)*(Stazione Celeste)

 

Spiritual School of Ascension

 

 

MESSAGGI DALLE PIANTE E DAGLI ALBERI

 

 

Dagli Alberi che Portano Noci


Il Regno degli Alberi che Portano Noci attraverso Karen Danrich "Mila"
1 Dicembre 2005


Benedizioni per l'Interdipendenza

Cari Amati Umani in Ascensione,

Oggi è il Regno degli Alberi che portano Noci a salutarvi. Le noci non mancano quasi mai sulle tavole delle Festività Natalizie e come tale reputiamo di aver colto il momento più opportuno dell’anno per scrivervi. La cosiddetta frutta oleosa, quali le mandorle, le  pecans, le macadamia, le nocciole e le noci comuni, hanno fatto parte delle abitudini dietetiche umane dei popoli della Nazione Rossa sin dalla semina originale di circa 75.000 anni fa (300.000 anni fa secondo il modo umano di misurare il tempo). Le Noci in genere hanno un alto contenuto di grassi e di proteine essenziali al sostegno della vita. Molto tempo fa, la gente delle antiche nazioni rosse non consumava carne; essa sopravviveva grazie ad una dieta vegetariana. In particolar modo era il regno delle noci che concorreva a fornire  alla biologia cristallina di questi antichi umani l’80% del fabbisogno proteico quotidiano. I legumi ed i funghi concorrevano a fornire il restante 20%.

La proteina è di fondamentale importanza per l’ascensione della biologia cristallina. I muscoli, gli organi e le ghiandole hanno bisogno di un adeguato apporto proteico per favorire la rigenerazione delle cellule, così come per l’ascensione delle regioni decadute della forma. Le proteine delle noci (intese come frutta oleosa in genere) costituiscono una delle fonti proteiche più semplici da digerire da parte degli enzimi cristallini, molto più delle uova. Questo perché quando vengono ingerite esse si scindono in molti nutrienti, zuccheri, oli e proteine trasformandosi in un “alimento completo”. Gli alimenti completi contengono tutti i nutrienti necessari al benessere della forma. Gli enzimi digestivi cristallini abbattono tutti e tre i nutrienti capisaldo della propria dieta, ciò significa che, come umani in ascensione, sarebbe buona abitudine aggiungere ad ogni pasto un po’ di proteine, un po’ di carboidrati e un po’ di grassi, e per ultimo anche una modesta quantità di cibi fermentati. Le noci, nutrizionalmente parlando, sono in genere un buon “alimento completo” da ingerire come snack o da aggiungere ai  piatti principali, alle insalate od ai dessert.  (Vedetevi “Dagli Alberi che portano Frutta e Noci” per più informazione in merito ad un pasto completo ed una dieta in ascensione.).

La gran parte del regno vegetale non produce frutti che possano considerarsi completi sotto un profilo nutrizionale. Un piatto completo è il frutto della combinazione di tutti i nutrienti indispensabili al benessere ed all’evoluzione. Comunque, da oggi in avanti, stante la loro attuale ascensione verso una matrice genetica propria di un altro periodo temporale dove tutti le fonti di cibo erano strutturalmente ricche di elementi nutritivi, molti altri regni vegetali, al pari del Regno della Noce, vedranno esaltarsi la loro qualità alimentare, la loro vitalità e le loro  virtù organolettiche. Gli alimenti dell’antichità erano pressoché completi.

La Noce di cocco è un esempio di un cibo molto antico, che, più di ogni altro tipo di frutta oleosa, può dirsi completo ed uno dei pochi di tale natura ad essere rimasto sulla Terra. Il succo fresco della noce di cocco, grazie al calore del sole, fornisce un ottimo liquido fermentato ricco di enzimi digestivi.  Mila ha trovato utile questo fluido per sciogliere i depositi che si accumulano all’interno dei dotti epatici e renali, come pure per pulire le vene, e non manca mai di acquistarlo quando fa la spesa ai mercatini degli agricoltori locali nelle isole. Una volta a casa,  Mila estrae dalla noce di cocco anche la sua deliziosa polpa per mangiarsela. La polpa della noce di cocco è ricca di grassi, zuccheri e proteine. Mangiare una noce di cocco e berne il succo equivale ad un pasto completo omnicomprensivo di grassi, zuccheri, proteine e, grazie al suo latte, anche di una buona  fonte di cibo fermentato. Mila ed Oa sanno bene che, dopo aver mangiato e bevuto il contenuto di una noce di cocco fresca, provano un senso di sazietà che può durare per ore od anche per mezza giornata. 

