)*(Stazione Celeste)

 

Spiritual School of Ascension

 

 

MESSAGGI DALLE PIANTE E DAGLI ALBERI

 

 

Dal Maestoso Regno della Quercia

 

Il Regno della Quercia attraverso Karen Danrich "Mila"

24 Febbraio 2006

Benedizioni per il Flusso di Energia Rotazionale e il Sogno Basato sull'Unità

Cari Amati Umani in Ascensione,

 

Oggi è il Regno della Quercia che vi parla. La Quercia rappresenta un solido legno usato nella costruzione di case e di mobili. La quercia possiede una forma più compatta di legno, rispetto all’albero della gomma od all’eucalipto ed è per questo che noi querce forniamo una solida base con la quale erigere la vostra casa.. Come coscienza, la Quercia gode dunque di una posizione privilegiata per osservare le vite umane nell’intimità delle loro case. Analogamente agli Abeti che sono testimoni del pulsare della vita umana intorno all’albero di Natale agghindato a festa, anche la Quercia osserva la vita della famiglia dall’interno delle mura domestiche o dei mobili costruiti con i suoi tronchi, particolarmente in Occidente.

 

Anche il Pino ed il Cedro vengono impiegati nella costruzione di case  e di mobili in svariate parti del mondo. Quantunque i vostri libri di botanica classifichino la Quercia come una specie separata dal pino e dal cedro, in realtà noi querce facciamo parte della stessa famiglia di alberi che nel tempo sono andati diversificandosi in varie forme. Noi non siamo sempreverdi come il pino; questo perché nelle molte cadute in consapevolezza delle nostre specie verificatisi in anni ed anni di vita sulla terra, abbiamo smarrito la nostra informazione su come crearci una chioma sempreverde. Un obiettivo, quello di recuperare la nostra conoscenza  sempreverde, che accomuna tutta la vita vegetale. Non è un traguardo di poco conto, perché una volta riavutane cognizione, le nostre foglie saranno in grado di produrre costantemente lo zucchero necessario a nutrire il nostro tronco e noi non dovremo più rassegnarci a cadere “in letargo” e sostanzialmente ibernarci, perché le nostre foglie saranno verdi per tutto l’arco dell’anno. (vedetevi l’articolo:“ Dai Pini” per più informazione in proposito).

 

In tempi remoti, tutti i regni erano sempreverdi. I fiori non appassivano e resistevano inalterati per anni, se non per decadi, sull’associato cespuglio, pianta od albero. Il concetto di nascita, morte e rinascita sfuggiva alla realtà sempreverde di cui il regno vegetale era partecipe nel sogno del Grande Sole Centrale. Tutta la vita riceveva CHI e nutrienti per esistere apparentemente per sempre, senza dover sottostare a decadenza e morte. La Terra conta di ritornare a questo meraviglioso stato d’essere nel prossimo ciclo di 250 anni quando, in virtù del suo progresso ascensionale, le matrici di antica data provenienti dal Grande Sole Centrale saranno all’uopo modificate  per essere incorporate nella terza dimensione; a quel punto, tutta la vita si volgerà ad una forma eterna di esistenza fisica ove morte e rinascita  non dovranno più essere sperimentate.

 

Morte e rinascita sono le circostanze più dolorose da sperimentare. Gli umani si rattristano quando perdono un loro caro. Similmente, seppur in maniera diversa, anche la natura si rattrista  quando, per sopravvivere ai rigori dell’inverno, deve ritrarre la sua vita dal fisico. Ed anche se non ci è dato provare il dolore e le struggenti emozioni che connotano l’esperienza umana, anche noi, a nostro modo, abbiamo paura dell’inverno. Anni fa, quando Mila chiese al Regno del Pino di Banff e di Jasper nelle Montagne Rocciose quale fosse il suo sommo desiderio, esso rispose: “la fine del freddo e dell’inverno”!

