più che possiamo, preoccupandoci di non esaurire lo strumento. Così, anche se ora rimarrebbe una piccola riserva, cercheremo da questo lavoro in poi di conservare questa riserva, poiché questo strumento ha stabilizzato il suo subconscio per accettare questa configurazione.

Sono Ra. State facendo tutto bene, amici miei. Vi lasciamo nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Andate, dunque, rallegrandovi e gloriandovi nel potere e nella pace dell’uno infinito Creatore. Adonai.

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Tradotto da Andrea Calabrese e Mauro Carfi per Stazione Celeste