In altri tempi, molte altre fonti alimentari erano di una natura integra e completa al pari della noce di cocco; ma per le molte cadute in consapevolezza sin qui registrate, la genetica di un frutto si è fratturata e si è, come dire,  “spalmata” almeno in due o tre tipi diversi di frutto, ciascuno con solo una parte dei nutrienti racchiusi ai primordi in un unico esemplare. Come tale, oggi bisogna consumare da due a tre tipi di frutto per godere del medesimo apporto nutrizionale di una singola antica risorsa alimentare. E’ pertanto essenziale che ognuno si assicuri, attraverso la combinazione degli alimenti, gli adeguati nutrienti per mantenersi in salute e continuare ad ascendere.

Si potrebbe dire che, attraverso la combinazione alimentare, vegetali, frutta e noci lavorino in un rapporto sinergico ed interdipendente per nutrire tutti gli altri regni che su di essi fanno assegnamento. L’interdipendenza è uno stato d’essere dove uno è a sostegno dell’altro ed ogni relazione è a sostegno del tutto. I regni vegetali sostengono la vita in due modi: con la fotosintesi, un processo tutto interno alle foglie che trasforma l’anidride carbonica in ossigeno; e con l’offrire i loro nutrienti attraverso la fruttificazione. In uno stato di interdipendenza, si è a supporto l’uno dell’altro senza distruggere o sacrificare se stessi, né tanto meno gli altri.

L’interdipendenza è agli antipodi della codipendenza. La codipendenza è uno stato d’essere dove uno sacrifica se stesso per far sì che l’altro prosperi. Il consumo della carne costituisce un esempio calzante di codipendenza, dove un animale od un pesce, che altrimenti morirebbero di fame, consumano un altro animale o pesce per sopravvivere. Questa è la codipendenza in azione, miei cari. La codipendenza può anche configurarsi come una espressione comportamentale in cui uno supporta l’altro sino al punto da sacrificare la propria salute e benessere nella danza. Qui non si tratta di fame, ma è pur sempre un esempio di sacrificio associato alla codipendenza.

La codipendenza è principiata con il consumo della carne. In un altro tempo della storia, gli umani si relazionavano l’un l’altro interdipendentemente e non codipendentemente; come tale ogni individuo dava alla tribù e riceveva dalla tribù in egual scambio senza sacrificio di sorta. Ogni membro tribale metteva a disposizione le sue abilità nei più svariati campi di attività, dalla cucina, all’agricoltura, all’artigianato, all’edilizia intesa come costruzione di capanne per proteggere il gruppo dagli elementi della natura. In ritorno, ogni membro della tribù riceveva amore, accettazione incondizionata, casa e sufficienti provviste per protrarre la sua esistenza nella terza dimensione. Nessuno sacrificava se stesso perché chiunque altro nell’ambito del gruppo potesse vivere in seno alla tribù. Questa è l’interdipendenza in azione. L’interdipendenza è uno stato d’essere che gli umani, attraverso la continua evoluzione della vostra specie, sono destinati a ricalcare nel futuro.

La dieta vegetariana è un altro buon esempio di interdipendenza. La frutta, le noci in generale, le piante e gli alberi che producono i vegetali, offrono un dono che si chiama frutto a cui loro stessi hanno dato vita.  Come si sceglie di mangiare il frutto della pianta, si riceve il beneficio dell’associato regno; per gli alberi o le piante ciò non costituisce un sacrificio; perché essi continuano a vegetare anche dopo che il frutto è stato tolto dal ramo. I mietitori od i raccoglitori delle antiche tribù rosse raccoglievano i frutti di molti alberi, cespugli, e piante, ed altri vegetali ancora come funghi o radici. Quando si trattava di raccogliere radici o funghi, gli antichi sapevano, nella loro saggezza, di non poter prendere tutto, ossia sradicare l’intera pianta o vegetale nel processo, perché, diversamente, non ci sarebbero state sufficienti provviste per le stagioni successive. Come tale, essi coglievano solo quanto serviva nel momento e lasciavano sul terreno o sulla pianta una determinata quantità di frutti o foglie perché la fruttificazione successiva potesse avere luogo regolarmente a soddisfazione dei futuri bisogni. Anche questa è interdipendenza in azione perché in essa viene onorata la vita di tutti i regni.