 

La reminiscenza del regno vegetale per un costante calore ed un’eterna primavera trae le sue origini da un tempo in cui la primavera era più che altro un “effetto collaterale” delle manipolazioni umane che avevano portato all’installazione di enormi scudi di ghiaccio nell’atmosfera terrestre e che avevano trasformato il vostro pianeta in una vera e propria serra. a cielo aperto. Ma a prescindere da come si svolsero i fatti, noi ricordiamo ancor oggi che quando tutta la vita sperimentava un’eterna primavera, sulla Terra regnavano pace ed unità. Ed è per l’appunto questo ricordo che sprona il nostro desiderio di ritornare ad un tale stato d’essere nel futuro, un futuro molto più piacevole di un’eterna  primavera senza, dove non via sia posto per la calura estiva che letteralmente cuoce il nostro regno o per i rigori dell’inverno che lo congelano pressoché fino alla morte.

 

In onor del vero, queste non sono affatto le prime temperature al di sotto dello zero di cui il Regno della  Quercia conserva la memoria. Sei milioni di anni terrestri fa, (24 milioni di anni umani fa), la Terra conobbe un’altra era di estremo gelo ad opera degli scienziati Arturiani. I vostri scienziati umani l’hanno classificata come era glaciale. Gli Arturiani non erano bendisposti; essi vennero di proposito sulla Terra con la loro tecnologia per immettere nel suo campo grosse quantità di biossido di carbonio (anidride carbonica) che sembrava essere una scoria proveniente dal loro stesso sistema solare. Per intrappolare questa scoria nell’atmosfera terrestre, era necessario raffreddare il pianeta fino al punto di congelamento. Attenendosi ai loro piani scientifici, gli Arturiani trascinarono la Terra nel cono d’ombra di un altro pianeta usando un raggio traente emesso dalle loro astronavi. In quella posizione la Terra fu privata della luce del sole per ben 8 anni. Tale è il modo in cui si formarono i ghiacciai di tutto il mondo, miei cari! Essi sono lì in virtù di sconsiderate pratiche umane. Benché gli Arturiani non provengano da questo grande sole centrale, ma da un altro grande sole centrale parallelo, sulla Terra,  questo è ancora karma umano.

 

Nella terza dimensione tutta la vita, animale e vegetale, si congelò come mai aveva fatto prima di allora.  Il grande gelo fu un’esperienza terribilmente dolorosa. Per quanto era nelle sue facoltà, ogni regno animale si diresse in massa alla Terra interna dove il calore dell’aurora forniva CHI a sufficienza per rimanere in vita.. Ma alberi e piante non si potevano muovere, e così noi fummo lasciati a cercare di sopravvivere alle rigidissime temperature che il nostro regno era impreparato ad affrontare. 

 

La maggior parte della vita lungo la superficie della Terra morì  in questo triste frangente. Quegli animali che non poterono fuggire nella Terra interna, finirono congelati. I vostri scienziati hanno scoperto animali congelati di questa natura nei pressi del polo artico; ma questi animali si congelarono per gli effetti dell’inverno nucleare degli Anu e non per l’era glaciale di cui stiamo parlando. La vera era glaciale non lasciò nulla di mobile sulla superficie della terra; tutti gli insetti, gli animali, gli uccelli, i delfini, le balene, il pesce ed i rettili, semplicemente si  ridussero in pezzi di ghiaccio. Comunque, nella tundra ghiacciata della Terra, nulla decadde e si smarrì definitivamente. Dovettero trascorrere ben 250.000 anni prima che le temperature si rialzassero a sufficienza per dare il via al processo di guarigione. 