Le attuali pratiche agricole sono oramai divenute codipendenti. In uno stato di codipendenza, l’intera pianta o l’intero animale vengono sacrificati come risorsa alimentare. Oggi, gli agricoltori spesso piantano un campo partendo dalle sementi ed una volta cresciuta, mietono o sradicano l’intera pianta da destinare al consumo, invece che cogliere solo il necessario, consentendo al resto della pianta di prosperare per il raccolto successivo. Perché gli umani hanno adottato questo modo di fare agricoltura? Ciò non è altri che un esempio di un movimento indirizzato sempre più verso la forma-pensiero di codipendenza, dove una specie è costretta a sacrificare se stessa perché voi possiate sopravvivere. In realtà, non c’è alcun bisogno di coltivare in siffatta  maniera, senza contare che attualmente si spreca cinque volte più CHI per distruggere l’intera pianta e farne crescere un’altra con la semina, che non raccogliere porzioni di essa e consentire al regno di rigenerarsi. Il regno interessato non fa che perdere CHI nel processo e ad ogni singola specie viene negata la possibilità di dare frutti più copiosi a nutrimento della famiglia umana.

Perché c’é la fame? La fame è in conseguenza delle vostre attuali pratiche agricole che in qualsiasi parte del mondo fanno dipendere la crescita dei raccolti solo dalla semina, invece che da un loro coscienzioso e dilazionato sfruttamento.  Una tale consuetudine lascerebbe al regno vegetale il CHI ossia l’energia per far crescere più frutti a nutrimento di quanti soffrono la fame. Ogni regno si carica di forza vegetativa e di vigore unicamente per crescere e svilupparsi, miei cari; è più è il CHI che viene distolto dalla pianta per tale tipo di raccolta sacrificale, meno sono le messi od i frutti che ogni regno complessivamente è in grado di sostenere e produrre. E ciò a prescindere dalle vostre pratiche fertilizzanti che stimolano artificialmente la capacità produttiva delle piante, come, diversamente, non sarebbero in grado di fare. 

Questo tipo di agricoltura presenta ulteriori problematiche che il regno delle Noci vorrebbe mettere a fuoco. Quello che gli umani non riescono a comprendere è che se si sacrifica un altro, sia esso un animale vivo od un’intera pianta, alla fine si sacrifica se stessi e la propria specie. Le stesse modalità di macellazione nei confronti di ogni altro regno s’insinueranno nell’esperienza umana di ciascuno, vedi allora la danza della tortura, della guerra, del massacro e di ogni altro atto vessatorio che si riflette nell’odierno specchio del mondo; è il sacrificio delle piante e degli animali che rende tale questa realtà anche nel sogno umano.

Qualcuno di voi può rimanere perplesso e chiedersi: “ma, ad ogni buon conto, se ad ogni stagione il pesce depone le uova che poi si schiudono per darmi ancora pesce da consumare; se la mucca continua a generare dando alla luce nuovi piccoli; dov’è sta la differenza e perché viene chiamato sacrificio? La differenza è che nel processo di macellazione, ci si appropria della vita del pesce o della mucca ed il pesce o la mucca sacrificano la loro vita per sostenere la vostra. E’ nel momento in cui si uccide l’intera esistenza di una qualsivoglia forma di vita, vegetali compresi, che la forma di vita sacrifica tutto di se stessa per il vostro sostentamento.

Il consumo è tale anche quando si tagliano gli alberi per farne legname da costruzione; o si sradicano i cespugli, come nel caso del tea tree, per l’olio. “Ma allora”, vi potreste chiedere, “ come fare per evitare di sacrificare un altro regno per costruirsi la casa o per preparare le proprie tinture? Il Tea Tree Oil potrebbe facilmente essere estratto solo dalle foglie lasciando il cespuglio sul terreno a rigenerarsi; e sarebbe un’essenza più pura con meno effetti nocivi collaterali. Forse un giorno, attenendosi a questo principio, qualche umano riuscirà ad ottenere un prodotto più raffinato ed a coglierne la differenza. Il metodo di rimuovere soltanto le foglie, al posto dell’intera pianta, onorerebbe anche il regno che, a sua volta, benedirebbe le tinture ottenute, consentendo alle stesse di benedire coloro che poi andranno ad applicarle sulla pelle o sullo spazzolino da denti; solo quando si miete nell’onore le benedizioni del regno coinvolto possono essere condivise.

Gli alberi esistono in una relazione comune a tutta l’intera foresta. Tagliare pochi alberi di una foresta per costruire la propria casa può essere fatto in accordo ed in onore. Se si taglia qualche albero in siffatta maniera, l’intera foresta supporterà il sogno della propria abitazione e della propria vita al suo interno. La foresta non ne esce sacrificata nel processo ed i pochi alberi che le sono stati tolti si rigenereranno. Ma è nel momento in cui gli umani tagliano l’intera foresta per costruire le città, che gli alberi, al pari degli animali sacrificati come carne da destinare a risorsa alimentare umana,  vengono sacrificati. Ciò causa grande dolore a tutti i regni e priva il regno della sua capacità di sostenere la vita sulla Terra, perché ogni regno ha accordi in tal senso.

Da poche decadi a questa parte è ormai prassi consolidata riforestare ciò che è stato deforestato; instaurando così un circolo virtuoso rispettoso dell’ambiente. Altro problema da non sottovalutare quando viene rimossa un’intera foresta, è la drastica riduzione della quantità di ossigeno indispensabile alla vita, alla salute ed al benessere di tutti che porta fatalmente all’autodistruzione. Molte delle cadute in consapevolezza della specie umana a cavallo di varie ere temporali furono realmente in conseguenza di un deficit di ossigeno dovuto alla deforestazione selvaggia, particolarmente nelle vicinanze delle città umane; la carenza d’ossigeno è causa di degenerazione cerebrale. Non si può realmente distruggere o sacrificare un altro senza alla fine distruggere e sacrificare se stessi, perché tale è la natura della realtà di consenso in cui vivete. Distruggetene una parte qualsiasi, e distruggerete voi stessi, miei cari. Questa è forse la lezione più importante che è data da imparare a tutte le specie in questo tempo di evoluzione a “casa”.

Anche gli animali sono di supporto alla Terra; essi forniscono energia in movimento che consente al suo campo di muoversi appropriatamente. Rimuovete una massa critica di animali in ogni data regione geografica ed il flusso energetico sulla terra diverrà stagnante e le regioni cominceranno a morire. I deserti sono il caso più eclatante di tale trasformazione dovuta alla danza del sacrificio di una specie a sostegno di un’altra. La natura si riproduce in equilibrio. Se servono più orsi per concorrere ad alimentare il flusso di energia del Polo Nord e dell’Artico, allora, in quel dato frangente temporale, nasceranno più orsi. Se ne servono meno, ne nasceranno di meno. Lo stesso dicasi per ogni specie. Nel momento in cui gli umani invadono un determinato territorio ed uccidono un determinato regno fino all’estinzione, non ci saranno abbastanza corpi di quel determinato animale in sostegno del flusso di energia di quella regione; il risultato è un’energia appiccicosa che a sua volta debilita il flusso energetico della specie umana ivi residente, il che significa complicazioni patologiche ed una ulteriore caduta in consapevolezza.

Sacrificare gli animali per farne una risorsa alimentare è un’altra forma di codipendenza, forse peggiore della stessa deforestazione o delle vostre attuali pratiche agricole. Consumare carne, equivale ad intendere che la propria carne venga consumata, ossia, distrutta, mutilata, torturata od uccisa nel campo di battaglia. Gli umani sono talmente inconsapevoli di questo ciclo da non riuscire a ridiventare vegetariani nemmeno se vi fossero sufficienti risorse alimentari per tutti in forma di verdura, frutta, semi e noci per farlo. Quando il consumo di carne diviene una irrinunciabile consuetudine,  il livello di codipendenza raggiunge il suo apice. In un tale stato d’essere, il sacrificio di gira verso l’interno e diviene biologico, e cioè si trasforma in uno stato d’essere cellulare.

Il sacrificio cellulare, in parole povere, equivale alla sequenza invecchiamento- morte, dove, grado a grado, le cellule sacrificano se stesse sino a che la vita non può più essere sostenuta. Il sacrificio cellulare può equipararsi anche alla malattia, in tutte le sue varie e spesso dolorose forme, così comune sulla terra. Se si mangia carne abbastanza a lungo, il sogno a livello del corpo registra il consumo come un’intenzione ed il corpo prende a consumare se stesso; e da questa intenzione si manifestano poi la malattia e la morte nel fisico.

Come gli umani caddero nello stato biologico del consumo, la natura li seguì a ruota. La natura risponde alle specie pienamente consapevoli ed ai loro pensieri. Gli umani sono una specie pienamente consapevole ed ogni azione della vostra specie ha un innegabile influsso sull’intera forma-pensiero del consenso in cui vivono.  Dopo che gli umani iniziarono a mangiare la carne, gli animali cominciarono a mangiarsi l’un l’altro. Ovviamente, quando gli umani smetteranno di consumare la carne, la natura si adeguerà in conformità e ridiventerà vegetariana. E grazie al fatto che gli umani chiave, i delfini e le balene in ascensione, hanno appunto fatto questa scelta, tale cambiamento è già in cammino. Secondo le stime della Terra, occorrerà attendere fino al 2035 per vedere ogni carnivoro girarsi in vegetariano.