 

Tutti gli alberi morirono, ma, con il salire delle temperature,  i semi prodotti in gran quantità ricominciarono a germogliare. E quando il clima fu di nuovo adatto ad ospitare la vita, anche tutti i regni animali, rifugiatisi nella terra interna, iniziarono a trasmigrare in superficie. Tuttavia, furono necessari altri 100.000 anni perché la vita sulla superficie della Terra si riavesse totalmente;  anche se in verità non era la vita lussureggiante e piacevole di quella antecedente alle manipolazioni degli Arturiani, ad oggi i ghiacciai esistono ancora pregni delle loro tossine e del loro karma.  Nel tempo, come la Terra tornerà a riscaldarsi nell’energia del sogno del Grande Sole Centrale, tutti i ghiacciai si scioglieranno e quanto è stato scaricato su di essa, o ritornerà ad Arturo o sarà trasmutato col progredire della sua evoluzione

 

Gli umani, nella loro caduta da uno stato d’essere olografico di 15.000-36.000 basi di DNA, ad uno di sole 2 basi di DNA, non sono dissimili dalla Terra nella sua caduta nell’era glaciale. Gli umani sono precipitati nel profondo gelo di un grande oblio. Cosa serve dunque all’umanità per ricominciare a scongelarsi e ricordare? Ricordare che la vita è molto di più che non il fisico che si percepisce intorno a se stessi? C’è un grande dolore dietro la convinzione che la vita sia solo fisica e che in tale convinzione non esista null’altro intorno a se stessi, se non la limitazione in cui ci si è calati. La maggior parte di coloro che leggono questi materiali comprendono il dolore dell’attuale paradigma, come pure la solitudine e la sofferenza che gli umani si trasmettono a vicenda per la loro incapacità di comprendere la verità sul fatto che a dirigere la realtà siano lo spirito ed il non fisico e non, contrariamente a quanto si crede, il fisico. Quanto ancora dovrà soffrire l’umanità per colpa della sua stessa amnesia?

 

L’umanità deve riscaldarsi da dentro per ricordare. Solo “scongelandosi”, essa potrà lasciarsi alle spalle l’oblio in cui si è smarrita.. Ma lo scongelamento ha bisogno del movimento del flusso di energia della kundalini e dell’abbraccio degli elementi mancanti estranei al proprio retaggio di nascita. Come ogni umano inizierà ad incorporare tutti gli elementi, vale a dire l’aria, l’acqua, il fuoco e la terra ed i corrispondenti elementi inversi dell’etere, del vapore, del fumo e della lava, l’umanità tutta inizierà il suo disgelo perché il fuoco sarà tale da consentire a ciascuno una trasformazione interiore.  

 

Prima fra tutte, è l’ascesa alle 3000 basi che in particolar modo risveglia quanto basta la kundalini da permettere agli umani di uscire dal tunnel dell’oblio e dal lungo torpore in cui si sono immersi. Mila ed Oa ne hanno avuto prova con gli associati della loro scuola.  Gli umani, al pari della Terra che ha saputo uscire da una profonda era glaciale ed ascendere, possono risvegliarsi e riacquistare la memoria.  Se questo è stato possibile per la Terra, tanto più lo sarà per l’umanità nel suo complesso. Quello che ci riservano i tempi futuri è un risveglio del resto dell’umanità al superiore proposito connesso all’esistenza, vale a dire evolvere ed ascendere. Un tale risveglio non accadrà in una notte, occorreranno più di 100 anni, da come gli umani misurano il loro tempo, perché esso prenda consistenza; ma il futuro che ora ci aspetta  parla di un  risveglio collettivo dell’umanità ad un nuovo giorno di evoluzione a “casa”.

 

Le avanguardie in ascensione che hanno il compito di tracciare la mappa, stanno per completare l’ascensione a “casa” nell’ora, invece che in capo ai prossimi 100 anni. Questo perché i tracciatori della mappa hanno il compito di pavimentare la via dove dovrà incamminarsi il resto dell’umanità. Sono tuttora tre le onde di tracciatori della mappa in forma umana. La prima onda comprende i precursori come Mila ed Oa ed i pochi  che frequentano il loro Programma sulla Padronanza del Sogno Vivente; fra loro c’è chi si occupa di compilare la mappa per le comunità, ed è direttamente coinvolto nel programma per la Comunità di Mila ed Oa. Gli altri sono i tracciatori della mappa della seconda e della terza onda che sono qui per seguire passo passo la mappa dei precursori e di quelli prima di loro per ampliare il sentiero dell’ascensione e renderlo accessibile a quanti più umani siano in grado di usufruirne.