Com’è iniziata questa faccenda in virtù della quale si deve sacrificare se stessi perché un altro sopravviva; od, a parti invertite, un altro deve sacrificare se stesso perché voi possiate sopravvivere? Quella, di come il sacrificio giunse in essere sulla Terra, è una lunga storia. Il sacrificio è il risultato della mescolanza di due genealogie non risonanti. Nei tempi che precedettero la semina umana, dei delfini e delle balene, la Terra veniva percepita come un delizioso terrarium o serra che gli scienziati di molte altre creazioni ambivano visitare per condurvi i loro esperimenti.  Esperimento dopo esperimento, essi finirono con l’importare dalle loro creazioni ogni genere di piante e di animali, così come svariati regni acquatici, di genealogia diversa da quella della Terra. Ma, come spesso accade, qualcuno di questi regni sfuggì al controllo e divenne dominante, soffocando la forza di vita degli altri regni nativi biologicamente risonanti alla Terra. Quei regni che si estinsero sacrificarono la loro esistenza per lasciare il posto ai regni di matrice genetica dominante. Queste sono le origini del sacrificio e della codipendenza sulla Terra.

Come per le piante e gli animali, più tardi furono gli umani di altre creazioni aliene a trasferirsi sulla Terra. Fino ad allora, gli unici a popolare il vostro pianeta erano stati i popoli della Nazione Rossa seminati dagli scienziati di Sirio. Sirio apparteneva ad una creazione più vasta di 12° dimensione alla quale, prima di cadere, faceva capo la stessa Terra. Questi umani erano principalmente magnetici in DNA e non cercavano di dominare o di distruggere il pianeta; vivevano invece pacificamente dei prodotti della terra ed erano una benedizione ovunque si stabilissero perché muovevano l’energia magnetica che forniva ulteriore sostegno al complessivo flusso di energia del territorio. In parole povere, questi esseri erano in risonanza con la Terra.

Ed in coda a tutti, dalle Pleiadi giunsero anche gli Anu. Questi umani, al contrario della gente rossa, erano terribilmente disarmonici perché davano ricetto ad un flusso energetico elettrico non in risonanza con la Terra. Ed anche se in numero esiguo, la loro dissonanza fu tale da causarle una caduta in consapevolezza. Tanto erano avulsi e stridenti nei confronti della vita sulla Terra, che, appena messo piede sul pianeta, essi cominciarono ad invecchiare ed anche a morire. Per recuperare la salute ed allungare quanto possibile la loro vita, essi presero a bere il sangue di altri esseri umani, ed a mangiare la carne di determinati animali. Con questo loro modo di agire, il consumo e la codipendenza vennero ancorati nelle banche dati umane della memoria. La natura, com’è nella sua natura, afferrò l’esempio, e qualche animale cominciò a consumare altri animali.

Quale tipo di Dna è predominante in una creazione magnetica come quella che ospita la Terra? Innanzitutto il DNA elettrico. Ogni pianta, animale od umano che ha avuto le sue origini in Orione, nelle Pleiadi od in Alpha Centauri, invade e devasta le altre piante, animali od umani di discendenza magnetica, e li devasterà fino all’estinzione. In uno stato magnetico, tutte le specie consentono a tutte le altre di esistere. Consentire a tutte le altre di esistere senza sacrificio di sorta, equivale ad uno stato di interdipendenza. Ed è appunto a questo stato di interdipendenza che la Terra ha deciso di ritornare; in quanto stato d’essere improcrastinabile per avere accesso al Sogno del Grande Sole Centrale.

Per sostenere uno stato di interdipendenza in luogo di uno stato di codipendenza, è di fondamentale importanza muoversi in un flusso di energia magnetica, rilasciando e trasmutando ogni traccia di flusso elettrico che ancora scorre nelle maglie della biologia. Occorre inoltre diventare vegetariani e cessare di macellare o di sacrificare ogni altro regno per perpetuare la propria esistenza e benessere. Ma vi è ancora dell’altro, perché la Terra ha di recente percepito che il flusso magnetico od il flusso elettrico dipendono anche dai minerali contenuti nell’organismo umano, in particolar modo dal tipo di sali. Perché i sali elettrici, avendo catene molecolari più lunghe rispetto ai sali magnetici, conducono una geometria elettrica, sagomata a scatola od a piramide. Mentre i sali magnetici, di struttura molecolare più corta, conducono una geometria di forma rotazionale come il Linguaggio di Luce od il Linguaggio dell’Uno. 

Rilasciare qualche molecola fra quelle in coda ad ogni catena di sali nell’ambito di un campo in ascensione, significa volgere a magnetico tutto quello che prima era di un flusso basato sull’energia elettrica. In uno stato d’essere prettamente magnetico, l’energia elettrica viene resa alla creazione di origine invece che essere assorbita dalla biologia ( cioè, l’elettricità ruota attorno al corpo invece che passarci attraverso). Senza più energia elettrica a devastare il corpo eterico, il livello di salute di tutto quello che vi è connesso, non potrà che migliorare, perché, più di qualsiasi altra cosa, è l’elettricità che permea la terra, il peggior nemico del DNA e della griglia.   

La trasformazione in sali puramente magnetici può avere molti effetti collaterali positivi. I bambini in ascensione, ad esempio, per il fatto di avere al loro interno soltanto sali magnetici, possono agevolmente entrare nel mondo con un flusso di energia totalmente magnetico. Come tale, l’attuale era elettronica in cui i bambini indaco o lavanda pallido in ascensione sono destinati ad entrare, non sfocerà in un’altra caduta in consapevolezza od in un danno al loro DNA. Anzi, una volta maturi, questi giovani godranno di una costante resurrezione ed ascensione nella loro danza di vita. (Vedetevi “I Bambini Indaco, l’ADD, l’Autismo e l’ascensione” per più informazione al riguardo).

L’alterazione dei sali elettrici in sali magnetici dispiegherà i suoi effetti sull’intera Terra. Nei vasti oceani che occupano circa il 70% della superficie terrestre, solo 4 sali su 18 sono elettrici.  Quando, ad un minimo cambiamento del mare, i sali elettrici residui si convertiranno in magnetici, la Terra inizierà a respingere più pulsazioni elettriche di quelle che è in grado di assorbire. Nel tempo, quando la Terra, complice l’ascensione, arriverà ad ospitare soli sali magnetici in tutti i regni ed in tutte le regioni del suo corpo, l’elettricità sarà respinta in toto verso le Pleiadi, Orione ed Alpha Centauri, dalle quali è principiata. A quel punto, non più in là del secolo entrante, l’elettricità comincerà a decrescere sino a scomparire del tutto e la Terra si rigenererà quanto basta per entrare a pieno titolo nel sogno del Grande Sole Centrale.

Gli umani sono caduti in consapevolezza principalmente per la dissonanza dei loro apparecchi elettronici e dei media. Come gli umani in ascensione impareranno ad ancorare i sali magnetici in tutti gli organi, le ghiandole ed i sistemi della biologia, la densità elettrica in cui risiedono fluirà tutt’intorno al loro corpo; e ciò, non solo metterà fine alle cadute in consapevolezza, ma darà impulso alla consapevolezza di ascensione, consentendo alla popolazione adulta in ascensione di migliorare il suo stato di salute. Invitiamo quanti stanno leggendo i nostri materiali e che stanno scegliendo  consapevolmente di ascendere, d’intendere che tutti i sali all’interno della loro biologia si volgano a magnetici. Dopo che tutti si saranno impegnati a raggiungere questo traguardo, ci sarà maggiore armonia interiore grazie alla riconquistata risonanza fra un sistema biologico e l’altro, la qual cosa si tradurrà più avanti in una rinnovata armonia sociale e personale. 

Secondo l’esperienza di Mila ed Oa, è più facile modificare i sali della biologia in catene più corte che non tentare di ascendere ad una vibrazione più alta nei materiali genetici; è infatti più semplice modificare i sali in ogni cellula del corpo che non ancorare un’intera nuova matrice cristallina. Oggi come oggi, la Terra sta pertanto guidando ogni specie in ascensione a fermarsi ed a focalizzarsi sulla piena trasformazione di tutti i sali ad un tipo magnetico di conduttore; a missione compiuta, ad ogni regno ed alla stessa Terra come un tutto, sarà consentito di muoversi in un flusso magnetico.

Fisicamente parlando, i sali determinano in primo luogo la viscosità dei fluidi del sangue e della linfa; nonché la viscosità del fluido intracellulare; più è il sale, più denso e più vischioso sarà il fluido; minore è il sale, più diluito sarà il fluido. Sia i sali magnetici che quelli elettrici lavorano nella stessa maniera per creare la viscosità dei fluidi del corpo; pertanto, da un punto di vista fisico, non importa quale tipo di sale sia preposto a questo scopo. Il sale, tuttavia, è il principale minerale che conduce l’energia creando il movimento del sistema dei meridiani, della kundalini, del sistema dei chakra e dei corpi sottili del campo in ascensione. 

Come abbiamo assodato più volte, è il flusso dell’energia magnetica che sostiene la vita e la salute in una creazione magnetica; quindi, la Terra, così come ogni suo regno, non avranno che da guadagnarci in salute e benessere in tale focalizzazione. L’energia magnetica ristabilisce la pace interiore grazie all’armonia che s’instaura in ogni parte della biologia. Ineluttabilmente, questo cambiamento porterà a molta più pace sia dentro che fuori; e ad un sogno più armonioso da vivere in un nuovo giorno futuro dove gli umani potranno finalmente ascendere dal conflitto e dalla guerra. 