 

Chi ha messo su questa danza di mappatura del percorso? L’intero sogno per tracciare la mappa di ascensione è una proiezione dovuta all’intervento del Tao; il Tao ha trasmesso un sogno in questa creazione, ed in particolare sulla Terra, che ha attirato l’interesse di Mila ed Oa e di quanti hanno sentito l’impulso di studiare con loro o di leggere il loro sito. I sogni vanno scelti; chiunque abbia inteso di ascendere, invece che restare spettatore inconsapevole fino all’unico e drammatico epilogo di un’estinzione finale, ha scelto un nuovo sogno offerto dal Tao per tracciare la mappa di ascensione. Pure se il traguardo appare ancora lontano, a nessuna altra creazione, a nessuna  su oltre 100.000 parimenti distrutte in questa regione di dominio di terza dimensione, è stata offerta l’opportunità di tracciare la mappa dell’ascensione.

 

Perché il Tao si sarebbe scomodato ad intervenire in una tale bassa vibrazione e dimensione di apparente non esistenza? Una circostanza di vita che una volta Riza ebbe a definire come una massiccia realtà d’ombra difficilmente in grado di ospitare una qualche realtà vivente; un luogo dominato dall’ombra dove la luce si era fratturata in modo tale da lasciare soltanto ombra su ombra di esistenza. In effetti, si può tranquillamente affermare che le 36 realtà parallele in cui gli umani si sono scissi, abbiano creato 36 ombre di ciò che prima era unito in un’integra e contigua creazione. Ed in quanto a questo, Riza aveva intuito l’intero dramma.

 

Il Tao è dovuto intervenire perché la danza di distruzione in questo luogo incongruente ed in apparenza perduto minacciava paralleli problemi di estinzione in altre parti del suo ambito. Soltanto risanando quest’esperienza, si sarebbero potute  risanare le altre correlate esperienze di ordine più grandioso ed apparentemente più significative; diciamo apparentemente perché, nell’ottica del Tao, per quanto piccole siano, tutte le parti della creazione sono ugualmente preziose. E così Egli ha esteso un sogno, la possibilità di ascensione per un luogo che, diversamente, non ne avrebbe avuto la capacità. Coloro che, per mezzo del consapevole intento di ascendere, sceglieranno di afferrare questo sogno, creeranno per se stessi un percorso di vita diverso da quello che sarebbe stato l’esito della loro attuale esistenza sul piano fisico. 

 

Forse qualcuno doveva morire di cancro o di qualche altra malattia; ma con  l’ascensione, la danza karmica subordinata all’interazione con i propri simili e che fa scattare la malattia, sarà giocoforza trascesa. A seconda dei casi, ci sarà chi lascerà il coniuge od un significativo altro individuo, bambino od amico, fattore scatenante del danno connesso alla malattia e come tale riuscirà a trascendere; a quel punto, invece che soffrire e morire, ci sarà un vita di nuovi amici, di nuove speranze e di nuovi desideri, probabilmente degli amici in ascensione od un nuovo amore in ascensione, ad attenderlo. Forse, sempre a causa del karma, c’è chi doveva condurre un’esistenza traumatica accudendo fino alla morte un coniuge od un famigliare sofferente; ma ecco che ora, in virtù della trascendenza, il karma viene rilasciato attraverso il perdono e come tale  sarà un fratello od una sorella a fare propria la responsabilità karmica di accudire il famigliare infermo. Questo vi lascerà liberi di manifestare una nuova vita di maggior gioia insieme agli altri che, come voi, sono in ascensione.

 

Dal momento in cui viene intesa, l’ascensione determina molti cambiamenti. Secondo quanto ha potuto osservare il Regno della Quercia, la maggior parte degli umani è votata al dovere ed all’obbligo. Gli umani vogliono rimanere ad accudire il coniuge od il famigliare infermo, anche se detestano occuparsene. Tuttavia, non sanno capacitarsi che con il loro risentimento non fanno che uccidere il loro stesso corpo, stante il messaggio di morte che viene inviato alla loro struttura cellulare dall’odio che nutrono per quello che stanno facendo controvoglia. Gli umani vogliono rimanere con il lavoro o con il principale che odiano; invece che trasformare il lavoro in qualcosa di più piacevole; tutto per la sicurezza che esso apparentemente garantisce. Gli umani vogliono restare con il coniuge che tanto detestano perché non accettano di separarsene fino alla morte, come tale trasmettendo per tutto il tempo messaggi di morte alla loro struttura cellulare.

 

Di giorno in giorno, continuare a vivere in ciò che si detesta, significa inviare alla propria struttura cellulare pensieri di morte; probabilmente sarà una malattia od una complicanza fisica dovuta ad un incidente, a tirarvi fuori dal vostro lavoro, dal vostro matrimonio o da qualche altro obbligo che vi siete caricati sulle spalle; ma a quali spese? Forse a discapito dell’integrità fisica? Allora, perché non scegliere semplicemente di rinunciare alle incombenze tante detestate, prima che siano la malattia o l’incidente a deciderlo per voi?

 

Mila ha visto un parrucchiere in ascensione insoddisfatto del suo lavoro finire esattamente in questo modo. Per più di un anno essa fu testimone dei suoi tentativi e progetti per chiudere l’attività. Ma egli esitava per via dei suoi obblighi finanziari. Che accadde, allora? Egli manifestò un incidente di surf che gli procurò una lesione al ginocchio che compromise seriamente la sua deambulazione. Ora si era liberato del lavoro; ma era anche invalido. Neppure la chirurgia riuscì a sistemare la frattura ed a tutt’oggi egli sta ancora camminando con l’ausilio di  tutori e grucce. E sempre per i problemi al ginocchio, non è più nemmeno in grado di viaggiare con la sua moto intorno alla Big Island, il suo passatempo preferito. Che senso ha lasciarsi alle spalle ciò che ci fa sentire miserabili, se per metterlo in pratica si va a creare ancora più miseria? Perché non scegliere semplicemente di lasciar da parte quanto ci rende tristi e riorganizzarsi una nuova vita?

 

Il Karma. Il Karma è generalmente il motivo per cui gli umani non hanno il coraggio di mollare ciò che li fa sentire spregevoli. Ma con l’ascensione, oggi si può scegliere di rilasciare il karma servendosi del perdono. Molti intendono il perdono, ma pochi sanno portarlo a buon fine; perché per perdonare serve prima di tutto un cuore aperto che insegni ad amare e ad avere compassione di chi si giudica e si detesta, come anche di se stessi. Intendere il perdono, non basta; la vera sfida per rendere efficace il perdono, verte sull’apprendere la lezione spirituale che sta dietro la danza.  Dovete arrivare ad amare tutto ciò che considerate sgradevole, perché solo così il perdono può accadere assoluto.

 

Il perdono è un’esperienza interiore di rilascio che dà il massimo senso di liberazione. Nel perdono, risentimento e senso di obbligatorietà nei confronti di un altro,  improvvisamente scompaiono e con essi anche l’associato attaccamento al corpo eterico. Dal momento in cui l’altro non è più un freno alla propria libertà, nuovi orizzonti ed una nuova realtà si aprono a sostegno della proprio percorso evolutivo. Questi sono i motivi che sproneranno molti umani in ascensione a lasciarsi alle spalle il partner, il famigliare o l’amico che non servono più; diversamente, il persistere delle  corde e dei relativi punti stagnanti nel corpo eterico,  sarebbe motivo di incidente o di malattia.