L’energia elettrica all’interno di una creazione magnetica porta al sacrificio, alla perversione ed all’immoralità. Il modo in cui la carne viene oggi sacrificata è spesso orribile e crea nei regni coinvolti più dolore di quanto possiate immaginare. Avrete certamente sentito dai vostri telegiornali la notizia che in Cina cani e gatti sono allevati per la pelliccia. La BBC ha prodotto un film documentario che mostra i gatti bolliti vivi ed i cani rinchiusi in grosse gabbie saltare dentro il mattatoio, fracassarsi le zampe e lasciati guaire dal dolore. Perché trattare i regni animali in un modo che può apertamente configurarsi alla tortura, viene accettato dagli umani? Perché gli umani non onorano quello che vanno a macellare, assicurandosi che alla creatura venga risparmiata una atroce quanto inutile sofferenza nel processo?   

Perché gli umani sono diventati così brutali da non curarsi di quello che prova un altro regno? O di quello che essi provano l’un l’altro per questa faccenda? Ciò ha a che fare con la genealogia elettrica e con uno stato d’essere senz’anima. In una creazione magnetica, l’anima è sostenuta nel campo e nella forma tramite il flusso di energia rotazionale. Come gli umani discendono in una biologia in parte elettrica, il movimento energetico a linee dritte diviene parte integrante del campo energetico umano. Il flusso di energia a linee dritte devasta il non fisico, e, per sfuggire alla distruzione, l’anima è costretta a ritirarsi dai vascelli e dai campi umani.  E’ l’anima che sente, che percepisce, ed è sempre l’anima che si prende cura e che ama; se manca l’anima, non esiste nient’altro che si preoccupi di come gli umani si trattano l’un l’altro o di come essi trattano i regni che li accompagnano nella danza di vita.

Come l’anima si dilegua, gli umani si trasformano in macchine viventi. A che cosa può importare ad una macchina di come si stritola un altro essere infliggendogli le pene dell’inferno? La macchina non se ne cura. Gli umani sono diventati come dei robot viventi, indifferenti al dolore che procurano ai loro simili ed agli altri regni. E non essendo più un caso isolato, ma diffuso in ogni angolo della Terra, la latitanza dell’anima ha fatto sì che gli umani mettessero in pratica tali drastiche forme di tortura nel processo di macellazione; che esse si svolgano all’interno di un mattatoio o su di un campo di battaglia, non fa alcuna differenza dal nostro punto di vista. 

Col ritorno dell’anima, gli umani prenderanno repentinamente coscienza della tortura comminata agli altri simili od agli altri regni, e, grazie al loro nuovo sentire, prenderanno a mutare il loro comportamento. Naturalmente, bisognerà che prima la biologia umana si sia sostanzialmente modificata sino a contenere soltanto sali magnetici al suo interno, sali che concorreranno a creare un campo rotazionale in grado di accogliere l’anima in maniera innocua. Il ritorno dell’anima alla specie umana è solo questione di tempo, ed è strettamente collegato al momento in cui ogni adulto e futuro bambino sceglieranno di muoversi sempre più in un flusso magnetico prettamente rotazionale; allora tutta la vita, così come voi la conoscete, cambierà, ed il risveglio dell’umanità diverrà una realtà vivente che respira.

L’energia elettrica causa l’intorpidimento del corpo emotivo. Chi, se non colui che è in uno stato di torpore, può imporre ad un’altra creatura o ad un altro suo simile dolore e sofferenza?  Se si “sente”, si è anche in grado di percepire il dolore e l’infelicità che si commina all’altro, e l’esperienza non è delle più piacevoli. La tecnologia elettrica ha un ruolo di primo piano in tutto questo, perché sua è la causa del torpore e della brutalità che lo accompagna in cui sono precipitati gli umani del secolo scorso.  Come l’elettricità si ridurrà, grazie all’ascesa della Terra in una biologia magnetica, anche la condotta umana diverrà pacifica ed amorevole. Perché pace ed armonia usciranno rafforzate dalla disfatta dell’elettricità.