 

Qual è l’iter della malattia? Tutto dipende dagli attaccamenti. Gli umani si creano nel tempo sempre più attaccamenti verso la gente, i luoghi, i possessi e le proprietà.  Più sono i lavori, gli amici, od i traslochi fatti in una determinata vita, più prende corpo l’attaccamento. Chi gode di una grande ricchezza ha più attaccamenti di ogni altro ai possessi; ma anche chi ha una nutrita cerchia di amici o che, poco o tanto, gode di fama e successo, sviluppa un parallelo attaccamento. L’attaccamento al corpo eterico includerà chiunque, ammiratore o meno, che sia al corrente dell’esistenza di qualcuno, perché  tale è il modo in cui gli umani si connettono fra loro; solo per il fatto di sapere dell’esistenza dell’altro, essi si legano vicendevolmente per mezzo di una corda.

 

Sfortunatamente, tante più saranno le corde tirate su nel tempo, tanto più rapidamente subentreranno invecchiamento e malattia.. I personaggi famosi usano il CHI di quanti si attaccano a loro con una corda,  per ringiovanire e per protrarre il più possibile la loro vita.  Tale era il modello adottato dagli Anu per allungarsi la vita; perché i primi umani attaccati che mai giunsero sulla terra, furono proprio loro. Questa famiglia proveniva da un’altra creazione dominata dalla geometria a linee rette che, per forza di cose, era connaturata al loro retaggio. La geometria a linee rette li connetteva agli altri in un modo che gli umani delle nazioni rosse già presenti sulla Terra non avevano mai sperimentato prima. Se gli Anu fossero rimasti per conto loro, forse la Terra non ne avrebbe sofferto, perché in definitiva la loro famiglia  era composta di soli 12 membri.

 

Fu la loro decisione di creare e poi di espandere le popolazioni dei loro schiavi a rendere l’attaccamento un modello predominate nel sogno umano; quegli schiavi che erano stati concepiti in un loro laboratorio con un DNA per metà pleiadiano e per metà di Razza Rossa. La geometria a linee rette usata dagli Anu  entrò quindi a far parte del flusso di energia dei loro schiavi, e gli Anu se ne giovarono per  far girare le piramidi energetiche di energia elettrica per ringiovanirsi. Queste piramidi, dopo che il grande diluvio scatenato dallo sgretolamento degli scudi di ghiaccio aveva dato forma ai vostri oceani, erano finite sott’acqua.. 

 

Anche gli schiavi, a loro volta, impararono ad attaccarsi a chiunque od a qualsiasi cosa,  incluso la terra e la natura. Tutto questo suonava nuovo per la Terra che mai prima di allora aveva avuto grosse popolazioni di qualsivoglia specie congiunte al suo campo. Ovunque gli schiavi umani si attaccassero in massa, lì, l’energia del pianeta rallentava o si fermava del tutto con il conseguente inesorabile declino delle regioni coinvolte. A lungo andare, il numero degli schiavi salì a svariati miliardi e più ne nascevano, più la Terra calava in vibrazione. La spirale vibratoria verso il basso portò ad una incrinatura del flusso di energia degli schiavi, e come tale al fallimento del programma  autorigenerativo degli Anu.  Gli Anu, a quel punto, colti da pazzia, si scagliarono gli uni contro gli altri in una guerra furibonda sfociata poi in quell’immane olocausto nucleare che pressò la Terra in un’altra era glaciale minore.

 

Tornando ad oggi, di nuovo gli umani sono cresciuti di numero più di quanto la Terra sia in grado di sopportare; e di nuovo tale moltitudine sta interferendo con il suo flusso energetico.  Ora, come nell’antichità, dove troppi individui si sono agganciati con corde all’ambiente, lì, si è prodotto un rallentamento od un ristagno di energia.. Già qualche regione della Terra, ove un tempo sorgevano città sterminate, risente ancora della cronica mancanza di rotazione energetica; lo potete vedere con i vostri occhi nei molti deserti sparsi intorno al mondo, frutto di un’energia bloccata o spentasi nel corso dei millenni a causa dei brulicanti insediamenti umani..

 

Un qualsivoglia genere di energia stagnante porta infallibilmente alla morte ed alla malattia. Muovete di nuovo l’energia e riprenderete a rigenerarvi. Questo vale tanto per il corpo fisico, quanto per il corpo globale della Terra. Nella sua ascensione, la Terra sta ripristinando il movimento dell’energia che stagnava da troppo tempo sul suo corpo. Ciò risulta più facile laddove il numero di umani incarnati è inferiore. Anche se bisogna dire che quanti stanno ascendendo stanno dando una mano alla Terra per ridare vigore all’energia bloccata dei sobborghi umani. Qualcuno che abita in zone desertiche, ha notato che, grazie al movimento dell’energia, la pioggia ha ricominciato a cadere. Il movimento richiama alla terra l’elemento mancante dell’acqua ed attraverso l’ascensione concorre a ricreare la vita.

 

Per ascendere, gli umani devono imparare il metodo per muovere l’energia lungo il corpo eterico onde dissolvere l’attaccamento che li lega agli altri. Quando, grazie alla dissoluzione delle corde, cessa lo stillicidio di energia quotidiano, si ascende verso l’alto in vibrazione. Il rilascio delle corde spalancherà le porte al cambiamento; perché, come ben sapete,  non c’è rilascio di attaccamento nel non fisico che non sia seguito poi da un pari cambiamento a livello fisico nella danza con i propri simili. Quando la danza cambia, cambierà anche il luogo di residenza, od il lavoro, od il partner, o la famiglia, a tutto vantaggio di una nuova vita,  perché su questo verte il completamento del karma. L’ascensione ed il perdono permettono al karma, per il quale altrimenti non sarebbe bastata un’intera vita ad elaborarne uno sbocco,  di completarsi. La dissoluzione dell’attaccamento è liberatoria e regala quel livello di libertà altrimenti impossibile da sperimentare, oltre che lo sbocciare di una nuova vita maggiormente a sostegno della propria salute e vitalità.

 

L’attaccamento genera morte. Mila lo ha imparato a sue spese molto tempo fa al consolidarsi della sua scuola, quando attaccandosene, ci rimise la salute. Solo dopo aver rilasciato l’attaccamento verso i suoi studenti, essa poté guarire e la sua scuola uscirne trasformata. Infatti, quanti avevano tendenza ad attaccarsi al suo campo, se n’erano andati e molti di loro erano sul baratro di una falsa ascensione. Una falsa ascensione creerà ancora più attaccamento, invece che eliminarlo e determinare il cambiamento. Chi propende per una falsa ascensione, tende ad ascendere in un DNA alieno come il DNA Pleiadiano, circostanza che produrrà più attaccamento che libertà; un attaccamento sempre più spiccato che piegherà il corpo alla malattia, invece che spronarlo a rigenerarsi ed a conquistare una vita più lunga.

 

Il tempo attuale è molto confuso per quanti intendono ascendere. Fra di loro c’è anche chi possiede il DNA della razza radice rossa essenziale all’emersione di un’altra serie di modelli non basati sull’attaccamento. La gente della nazione rossa non usava un flusso di energia a linee rette nei suoi rapporti quotidiani; bensì un movimento sagomato ad 8 od a triplo loto. Nel triplo loto in particolare, l’energia scorre intorno al corpo e non attraverso di esso, a tutto vantaggio della salute e della vitalità fisica. E’ fuor di dubbio che i primi coloni della nazione rossa seminati sulla Terra da Sirio, vissero per migliaia di anni. Ciò risulta dalle cronache della vostra stessa specie, miei cari. Il flusso energetico che essi conoscevano non faceva invecchiare, né decadere il corpo ed era aderente al flusso di energia del pianeta, perché le popolazioni umane di questa natura concorrevano a movimentare il CHI sul territorio, invece che obbligarlo a stagnare. Un flusso di energia al quale gli umani, attraverso l’ascensione, dovranno ritornare per riacquisire risonanza alla Terra.