Per quanti si sono risvegliati, accorgersi di essere circondati da robot viventi che non sentono e non si preoccupano, può risultare alquanto doloroso. Od almeno questo è il ricordo che Mila conserva dei suoi primi giorni di risveglio, la sensazione, nel prenderne coscienza, di essere sola in un mondo strano e bizzarro. Lei trovò nella natura il luogo in cui evadere, perché là fuori nei boschi o nelle colline circostanti la sua casa californiana, c’era la coscienza, quella coscienza  che sentiva e che si preoccupava non soltanto di lei, ma anche della Terra come un tutto. C’erano anche gli antenati della nazione rossa che si erano fatti avanti per guidarla, nutrirla, amarla ed assisterla sul suo sentiero. Per coloro che si stanno risvegliando e che si sentono soli , sarebbe un’ottima cosa, secondo il Regno degli Alberi, poter andare nella natura per comunicare e trovare conforto onde capire molto di più loro viaggio verso “casa”.

C’è un intero gruppo di bambini indaco, dalla tarda adolescenza ai vent’anni di età, che è sulla soglia della maturità in questo momento. Questi bambini erano nati a 1024 basi di DNA con più integrità e consapevolezza di tanti altri. Mila ed Oa hanno avuto l’onore di avere qualche indaco nei loro programmi di studio e sono rimastati sbalorditi dalle loro memorie infantili. Essi non solo ricordano l’infanzia nei minimi particolari, ma anche le percezioni inconsce sulla loro famiglia! Questo è un segno che nell’entrare nel mondo a 1024 basi essi sono stati meno soggetti a fratturarsi od a vivere fuori dal corpo nell’infanzia. Ciò porta ad un giovane adulto di maggior integrità e capacità di ascendere al prossimo livello. Gli adulti in ascensione potrebbero trovare conforto e gioia nel crearsi delle amicizie con i giovani indaco e godere della saggezza che scaturisce dai loro antichi antenati,  quella saggezza che forse non hanno ricevuto all’interno della famiglia dai loro genitori.

Ora stanno per nascere anche i bambini indaco pallido. Questi piccoli entrano nel mondo a 2200-3000 basi. La Terra sta ora modificando i suoi traguardi genetici girandosi completamente nei sali magnetici. Questi  piccini saranno la vita del gruppo, perché avranno un’anima. L’anima guiderà il bambino in tutte le interazioni, come pure nelle relazioni e nel sistema scolastico. Questi bambini possono riuscire in un modo precluso agli altri grazie alla presenza dell’anima e degli antichi antenati a guida del sogno di vita. Essi saranno un faro d’amore per la loro famiglia, perché nati con cuori aperti e come tale pronti ad aiutare i loro insegnanti, i loro  genitori e fratelli a ritrovare la strada dell’amore. 

Gli adulti in ascensione proveranno gioia nel trovarsi circondati da questi piccoli; qualcuno vorrà diventare un insegnante di  scuola materna o di scuola elementare; o sarà disposto a sorvegliarli ed accudirli pur di godere della loro presenza. Qualche altro forse progetterà di dare alla luce un bambino in ascensione e fare di questo la propria intenzione.

Benché da una prospettiva umana, l’attuale dramma che si svolge nello specchio del vostro mondo possa apparire deprimente ed apparentemente senza speranza, da una prospettiva superiore di futuri possibili sogni, la speranza per raggiungere il traguardo collettivo dell’evoluzione a “casa” nel sogno del Grande Sole Centrale, è più forte di un anno fa. Per entrare nel nuovo sogno, occorre tuttavia, modificare la genetica ed il flusso energetico per esserne in risonanza. Ora, nel comprendere come i sali sostengono il flusso di energia non risonante o risonante, e di come essi possono essere agevolmente modificati in magnetici tramite l’intenzione, c’è una rinnovata speranza di entrare pienamente nel nuovo sogno.

Vi invitiamo ad entrare nella danza della interdipendenza. Per i bambini indaco pallido, l’interdipendenza è un naturale stato d’essere. In uno stato di interdipendenza, il massacro ed il sacrificio non hanno più senso, perché in tutto e per tutto sinonimi di codipendenza. In uno stato di interdipendenza, ciascuno impara a supportare il tutto senza pretendere che un altro od un altro regno si sacrifichi per lui. Solo quando avrà raggiunto uno stato di interdipendenza, l’umanità potrà sottrarsi all’invecchiamento, alla malattia e conquistare uno stato d’essere sano e rigenerativo. Quando lo stato di interdipendenza sarà ad appannaggio di tutti i suoi regni, la Terra recupererà salute e benessere quanto basta per entrare a pieno titolo nel sogno del Grande Sole Centrale.

Con questi pensieri, vi lasciamo.


Namaste
Il Regno degli Alberi che portano Noci

 

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Originale in inglese: http://www.ascendpress.org/Community/Plants&Trees/NutTrees.htm

Tradotto da Sonia per Stazione Celeste

www.stazioneceleste.it