 

Quanti stanno ascendendo devono intendere di trascinare in avanti i propri antenati della nazione rossa e l’informazione relativa al flusso energetico rotazionale, perché solo quando saranno ascesi nel DNA e nel flusso rotazionale della nazione rossa, si sgraveranno delle corde di attaccamento che li legano agli altri, promovendo quei cambiamenti di vita indispensabili al proseguo dell’ascesa. Ogni individuo che ascenderà in un flusso di energia rotazionale, coopererà a rafforzare il movimento del campo della Terra per far ascendere l’ambiente ed il territorio di residenza. Una volta scomparsa ogni traccia di quanti stanno usando la geometria a linee rette, non vi sarà ostacolo di sorta a frapporsi all’ascensione globale. Il sogno prossimo venturo verte proprio su questo: la purificazione di tutto ciò che funziona in base ad un DNA alieno ed al suo connesso flusso di energia, che dovrà completare il suo karma con la Terra nella morte; e la sopravvivenza di tutto ciò che vive in base ad un flusso rotazionale che potrà continuare a procreare e ad ascendere .

 

Dopo che il flusso rotazionale sarà assurto a sogno dominante, l’umanità vedrà spuntare una nuova era.. Il flusso rotazionale apporterà maggiore eguaglianza  ed unità fra gli umani. Tutti hanno un posto nel sogno a petalo di fiore: nessun sogno è più importante di un altro in tale flusso e ciò consente a ciascuno di averne abbastanza e di contribuire con i suoi doni e talenti al gruppo nel suo insieme. Tali sono il modello ed il sogno basati sull’unità che la Terra tesserà per la specie umana  nel corso dei prossimi 100 anni di ininterrotta evoluzione globale. Quanti sono stati i precursori od i tracciatori della mappa hanno la possibilità di ascendere in questo tipo di sogno nell’ORA per crearsi una nuova vita di maggiore unità e pace, nonché   per espandere il sogno ai futuri bambini in ascensione.

 

Saranno i futuri bambini in ascensione a vivere in presa diretta l’era di cambiamento che si sta avvicinando a grandi passi. A questi bambini serve un sogno al quale sintonizzarsi che sia di supporto al loro sviluppo ed alla loro costante evoluzione.  I tracciatori della mappa di età adulta hanno per l’appunto il compito di tracciare i contorni del sogno e dello spazio che faranno da cornice all’ingresso di questi futuri bambini in ascensione, affinché possano sopravvivere per dare impulso al sogno della nuova era futura. Nel 2008, secondo le nostre previsioni, quando i bambini in ascensione avranno raggiunto le 100.000 unità, il sogno umano subirà un rilevante cambiamento. Più avanti, dopo che saranno nati altri 250.000 bambini in ascensione, la Terra sarà in grado di trascinare tutte le parti  di se stessa che ancora sostano nel vecchio sogno, nel sogno del Grande Sole Centrale. Un traguardo che prevediamo sarà raggiunto nel lasso di tempo che va dal 2015 al 2018.

 

E così le Querce invitano gli adulti consapevoli di questo viaggio di ascensione, ad intendere di ascendere e di trascinare in avanti il DNA e l’informazione della nazione rossa. Ad intendere insieme agli altri che sono in ascensione la tessitura di un sogno di unità basato sul fiore della vita perché esso abbia ad espandersi a livello globale. Ad intendere che questo nuovo sogno sia di supporto ai sopravvenienti bambini in ascensione affinché la Terra e la stessa umanità  possano avere accesso al nuovo sogno. Questo è il futuro che vi aspetta, miei cari; ed ora dobbiamo intenderlo per renderlo una viva e palpabile realtà..

 

Con questi pensieri vi lasciamo,

Namaste
Il Regno della Quercia

 

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Originale in inglese: http://www.ascendpress.org/Community/Plants&Trees/OakTrees.htm

Tradotto da Sonia per Stazione Celeste

www.stazioneceleste.it